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Accatastamento su corte (373) |

Warwick
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13 Maggio 2014 alle ore 19:13
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Buongiorno a tutto il forum, premetto che cercando sul sito ho trovato un caso simile al mio, ma il post terminava senza certezza dell'esito positivo. Sperando che qualcuno possa darmi una mano espongo il mio caso specifico. Particelle oggetto del TM: Part. 11 terreno intestato a marito per 200/1000 (propr. escl), marito per 400/1000 (in com. leg. dei beni), moglie per 400/1000 (in com. leg. dei beni); Part. 12 corte (373) comune alle part.lle 11, 14 e 15; Part. 13 F.R. intestato al marito 1000/1000; Part. 14 F.R. intestato al marito 1000/1000; Part. 15 F.R. intestato a marito per 200/1000 (propr. escl), marito per 400/1000 (in com. leg. dei beni), moglie per 400/1000 (in com. leg. dei beni); Part. 16 terreno intestato a marito per 200/1000 (propr. escl), marito per 400/1000 (in com. leg. dei beni), moglie per 400/1000 (in com. leg. dei beni); Part. 17 terreno intestato a marito per 500/1000 (in com. leg. dei beni), moglie per 500/1000 (in com. leg. dei beni). Durante gli anni, oltre alla realizzazione di altri immobili, i F.R. sono stati parzialmente ristrutturati e ampliati; parte dell'ampliamento mi ricade sulla part. 12 (che è comune a particelle con intestazioni diverse). Sto provando a compilare il modello censuario (non ho ancora inviato la pratica) ma non so bene come trattare appunto la part. 12, momentaneamente l'ho soppressa e poi costituito tre particelle, due mantengono la stessa qualità e una passa all'urbano e forma un lotto col resto del fabbricato. E' corretto? Allego immagini per capire meglio. Clicca sull'immagine per vederla intera non so se l'immagine si vedrà quindi inserisco il link diretto: imgur.com/Ew6AMo3 Grazie a tutti e buona giornata. Clicca sull'immagine per vederla intera
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SIMBA4
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Salve la part. 12 con qualità 373 la puoi frazionare tranquillamente basta indicare come intestati chi di diritto, sappi che la fusione fra le particelle è prevista solo se gli intestati hanno le medesime quote. Saluti cordiali
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Warwick
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"SIMBA4" ha scritto: Salve la part. 12 con qualità 373 la puoi frazionare tranquillamente basta indicare come intestati chi di diritto, sappi che la fusione fra le particelle è prevista solo se gli intestati hanno le medesime quote. Saluti cordiali Innanzi tutto grazie per la risposta. Quindi se ho capito bene devo fare un TM + TF per frazionare la part. 12 e una delle sue costituite non posso fonderla al resto del fabbricato per ottenere il seguente risultato? imgur.com/tn2Iy3l Scusa la mia ignoranza ma sono un Dilettante con la "D" maiuscola.
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SIMBA4
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Veneto - Adria città Etrusca
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Salve dilettanti lo siamo un po tutti, basti pensare che c'è sempre da imparare, se frazioni e ampli il fabbricato mi pare logico che sia TM+TM. Per le fusioni ti ho già risposto. Saluti cordiali
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Warwick
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"SIMBA4" ha scritto: Salve dilettanti lo siamo un po tutti, basti pensare che c'è sempre da imparare, se frazioni e ampli il fabbricato mi pare logico che sia TM+TM. Per le fusioni ti ho già risposto. Saluti cordiali Quindi producendo un TM+TF mi ritroverei quella porzione della part.12 sulla quale ricade una porzione della veranda non fondibile col resto di fabbricato e non potendo ottenere l'intera AAC? Come posso risolvere?
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geogradi
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TM non TF! come ti ha detto SIMBA. se la linea rossa serve solo per delimitare un fabbricato non cè frazionamento. comunque il concetto è sempre lo stesso. non è che non puoi fondere l'area perchè ha una ditta diversa e poi lo puoi fare invece con i fabbricati, tantè che una parte della tua area mappale 12 è coperta da un fabbricato e parte invece rimane tale. Quindi la diatriba è devo costituire 10 mappali diversi oppure posso fondere tutto ipotizzando l'omogeneità complessiva del fabbricato che andrò a sistemare all'urbano? E qui si apre un mondo di discussioni che potremmo continuare fino a Natale. Poi una domanda, perchè vuoi lasciare la corte ai terreni? E poi, i mappali 13-14-15 sono divisi da celo a terra come proprietà? oppure in alcuni piani le stanze sconfinano un po di qua e un po' di la? Poi visto che sei andato con lo strumento, un minimo di area cortilizia (reale) potevi misurarla.
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EALFIN
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Il tuo caso è uno di quelli tipici che in passato erano frequenti e che fra gli anni '80 e '90 gran parte sono stati sanati alla buona con modelli 26 introdotti in mappa e in atti (con riserva) oppure sanati con tipi mappali che nessuno ha controllato per cui molte parti di corti comuni, ecc. sono state fuse a fabbricati rurali (e/o ad altre particelle anche non edificate in precedenza in mappa) per formare un'unica particella ente urbano (di fatto con ditta disomogenea). Sulla base delle vigenti disposizioni se fondi una particella senza intestazione (partita 2, ecc.) a particelle censite a partita ordinaria come fabbricati rurali, ecc. , devono coesistere intestazioni identiche in quanto prima o poi possono anche annullarti il tipo mappale con tutte le conseguenze relative. Quando mi capitano casi simili, alla parte edificata ricadente sulla corte comune, unita solo di fatto ad una delle particelle edificate a diversa proprietà rispetto alla proprietà della corte, attribuisco un mappale autonomo. In sede di Docfa provvedo a costituire porzioni unite di fatto. Poichè alla fine la proprietà è della stessa famiglia quindi stipulare un atto solo per regolarizzare il tutto appare superfluo, a seguito di donazioni, successioni e/o altro si cercherà, dove possibile e dove è permesso, di fare in modo che le suddette porzioni unite di fatto possanno alla fine essere intestate ad unica ed identica ditta. Quindi si creeranno le condizioni per operare una fusione da porzioni unite di fatto identificate da due mappali a unica unità identificata con mappali graffati.
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Warwick
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"geogradi" ha scritto: TM non TF! come ti ha detto SIMBA. se la linea rossa serve solo per delimitare un fabbricato non cè frazionamento. comunque il concetto è sempre lo stesso. non è che non puoi fondere l'area perchè ha una ditta diversa e poi lo puoi fare invece con i fabbricati, tantè che una parte della tua area mappale 12 è coperta da un fabbricato e parte invece rimane tale. Quindi la diatriba è devo costituire 10 mappali diversi oppure posso fondere tutto ipotizzando l'omogeneità complessiva del fabbricato che andrò a sistemare all'urbano? E qui si apre un mondo di discussioni che potremmo continuare fino a Natale. Poi una domanda, perchè vuoi lasciare la corte ai terreni? E poi, i mappali 13-14-15 sono divisi da celo a terra come proprietà? oppure in alcuni piani le stanze sconfinano un po di qua e un po' di la? Poi visto che sei andato con lo strumento, un minimo di area cortilizia (reale) potevi misurarla. La corte potrei anche portarla all'urbano, la situazione attuale è semplicemente un'ipotesi, prima volevo chiarezza su come trattare la part. 12 che è comune a delle particelle con intestazioni derve. I mappali 13-14-15 purtroppo, al piano 1, alcune stanze sconfinano dalla 15 sconfinano verso nord ricoprendo per metà le part. 13 e 14, la restante metà è semi diruta da dichiarare come collabente. La corte non è stata rilevata per evitare il deposito al comune.
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Warwick
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"EALFIN" ha scritto: Quando mi capitano casi simili, alla parte edificata ricadente sulla corte comune, unita solo di fatto ad una delle particelle edificate a diversa proprietà rispetto alla proprietà della corte, attribuisco un mappale autonomo. In sede di Docfa provvedo a costituire porzioni unite di fatto. Volendo procedere in questo senso la particella autonoma, generata da una parte della part. 12, acquisirebbe la seguente intestazione: 1) marito per 200/1000 (propr. escl), marito per 400/1000 (in com. leg. dei beni), moglie per 400/1000 (in com. leg. dei beni) dalla part. 11 e 15; 2) intestato al marito 1000/1000 dalla part. 14. Non credo sia possibile. Ammesso e che sia possibile, volendo costituire delle porzioni, come faccio a determinare dove arriva la parte con intestazione 1 e quella con intestazione 2?
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geogradi
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detto tra noi WAR la circolare non permette la fusione ma sinceramente se mi capitasse una situazione come la tua, (appoggiato dalla 1/2007) e conoscessi molto bene i proprietari, ne parlerei col mio Ufficio per tentare una fusione complessiva dei fabbricati, semprechè non venga bloccato da pregeo o da sister. (per il discorso delle unità F6) Cioè sfruttando il concetto Agenzia che Vai Usanza che trovi. Sai che casino all'urbano map15 sub1 graffato 14 sub 1 (da non confondere con le unità di fatto) map 13 sub 1 grafato a 14 sub 2 ecc , poi magari unifa di fatto al mappale x sub 1 graffato al map y sub 2. pensa gli errori che si possono commettere sia a livello tecnico che nei trasferimenti di proprietà. del resto se fossero già GF con risp planimetrie, vista la mancata divisione da cielo a terra e lo sconfinamento dai contorni a destra e a sinistra, me lo avrebbero concesso dato che in manuale lo riescono a farlo. Comunque se porti tutti i mappali cosi come sono e le porz di fabbricato ricadente sul 12 sono porzioni di UIU di fatto unite a... mentre non lo è l'area perchè ha una gestione diversa, allora come ha detto EALFIN
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EALFIN
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"Warwick" ha scritto: "EALFIN" ha scritto: Quando mi capitano casi simili, alla parte edificata ricadente sulla corte comune, unita solo di fatto ad una delle particelle edificate a diversa proprietà rispetto alla proprietà della corte, attribuisco un mappale autonomo. In sede di Docfa provvedo a costituire porzioni unite di fatto. Volendo procedere in questo senso la particella autonoma, generata da una parte della part. 12, acquisirebbe la seguente intestazione: 1) marito per 200/1000 (propr. escl), marito per 400/1000 (in com. leg. dei beni), moglie per 400/1000 (in com. leg. dei beni) dalla part. 11 e 15; 2) intestato al marito 1000/1000 dalla part. 14. Non credo sia possibile. Ammesso e che sia possibile, volendo costituire delle porzioni, come faccio a determinare dove arriva la parte con intestazione 1 e quella con intestazione 2? Mi spiego meglio. In mappa non fondo mai particelle a diverso possesso, anche in presenza di situazioni ormai consolidate da anni. Potrei avere problemi in caso di trasferimento e richiesta di mutui. Sono a conoscenza di un tipo mappale redatto con i vecchi modelli 3/SPC (comunque nuova normativa con appoggio ai fiduciali) dove una parte di fabbricato trattato come ampliamento nel tipo mappale, ricadente sulla corte comune, ma da sempre facente parte dell'unità ricadente sulla limitrofa particella edificata (ex F.R. div. in sub), era stata accorpata all'ex fabbricato rurale diviso in subalterni e/o promiscuo. In sede di vendita, al mio cliente, il Notaio che doveva redigere la relazione ipotecaria ha contestato la mancanza di un titolo originario per l'ampliamento eseguito sulla corte comune (pur se condonato da un punto di vista urbanistico perchè l'area di sedime, anche prima della costruzione del fabbricato, è sempre stata rivendicata come proprietà del vicino fabbricato). Il Notaio aveva consigliato di frazionare l'unità scorporando la parte di fabbricato ricadente sulla corte comune. Di conseguenza avrebbe redatto la relazione ipotecaria solo sulla parte di edificio (vecchio ma ristrutturato) ex porzione di fabbricato rurale e/o porzione rurale di fabbricato promiscuo. Dopo la stipula il Notaio aveva detto che poteva essere di nuovo eseguita la fusione. Non se ne era fatto nulla (il fabbricato non è stato più venduto) per i notevoli costi a carico del venditore.
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geogradi
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E sono d'accordo con EALFIN, cioè porzioni edificate successivamente. Quello che volevo condividere (e attendo riscontro) è una cosa leggermente diversa. Capita che situazioni come nelle immagini postate da warwik, Ci siano stanze che sconfinino su altro mappale ma questo all'origine. Cioè quando l'edificio è stato costruito. (diverso invece il fatto che successivamente ho ampliato sulla corte) Chiarito questo, facendo corrispondere le unità esistenti di fatto con le planimetrie urbane senza ledere gli attuali diritti, mettendo pure l'ampliamento su corte in una planimetria a se con ditta corrispondente a quella della corte stessa (magari come unità di fatto) mi chiedo come mai non sia logico fondere in grafica per poi mantenere lo stato di diritto corretto all'urbano. Penso a questo perchè se io ho una camera dell'appartamento al piano primo del mappale 15 che in proiezione orrizzontale mi sconfina sul mappale 14, io all'urbano avrò 15 sub 1 graffato 14 sub2 (quest'ultima è la camera) il tutto con la ditta del 15 ai terreni. Mi è capitato un caso simile dove una cantina completamente interrata che risale al 1700 (cè una data scritta oltre alle testimonianze) sconfinava nella sua proiezione orrizzontale su mappale di altra ditta ma è evidente che l'accesso è sempre stato dalla parte del mio cliente. non potevo intestarla all'altro ma nell'unità ho dovuto graffare l'altro mappale con il primo sub libero. Ora mi viene da pensare, fino a che punto mi sento di intestare tutto alla ditta del 15 anzichè al 14? cioè, fichè è una camera ok. se sono 2? se sul 15 abbiamo solo l'area esterna, l'ingresso principale + altra stanza al piano primo e le altre 4 stanze sopra al 14? Ecco questo è il motivo per cui, nel momento che si è verificata la consistenza dell'unità all'origine (ante 42 per farvi capire cosa intendo) sarebbe logico fondere ai terreni e riportare lo stato di fatto all'urbano. Mentre in caso di ampliamenti successivi, (come il TM di Ealfin) agire diversamente. Lasciando separate le gestioni delle aree libere. (cioè senza fonderle) Attendo nuove opinioni.
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