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Autore Unità immobiliare senza locale Bagno

stefanino1

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03 Agosto 2006

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 0 -  0 - Inviato: 15 Luglio 2008 alle ore 12:21

Salve, volevo sapere se avete mai accatastato un immobile ad uso residenziale senza il locale W.C.
Chiedo questo perchè devo accatastare una vecchia villa padronale, e l' unità immobiliare che era destinata ai mezzadri non dispone del locale W.c. (al tempo forse esterno, attualmente non si sa!).

Grazie in anticipo
Saluti
Stefano

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Autore Risposta

lerry85

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06 Settembre 2007

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 0 -  0 - Inviato: 15 Luglio 2008 alle ore 17:57

la accatsti come sempre... pero quando ti chiede il numero di bagni e superf. lasci vuoto.

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stefanino1

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03 Agosto 2006

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 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2008 alle ore 08:13

Non è fattibile perchè l'agenzia del territorio ha obbiettato che non è un'unità immobiliare autonoma.

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rockdj78

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 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2008 alle ore 11:35

E ti hanno anche detto come dovresti denunciarla?
Dalla descrizione è un'unità che una volta sarebbe rientrata in A/6 o A/5 ma essendo le categorie sopresse andrebbe accatastata come A/4 cl. 1° ... non saprei in quale altro modo?!

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stefanino1

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03 Agosto 2006

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 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2008 alle ore 14:38

Mi hanno liquidato dicendomi di metterla in consistenza ad un'altra unità, con tutti i requisiti.Io però VORREI fare un'unità immobiliare a se stante (come effettivamente era 40/50 anni fa).
Quindi da questa villa padronale di 4 piani invece di poter fare 4 unità (tutte con ingresso indipendente) mi dicono di farne 2.
Solo che al momento della ristrutturazione mi serviranno il maggior numero di unità immobiliari per poter avere degli ampliamenti, e quindi non so come risolverla.Al massimo quando sarà il momento farò una relazione dettagliata spiegando che per l'Agenzia del Territorio le vecchie abitazioni rurali (o comunque dei guardiani o mezzadri) senza il locale W.C. non ESISTONO (e non sono MAI esistite).

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fuego

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24 Maggio 2008

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 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2008 alle ore 21:19

Ciao stefanino1.
Ti confesso che nella mia carriera professionale un'abitazione senza servizi igienici non l'ho MAI vista.
Magari la latrina era in comune con altre UI sul ballatoio o nel cortile, o magari era un capanno posto nel cortile, in un caso ho visto perfino un wc dentro ad una stalla.
Senza bagno ho visto magazzini, depositi, box, vecchi fabbricati rurali, e fabbricati collabenti.
Ma, ripeto, un'abitazione senza un wc non l'ho mai vista.
Quindi, in questo caso, concordo con l'AdT.

Ad ogni modo, fossi al tuo posto, prenderei in considerazione 2 soluzioni:
a) metterei un bagno in "comune", ovvero creerei un BCC di pertinenza a 2 UI.
b) classerei l'UI attualmente senza bagno con categoria F4 (Unità in corso di definizione), visto che nello stato attuale, in ogni caso, non può produrre reddito.
Delle 2 personalmente preferisco la soluzione b), perchè ti creerà meno problemi in futuro, ma se per l'ampliamento hai bisogno che sia per forza di categoria A adotta la prima soluzione (tieni presente però che così crei una servitù).

Ciao e facci sapere come va a finire.

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gigigeom

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05 Aprile 2007

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 0 -  0 - Inviato: 21 Luglio 2008 alle ore 20:21

Vecchi fabbricati rurali ora disabitati e privi di servizio igienico ne ho accatastati a bizzeffe, mai avuto problemi.

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mimma

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29 Dicembre 2005

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empoli

 0 -  0 - Inviato: 22 Luglio 2008 alle ore 11:43

"gigigeom" ha scritto:
Vecchi fabbricati rurali ora disabitati e privi di servizio igienico ne ho accatastati a bizzeffe, mai avuto problemi.




...e in quali categoriee??

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rockdj78

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22 Febbraio 2008

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 0 -  0 - Inviato: 22 Luglio 2008 alle ore 16:47

A/4 classe 1°

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Potenot-Snellius

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 0 -  0 - Inviato: 02 Settembre 2015 alle ore 12:24

Salve, devo passare all'urbano un F.R., questo fabbricato il padre intende donarlo ai suoi 2 figli, pertanto in fase di predisposizione dell'accatastamento, dovrei andare a creare due sub indipendenti però, dal frazionamento dello stesso si vanno a creare due unità nelle quali in una è presente il servizio igienico mentre nell'altra la cucina.
In quale categoria catastale dovrei censire le due unità immobiliari create, visto che un immobile per essere censito come abitazione deve avere sia la cucina che il servizio igienico?
Io avevo pensato di classificarli entrambi come C/2, ma ho qualche titubanza.
Voi cosa mi consigliate? Vi siete mai trovati in una situazione di questo tipo?

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 02 Settembre 2015 alle ore 12:39

"Potenot-Snellius" ha scritto:
Salve, devo passare all'urbano un F.R., questo fabbricato il padre intende donarlo ai suoi 2 figli, pertanto in fase di predisposizione dell'accatastamento, dovrei andare a creare due sub indipendenti però, dal frazionamento dello stesso si vanno a creare due unità nelle quali in una è presente il servizio igienico mentre nell'altra la cucina.
In quale categoria catastale dovrei censire le due unità immobiliari create, visto che un immobile per essere censito come abitazione deve avere sia la cucina che il servizio igienico?
Io avevo pensato a classificarli entrambi come C/2, ma non ho qualche titubanza.
Voi cosa mi consigliate? Vi siete mai trovati in una situazione di questo tipo?



Calma.

Questo deve fare il padre.

1_ Catasto per registrare all'urbano l'attuale fabbricato rurale.

2_ Si presenta un progetto edilizio in comune per frazionamento dell'immobile in due abitazioni con tutti i criteri conformi al regolamento urbanistico e comunale. Con pagamento degli oneri urbanistici.

3_ Si fanno i lavori previsti e legittimati dal titolo edilizio rilasciato o autodichiarato dalla parte.

4_ Accatastamento delle due unità così realizzate.

5_ Fine dei lavori

6_ Atto di donazione nel quale, con animo grato, i due figli accettano dal padre la abitazione assegnatagli.



Saluti

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Potenot-Snellius

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 0 -  0 - Inviato: 02 Settembre 2015 alle ore 17:11

totonno
Ti ringrazio per la celerità nel rispondermi, quanto da te consigliatomi non fa una grinza.
L'intenzione del padre è quella di donare una parte di fabbricato a ciascun figlio ed evitare ulteriori passaggi di proprietà in seguito, perchè facendo come da te suggerito, entrambi i fratelli si ritroverebbero ad essere proprietari per 500/1000 indivisi dell'immobile.
Allego una immagine contenente lo stato attuale e quello futuro con idicazione della dividente:
Clicca sull'immagine per vederla intera

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totonno
(GURU)
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19 Maggio 2006

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Firenze

 0 -  0 - Inviato: 02 Settembre 2015 alle ore 23:44

Non hai capito.

Affinchè i figli non si ritrovino delle unità immobilari distinte insignificanti e non usufruibili come abitazioni, va fatta la procedura in sequenza temporale come indicato, a cominciare dal punto 1 per finire al punto 6.

Altrimenti consiglia al padre di non fare niente. Se non vuol far del male ai figli.



Saluti

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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Castel del Rio

 0 -  0 - Inviato: 03 Settembre 2015 alle ore 07:37

Salve,
mi pare che ci siano un altro paio di possibilità che non implicano lavori a priori.

1- con un frazionamento per trasferimento di diritti si costituiscono due F/4, creando il problema della mancanza di rendita catastale e lasciando in sospeso i lavori; cosa che non dovrebbe consentire poi tempi lunghi...

2- non mi pare impossibile, sempre per il trasferimento di diritti, optare per l'accatastamento distinto di porzioni fra loro interdipendenti: se i diritti fossero già diversi non ci sarebbero problemi; tuttalpiù, se proprio l'Ufficio locale non ne vuole sapere, si tratta di formare due F/4 e poi fare il nuovo accatastamento post donazione.

Sull'accatastamento di Unità di proprietà diverse si veda, ad esempio:
www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/doc...
http://www.geolive.org/guide/procedure-e-metodologie/docfa/accatastamento-di-immobile-suddiviso-in-28154/

Leonardo

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SIMBA4

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28 Agosto 2015 alle ore 16:02

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Località
Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 03 Settembre 2015 alle ore 09:39

Salve



Potenot-Snellius, in che anno è stato costruito l'attuale FR?? Esiste in Comune una pratica edilizia di quel FR??

E' da tenere presente anche la soluzione precedente di Leo, ma va preventivamente valutata molto attentamente la situzione urbanistica dell'immobile FR.



Saluti cordiali

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