Ciao a tutti, espongo il mio quesito preannunciando già che ho cercato un po' ovunque sul forum e direi che non vi è nulla che possa fare al mio caso. Riassumendo ho visitato:
www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pri... www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/doc... http://www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/circolari-e-normative/presenza-di-due-cucine-in-un-unica-uiu-5780/
www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/doc... http://www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/circolari-e-normative/una-unita-immobiliare-con-2-cucine-28263/
Vi è un locale accatastato attualmente in categoria D/3 (non vi sono ne classe ne consistenza ma solo una rendita di quasi 7000 euro) disposto su due piani (T-1). Una volta era un piccolo teatro, poi è stato trasformato in un locale da ballo con musica dal vivo, attualmente è inutilizzato. I due piani sono comunicanti tramite ampia scala interna senza vano scale protetto da alcuna porta e vi sono ingressi indipendenti per accedere dall'esterno sia al piano terreno che al primo piano (da vani scala condominiali). Il piano terreno è di oltre 100 mq, il secondo di oltre 300 mq (dove c'era il teatro). Al piano primo vi è un locale cucina indicato anche sulla planimetria catastale 1:500. Tale locale è molto defilato rispetto alla scala di collegamento tra i due piani (circa 25 m di distanza tra porta cucina e sbarco scala).
Chi vorrebbe rilevarne la gestione, mantenendo la destinazione d'uso attuale sia urbanistica che catastale, desidererebbe realizzare al piano terreno, tra le altre cose, una zona bar con angolo cottura (con sistema ad induzione e cappa di aspirazione diretta in canna fumaria a tetto esistente) per tavola calda, lasciando tal quale l'attuale più ampia cucina al piano primo. Il locale verrebbe realizzato ampliando un locale svuota bicchieri / frighi già esistente. Questo perché l'immobile, essendo molto ampio, per taluni eventi non conviene utilizzarlo in toto e, onde, evitare un percorso di quasi 50m ogni volta (ad andare e altri 50 a tornare) agli incaricati del servizio, risulterebbe comodo poter effettuare le cotture direttamente al piano terreno qualora venisse utilizzato solo questo in caso di manifestazioni/eventi di minore portata.
Il mio quesito è: questo locale dotato di angolo cottura di nuova realizzazione va inserito in planimetria come cucina in un nuovo accatastamento? (Immagino di sì...) E di conseguenza: secondo voi potrebbe in fase di nuovo accatastamento (a seguito delle opere di manutenzione/nuova realizzazione) il Docfa essere respinto con richiesta di frazionamento in quanto la precedente cucina non verrebbe rimossa e ne risulterebbero due nel locale?
Sono andato a vedere la definizione in un post che dice:
l'art. 2 del dm 28/98 definisce l'unità immobiliare urbana, ovvero:l'unità immobiliare è costituita da una porzione di fabbricato, o da un fabbricato, o da un insieme di fabbricati, ovvero un'area che, nello stato in cui si trova e secondo l'uso locale, presenta potenzialità di autonomia funzionale e reddituale.
ho notato la sottolineatura di "secondo l'uso locale"... Non è che ce ne siano molti di locali del genere da queste parti... Ma secondo voi per un locale in categoria D/3 si applicano le stesse regole di un locale di categoria A? O meglio, dove le trovo queste regole? Ho cercato ovunque senza fortuna... Posso capire che in un'abitazione civile due cucine non siano ammesse, ma in un locale di spettacolo con regolare licenza di somministrazione di cibi e bevande non mi parrebbe una cosa tanto fuori dalla logica.
Grazie in anticipo a chi vorrà partecipare costruttivamente
ETESS