Devo fare la variazione colturale di alcuni terreni per conto di parenti.
Tali terreni sono accatastati da decenni come vigneti irrigui.
Leggendo la definizione catastale: "Terreno coltivato a viti allo scopo di ottenere, esclusivamente o principalmente, dal suolo il massimo raccolto di uva, attribuendosi agli altri prodotti un’importanza secondaria."
Al che deduco che si tratti semplicemente per scopo commerciale. Non a caso il mio trisnonno negli anni 20-30 vendeva vino in paese.
Ora su alcuni di quei terreni la vigna non esiste più da parecchio (con la morte del trisnonno la vendita di vino non è stata più fatta) e ora quel po' che si coltiva è solo all'autoconsumo (non orto perché in catasto è scritto scopo commerciale quindi SEMINATIVO IRR). Su altri terreni invece la vigna è rimasta: tra questi, su alcuni, interessa quasi tutto il terreno, ma è sempre per autoconsumo del mio parente, sui restanti invece sono rimaste solo due o tre file.
Ora questi terreni li dovrei accatastare come SEMINATIVO IRRIGUO ARBORATO in quanto hanno perso la finalità commerciale?
Dal momento che la definizione riporta:
"Seminativo come al n. 1, in cui
esistono viti o alberi allineati o sparsi, il cui prodotto costituisca un fattore notevole del reddito del fondo." mi nasce il dubbio.
Premetto che non si trovano in zone dove la produzione vinicola è di alta qualità, ma in una valle in mezzo alle montagne.
Grazie