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Liceità Docfa gratuito per modifica identificativo? Invio Istanza Ufficio con la pec? |

aristide
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16 Gennaio 2005
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Buongiorno, torno a postare un quesito dopo lungo tempo. Spero stiate bene tutti. Ho eseguito TM con rilievo appoggiato ai PF, per accatastare un garage interrato con superf. maggiore di 20 mq. Allo stato attuale esiste al CF un solo numero, poniamo il 578, che descrive l’abitazione e la corte graffata alla stessa. PROBLEMATICA: in sede di dichiarazione Docfa, al garage interrato, intendo attribuirgli un suo subalterno. Preventivamente ho necessità di attribuire un subalterno anche al numero intero dell’abitazione. Specifico che la planimetria dell’abitazione non subisce modifiche, l’area di corte rimane invariata e calpestabile come prima tanto più che l’accesso al garage interrato avviene da via pubblica. Prima di pensare che l’argomento è già stato trattato ampliamente, vorrei porre delle domande precise che tolgano ogni dubbio sulla questione, convinto che possa essere d’aiuto non solo a me ma anche ad altri in futuro. 1) PRIMA DOMANDA: Ho appurato che molti tecnici, in questo caso, scelgono la strada della pratica Docfa inviata con la causale “MODIFICA IDENTIFICATIVO” la quale prevede l’esenzione dei tributi. Domanda: vi sembra lecita questa scelta? Io direi di no. E’ vero che la planimetria dell’abitazione non subisce modifiche ma è pur vero che nei vari Vademecum regionali si legge che tale causale si applica “nei casi di collegamento del Catasto Urbano con la mappa del Catasto Terreni”. Quindi nei casi di disallineamento direi. Utilizzare questa causale per la necessità di variare un numero interno con un subalterno, non mi sembra lecito. Cosa ne pensate? 2) SECONDA DOMANDA: Ho letto alcune risposte date negli anni in questo Forum (ricordo una risposta di Ealfin: lo nomino perché ne ho stima e in passato mi ha dato consigli più volte) dove si suggeriva, in alternativa all’invio di una pratica Docfa intesa con pagamento di tributi, di inviare un’istanza in marca da bollo chiedendo all’Ufficio l’attribuzione del subalterno riportando la motivazione. Vorrei seguire questa strada ed in proposito vi chiedo: credete sia possibile inviare una istanza all’Ufficio tramite pec? Allegando scansione F24 attestante il pagamento della marca da bollo? Qualcuno ha esperienza in merito? E’ fattibile? In passato ho sempre inviato istanze tramite raccomandata (tempistica più lunga e 9 euro di spese postali) avendo un’ora di macchina per raggiungere l’Ufficio. Un sentito grazie a chi vorrà rispondere. Aristide
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EALFIN
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03 Dicembre 2006
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In poche parole hai ad esempio la particella 578 al C.F. senza subalterni. Devi costituire un'unità nuova sulla medesima particella di mappa senza intaccare l'unità esistente. Poiché non potrà esistere in atti catastali una particella 578 ed una 578 sub 1 al C.F. ma al massimo una 578 sub 1 ed una 578 sub 2, io in tali casi ho presentato un'istanza "in carta semplice" e non in bollo, spiegando per cosa mi serviva la modifica dell'identificativo e quindi ho fatto attribuire all'unità esistente in atti senza subalterni (esempio particella 578) il nuovo identificativo catastale con subalterno (578 sub 1). Nel 2012 ne ho presentate almeno 2 di dette istanze e prima del 2012 ne ho presentate diverse. Dopo il 2012 non mi risulta di averle presentate. Nel 2012 si trattava di unità urbane senza subalterni, confinanti con fabbricati rurali stessa ditta, quindi invece di dare un nuovo mappale al lotto tale che il fabbricato rurale accatastato assumesse un mappale diverso dal fabbricato già urbano ubicato nel medesimo lotto, ho preferito ampliare il lotto ente urbano attribuendo lo stesso mappale dell'ente urbano esistente. In tal caso l'unità urbana esistente ha assunto il sub 1, le unità ex rurali i sub 2,sub 3 ecc. , quindi la corte comune ecc. (anche all'esistente sub 1 ex unità urbana senza sub) ha assunto l'ultimo sub rispetto al penultimo utilizzato per le unità ex rurali accatastate al C.F. . I Docfa per variazioni di identificativo li ho redatti non per casi simili ma quando, ad esempio, l'unità urbana ricadeva su altro mappale o anche su altro mappale (in tale ultima ipotesi ottenendo identificati graffati) ed in tal caso, allegando al Docfa un grafico nel quale ho sovrapposto la planimetria di accatastamento alla mappa catastale, ho meglio evidenziato al tecnico catastale quanto oggetto di variazione ovvero che la mia unità ricadeva su particella diversa da quella in cui era censita al C.F.
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aristide
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16 Gennaio 2005
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Grazie EALFIN, è sempre interessante leggere le tue risposte. Siamo d'accorso sul fatto che per questa esigenza, non sia corretto imbastire un Docfa con causale "modifica identificativo" anche se forse, qualche Ufficio, la farebbe passare. Ho inviato stamattina l'istanza e forse, son stato precipitoso, nel volerla fare con marca da bollo, anzi, con pagamento imposta di bollo con F24. Ma mi premeva anche verificare se accettano l'istanza inviata tramite pec. Utile la tua riflessione finale su una possibile applicazione di causale Docfa per "modifica d'identificativo". Mi potrà essere utile in futuro. Nel ringraziarti ancora, mi riprometto di aggiornare il post, appena avrò esito dell'istanza inviata. Un saluto. Aristide
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SIMBA4
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28 Agosto 2015 alle ore 16:02
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Salve La modifica d'intentificativo con variazione docfa sono obbligati ad accettarla (io ne ho eseguita una circa due anni fa) però presenta una penalità sotto l'aspetto fiscale (essendoci il c.f. del tecnico registrato nel sistema) se viene fatto un accertamento bisogna giustificare con fattura. Se invece si cambia l'identificativo con istanza il controllo fiscale potrebbe anche non esserci. buon lavoro, Stefano
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Salvatore_B.
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Juneau
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attenzione. nella stessa particella 578 dove esiste solo l'unità particella 578 senza numero subalterno, accatastando un'altra unità, alla fine - se la precedente unità non varia in nulla e se la particella soggetta a nuovo TM conserva lo stesso mappale 578 - esiteranno due unità così censite: 1) particella 578 senza numero subalterno (la precedente abitazione) 2) particella 578 sub 1 (il garage interrato che si va ad accatastare ora) in pratica non vi è "modifica di identificativo" da fare. Domanda: dici che l'abitazione rimane invariata. ok. ma non è che per puro caso c'è una corte ad essa accorpata che alla fine varia? ad esempio per realizzare l'accesso al garage).
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SIMBA4
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"Salvatore_B." ha scritto: attenzione. nella stessa particella 578 dove esiste solo l'unità particella 578 senza numero subalterno, accatastando un'altra unità, alla fine - se la precedente unità non varia in nulla e se la particella soggetta a nuovo TM conserva lo stesso mappale 578 - esiteranno due unità così censite: 1) particella 578 senza numero subalterno (la precedente abitazione) 2) particella 578 sub 1 (il garage interrato che si va ad accatastare ora) in pratica non vi è "modifica di identificativo" da fare. Domanda: dici che l'abitazione rimane invariata. ok. ma non è che per puro caso c'è una corte ad essa accorpata che alla fine varia? ad esempio per realizzare l'accesso al garage). Salve qualcuno mi dia una conferma non credo sia possibile fare come suggerisce salvatore, per me deve essere fatto il cambio d'indentificativo dell'abitazione. cordiali saluti
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barabba
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Dici una cosa giusta; non può esserci l'intero e uno o più subalterni. Non ha senso. Docfa per modifica di identificativo + unità afferente per il nuovo box, strada più veloce rispetto ad un'istanza finalizzata all'assegnazione del sub. all'unità esistente. Marco
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aristide
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Buongiorno a tutti, ringrazio coloro che hanno voluto intervenire in questo post. Allora vi dico come è andata. Ho inviato una istanza tramite pec, spiegando la motivazione della richiesta di modifica identificativo. Ripeto che per me era importante anche verificare che mi accettassero la modalità di invio dell'istanza tramite pec. Tutto è andato bene. L'istanza è stata accolta e la modifica introdotta in un tempo inferiore ai 4 giorni lavorativi. Unico rammarico, ma non si è mai contenti, è che precipitosamente ho effettuato il pagamento dell'imposta di bollo, per cui l'Istanza non è risultata fatta in carta semplice. E' pur vero che, a mio parere, effettuare pratica Docfa in esenzione di tributi, quantunque fosse stata accolta, avrebbe fatto correre una possibile contestazione fiscale negli anni successivi. Quindi, meglio 16 euro di marca da bollo, che 50 euro + sanzioni fra un anno o due. Ps: a Salvatore B., che in finale del suo post mi chiede se la corte varia, rispondo che avevo specificato nel mio post iniziale che la corte dell'abitazione non varia, in quanto il garage interrato ha accesso direttamente dalla via pubblica..al di là di questo aspetto, la corte rimane totalmente caplestabile e invariata. Buona giornata. Aristide
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