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Argomento: Tipo mappale non approvato

Autore Risposta

it9gvo

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trappeto

 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2013 alle ore 12:48

"Jack91" ha scritto:
Per l'immobile è stato prodotto un TM ma la procedura di accatastamento con la presentazione della pratica docfa non è stata mai fatta,(era un cumulo di baracche prima della ristrutturazione) dopo la ristrutturazione la sagoma è radicalmente cambiata comportando un ampliamento sul terreno circostante e una parziale demolizione. Ho rinviato la pratica sopprimendo il numero dell'ente urbano e del terreno ottenendo la seguente risposta: IL MAPPALE 333 DA INTESTARE AL NCEU PRIMA DI PRESENTARE NUOVO TIPO MAPPALE.
Pensavo di aver risolto sopprimendo anche il numero dell'ente urbano.
Se vi servo altri dettagli scrivete..grazie a tutti



Per me è illogico presentare un Docfa relativo alla precedente situazione dei fabbricati dichiarata col precedente TM; può essere presentato direttamente un nuovo TM rappresentando la situazione attuale con cambio del numero di p.lla, precisando in relazione che al CF non risulta censito l'immobile.

Buon lavoro

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Jack91

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06 Giugno 2013 alle ore 14:08

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 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2013 alle ore 12:56

Per l'immobile è stato prodotto un TM ma la procedura di accatastamento con la presentazione della pratica docfa non è stata mai fatta,(era un cumulo di baracche prima della ristrutturazione) dopo la ristrutturazione la sagoma è radicalmente cambiata comportando un ampliamento sul terreno circostante e una parziale demolizione. Ho rinviato la pratica sopprimendo il numero dell'ente urbano e del terreno ottenendo la seguente risposta: IL MAPPALE 333 DA INTESTARE AL NCEU PRIMA DI PRESENTARE NUOVO TIPO MAPPALE.
Pensavo di aver risolto sopprimendo anche il numero dell'ente urbano.
Se vi servo altri dettagli scrivete..grazie a tutti

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laudani

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 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2013 alle ore 14:09

E' assurdo!

Abbiamo ancora "SCHELETRI nell'armadio"!

Vergogna... @°§ò!\|£/(: (sono parolacce)

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2013 alle ore 14:17

La procedura indicata dall'ufficio è quella giusta. Altrimenti quando presenti il docfa dovresti eseguire una nuova costituzione di un edificio in realtà già esistente e mai accatastato che è stato soggetto a successiva ristrutturazione.

Quindi:

1) Docfa per costituzione di fabbricato ente urbano mai censito riportando il tipo mappale prodotto presentato che lo inseriva in mappa e lo censiva al terreni come ente urbano. Spiegare in relazione il motivo della presentazione del documento. Inserire gli intestati.

2)Tipo mappale di aggiornamento per effetto della ristrutturazione.

3) Docfa per ristrutturazione.

Se ho ben capito e letto (stavolta).

Saluti.

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2013 alle ore 14:49

io condivido il punto di vista di it9gvo, e' assolutamente inlogico procedere a denunciare all'urbano una situazione che non esiste piu'......

...denunciare cio' che non esiste puo' forse essere considerato corretto ?

Nel caso specifico io avrei proceduto ad un tm senza modificare numero e poi alla pratica DOCFA, direi senza nessun problema presso l'Agenzia dove lavoro.

Aggiungo che da sempre presso la mia Agenzia, nel caso di e.u. non presente al catasto fabbricati, l'ufficio ci fa' procedere ad una conferma , mantenendo il numero e poi alla pratica DOCFA....mi sembra evidentemente la stessa identica cosa.



e poi chi di voi firmerebbe una pratica docfa denunciando fabbricati che non esistono??? io no!



Saluti

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Jack91

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 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2013 alle ore 15:07

Esatto mi sembra inlogico denunciare all'urbano ua situazione non attuale, la mia prima presentazione è stata quella senza cambiare numero al EU(non approvata), successivamente ho soppresso il numero e la motivazione del tecnico è stata la solita.. forse indicando nella relazione tecnica ( come suggerisce it9gvo) che al c.f. non risulta censito l'immobile si risolverebbe?

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it9gvo

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trappeto

 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2013 alle ore 15:25

"Jack91" ha scritto:
Esatto mi sembra inlogico denunciare all'urbano ua situazione non attuale, la mia prima presentazione è stata quella senza cambiare numero al EU(non approvata), successivamente ho soppresso il numero e la motivazione del tecnico è stata la solita.. forse indicando nella relazione tecnica ( come suggerisce it9gvo) che al c.f. non risulta censito l'immobile si risolverebbe?



Esatto! In questo caso in esame l'Ufficio può sòlo applicare, se dovuta in riferimento alla data, la sanzione per tardiva catastazione.

Buon lavoro

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2013 alle ore 15:38

"Jack91" ha scritto:
Esatto mi sembra inlogico denunciare all'urbano ua situazione non attuale, la mia prima presentazione è stata quella senza cambiare numero al EU(non approvata), successivamente ho soppresso il numero e la motivazione del tecnico è stata la solita.. forse indicando nella relazione tecnica ( come suggerisce it9gvo) che al c.f. non risulta censito l'immobile si risolverebbe?



Ti sembra logico presentare un docfa per nuova costituzione quando l'immobile è soggetto a ristrutturazione ma mai censito?

E' logico eseguire una ristrutturazione di un immobile non censito?

Evidentemente e giustamente all'ufficio non sembra logico.

La logica sta nel fatto che il proprietario doveva presentare un pratica di accatastamento successivamente al tipo mappale e, a suo tempo, non l'ha fatto. E ora si pensa di saltare l'adempimento con l'avvenuta ristrutturazione dell'immobile. Mancano dei passaggi che il contribuente non ha eseguito quindi non si può pensare che sia illogico eseguire la procedura obbligatoria per tutti, oggi per allora.

Voglio proprio sapere con quale norma si giustifica il mancato accatastamento dell'immobile al momento della sua costituzione.


Saluti.

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2013 alle ore 15:46

Salve

Certo che la varietà di risposte ha perfettamente chiarito, (scherzo si fa per dire), la procedura corretta da eseguire catastalmente.

Io capisco che ogni agenzia viaggia per conto proprio, per cui collega Jack91 concorda con la tua Agenzia come meglio procedere, forse è la soluzione che più ti renderà libero dalle nostre risposte.

ciao e buona giornata

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2013 alle ore 15:48

ciao Anto, non confondiamo il comune con il catasto, al catasto da sempre si denunciano le cose come sono adesso e non come erano prima della ristrutturazione.

e le ristrutturazioni si sono effettuate negli anni, indifferentemente che l'unita' fosse o non fosse denunciata in catasto.

per cui all'urbano la denuncia va fatta per cio' che esiste e non cio' che esisteva, ........ripeto, presso la mia Agenzia, nel caso in cui il fabbricato non avesse cambiato sagoma ci hanno sempre obbligato a procedere alla conferma (anche se gia e.u.), ed a mio avviso e' la stessa identica cosa, solo che non si tratta di conferma.



Saluti

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2013 alle ore 16:18

Salve

Integro un po il mio intervento precedente, e sono sempre più convinto che questo caso è assolutamente anomalo e non normato chiaramente dalla normativa catastale. Chiedo a Jack91, il tuo tipo mappale che avevi presentato e che ti è stato sospeso come avevi giustificato la ditta intestataria??, Avevi relazionato nella relazione tecnica?? Avevi allegato qualche atto pubblico?? Avevi allegato qualche visura storica?? O cos'altro avevi inventato per asserire la ditta intestata?? E questi elementi sono sufficienti per il tecnico approvatore catastale?? o almeno li ritiene validi??

Saluti cordiali

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2013 alle ore 17:45

Non c’è dubbio che quando si parte in quarta, qualcosa poi non andrà nel giusto verso:

prima di rispondere avremmo dovuto insistere per avere ulteriori informazioni, al che avremmo poi fatto la necessaria ricerca per trovare questi risultati :

www.google.it/cse?cx=partner-pub-5056827...

ed anche questo:

http://www.geolive.org/forum/pregeo-e-...

Vorrei precisare che la risposta sopra data mi viene da una esperienza diretta, quando ho sperimentato di persona insieme al capo reparto la procedura di annullamento e per vedere come si fa ha raccolto intorno a sè tutti i tecnici PreGeo!

quindi: provare per credere!

ed infine ma non ultimo questo:

www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pre...

buona lettura!

Comunque insito nel sostenere che se c’è in essere il quell’ufficio un TM prodotto qualche anno fa e palesemente errato, è lecito richiede l’annullamento del tipo non corretto, per poi redigere un nuovo rilievo e TM ed indine predisporre il DocFa!

E non vi basta, è sufficiente che allungate di un pochettino il tiro!

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2013 alle ore 18:38

Meno male che viviamo in un paese in cui c'è ancora libertà di opinione (o quasi) ma soprattutto "rispetto per le idee altrui" per cui, spero non ve la prendiate, ma si stanno dicendo cose assurde,..addirittura annullare il tipo precedente,...e perchè mai, mi spiegate ???? Dove sarebbe l'errore ??? nel non aver poi presentato come da normative la denuncia all'urbano ? Cosa diciamo ? Chi è in difetto,...perchè il proprietario che ha incaricato di fare il mappale non ha proseguito la pratica con la denuncia all'urbano,...era un cumulo di baracche,..ed allora , che significa ? L'avrebbe accatastato come F2, qual'è il problema - Secondo me qui c'è solo di mezzo il vecchio detto...fare il tonto per non andare in guerra,..o non pagare la tassa - Forse consigliato dal tecnico o per iniziativa del proprietario si è deciso di non denunciarlo anche all'urbano,...tanto son quattro bracacche !!! A sto punto non fare proprio il mappale,..aspetta che finiscano i lavori di ristrutturazione e poi presenti il tutto - Non sappiamo se il primo mappale l'ha redatto e presentato lo stesso Jack91,..ma sono assolotussimamente d'accordo con totonno,...la sospensione è assolutamente giusta,...si sta presentanto un mappale in variazione, per cui la ditta DEVE GIA' ESISTERE all'urbano, altrimenti, giustamente, e ripetendo lo stesso concetto di sopra, il tecnico catastale come fa a confutare che il proprprietario è tizio o caio ?!!!! Secondo voi il fantascientifco annullamento del primo mappale non porterebbe molti più problemi e perdita di tempo che non un docfa magari in F2 con data del primo mappale. e poi successivamente il docfa con la situazione definitiva,...almeno avremo una storia lineare e vera - Annullamento per quale errore,.. sagoma sbagliata o colpevole omissione di denuncia all'urbano ? Buona serata -

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2013 alle ore 18:49

Amico gianni (in arte geoalfa) ti è arrivata adosso una bordata calibro 90 da anonimo, ma sono sicuro che saprai diffenderti.

Spero di non adirare nessuno con quanto ho scritto, il caso in esame non è normato al 100%, proprio perchè è una situazione anomala, credo che la soluzione vada concordata solo con l'AdE-territorio.

Buona serata a tutti e non adiratevi, il mio è in tono scherzoso

Saluti cordiali

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2013 alle ore 19:15

"bioffa69" ha scritto:
ciao Anto, non confondiamo il comune con il catasto, al catasto da sempre si denunciano le cose come sono adesso e non come erano prima della ristrutturazione.

e le ristrutturazioni si sono effettuate negli anni, indifferentemente che l'unita' fosse o non fosse denunciata in catasto.

per cui all'urbano la denuncia va fatta per cio' che esiste e non cio' che esisteva, ........ripeto, presso la mia Agenzia, nel caso in cui il fabbricato non avesse cambiato sagoma ci hanno sempre obbligato a procedere alla conferma (anche se gia e.u.), ed a mio avviso e' la stessa identica cosa, solo che non si tratta di conferma.



Saluti



Ciao, Fabio. Non capisco cosa centri il Comune. parliamo di Catasto.

Funziona così, da molto tempo.

1) Si presenta un Tipo mappale per nuova costruzione o per passaggio di fabbricato rurale al fabbricati inserendo il bene in ente urbano.

2) Dopodichè si DEVE presentare un nuovo accatastamento del bene sia questo un ex-rurale, sia una nuova costruzione.

3) Dopodichè si ristruttura l'immobile (e non mi frega niente se è stata presentata la pratica edilizia in Comune perchè non è il tema della domanda) e si presenta il nuovo tipo mappale al terreni con l'inserimento in mappa della variazione di sagoma.

4) Dopodichè si presenta il DOCFA in variazione per ristrutturazione di un edificio già presente all'urbano per forza in quanto è stato realizzato o diventato ente urbano da quel dì.

Io tecnico incaricato non potrò mai dichiarare che presento un Docfa in ristrutturazione con inserimento in atti di un fabbricato mai censito. Io devo presentare il docfa di aggiornamento riferito ai lavori di modifica eseguiti sull'immobile già esistente e che deve già essere censito al fabbricati.

Per questo motivo l'ufficio in via del tutto lecita ha già sospeso per ben due volte la pratica in maniera perfettamente logica. E' invece illogico il contrario.



Io personalmente sto facendo un docfa per variazione di opere interne. Prima di questo intervento sono state eseguite altre modifiche interne sostanziali per le quali è stata presentata una DIA ma che non sono mai state denunciate al catasto. Il mio docfa riguarda opere interne di una altra DIA. Queste opere eseguite in periodi differenti vanno separate perchè il Comune nei suoi controlli incrociati deve sovrapporre le opere eseguite e denunciate in catasto con la relativa pratica edilizia presentata. Nella relazione tecnica bisogna (è opportuno non obbligatorio) indicare la pratica edilizia che legittima le opere denunciate al catasto. Questo per facilitare proprio il controllo da parte dell'ufficio comunale e per giustificare la data di fine lavori che noi inseriamo nel docfa che devono riguardare solo i lavori eseguiti sulla specifica DIA e non altri che magari sono già finiti da tempo. Lo dico sempre e lo ripeto, attenzione a dichiarare le date, le situazioni di fatto, le causali e soprattutto le opere per le quali si aggiorna la planimetria in catasto devono combaciare con le opere previste dal titolo abilitante.



Saluti

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