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Argomento: Voltura Bene Comune Censibile
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geoalfa
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"numero" ha scritto: ........... per quanto riguarda l'intestazione da fornire per scorporare una parte di un bcc o di un bcnc credo che: - l'unico rimando possibile sia quello alla circolare n.15232/2002 paragrafo 4, che pur non riferendosi specificatamente al caso in oggetto fornisce un indirizzo su come comportarsi: DocFa intestato a tutti gli aventi diritto sul bene specificando le quote di possesso in millesimi se conosciute oppure in parti uguali specificando che trattasi di "quota provvisoria da definire con atto legale". Nelle note del DocFa va apposta la dicitura "quote e diritti indicati in via provvisoria" oppure "quote individuate dalle parti, proporzionali al diritto vantato sull'area da ciascun soggetto". saluti quoto Numero! invece, tiro le orecchie a lupi e, chi è d'accordo con me, mi deve aiutare a tirarle il più possibile! hai capito lupi?..... cordialità
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geomferrulli
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Riprendo questo post perchè vorrei conferma della procedura per poter procedere ad una successiva vendita di un BCC. Credo di aver capito che occorre procedere in questo modo: Primo Docfa Soppressione del BCC in atti indicando nelle note le motivazioni (futuro atto di vendita) Secondo Docfa Costituzione unità afferenti di nuova u.i. (l'ex BCC) intestandolo provvisoriamente in quote uguali a tutti i condomini e specificando che trattasi di quote provvisorie da definire con atto legale. Se ho sbagliato correggetemi. Grazie.
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geoalfa
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"geomferrulli" ha scritto: Riprendo questo post perchè vorrei conferma della procedura per poter procedere ad una successiva vendita di un BCC. Credo di aver capito che occorre procedere in questo modo: Primo Docfa Soppressione del BCC in atti indicando nelle note le motivazioni (futuro atto di vendita) Secondo Docfa Costituzione unità afferenti di nuova u.i. (l'ex BCC) intestandolo provvisoriamente in quote uguali a tutti i condomini e specificando che trattasi di quote provvisorie da definire con atto legale. Se ho sbagliato correggetemi. Grazie. per correggerti, bisogna correggerti, perchè Numero ha già detto che le quote vanno inserite come da riparto millesimale e molto difficilmente essa potranno essere uguali, salvo pattuizione documentata diversa! cordialità
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Trevisan
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Mi riaggancio al discorso per dire che a me risulta sia possibile volturare un B.C.C. (fonte catasto di Venezia che mi conferma diffronte alle perplessità del notaio invitandolo a chiamarli per spiegargli la procedura). Il notaio però successivamente mi dice che il problema ce l'ha per la trascrizione dell'atto alla conservatoria. Qualcuno ha qualche news? La procedura di individuare le quote provvisoriamente è rischiosa in quanto "dovrebbero" essere quantomeno concordate prima con il notaio al fine di evitare che poi vengano contestate in fase di stipula. Ciao.
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Trevisan
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"geoalfa" ha scritto:
per correggerti, bisogna correggerti, perchè Numero ha già detto che le quote vanno inserite come da riparto millesimale e molto difficilmente essa potranno essere uguali, salvo pattuizione documentata diversa! cordialità Alla luce della recente sentenza della corte di cassazione a sezioni riunite la quale di fatto ha sancito che le tabelle millesimali non indicano la quota di proprietà ma bensì gli effetti che la quota di proprietà produce nell'amministrazione del condominio penso non sia più una certezza nemmeno questa strada per stabilire le quote di proprietà. Ciao.
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geoalfa
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"Trevisan" ha scritto: "geoalfa" ha scritto:
per correggerti, bisogna correggerti, perchè Numero ha già detto che le quote vanno inserite come da riparto millesimale e molto difficilmente essa potranno essere uguali, salvo pattuizione documentata diversa! cordialità Alla luce della recente sentenza della corte di cassazione a sezioni riunite la quale di fatto ha sancito che le tabelle millesimali non indicano la quota di proprietà ma bensì gli effetti che la quota di proprietà produce nell'amministrazione del condominio penso non sia più una certezza nemmeno questa strada per stabilire le quote di proprietà. Ciao. Sì Trevisan, va bene, però non sarei così frettoloso! innanzi tutto ritengo che se la conosci, faresti bene a darci gli estremi di questa sentenza di Cassazione, affinchè possiamo leggerla tutti, se ci fai conoscere il link è ancora meglio. non vorrei che la sentenza fosse stata presa per sancire un principio di gran lunga differente dall'argomento che stiamo discutendo qui. ATTENDO
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Mauree
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ripropongo il Topic perche ho un caso simile.. ho variato tramite pratica DOCFA due BCNC in BCC per fare successiva compravendita. Il notaio mi dice ora che prima di fare l'atto ha bisogno dell'assegnazione delle varie quote. Procedendo con VOLTURA 1.1 è giusto fare un documento in PREALLINEAMENTO? con causale RETTIFICA DI INTESTAZIONE ALL'ATTUALITA' e nella descrizione dell'atto mettere INTESTAZIONE A BCC L.122/2010? successivamente intesto le varie parti ai vari proprietari
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Mauree
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"Mauree" ha scritto: ripropongo il Topic perche ho un caso simile.. ho variato tramite pratica DOCFA due BCNC in BCC per fare successiva compravendita. Il notaio mi dice ora che prima di fare l'atto ha bisogno dell'assegnazione delle varie quote. Procedendo con VOLTURA 1.1 è giusto fare un documento in PREALLINEAMENTO? con causale RETTIFICA DI INTESTAZIONE ALL'ATTUALITA' e nella descrizione dell'atto mettere INTESTAZIONE A BCC L.122/2010? successivamente intesto le varie parti ai vari proprietari provo a riproporre il post
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SIMBA4
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Salve Mauree Il tuo caso è interessantissimo, cerchiamo di capire meglio come si sono svolti i fatti: I BCNC in quale categoria di BCC li hai trasformati?? Hai provato a contattare il catasto per capire come fare?? Se capisco bene il notaio ti suggerisce di assegnare delle quote al BCC, ma catastalmente è fattibile?? Per questo precedentemente ti chiedo di contattare il catasto. Non ho mai affrontato una problematica come la tua, e sono quasi sicuro che stai creando un precedente. Staremo a vedere, di discussioni sui BCC c'è ne sono tante su geolive.org, potresti anche provare a visionarle per capire qualche analogia con il tuo caso. Saluti cordiali
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Mauree
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"SIMBA4" ha scritto: Salve Mauree Il tuo caso è interessantissimo, cerchiamo di capire meglio come si sono svolti i fatti: I BCNC in quale categoria di BCC li hai trasformati?? Hai provato a contattare il catasto per capire come fare?? Se capisco bene il notaio ti suggerisce di assegnare delle quote al BCC, ma catastalmente è fattibile?? Per questo precedentemente ti chiedo di contattare il catasto. Non ho mai affrontato una problematica come la tua, e sono quasi sicuro che stai creando un precedente. Staremo a vedere, di discussioni sui BCC c'è ne sono tante su geolive.org, potresti anche provare a visionarle per capire qualche analogia con il tuo caso. Saluti cordiali Ciao Simba.. allora i due BCNC li ho trasformati in 2 C/2 (rip e ct) BCC Dopo aver contattato il catasto ho proceduto in questo modo. Voltura con causale RETTIFICA DI INTESTAZIONE ALL'ATTUALITA' e descrizione dell'atto INTESTAZIONE A BCC L.122/2010 con efficacia alla data di presentazione. Essendo i BCC comuni a tre proprietari ho intestato 1/3 a testa a tutti. Mandato tutto via PEC con delega di uno dei proprietari (il firmatario) e ovviamente senza pagare. Dopo due giorni tutto fatto gia in visura
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stetn
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Buongiorno colleghi, al fine di arricchire questa tematica, vi dico cosa ho fatto per la vendita di un BCC (ex portineria cat.A3) ad un privato cittadino. Su indicazione del mio ufficio provinciale di riferimento (Cagliari) e in accordo con il Notaio ho fatto così: - docfa variazione con causale perdita requisiti BCC con la quale ho soppresso il bene - docfa nuovo accatastamento con causale unità afferenti - costituzione appartamento ex portineria con intestazione del bene alla persona giuridica condominio Tutto liscio. Saluti Stefano
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CESKO
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"stetn" ha scritto: Buongiorno colleghi, al fine di arricchire questa tematica, vi dico cosa ho fatto per la vendita di un BCC (ex portineria cat.A3) ad un privato cittadino. Su indicazione del mio ufficio provinciale di riferimento (Cagliari) e in accordo con il Notaio ho fatto così: - docfa variazione con causale perdita requisiti BCC con la quale ho soppresso il bene - docfa nuovo accatastamento con causale unità afferenti - costituzione appartamento ex portineria con intestazione del bene alla persona giuridica condominio Tutto liscio. Saluti Stefano il fatto che sia andato tutto liscio non significa che la procedura da te adottata (anche se indicata dall'Ufficio) sia corretta, in quanto bisognava attenersi alle disposizioni di cui alla Nota prot. 23646/2013, quindi inserire la Riserva (Quote provvisorie da definire con atto legale reso pubblico) per ciascuna nuova ditta intestataria dell'immobile. Saluti
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stetn
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"CESKO" ha scritto: "stetn" ha scritto: Buongiorno colleghi, al fine di arricchire questa tematica, vi dico cosa ho fatto per la vendita di un BCC (ex portineria cat.A3) ad un privato cittadino. Su indicazione del mio ufficio provinciale di riferimento (Cagliari) e in accordo con il Notaio ho fatto così: - docfa variazione con causale perdita requisiti BCC con la quale ho soppresso il bene - docfa nuovo accatastamento con causale unità afferenti - costituzione appartamento ex portineria con intestazione del bene alla persona giuridica condominio Tutto liscio. Saluti Stefano il fatto che sia andato tutto liscio non significa che la procedura da te adottata (anche se indicata dall'Ufficio) sia corretta, in quanto bisognava attenersi alle disposizioni di cui alla Nota prot. 23646/2013, quindi inserire la Riserva (Quote provvisorie da definire con atto legale reso pubblico) per ciascuna nuova ditta intestataria dell'immobile. Saluti Buongiorno Cesko, Lungi da me dire "tutto liscio" nel senso in cui probabilmente lo hai inteso tu. Intendevo invece dire che reputo che sia proprio la procedura corretta. Ho seguito lo studio n.7-2018 del CNN che, in merito proprio a questa tipologia di caso, si esprime in tal senso. Riporto il passaggio più significativo del capitolo 4: "L’intestazione di tali beni in capo al condominio - anziché pro quota ai singoli condomini in ragione dei rispettivi millesimi - comporta infatti una serie di vantaggi. Innanzi tutto semplifica gli adempimenti di natura tributaria che in tal modo gravano sul solo amministratore di condominio e non su ciascuno dei condomini. Inoltre, agevola la successiva circolazione delle unità immobiliari in proprietà esclusiva perché inequivocabilmente sottrae i relativi atti di trasferimento, per la parte concernente i beni comuni censibili, all’applicazione delle disposizioni sulla conformità delle risultanze dei registri immobiliari con le intestazioni catastali." Fatto che appunto mi ha confermato anche il mio ufficio di riferimento. Tra l'altro questo tipo di procedura offre il grande vantaggio che non sono i singoli condomini a vendere pro quota, ma è la persona giuridica del condominio a vedere l'intera proprietà.
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CESKO
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"stetn" ha scritto: "CESKO" ha scritto: "stetn" ha scritto: Buongiorno colleghi, al fine di arricchire questa tematica, vi dico cosa ho fatto per la vendita di un BCC (ex portineria cat.A3) ad un privato cittadino. Su indicazione del mio ufficio provinciale di riferimento (Cagliari) e in accordo con il Notaio ho fatto così: - docfa variazione con causale perdita requisiti BCC con la quale ho soppresso il bene - docfa nuovo accatastamento con causale unità afferenti - costituzione appartamento ex portineria con intestazione del bene alla persona giuridica condominio Tutto liscio. Saluti Stefano il fatto che sia andato tutto liscio non significa che la procedura da te adottata (anche se indicata dall'Ufficio) sia corretta, in quanto bisognava attenersi alle disposizioni di cui alla Nota prot. 23646/2013, quindi inserire la Riserva (Quote provvisorie da definire con atto legale reso pubblico) per ciascuna nuova ditta intestataria dell'immobile. Saluti Buongiorno Cesko, Lungi da me dire "tutto liscio" nel senso in cui probabilmente lo hai inteso tu. Intendevo invece dire che reputo che sia proprio la procedura corretta. Ho seguito lo studio n.7-2018 del CNN che, in merito proprio a questa tipologia di caso, si esprime in tal senso. Riporto il passaggio più significativo del capitolo 4: "L’intestazione di tali beni in capo al condominio - anziché pro quota ai singoli condomini in ragione dei rispettivi millesimi - comporta infatti una serie di vantaggi. Innanzi tutto semplifica gli adempimenti di natura tributaria che in tal modo gravano sul solo amministratore di condominio e non su ciascuno dei condomini. Inoltre, agevola la successiva circolazione delle unità immobiliari in proprietà esclusiva perché inequivocabilmente sottrae i relativi atti di trasferimento, per la parte concernente i beni comuni censibili, all’applicazione delle disposizioni sulla conformità delle risultanze dei registri immobiliari con le intestazioni catastali." Fatto che appunto mi ha confermato anche il mio ufficio di riferimento. Tra l'altro questo tipo di procedura offre il grande vantaggio che non sono i singoli condomini a vendere pro quota, ma è la persona giuridica del condominio a vedere l'intera proprietà. sinceramente con tutto il rispetto del Consiglio del Notariato, lo studio n. 7 - 2018, non può prevalere su una Circolare interna dell'Agenzia delle Entrate, può darsi che mi sbaglio, e se fosse così ne prendo Atto, tenendo conto del tuo suggerimento per il futuro. Buona giornata
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stetn
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"CESKO" ha scritto: "stetn" ha scritto: "CESKO" ha scritto: "stetn" ha scritto: Buongiorno colleghi, al fine di arricchire questa tematica, vi dico cosa ho fatto per la vendita di un BCC (ex portineria cat.A3) ad un privato cittadino. Su indicazione del mio ufficio provinciale di riferimento (Cagliari) e in accordo con il Notaio ho fatto così: - docfa variazione con causale perdita requisiti BCC con la quale ho soppresso il bene - docfa nuovo accatastamento con causale unità afferenti - costituzione appartamento ex portineria con intestazione del bene alla persona giuridica condominio Tutto liscio. Saluti Stefano il fatto che sia andato tutto liscio non significa che la procedura da te adottata (anche se indicata dall'Ufficio) sia corretta, in quanto bisognava attenersi alle disposizioni di cui alla Nota prot. 23646/2013, quindi inserire la Riserva (Quote provvisorie da definire con atto legale reso pubblico) per ciascuna nuova ditta intestataria dell'immobile. Saluti Buongiorno Cesko, Lungi da me dire "tutto liscio" nel senso in cui probabilmente lo hai inteso tu. Intendevo invece dire che reputo che sia proprio la procedura corretta. Ho seguito lo studio n.7-2018 del CNN che, in merito proprio a questa tipologia di caso, si esprime in tal senso. Riporto il passaggio più significativo del capitolo 4: "L’intestazione di tali beni in capo al condominio - anziché pro quota ai singoli condomini in ragione dei rispettivi millesimi - comporta infatti una serie di vantaggi. Innanzi tutto semplifica gli adempimenti di natura tributaria che in tal modo gravano sul solo amministratore di condominio e non su ciascuno dei condomini. Inoltre, agevola la successiva circolazione delle unità immobiliari in proprietà esclusiva perché inequivocabilmente sottrae i relativi atti di trasferimento, per la parte concernente i beni comuni censibili, all’applicazione delle disposizioni sulla conformità delle risultanze dei registri immobiliari con le intestazioni catastali." Fatto che appunto mi ha confermato anche il mio ufficio di riferimento. Tra l'altro questo tipo di procedura offre il grande vantaggio che non sono i singoli condomini a vendere pro quota, ma è la persona giuridica del condominio a vedere l'intera proprietà. sinceramente con tutto il rispetto del Consiglio del Notariato, lo studio n. 7 - 2018, non può prevalere su una Circolare interna dell'Agenzia delle Entrate, può darsi che mi sbaglio, e se fosse così ne prendo Atto, tenendo conto del tuo suggerimento per il futuro. Buona giornata Chiaro. Capisco il tuo punto di vista e mi sembra oltremodo legittimo. Non possiamo che ampliare il più possibile le nostre conoscenze per poter prendere le decisioni più correte possibili. Saluti Stefano
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