Non sono proprio un novellino del DOCFA, ma ho problemi nel definire la categoria catastale cui appartiene un immobile soggetto a ristrutturazione; il problema non è trascurabile, dal momento che lo stesso si trova a Roma, dove il comune sta eseguendo gli aggiornamenti catastali. In breve un immobile, classificato in origine come un A3 di classe 2, composto da armadio a muro, 3 camere da letto due soggiorni una cucina, un bagno e corridoio per un totale di 7 vani, viene sottoposto a ristrutturazione che comporta l'eliminazione di un soggiorno, lo spostamento della cucina, e la creazione di un bagno più antibagno. Si vengono quindi ad avere 3 stanze da letto, un soggiorno, una cucina, un bagno con antibagno, un bagno, corridoio, armadio a muro e tre balconi. Il calcolo fatto "a mano" porterebbe a dire che ci sono ancora 7 vani, per cui io andrei ad attribuire ancora all'immobile un A3 classe 2. Se vado invece ad utilizzare il classamento automatico del DOCFA, lo stesso mi fornisce un A3 classe 3 con 6,5 vani. Faccio presente che tutte le abitazioni presenti nel condominio sono classificate A3 classe 2 . Sono andato al catasto, e un loro addetto mi ha detto che è meglio proporre la mia rendita che quella del DOCFA, tenendo conto del fatto che tutto l'edificio è A3 classe 2. Solo che, a classe maggiore, corrisponde rendita maggiore. Non vorrei che facendo rimanere l'abitazione in A3 classe 2 il comune non venga poi a ridire qualcosa al proprietario, sia perchè lo stesso dovrà pagare una penale al comune, sia perchè io ci farei una figuraccia professionale non di poco conto. Scusatemi per la lunghezza della domanda, ma volevo rendere chiara la cosa (spero di esserci riuscito)