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Argomento: ESPROPRI - Distanze da garantire ai fabbricati

Autore Risposta

Haran74

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 0 -  0 - Inviato: 05 Aprile 2013 alle ore 17:33

"numero" ha scritto:
Il mio dubbio è questo:

per iniziare una procedura espropriativa serve una dichiarazione di pubblica utilità, definita solitamente con una delibera nella quale si approva il progetto definitivo dell'opera e si dà inizio al procedimento.

A tale progetto viene allegato il piano particellare di esproprio, che definisce quindi tracciato e superfici.

Tale progetto viene inoltre redatto sulla base di quanto già previsto nelle tavole del piano strutturale: non si può espropriare una strada se su quell'area è prevista una destinazione diversa. Serve in quel caso una variante al piano.

Quindi come fai a spostare a tuo piacimento la strada?

saluti



Si si, ripeto quelli sono tutti altri discorsi, la pubblica utilità verrà dichiarata etc etc, e si seguirà tutto l'iter previsto, ora siamo nella fase di studio , dove si cerca di capire come realizzare la strada senza danneggiare troppo le strutture esistenti, il muovermi a mio piacimento naturalmente è circoscritto ad un certo raggio d'azione, nel senso che se proseguo diritto la vecchia strada finisce che la mia strada nascerebbe a 50 cm dal fabbricato, e non credo che sia l'ideale, anzi non lo è proprio, infatti da li l'idea di fare una leggera curva per allontanarmi dal fabbricato e andare ad espropriare una zona di area edificabile dove ci sono solo dei vecchi rudere inutilizzati e senza nessun valore storico-archittetonico, tutto questo però ha anche dei costi aggiuntivi di cui tenere conto etc etc, infatti la richiesta che mi fu fatta dalla vecchia amministrazione era quella di allontanarmi solo per garantire il minimo stabilito dalla legge (e mi parlarono di 2 mt), poi il Sindaco per non scontentare la ditta da espropriare mi chiese di lasciargli il tempo di trovare un accordo con le parti , da allora sono passati 2 anni ed in questo tempo il tecnico con cui stavo seguendo la pratica è andato in pensione e c'è un ingegnere nuovo, c'è un altro Sindaco (anche se della stessa coalizione) e quindi mi ritrovo a dover fare quasi tutto da capo riprendendo le cose in mano dopo cosi tanto tempo, mi ritrovo ora col dubbio che mi mise il vecchio tecnico sulla minima distanza da rispettare senza però trovare nulla al riguardo , ed io nella mia relazione vorrei argomentare per bene il motivo per cui faccio alcune cosette, non vorrei ritrovarmi nell'imbarazzante situazione di non sapere cosa rispondere nel caso in cui l'amministrazione mi chiedesse di ridurre la distanza dal fabbricato.

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 05 Aprile 2013 alle ore 17:35

E qui veniamo al dubbio che ho esposto all'inizio, (immobile a distanza come da c.s.) .... come si vede chi costruisce una strada nuova o l'allarga, sia esso il comune o la provincia, và scava e se ne frega un amato cavolo se c'è o meno una casa, ... questo sempre che vi sia un progetto ed un accordo con le ditte da espropriare preventivo - Quindi oso suggerire all'amico haran di andare con i piedi di piombo ed attenersi a quelli che sono i piani particolareggiati o delle lottizzazioni,...tra l'altro se la nuova strada va quasi a toccare l'abitazione ....che dovrei fare la recinzione dell'immobile espropriato a soli 50 cm dal fabbricato, siamo. è sicuro che quell'abitazione è stata realizzata con tutti i crismi urbanistici ? Non è che trattasi di opera semi o totalmente abusiva ? Se c'è una lottizzazione com'è che l'immobile si trovi in quella posizione tale da venir quasi rasa al suolo dalla nuova strada ??? C'è qualche nebbia, come giustamente dice il grande Geoalfa .....



Scusate le continue modifiche ma non riesco a "formattare" il testo in maniera decente

Testo modificato 2 volta/e, ultima modifica in data 05 Aprile 2013 alle ore 17:34

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numero

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 0 -  0 - Inviato: 05 Aprile 2013 alle ore 17:38

"Haran74" ha scritto:
... infatti da li l'idea di fare una leggera curva per allontanarmi dal fabbricato e andare ad espropriare una zona di area edificabile dove ci sono solo dei vecchi rudere inutilizzati e senza nessun valore storico-archittetonico,



e' questo che stavo dicendo: se la strada è prevista in una certa posizione come puoi spostarla andando ad intaccare un'area edificabile? come puoi dichiarare la pubblica utilità su un'area che di fatto non ne ha alcuna?

saluti

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cappe_46
cappe.46

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 0 -  0 - Inviato: 05 Aprile 2013 alle ore 17:38

"anonimo_leccese" ha scritto:
E qui veniamo al dubbio che ho esposto all'inizio, (immobile a distanza come da c.s.) .... come si vede chi costruisce una strada nuova o l'allarga, sia esso il comune o la provincia, và scava e se ne frega un amato cavolo se c'è o meno una casa, ... questo sempre che vi sia un progetto ed un accordo con le ditte da espropriare preventivo - Quindi oso suggerire all'amico haran di andare con i piedi di piombo ed attenersi a quelli che sono i piani particolareggiati o delle lottizzazioni,...tra l'altro se la nuova strada va quasi a toccare l'abitazione ....che dovrei fare la recinzione dell'immobile espropriato a soli 50 cm dal fabbricato, siamo. è sicuro che quell'abitazione è stata realizzata con tutti i crismi urbanistici ? Non è che trattasi di opera semi o totalmente abusiva ? Se c'è una lottizzazione com'è che l'immobile si trovi in quella posizione tale da venir quasi rasa al suolo dalla nuova strada ??? C'è qualche nebbia, come giustamente dice il grande Geoalfa .....
Scusate le continue modifiche ma non riesco a "formattare" il testo in maniera decente



Certo che ci può esserci qualche nebbia specialmente in pianura Padana

Per esempio io una volta ho trovato, tracciando sul terreno una strada prevista nel Piano Regolatore Generale, uno scarto di 15 m improvviso sull'asse della stessa che era dovuto ad una maldestra congiunzione dei fogli di mappa con i quali si era redatto il PRG (non era stato fatto il rilevalento sul posto e non esistevano ancora le CTR).

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cappe_46
cappe.46

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 0 -  0 - Inviato: 05 Aprile 2013 alle ore 17:48

"Haran74" ha scritto:


Si si, ripeto quelli sono tutti altri discorsi, la pubblica utilità verrà dichiarata etc etc, e si seguirà tutto l'iter previsto, ora siamo nella fase di studio , dove si cerca di capire come realizzare la strada senza danneggiare troppo le strutture esistenti, il muovermi a mio piacimento naturalmente è circoscritto ad un certo raggio d'azione, nel senso che se proseguo diritto la vecchia strada finisce che la mia strada nascerebbe a 50 cm dal fabbricato, e non credo che sia l'ideale, anzi non lo è proprio, infatti da li l'idea di fare una leggera curva per allontanarmi dal fabbricato e andare ad espropriare una zona di area edificabile dove ci sono solo dei vecchi rudere inutilizzati e senza nessun valore storico-archittetonico, tutto questo però ha anche dei costi aggiuntivi di cui tenere conto etc etc, infatti la richiesta che mi fu fatta dalla vecchia amministrazione era quella di allontanarmi solo per garantire il minimo stabilito dalla legge (e mi parlarono di 2 mt), poi il Sindaco per non scontentare la ditta da espropriare mi chiese di lasciargli il tempo di trovare un accordo con le parti , da allora sono passati 2 anni ed in questo tempo il tecnico con cui stavo seguendo la pratica è andato in pensione e c'è un ingegnere nuovo, c'è un altro Sindaco (anche se della stessa coalizione) e quindi mi ritrovo a dover fare quasi tutto da capo riprendendo le cose in mano dopo cosi tanto tempo, mi ritrovo ora col dubbio che mi mise il vecchio tecnico sulla minima distanza da rispettare senza però trovare nulla al riguardo , ed io nella mia relazione vorrei argomentare per bene il motivo per cui faccio alcune cosette, non vorrei ritrovarmi nell'imbarazzante situazione di non sapere cosa rispondere nel caso in cui l'amministrazione mi chiedesse di ridurre la distanza dal fabbricato.



Vuoi un consiglio ?

Fregatene del parere del sindaco e dei proprietari espropriandi (non en verrai mai fuori e gli anni passeranno di nuovo) e fai una progettazione tecnicamente seria seguita dalla pubblicazione ed emissione del decreto di occupazione di urgenza con conseguente esecuzione dei lavori e successivo esproprio, come si fa nelle nazioni in questo campo più serie ed evolute.

Amen

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Haran74

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 0 -  0 - Inviato: 05 Aprile 2013 alle ore 18:06

Clicca sull'immagine per vederla intera


Inserisco una bozza della situazione cosi chiarisco i dubbi di alcuni che pensano a delle strane "nebbie", la cosa come vedete è abbastanza semplice, sulla destra c'è la strada comunale, 20 mt circa di zona B, nel mezzo la lottizzazione (zona C) e nuovamente la zona B alla quale è collegata la lottizzazione (che quindi risulta essere già accessibile) quello che dovrei fare io è collegare la lottizzazione con un tratto di 20 metri circa di strada (le linee rosse), l'amministrazione vorrebbe fare questo collegamento perchè nell'altra maniera si fa intasare troppo la strada di uscita della lottizzazione e allo stesso tempo con questo collegamento dimezzerebbe la distanza tra le 2 strade comunali migliorando di parecchio la viabilità per quel tragitto.

@Cappe 46

Infatti è proprio quello che voglio fare, però per farlo devo acquisire più nozioni possibili in maniera tale da poter fare un lavoro decoroso.

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cappe_46
cappe.46

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 0 -  0 - Inviato: 05 Aprile 2013 alle ore 18:10

"Haran74" ha scritto:
Inserisco una bozza della situazione cosi chiarisco i dubbi di alcuni che pensano a delle strane "nebbie", la cosa come vedete è abbastanza semplice, sulla destra c'è la strada comunale, 20 mt circa di zona B, nel mezzo la lottizzazione (zona C) e nuovamente la zona B alla quale è collegata la lottizzazione (che quindi risulta essere già accessibile) quello che dovrei fare io è collegare la lottizzazione con un tratto di 20 metri circa di strada (le linee rosse), l'amministrazione vorrebbe fare questo collegamento perchè nell'altra maniera si fa intasare troppo la strada di uscita della lottizzazione e allo stesso tempo con questo collegamento dimezzerebbe la distanza tra le 2 strade comunali migliorando di parecchio la viabilità per quel tragitto.

@Cappe 46

Infatti è proprio quello che voglio fare, però per farlo devo acquisire più nozioni possibili in maniera tale da poter fare un lavoro decoroso.



...porca vacca, tutto qui ? Forse era meglio che postassi per prima la bozza !

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Haran74

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 0 -  0 - Inviato: 05 Aprile 2013 alle ore 18:14

Ehehe, ma io infatti avevo scritto solo per la distanza dal tenere dal fabbricato, poi vedendo che in tanti si mettevano altri tipi di problemi ho deciso di postare, magari ora ci si riconcentra su quella distanza

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 05 Aprile 2013 alle ore 18:53

Haran74 ora sì che sei stato chiaro, ma ce n'è voluto per tirare fuori il ragno dal buco!

non ti sembra di essere un poco cattivello a far passare la strada proprio lì?

con tanto spazio che c'è....!

è ovvio che il proprietario si arrampicherà sugli specchi per ostacolarti!!!!

ce n'è di che far ingrassare qualche avvocato e ctp avversi.

secondo me anche se non c'è disposizione di distanze minime, vai a fare una innovazione che porterà solo benefici per i lottizzanti senza nulla concedere all'espropriando!

quindi nel conto, pubblica utilità o meno (più meno che altro!) mettici anche questo, ma è consigliabile che il soggetto da menare sia consenziente e quindi da trattare con le molle!

auguri

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Haran74

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 0 -  0 - Inviato: 05 Aprile 2013 alle ore 19:52

No dai, cattivello no, sto cercando di fare il possibile per danneggiarlo il meno possibile sia lui che il proprietario del lotto vicino, purtroppo sono condizionato anche dall'allineamento della strada già esistente, nella soluzione che sto studiando sto cercando di allontanarmi il più possibile dal fabbricato (e ti assicuro che anche l'altro proprietario non ha fatto i salti di gioia alla notizia dell'esproprio perchè in quel terreno vuole costruire la casa per le figlie.....), a tutto questo , possi dirti che nella mia valutazione di stima (d'accordo con la vecchia amministrazione) ho messo come risarcimento per la ditta espropriata anche una tettoia abusiva non sanabile , ma proprio per venirgli incontro gliela si paga come se fosse buona, diciamo che l'amministrazione stava cercando in tutti modi di rendere la cosa meno gravosa possibile, però chiaramente oltre un certo limite non si può andare.

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numero

(GURU)

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prato

 0 -  0 - Inviato: 06 Aprile 2013 alle ore 10:18

"Haran74" ha scritto:
(e ti assicuro che anche l'altro proprietario non ha fatto i salti di gioia alla notizia dell'esproprio perchè in quel terreno vuole costruire la casa per le figlie.....),





ribadisco che l'espropriazione deve avere per oggetto un'area dichiarata di pubblica utilità. nel caso di area edificabile non può trattarsi di lotto destinato ad edilizia privata, a prescindere dal fatto che venga corrisposta idonea indennità.

nel caso in oggetto non credo si possa esimersi dal cercare un accordo con il proprietario dell'area edificabile che altrimenti avrebbe tutti i diritti di impiantare un contezioso con i fiocchi, visto e considerato che per agevolare il confinante verrebbe danneggiato lui.

quindi consiglio prima di trovare questo accordo e poi eventualmente di ipotizzare lo spostamento.

saluti

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