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Autore MODICA RIPOSTIGLIO IN SECONDO BAGNO

kikka2811

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19 Novembre 2020 alle ore 12:04

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 0 -  0 - Inviato: 19 Novembre 2020 alle ore 12:12

Ciao a tutti stiamo valutando l'aquisto di un appartamento che ha un secondo bagno (wc e lavandino) cieco, ricavato da ex ripostiglio.
Sulla planimetria in corrispondenza di questo bagno nn c'è scritto niente ( ne wc, ne lavanderia, ne ripostiglio, spazio vuoto diciamo). Il proprietario e anche l'agenzia dicono che non c'è da fare nessuna modifica al catasto xk nn si è modificata la composizione degli spazi interni (lui lavora al catasto) , però cmq si è modificata la destinazione d'uso no? è tutto corretto?
in merito alla ventilazione forzata è obbligatoria?
il bagno ha un buco ( cn una griglia in plastica) che lo collega al bagno principale ( fenestrato) dove c'è la seconda griglia.. quindi c'è un ricambio di aria, ma nn è una ventilazione forzata.
Grazie.

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Autore Risposta

totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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 0 -  0 - Inviato: 19 Novembre 2020 alle ore 16:13

"kikka2811" ha scritto:
Ciao a tutti stiamo valutando l'aquisto di un appartamento che ha un secondo bagno (wc e lavandino) cieco, ricavato da ex ripostiglio.
Sulla planimetria in corrispondenza di questo bagno nn c'è scritto niente ( ne wc, ne lavanderia, ne ripostiglio, spazio vuoto diciamo). Il proprietario e anche l'agenzia dicono che non c'è da fare nessuna modifica al catasto xk nn si è modificata la composizione degli spazi interni (lui lavora al catasto) , però cmq si è modificata la destinazione d'uso no? è tutto corretto?
in merito alla ventilazione forzata è obbligatoria?
il bagno ha un buco ( cn una griglia in plastica) che lo collega al bagno principale ( fenestrato) dove c'è la seconda griglia.. quindi c'è un ricambio di aria, ma nn è una ventilazione forzata.
Grazie.





Per la realizzazione del secondo bagno ci vuole la pratica edilizia (qualche comune vuole anche lo schema degli scarichi) e il catasto anche ci vuole perchè il secondo bagno potrebbe portare all'aumento di una classe o alla modifica della categoria catastale qualora quella in atti non fosse idonea (A4 ad esempio). Va fatta un indagine appropriata da parte di un tecnico di fiducia che dichiari per iscritto quanto riscontrato.



Saluti

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kikka2811

Iscritto il:
19 Novembre 2020 alle ore 12:04

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 0 -  0 - Inviato: 19 Novembre 2020 alle ore 17:38

A4 intendi il formato?
quindi devo richiedere di vedere la pratica edilizia approvata dal comune x il secondo bagno?
e l'aumento della categoria catastale cosa comporta?
tecnico ossia ?? un geometra?

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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
19 Maggio 2006

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8611

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Firenze

 0 -  0 - Inviato: 19 Novembre 2020 alle ore 18:38

"kikka2811" ha scritto:
A4 intendi il formato?



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EALFIN

Iscritto il:
03 Dicembre 2006

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 0 -  0 - Inviato: 21 Novembre 2020 alle ore 17:09

L'Agenzia deve vendere e quindi a volte tende a nascondere la realtà dei fatti.

A parte l'aspetto catastale, chi compra un'immobile ha il diritto/dovere di controllare o far controllare la corrispondenza fra la situazione urbanistica e la situazione catastale.

Quando si cacciano centinaia di migliaia di euro per acquistare un appartamento, poche centinaia di euro per farsi assistere da un tecnico serio e preparato in materia non è poi tanto una somma spesa inutilmente.

Pertanto più che al Catasto io verificherei al Comune se il W.C. risulta nel progetto ultimo approvato.

Se risulta vuol dire che il tecnico redattore dell'accatastamento ha sbagliato a non trascrivere la destinazione del W.C., involontariamente o volutamente, per non far aumentare la rendita.

Se non risulta vuol dire che il W.C. è abusivo.

In tal caso o si compra l'appartamento così come si trova oppure si deve pretendere di sistemare la questione.

Il W.C. ha bisogno di un impianto di ventilazione forzata che comunica con l'esterno e non con un altro locale, comunque non semplicemente mediante un buco sulla parete.

Ritengo che detto W.C. sia abusivo.

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kikka2811

Iscritto il:
19 Novembre 2020 alle ore 12:04

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 0 -  0 - Inviato: 23 Novembre 2020 alle ore 12:14

"EALFIN" ha scritto:
L'Agenzia deve vendere e quindi a volte tende a nascondere la realtà dei fatti.

A parte l'aspetto catastale, chi compra un'immobile ha il diritto/dovere di controllare o far controllare la corrispondenza fra la situazione urbanistica e la situazione catastale.

Quando si cacciano centinaia di migliaia di euro per acquistare un appartamento, poche centinaia di euro per farsi assistere da un tecnico serio e preparato in materia non è poi tanto una somma spesa inutilmente.

Pertanto più che al Catasto io verificherei al Comune se il W.C. risulta nel progetto ultimo approvato.

Se risulta vuol dire che il tecnico redattore dell'accatastamento ha sbagliato a non trascrivere la destinazione del W.C., involontariamente o volutamente, per non far aumentare la rendita.

Se non risulta vuol dire che il W.C. è abusivo.

In tal caso o si compra l'appartamento così come si trova oppure si deve pretendere di sistemare la questione.

Il W.C. ha bisogno di un impianto di ventilazione forzata che comunica con l'esterno e non con un altro locale, comunque non semplicemente mediante un buco sulla parete.

Ritengo che detto W.C. sia abusivo.



Grazie mille risposta esaustiva.

Provvedermo in caso a farci assistere da un tecnico.

In merito alla ventilazione forzata sei sicuro debba essere collegata all'esterno?
perchè il regolamento comunale cita:

- Nelle unità immobiliari a destinazione residenziale, tutti i locali, eccettuati quelli destinati a servizi igienici, disimpegni, corridoi, ripostigli e vani scala, devono fruire di aerazione ed illuminazione diretta.

- I locali per servizi igienici non forniti di apertura all'esterno devono essere dotati di impianto di aspirazione meccanica per il ricambio d'aria

quindi mi chiedo se il servizio igienico nn deve avere areazione diretta, come può avre un aspirazione meccanica in contatto cn l'esterno?

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bioffa69

Iscritto il:
23 Settembre 2009

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 23 Novembre 2020 alle ore 13:41

Aereazione forzata, significa che esiste una ventola, che aspira l'aria del bagno, ed attraverso un tubo arriva ad una parete esterna.



saluti

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kikka2811

Iscritto il:
19 Novembre 2020 alle ore 12:04

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 0 -  0 - Inviato: 23 Novembre 2020 alle ore 16:00

Hai ragione, mi sono imformata meglio ora, serve un collegamento con l'esterno.. quindi oltre a mettere " la ventola" nel bagno cieco, bisogna poi collegarla ad un tubo che in sintesi la collega (attraversando la stanza di fianco, xciò il bagno principale) all'esterno..
pensavo fosse possibile lo " sfiato " anche nel bagno principale ...

quindi secondo te è possibile che questo bagno nn sia stato regolamentato al catasto, proprio perchè nn è a norma da questo punto di vista?

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bioffa69

Iscritto il:
23 Settembre 2009

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 23 Novembre 2020 alle ore 16:17

No, chi fa catasto deve dichiarare ciò che esiste in realtà, se mi trovo un bagno , tale lo denuncio , anche se privo di aspirazione.



Più facile che non ci sia nel progetto.



Perchè le cose siano in regola, e pertanto oggetto di compravendita, devi avere, progetto, catasto e realtà uguali, se la realtà non corrisponde a progetto e catsto, devono sistemare il tutto prima che tu possa acquistare.



Se loro ti convincono che le cose vanno bene così, se tu in fase di atto dici al Notaio, che la realtà non corrisponde a catasto e provgetto, il Notaio si ferma ed aspetta che il tutto sia sistemato prima di procedere al rogito.



Saluti

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