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accatastamento di un bagno indipendente |

Barba_42
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24 Gennaio 2018 alle ore 18:42
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Buongiorno, mi trovo in presenza di un fabbricato in corte, dove al piano terra era presente un grosso magazzino di proprietà del sig. Tizio, con relativa scheda catastale. A seguito di pratica edilizia questo magazzino è stato frazionato in n. 2 magazzini autonomi più piccoli ed è stato ricavato un piccolo bagno indipendente con accesso diretto dal cortile. Tale bagno dovrà essere pertinenza di un'abitazione attigua, di proprietà del sig. Caio (il quale comprerà il suddetto bagno dal sig. Tizio). Dovrei pertanto fare un Docfa di frazionamento, creo i due nuovi subalterni per i magazzini, ma come accatasto il nuovo bagno indipendente? In che categoria? Grazie.
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Risposta |

robertopi
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NAPOLI
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Il WC non ha autonomia reddituale, quindi, o lo annetti all'abitazione (se ditta omogenea) o lo accatasti in F/4, e successivamente all'atto (se ci sarà) fai la variazione catastale. In alternativa lo accatasti col magazzino o singolarmente come deposito, ma in questo ultimo caso non c'è conformità. Saluti
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Barba_42
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24 Gennaio 2018 alle ore 18:42
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eh sì immaginavo. Probabilmente procedo come suggeritomi. Nel caso, per ovviare (un po' forzatamente) alla questione conformità, se lo accatastassi come "latrina" in C/2?
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SIMBA4
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Veneto - Adria città Etrusca
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Salve discutine con il tuo ufficio, perchè io vedo la possibilità che ti facciano fare due pratiche docfa in successione. Una prima pratica per frazionamento (divisione) dove da un C2 ne crei due (uno dei due C2 sarà comprensivo del bagno). Poi una secondo (inerente al c2 comprensivo del bagno) docfa per trasferimento di diritti dove creerai due u.i., due C2 (vedi in merito cosa spiega la circ. 4/2009). cordiali saluti
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EALFIN
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Tanti anni fa avevo un vano scala (chiuso) disposto su due piani, con annesso w.c. ricavato, al suo interno, a piano terra (anzi leggermente seminterrato rispetto all'ingresso per ovviare al problema dell'altezza interna visto che detto w.c. era stato ricavato sotto il primo pianerottolo del piano intermedio posto tra i piani terra e primo), realizzato sulla corte comune ed in aderenza a corpo di edificio composto da 3 porzioni delle quali solo due (della stessa ditta al momento dell'accatastamento per acquisto effettuato nel 1963) comunicanti con detto vano scala. L'ho accatastato, detto vano scala, come magazzino indicando i mq. dell'ingresso e del w.c. , escludendo solo la superficie dei gradini e relativi pianerottoli. L'ho intestato, detto vano scala, a tutti i possessori delle 3 porzioni che avevano diritto a detta corte comune. Dopo alcuni anni i proprietari della terza porzione, residenti in alcuni continenti diversi dall'Europa, decidono di vendere ed il proprietario delle altre porzioni decide di acquistare. Pertanto il fabbricato intero, il vano scala e la corte comune, sono diventati di unico proprietario, il quale successivamente ha venduto il tutto a terzi. Prima della vendita con un'accatastamento per fusione (cambio di destinazione) sono state fuse le unità abitative ed il magazzino (vano scala) ottenendo unica unità abitativa (anche a seguito di presentazione di un progetto di ristrutturazione e piccolo ampliamento). Per un caso invece di solo vano scala ad unica rampa per ogni piano (due rampe identiche e sovrapposte accessibili al piano terra, sia dall'esterno che internamente da una stanza interna, accessibili al piano primo internamente da una stanza), accatastata sempre molti anni fa, l'avevo censita come F/4. Quanto sopra perché inizialmente la scala era comune mentre uno dei due aventi diritto, dopo aver ampliato il suo edificio, aveva costruito un scala propria interna, quindi ha poi ceduto all'altro avente diritto al vano scala la sua metà proprietà della scala. Dopo che anche l'acquirente dell'altra metà scala ha ristrutturato ed ampliato per soprelevazione la sua porzione, ho presentato un Docfa per fusione (con cambio di destinazione) dell'abitazione esistente, così come ampliata per soprelevazione, con il vano scala esistente categoria F/4, ottenendo un'unica unità abitativa. Questi sono i casi a me capitati. Mi risulta che non accettino F/4 contenente comunque locali usufruibili per cui io dichiararerei tutto come C/2.
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marra1
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Provincia di Avellino
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IO invece, procederei con un unica pratica Docfa frazionando l'attuale in tre unità, due C/2 ed un A/4, specificando che si tratta di un locale WC oggetto di cessione, e poi il nuovo proprietario del wc lo annetterà alla propria abitazione con successivo Docfa post atto notarile.
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bioffa69
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BRESCIA
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"Barba_42" ha scritto: Buongiorno, mi trovo in presenza di un fabbricato in corte, dove al piano terra era presente un grosso magazzino di proprietà del sig. Tizio, con relativa scheda catastale. A seguito di pratica edilizia questo magazzino è stato frazionato in n. 2 magazzini autonomi più piccoli ed è stato ricavato un piccolo bagno indipendente con accesso diretto dal cortile. Tale bagno dovrà essere pertinenza di un'abitazione attigua, di proprietà del sig. Caio (il quale comprerà il suddetto bagno dal sig. Tizio). Dovrei pertanto fare un Docfa di frazionamento, creo i due nuovi subalterni per i magazzini, ma come accatasto il nuovo bagno indipendente? In che categoria? Grazie. Concordo in linea di massima con marra, esiste una circolare che dice di attribuire alla porzione stralciata la categoria dell'uiu con cui verrà fusa. Saluti
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SIMBA4
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Veneto - Adria città Etrusca
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Salve speriamo che Barba_42 ci mostri, a pratica approvata, come verrà recepita dal catasto. cordiali saluti
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EALFIN
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Per me devi creare 3 magazzini fra i quali il bagno. Dopo che il magazzino-bagno verrà ceduto al proprietario dell'appartamento il medesimo provvederà a far eseguire una variazione catastale per fusione (con cambio di destinazione). Una volta avevo un Circolo Privato ricavato in locali magazzino e il Catasto mi aveva detto che dovevo lasciarlo a magazzino e così ho fatto nel senso che ho eseguito solo una variazione per diversa distribuzione spazi interni. Non sono mai stato convinto della destinazione come suggerita allora comunque ora il Circolo Privato è diventato un ristorante e quindi è un C/1. I dubbi sono stati quindi archiviati. Se al posto del bagno si fosse trattato di una stanza da letto come la censivi? Come Abitazione? Il Catasto non accetta la pratica catastale di cui sopra se non ci scrivi cucina. Altrimenti che abitazione è se manca la cucina? Di conseguenza detta stanza la devi dichiarare come magazzino. Se tanto mi dà tanto anche un bagno può essere censito come magazzino.
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Barba_42
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24 Gennaio 2018 alle ore 18:42
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Colleghi Buongiorno, volevo solo comunicarvi come ho proceduto all'aggiornamento catastale. Per via di un problema di tempistiche ho dovuto fare due Docfa: - un primo, con causale divisione, dove ho creato i due c/2 (annettendo il bagno ad un deposito); - un secondo (dopo circa una settimana dal primo), causale frazionamento per trasf. diritti, dove ho cretao il c/2 senza bagno e un'unità in corso di definizione f/4, specificando in relazione che si trattava di una porzione adibita a wc che sarebbe stata oggetto di futura compravendita e fusioe con il sub.... Approvati entrambi senza problemi (uff. territoriale di Milano). Grazie per i consigli e buon lavoro.
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