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ACCESSO AGLI ATTI PARZIALMENTE SENZA ESITO |

AR85
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Lago d'Iseo
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Buon dì, prima di una compravendita mi è stato commissionato l'aggiornamento di una scheda catastale per piccole modifiche di un corridoio all'interno di un appartamento, modifiche oltre le tolleranze, ma che premetto non hanno alcuna influenza sul numero di vani e quindi sulla rendita. Eseguo l'accesso agli atti, ed il comune trova le pratiche precedenti, che giustificano la realizzazione del fabbricato (inteso come volume con corrispondenza dei perimetrali) ma non trovano la pratica anni fine 90 dove vennero apportate le modifiche che giustificano la scheda catastale, e nemmeno la pratica ultima che giustifica lo staot dei luoghi. Procedere con una variazione per "corretta rappresentazione grafica", essendo che la rendita non varierà, può essere la soluzione?
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UBAR
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06 Novembre 2018 alle ore 18:22
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si certo ma devi sanarlo anche urbanisticamente .... la sola variazione catastale (che direi possa essere diversa distribuzione spazi interni) non lo regolarizza
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AR85
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Lago d'Iseo
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"UBAR" ha scritto: si certo ma devi sanarlo anche urbanisticamente .... la sola variazione catastale (che direi possa essere diversa distribuzione spazi interni) non lo regolarizza Urbanisticamente però la pratica dove si evince la distribuzione interna approvata non è stata trovata, in comune hanno la pratica successiva di variazione del piano superiore, dove viene correttamente rappresentato tutto il fabbricato, ma per il mio piano vi è una campitura con la dicitura "distribuzione invariata rispetto alla pratica edilizia xxx del 1971" e viene rappresentato planimetricamente solo il piano oggetto di variante. La pratica citata in queste tavole però è stata persa dal comune.
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Pippocad
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26 Febbraio 2011
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Südtirol
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E' successo un caso molto simile anche a me. Conformità urbanistica per il 110% primo periodo. In Comune c'era il documento della concessione edilizia del 1985 che modificava le divisorie interne ma mancavano i disegni cartacei. L'ho considerato un alloggio conforme anche perché il Comune non poteva dimostrare il contrario. Ricordo di aver fatto un cenno di questa mancanza nella mia relazione. Mi chiedo però cosa succede, un domani, se in Comune dovessero ritrovare il cartaceo. Nel caso, ricordo di aver detto al tecnico, per scherzare, di buttare tutto nel cestino….
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SIMBA6464
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09 Giugno 2021 alle ore 15:08
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Adria Città Etrusca
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Salve consiglio quando non si trova tutta la documentazione inerente ad una pratica edilizia di farsi rilasciare dal Comune una comunicazione (direi obbligatoria) dove si accerta ciò che manca o ciò che c'è. Servirà in futuro per dimostrare il buon operato del tecnico che ha fatto richiesta di atti amministrativi. cordiali saluti
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AR85
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12 Giugno 2012
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Lago d'Iseo
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Il tecnico comunale non ha nessun problema a rilasciarmi questa dichiarazione. Alla luce di questo procedereste anche voi alla variazione catastale per "corrette rappresentazione"? Archiviando debitamente il documento comunale. La rendita è la medesima, ripeto.
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Pippocad
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26 Febbraio 2011
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Südtirol
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"AR85" ha scritto: Il tecnico comunale non ha nessun problema a rilasciarmi questa dichiarazione. Alla luce di questo procedereste anche voi alla variazione catastale per "corrette rappresentazione"? Archiviando debitamente il documento comunale. La rendita è la medesima, ripeto. Direi amplimente di SI. Con qusta carta sei al riparo da eventuali future contestazioni del Comune o del committente. A me il Comune non l'ha rilasciata per questo l'ho scritto nella mia relazione.
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AR85
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Lago d'Iseo
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Io fortunatamente l'ho, ma poco male se fosse avvenuto il contrario, in fase di accesso agli atti il comune mi fa sempre firmare una dichiarazione su ciò che è stato visionato, da sottoscrivere con data, più di quello. Mi resta comunque il dubbio, ma far fare una sanatoria in una situazione del genere mi sembra davvero improprio, quindi procedo come ragionato ANCHE in questa discussione. Grazie per i pareri, spero ne arrivino altri.
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