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Fine lavori, Docfa e agibilità. Procedete così anche voi? |

aristide
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Buongiorno, so che l'argomento è stato già discusso in passato, ma da ricerca effettuata in questo sito ho trovato risposte parziali. Insoddisfacenti. Propongo un caso pratico con elencati i passaggi logici e sequenziali. Mi piacerebbe che qualcuno potesse confermare se nella personale pratica professionale si comporta così, oppure se attua dei comportamenti diversi. Esempio pratico: lavori di ristrutturazione di un deposito trasformato in abitazione A/3 Dia del 08/01/2014 Tipo mappale a Giugno 2016 (ampliamento > 50% esistente) Si attende a Settembre Ottobre la fine dei lavori A quel punto, per la denuncia docfa di variazione e successiva richiesta certificato di agibilità, appurato con il committente e impresa, che i lavori sono finiti in data 12 settembre 2016 (ipotesi), si dovrà, nell'ordine: [1] eseguire denuncia di variazione docfa inserendo nel quadro A la data del 12 Settembre 2016 come fine lavori e assicurarsi di inviarlo il giorno dopo. [2] Se tutto fila liscio, e il docfa viene approvato, il 14-15 settembre si invierà al Comune la dichiarazione fine Lavori confermando come data il 12 settembre 2016 [3] Nella settimana successiva, da lunedì 19 a venerdì 23 settembre, si dovrà necessariamente procedere alla richiesta del certificato di agibilità con allegato ricevuta approvazione Docfa. Questo, per rispettare i 15 giorni come previsto dall'art. 25 del DPR 380 Ovviamente, se al punto 1 la pratica Docfa incontrasse degli intoppi, si farà slittare la data di fine lavori al momento del secondo invio del Docfa. In sostanza, la questione è questa, la data da inserire nel Docfa deve essere identica a quella indicata nella dichiarazione di fine lavori? Mi sembra di dover rispondere di sì, Nella pratica mi sembra invece che sovente queste due date sono diverse, magari anche per pochi giorni. In questo sito ho trovato colleghi che risolvevano la questione apportando in relazione tecnica la dicitura “ la data di fine lavori inserita si riferisce ai solo aspetti catastali e non coincide necessariamente con quella ai fini urbanistici”. Voi come vi comportate? Grazie a coloro che daranno il loro contributo a questa domanda, che son sicuro, può essere d'interesse a molti. Aristide
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CESKO
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Agro Nocerino Sarnese
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"aristide" ha scritto: In sostanza, la questione è questa, la data da inserire nel Docfa deve essere identica a quella indicata nella dichiarazione di fine lavori? Mi sembra di dover rispondere di sì, Nella pratica mi sembra invece che sovente queste due date sono diverse, magari anche per pochi giorni. In questo sito ho trovato colleghi che risolvevano la questione apportando in relazione tecnica la dicitura “ la data di fine lavori inserita si riferisce ai solo aspetti catastali e non coincide necessariamente con quella ai fini urbanistici”. Art. 1, comma 558, legge n. 311 del 2004 All' articolo 23, comma 7, del testo unico di..., sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: «Contestualmente presenta ricevuta dell'avvenuta presentazione della variazione catastale conseguente alle opere realizzate ovvero dichiarazione che le stesse non hanno comportato modificazioni del classamento. In assenza di tale documentazione si applica la sanzione di cui all'articolo 37, comma 5».
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EALFIN
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La data di fine lavori urbanistica generalmente coincide con quella del Docfa. Ma ci sono alcuni casi in cui dette date non coincidono. Esempio: il fabbricato è stato ultimato e allacciato ai servizi, quindi "predisposta all'uso" come la Legge prevede; l'area esterna, compresa nel progetto è invece in corso di sistemazione per cui i lavori urbanistici della pratica edilizia non possono essere chiusi alla data di ultimazione lavori riportata nel Docfa.
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aristide
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"CESKO" ha scritto: "aristide" ha scritto: In sostanza, la questione è questa, la data da inserire nel Docfa deve essere identica a quella indicata nella dichiarazione di fine lavori? Mi sembra di dover rispondere di sì, Nella pratica mi sembra invece che sovente queste due date sono diverse, magari anche per pochi giorni. In questo sito ho trovato colleghi che risolvevano la questione apportando in relazione tecnica la dicitura “ la data di fine lavori inserita si riferisce ai solo aspetti catastali e non coincide necessariamente con quella ai fini urbanistici”. Art. 1, comma 558, legge n. 311 del 2004 All' articolo 23, comma 7, del testo unico di..., sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: «Contestualmente presenta ricevuta dell'avvenuta presentazione della variazione catastale conseguente alle opere realizzate ovvero dichiarazione che le stesse non hanno comportato modificazioni del classamento. In assenza di tale documentazione si applica la sanzione di cui all'articolo 37, comma 5». Ti ringrazio Cescko. sono andato a rileggermi l'articolo 23 del DPR 380. Siccome di procedimenti urbanistici sono abbastanza a digiuno ti faccio una domanda secca: Il certificato di collaudo finale si presenta contestualmente alla dichiarazione di fine lavori? E' quindi propedeutico alla richiesta del certificato di agibilità? Perché se no, come riporta EALFIN, si tratta sempre di vedere come si interpreta il concetto di "finito l'intervento".
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CESKO
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Agro Nocerino Sarnese
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"aristide" ha scritto: Il certificato di collaudo finale si presenta contestualmente alla dichiarazione di fine lavori? E' quindi propedeutico alla richiesta del certificato di agibilità? SI..... allegando la ricevuta (visura/e) dell'avvenuta denuncia catastale e nel caso che vi siano stati lavori strutturali anche copia del collaudo statico! successivamente puoi procedere con la richiesta di agibilità. saluti
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aristide
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"EALFIN" ha scritto: La data di fine lavori urbanistica generalmente coincide con quella del Docfa. Ma ci sono alcuni casi in cui dette date non coincidono. Esempio: il fabbricato è stato ultimato e allacciato ai servizi, quindi "predisposta all'uso" come la Legge prevede; l'area esterna, compresa nel progetto è invece in corso di sistemazione per cui i lavori urbanistici della pratica edilizia non possono essere chiusi alla data di ultimazione lavori riportata nel Docfa. Grazie EALFIN, il tuo ragionamento mi sembra molto logico, eppure mi dico se questa distinzione è prevista o è riportata in qualche testo normativo. In effetti qualche burocrate potrebbe sempre dirti, perché hai prodotto la denuncia docfa, se i lavori dell'area esterna non erano ancora finiti? Ne approfitto per chiederti un parere. Secondo te è inappropriato, procedere alla variazione docfa di un deposito diventato A/3, i lavori diciamo che sono finiti...col solo problema che non vi è l'allacciamento della corrente. Nel senso che fisicamente non arriva la fornitura all'abitazione, che si trova in mezzo a un bosco. Ovviamente il proprietario, celermente provvederà in qualche modo ad una soluzione, è nel suo interesse ed è motivato a farlo, ma mi chiedo se è professionale fare il docfa e richiedere l'agibilità quando il fabbricato non è allacciato o comunque è sprovvisto di corrente. Ti ringrazio per il tuo contributo, sempre gradito e prezioso. Ciao Aristide
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TOPCON84
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parlando con il direttore dell'ufficio della mia prov, ho chiarito che la data fine lavori inserita in un docfa, indica la fruibilità dell'immobilie, ovvero quando inizi ad utilizzarlo per quello che è...
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aristide
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"TOPCON84" ha scritto: parlando con il direttore dell'ufficio della mia prov, ho chiarito che la data fine lavori inserita in un docfa, indica la fruibilità dell'immobilie, ovvero quando inizi ad utilizzarlo per quello che è... Grazie TopCon84 per il tuo contributo, ne terrò conto in futuro. Ciao.
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