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meme78
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Ciao scusa la domanda... ma le due unità immobiliari nello stato autorizzato in comune sono state fuse oppure sono sempre due?? ovvero l'eliminazione della parete divisoria è stata eseguita con pratica edilizia oppure no?? Perchè a seconda di quano sopra può cambiare la risposta!!! saluti
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marcollu
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"meme78" ha scritto: Ciao scusa la domanda... ma le due unità immobiliari nello stato autorizzato in comune sono state fuse oppure sono sempre due?? ovvero l'eliminazione della parete divisoria è stata eseguita con pratica edilizia oppure no?? Perchè a seconda di quano sopra può cambiare la risposta!!! saluti Come ho scritto si tratta di due appartamenti contigui uniti di fatto ai fini fiscali, e essendo un lavoro minimale, la rimozione della parete in divisoria in vetro non venne presentata nessuna richiesta agli uffici comunali, neanche una comunicazione di inizio lavori, ma venne fatta solo la fusione catastale con la dizione u.i unite di fatto ai fini fiscali forse dovrei sanare questa irregolarita' edilizia, ma non dovrebbe essere difficile essendo la fusione ammessa con una comunicazione di inizio lavori grazie
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meme78
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Secondo il mio modesto parere se è stata eliminata la parete di vetro sul terrazzo questo non comporta la fusione delle due u.i. a livello comunale... cioè secondo me rimangono sempre due u.i. distinte, mi sembra anomalo che il catasto abbia ammesso la variazione di porzione di u.i. unite di fatto per due appartamenti che presumo abbiano quindi in totale due cucine, vari bagni e camere... Tornando alla tua domanda basta che presenti un nuovo docfa, in co...mune non fare niente, perchè dovresti pagare gli oneri per la fusione che fai levando ... saluti emanuele
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marcollu
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quindi secondo te potrei fare solo un docfa senza fare nessuna pratica comunale; ma se in catasto la volessero, sarebbe necessario pagare eventuali oneri ? da un articolo apparso su Sole 24 ore, so che in Lombardia e Veneto, non si pagano, ma in Piemonte e qui a Torino, la normativa non lo esclude Mi sembra di capire che le cose variano a seconda dei tecnici che si incontrano in Catasto ed in Comune, marco
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SIMBA64
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"marcollu" ha scritto:
Mi sembra di capire che le cose variano a seconda dei tecnici che si incontrano in Catasto ed in Comune, marco Salve Sarebbe come dire che le leggi cambiano a proprio piacimento, non ha logica un ragionamento del genere. Saluti cordiali
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marcollu
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Hai ragione, anche se leggendo il forum, sembra una situazione diffusa quella di tecnici comunali o catastali che si comportano diversamente anche all'interno dello stessa sede, non parliamo di comuni diversi, Comunque hai una opinione sulla eventuale necessita' di pagare oneri di urbanizzazione anche per appartamenti che a suo tempo erano divisi e avevano quindi gia' pagato al momento della loro costruzione ? saluti
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SIMBA64
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Salve Dalle mie parti, da due u.i. ad una e mantenendo la stessa destinazione e categoria edilizia, non si pagano oneri aggiuntivi. Saluti cordiali
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meme78
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Ciao ricapitolando: se vuoi riportare alla situazione originaria ovvero 2 u.i. a livello comunale non devi fare niente, perchè se regolarizza la rimozione della parete è vero che non paghi gli oneri perchè è fusione e non incrementi il carico urbanistico (ancehe se come ti avevo già scritto la rimozione della parete sul terrazzo secondo il mio parere non comporta la fusione urbanistica) ma poi cosa fai? fai una pratica per rimetterla e a quel punto fai un frazionamento?? e li si tii toccherebbe pagare gl oneri... quindi secondo me in comune non presentare niente tanto la situazione che vai a ricreare è quella originaria ed in catasto fai il frazionamento. Non ho capito comunque che oneri intendi per il catasto... saluti Emanuele
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marcollu
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grazie Emanuele e Simba, "Non ho capito comunque che oneri intendi per il catasto..." La mia frase " quindi secondo te potrei fare solo un docfa senza fare nessuna pratica comunale; ma se in catasto la volessero, sarebbe necessario pagare eventuali oneri ?" La mia domanda era diretta a capire cosa accade se in catasto non accettassero il DOCFA di frazionamento, e richiedessero la relativa pratica comunale e quindi nascesse la necessita'/obbligo di dovere pagare gli eventuali oneri di concessione ? Obbligo che in alcune regioni e comuni non c'e' nei casi di opere minimali, che non incrementano il carico urbanistico, spero di essere stato piu' chiaro saluti
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SIMBA64
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Salve Non esiste norma o circolare catastale che ti obblighi a giustificare la tua variazione docfa anche dal punto di vista urbanistico. Saluti cordiali
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meme78
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Ok capito, quoto la risposta di simba64... saluti
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marcollu
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premetto che non sono un tecnico, ma sto solo cercando di capire cosa mi conviene fare, La tua risposta e' molto precisa ma rispetto al passato in cui uno, il catasto, non sapeva quello che faceva l'altro, il comune, con le ultime normative sembra che anche in catasto/ DOCFA, sia necessario indicare le date dei provvedimenti amministrativi che modificano la situazione, inoltre anche in caso di vendita il notaio deve verificare la regolarita' urbanistica e catastale, a pena di nullita' dell'atto, nel caso che la eventuale l'irregolarita' richiedeva la autorizzazione a costruire, Comunque a parte queste considerazioni , se capisco la tua posizione, tu mi dici che posso fare solo in catasto il frazionamento che mi riporta alla situazione di partenza e dovrei essere in regola anche per un'eventuale futura vendita ? grazie ancora
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meme78
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Secondo me si, perchè se rimetti la parete divisoria sul terrazzo sarebbe come se tu non avessi mai fatto la modifica precedente, inoltre per la conformità catastale basta che le planimetrie siano conformi allo stato dei luoghi al momento della vendita... saluti Emanuele
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marcollu
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scusate ma in altre sezioni si parla di sanzioni nel caso di mancata presentazione entro 30 gg al catasto di variazioni che incidono sulla consistenza, nel caso che faccia il frazionamento di cui parliamo, quale data metto secondo voi per indicare la fine dei lavori, senza rischiare le suddette sanzioni ? saluti marco
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