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Argomento: Il calcolo poligonale studiato a scuola di geometra ... e quello coretto

Autore Risposta

Pippocad

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26 Febbraio 2011

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Südtirol

 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2022 alle ore 11:05

"rubino" ha scritto:


Pippocad, se ci fossero i messaggi personali ti scriverei.



pippocadd@gmail.com

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macius

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 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2022 alle ore 11:18

"rubino" ha scritto:
"orestevidal" ha scritto:
@Tutti,

una domanda :

ipotizziamo di disporre di una stazione totale da 1" e 1mm +/-1ppm perfettamente calibrata ( ipotizziamo, ripeto ).

Che precisione si ottiene eseguendo una singola lettura al prisma ?

Perdonatemi, la domanda è benevolmente provocatoria.

Cordiali saluti.

Geom. Oreste Vidal
vidaLaser



la misura angolare viene fornita dalla ST ad 1" (es. zenitale centesimale: 98,5299)

la misura della delle distanze viene promessa con l'attendibilità di 1mm +/- ppm = 0.001 mm/m. Giustamente l'attendibilità è in funzione della distanza misurata e ovviamente si può raggiungere se sono soddisfatte le condizioni ideali di calibrazione della ST, di stabilità, di perfetta verticalità dell'asse primario, di perfetta ortogonalità dell'asse di rotazione e di collimazion e nonché di condizioni operative (atmosferiche, di qualità del supporto della ST ecc.) ottimali.



Ciao Rubino,

ricordo vagamente gli insegnamenti a scuola sui coefficienti da applicare sulla temperatura.

Ieri ho misurato 4 marker a -3 gradi di temperatura (su distanza 110-130 metri).

Quanto può incidere sulle differenze da rilievo fatte nel mese di Ottobre con temperatura +20 gradi?

Influisce il fatto che la zona dei marker (ieri) era all'ombra?

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orestevidal
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 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2022 alle ore 12:19

@Tutti :

Condizioni operative ?

Procedure operative ?

Squadra Topografi ?

Potremmo aprire un bellissimo discorso sull'importanza di tutto quanto non riguarda la strumentazione topografica, di qualsisi tipo, ma che influisce sul reale Lavoro Topografico sul terreno.

Credo si potrebbe rilevare interessante per molti.

Cordiali saluti.

Geom. Oreste Vidal
vidaLaser

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kemplen

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 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2022 alle ore 13:48

"rubino" ha scritto:
la misura della delle distanze viene promessa con l'attendibilità di 1mm +/- ppm = 0.001 mm/m. Giustamente l'attendibilità è in funzione della distanza misurata e ovviamente si può raggiungere se sono soddisfatte le condizioni ideali di calibrazione della ST, di stabilità, di perfetta verticalità dell'asse primario, di perfetta ortogonalità dell'asse di rotazione e di collimazion e nonché di condizioni operative (atmosferiche, di qualità del supporto della ST ecc.) ottimali.

"orestevidal" ha scritto:
Condizioni operative ? Procedure operative ? Squadra Topografi ?

Tutte le condizioni sopra elencate si traducono in errori accidentali. La TS non sarà mai "perfettamente" calibrata, le condizioni ambientali incidono comunque, così come quelle del topografo. L'assioma è che, per quanto si agisca con la massima cura, gli errori accidentali ci sono sempre, vanno quindi tenuti sotto controllo stimandoli in maniera rigorosa(sia a priori che a posteriori, vedi sotto), cosa che non avviene con la compensazione tradizionale che spalma in misura uniforme l'errore finale angolare e lineare senza tener conto minimamente della legge di propagazione degli errori.

Oreste,
al corso citato, il Prof. Surace ci ha insegnato proprio quello che intendi tu. Siamo partiti dalle precisioni dichiarate della TS e, ipotizando a priori il tracciato della poligonale, abbiamo simulato la propagazione degli errori (sqm a priori). Nella prossima lezione faremo invece lo stesso con i dati reali del rilievo (sqm a posteriori).

geom. Gianni Rossi
cell. 3202896417
Email: gianni.rossi@corsigeometri.it
www.corsigeometri.it
www.topgeometri.it

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orestevidal
029371038

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Lainate MI

 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2022 alle ore 14:22

@keplem,

Gianni, ho scritto :
" ipotizziamo di disporre di una stazione totale da 1" e 1mm +/-1ppm perfettamente calibrata ( ipotizziamo, ripeto ). "
. . . proprio per evidenziare quello che tu, giustamente, hai ribadito, confermo.

" Condizioni operative ? Procedure operative ? Squadra Topografi ? "
Far ricadere tutto in " errori accidentali " ? ? ?
Non mi sembra corretto . . .

Non ho mai avuto il privilegio di conoscere personalmente il Prof. Surace, spero di avere questa fortuna un giorno.

Cordiali saluti.

Geom. Oreste Vidal
vidaLaser

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Pippocad

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26 Febbraio 2011

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Südtirol

 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2022 alle ore 16:14

"orestevidal" ha scritto:
@Tutti :

Condizioni operative ?

Procedure operative ?

Squadra Topografi ?

Potremmo aprire un bellissimo discorso sull'importanza di tutto quanto non riguarda la strumentazione topografica, di qualsisi tipo, ma che influisce sul reale Lavoro Topografico sul terreno.

Credo si potrebbe rilevare interessante per molti.

Cordiali saluti.

Geom. Oreste Vidal
vidaLaser



Infatti. Ad es.: il centramento del punto a terra, la lettura dell'altezza strumentale, la lettura dell'altezza del prisma, la temperatura atmosferica, la dimensione del prisma, la qualità del piombo del prisma, la stabilità del terreno della stazione, ecc.

Basta aver fatto del monitoraggio per rendersi conto di quanto siano importanti anche gli aspetti diversi dallo strumento utilizzato.

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kemplen

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 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2022 alle ore 16:48

"orestevidal" ha scritto:
Gianni, ho scritto :
" ipotizziamo di disporre di una stazione totale da 1" e 1mm +/-1ppm perfettamente calibrata ( ipotizziamo, ripeto ). "
. . . proprio per evidenziare quello che tu, giustamente, hai ribadito, confermo.

" Condizioni operative ? Procedure operative ? Squadra Topografi ? "
Far ricadere tutto in " errori accidentali " ? ? ?
Non mi sembra corretto . . .

Oreste,
hai ragione nel dire che gli errori commessi a causa delle condizioni che hai elencato possono non essere tutti accidentali, possono essercene anche di grossolani e di "sistematici". Questo vale in particolare per le azioni del topografo.

Ma infatti l'applicazione della teoria degli errori che ci ha spiegato il Prof. Surace ti permette di individuare con certezza gli errori grossolani e di eliminarli (sempre che il topografo abbia inserito ridondanza di misure) e ti permette anche di trasformare i residui degli errori sistematici in errori accidentali. A quel punto ti restano solo gli accidentali, che tuttavia, come dicevo, seguono una precisa legge di propagazione che, a mio avviso, andrebbe conosciuta ed applicata nei lavori che richiedono particolare precisione.

In sostanza era questo che intendevo con il mio post iniziale. Poi, come vedi, in queste discussioni sul forum, vengono spesso prese altre diramazioni.

"orestevidal" ha scritto:
Non ho mai avuto il privilegio di conoscere personalmente il Prof. Surace, spero di avere questa fortuna un giorno.

Credo che Luciano Surace sia uno dei più autorevoli esperti di topografia in Italia e sono molto conteneto che abbia tenuto i corsi con noi (anche perché rimarranno le registrazioni). Pensa che c'ho parlato poco fa e mi ha detto che la lezione conclusiva del corso La poligonale di precisione, che si terrà domani, presenta contenuti che non si trovano in nessun libro di topografia in italiano.

Ti saluto.

geom. Gianni Rossi
cell. 3202896417
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rubino
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 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2022 alle ore 16:50

"macius" ha scritto:
"rubino" ha scritto:
"orestevidal" ha scritto:
@Tutti,

una domanda :

ipotizziamo di disporre di una stazione totale da 1" e 1mm +/-1ppm perfettamente calibrata ( ipotizziamo, ripeto ).

Che precisione si ottiene eseguendo una singola lettura al prisma ?

Perdonatemi, la domanda è benevolmente provocatoria.

Cordiali saluti.

Geom. Oreste Vidal
vidaLaser



la misura angolare viene fornita dalla ST ad 1" (es. zenitale centesimale: 98,5299)

la misura della delle distanze viene promessa con l'attendibilità di 1mm +/- ppm = 0.001 mm/m. Giustamente l'attendibilità è in funzione della distanza misurata e ovviamente si può raggiungere se sono soddisfatte le condizioni ideali di calibrazione della ST, di stabilità, di perfetta verticalità dell'asse primario, di perfetta ortogonalità dell'asse di rotazione e di collimazion e nonché di condizioni operative (atmosferiche, di qualità del supporto della ST ecc.) ottimali.



Ciao Rubino,

ricordo vagamente gli insegnamenti a scuola sui coefficienti da applicare sulla temperatura.

Ieri ho misurato 4 marker a -3 gradi di temperatura (su distanza 110-130 metri).

Quanto può incidere sulle differenze da rilievo fatte nel mese di Ottobre con temperatura +20 gradi?

Influisce il fatto che la zona dei marker (ieri) era all'ombra?



Dai conti miei e se mi sono ricordato bene come si usa il regolo fornito da AGA Geodimeter, la correzione sarebbe 0.000056, tuttavia la prossima volta misura bene i dati da impostare alla ST prima di iniziare il rilievo, in primis la temperatura, in modo che la correzione venga eseguita alla fonte.

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macius

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 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2022 alle ore 16:57

Prova a indovinare se mi sono ricordato di impostarle o meno?

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orestevidal
029371038

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 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2022 alle ore 17:03

"rubino" ha scritto:
"macius" ha scritto:
"rubino" ha scritto:
"orestevidal" ha scritto:
@Tutti,

una domanda :

ipotizziamo di disporre di una stazione totale da 1" e 1mm +/-1ppm perfettamente calibrata ( ipotizziamo, ripeto ).

Che precisione si ottiene eseguendo una singola lettura al prisma ?

Perdonatemi, la domanda è benevolmente provocatoria.

Cordiali saluti.

Geom. Oreste Vidal
vidaLaser



la misura angolare viene fornita dalla ST ad 1" (es. zenitale centesimale: 98,5299)

la misura della delle distanze viene promessa con l'attendibilità di 1mm +/- ppm = 0.001 mm/m. Giustamente l'attendibilità è in funzione della distanza misurata e ovviamente si può raggiungere se sono soddisfatte le condizioni ideali di calibrazione della ST, di stabilità, di perfetta verticalità dell'asse primario, di perfetta ortogonalità dell'asse di rotazione e di collimazion e nonché di condizioni operative (atmosferiche, di qualità del supporto della ST ecc.) ottimali.



Ciao Rubino,

ricordo vagamente gli insegnamenti a scuola sui coefficienti da applicare sulla temperatura.

Ieri ho misurato 4 marker a -3 gradi di temperatura (su distanza 110-130 metri).

Quanto può incidere sulle differenze da rilievo fatte nel mese di Ottobre con temperatura +20 gradi?

Influisce il fatto che la zona dei marker (ieri) era all'ombra?



Dai conti miei e se mi sono ricordato bene come si usa il regolo fornito da AGA Geodimeter, la correzione sarebbe 0.000056, tuttavia la prossima volta misura bene i dati da impostare alla ST prima di iniziare il rilievo, in primis la temperatura, in modo che la correzione venga eseguita alla fonte.




Temperatura e pressione, ha ragione.

Cordiali saluti.

Geom. Oreste Vidal
vidaLaser

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rubino
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"macius" ha scritto:
Prova a indovinare se mi sono ricordato di impostarle o meno?



Scusami, non ho visto che eri tu, lo so che lo sai ma non ci sto capendo niente, te ne sei dimenticato o hai chiesto per sapere se eravamo attenti? Dovresti mangiare più pesce, aiuta la memoria, vedi robertopi che pesca anche a dicembre come si ricorda tutti i fatti della CIPAG.

FIRMATE LA PETIZIONE.

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macius

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"rubino" ha scritto:
"macius" ha scritto:
Prova a indovinare se mi sono ricordato di impostarle o meno?



Scusami, non ho visto che eri tu, lo so che lo sai ma non ci sto capendo niente, te ne sei dimenticato o hai chiesto per sapere se eravamo attenti? Dovresti mangiare più pesce, aiuta la memoria, vedi robertopi che pesca anche a dicembre come si ricorda tutti i fatti della CIPAG.

FIRMATE LA PETIZIONE.



Purtroppo me ne sono dimenticato, sarà la mancanza di fosforo come dici tu.

Sondaggio:

A - ritorno a fare il rilievo impostando lo stumento

B - mi arzigogolo con qualche formula da alchimista per ridurre l'errore

C - cambio mestiere

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rubino
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Chiedi per un amico?

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macius

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 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2022 alle ore 18:43

"rubino" ha scritto:
Chiedi per un amico?



Naturalmente!

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rubino
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 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2022 alle ore 19:02

"orestevidal" ha scritto:
@Tutti :

Condizioni operative ?

Procedure operative ?

Squadra Topografi ?

Potremmo aprire un bellissimo discorso sull'importanza di tutto quanto non riguarda la strumentazione topografica, di qualsisi tipo, ma che influisce sul reale Lavoro Topografico sul terreno.

Credo si potrebbe rilevare interessante per molti.

Cordiali saluti.

Geom. Oreste Vidal
vidaLaser



I tre elementi che elenca sono tutti potenzialmente fonte di errore e su tutti si può agire: li conosciamo più o meno tutti e senz'altro ne parleremo tuttavia io aggiungerei un quarto elemento: le condizioni delle persone.

Più volte qui ci siamo "attardati" sulla differenza fra un Geometra ed un Topografo, personalmente ritengo che la differenza sostanziale stia nella testa delle due figure professionali: il primo è un Libero Professionista, è il titolare di uno studio tecnico e quindi svolge in diverse forme l'attività professionale: fa l'assistenza topografica di cantiere, fa il perito catastale, fa la pratica edilizia, fa la perizia del tribunale, fa la divisione patrimoniale, fa l'assistente sociale, cerca di fare il marito, il padre, il figlio, insomma un sacco di cose che riempiono la testa e il cellulare. Il secondo riceve uno stipendio, fa solo quell'attività e deve stare attento solo ai suoi numeri, quando li ha controllati sei volte sta abbastanza tranquillo e deve badare a poche cose: tracciare quanto basta per il giorno corrente, non farsi mai trovare in ufficio quando vengono i capi in visita pastorale ed entrare a mensa all'orario giusto, che non dia nell'occhio.

E' evidente che lo stato mentale di questi due tecnici è diverso ma ci siamo chiesti seriamente quanto influisce sul risultato del rilievo? Parecchio e non è stato mai classificato fra gli errori.

FIRMATE LA PETIZIONE

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