Ciao a tutti,

un mio cliente vuole acquistare un immobile ora ufficio per renderlo residenziale.

La parte venditrici si farebbe carico del cambio di destinazione d'uso senza opere e non oneroso, il mio cliente dopo l'atto presenterebbe CILA per modifiche interne.

Il comune potrebbe chiedere gli oneri successivamente, visto che protocolleremo un pratica per manutenzione straordinaria?

In passato mi riferiscono che era prassi, per il comune di torino, chiedere gli oneri in fase poi di ristrutturazione se eseguita nei 10 anni successivi.

Voi come la pensate? Dove posso trovare i riferimenti normativi?

nel 380 parla di dieci anni per il commerciale/produttivi...

Grazie a tutti.

C14

Per il cambio d'uso, anche senza opere, occorre una S.C.I.A.

Nella S.C.I.A. dichiara che non si è soggetti a pagamento oneri concessori.

Al massimo, entro il periodo previsto dalla norma ai fini della possibile richiesta documenti integrativi di una S.C.I.A. , possono richiederti i soldi per la Bucalossi.

La quale S.C.I.A. va presentata prima dell'atto.

Se dopo l'atto l'aquirente intende eseguire degli interventi di manutenzione (esempio anche con spostamento di pareti interne non portanti, ecc.) basta presentare una C.I.L.A.