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sagoma mappa diversa da elaborato planimetrico, bifamiliare divisa in sub diversi con ditte diverse |

cico81
sandro
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Salve il mio problema attuale è questo: mi trovo ad accatastare un portico in una bifamiliare con unica particella e divisa da 2 sub di una ditta sconosciuta a me e 2 sub dei proprietari su cui devo fare il tipo mappale. Ho presentato la pratica 3spc ai terreni per l'inserimento del portico mi è stato approvato. Successivamente presento il docfa sopprimo le mie due unità e costituisco la nuova unità con il nuovo portico. cambio il l'elaborato planimetrico sostituendo i i miei sub variati. Il problema è che ora mi è stato sospeso il docfa in quanto la sagoma del fabbricato non corrisponde alla mappa ai terreni. Ho verificato e mi ero anche già accorto che la sagoma era diversa ma per la parte del fabbricato non inerente alla mia ditta, in quanto non andavo a toccare la ditta a me sconosciuta non mi sono posto il problema e quindi ho rappresentato l'elaborato planimetrico come il precedente anche se in discordanza dalla mappa. la mia domanda è devo per forza sistemare la mappa se è di un'altra ditta? se si devo fare un'istanza per forza o reperendo al tipo mappale più vecchio posso sistemare il tutto anche se di un'altra ditta senza interpellare l'altra ditta a me sconosciuta? se reperisco il tipo mappale più vecchio e sistemo la mappa mi viene poi tolto anche il mio ultimo aggiornamento con il nuovo tipo mappale appena presentato? posso scrivere qualcosa in relazione tecnica del docfa? consigli grazie! Ciao grazie e buona serata!
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EALFIN
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Il modello 3/SPC è sparito da oltre un decennio. Forse intendevi il tipo mappale. Non è che hai spiegato bene la situazione. Il portico ricade sull'ente urbano? Se sì con quale titolo i tuoi clienti hanno costruito il portico sull'ente urbano? Detto portico ricade su una corte esclusiva? Quando tratti un ente urbano (e non) costituito da un mappale specifico, nel predisporre il tipo di aggiornamento comunque hai l'obbligo di verificare la conformità di tutto quello che vi ricade, anche se la parte discordante inerente il corpo di edificio possa riguardare un'unità del fabbricato di altra ditta. Per farla breve ecco un esempio: 1) esiste un mappale 100 diviso in subalterni, con fabbricato graffato in mappa alla particella medesima 100 (quindi vi sono anche aree scoperte), la quale è composta da due o più subalterni di ditte diverse; 2) esistono corti esclusive (sempre divise in subalterni ricadenti sul mappale 100) di pertinenza delle rispettive unità del fabbricato; 3) sulla corte esclusiva del mio cliente costituisco un portico; 4) presento un tipo mappale firmato solo dal cliente dimostrando che l'ampliamento del portico ricade solo su un'area ex scoperta, divisa in subalterni, di proprietà esclusiva del mio cliente perchè corte esclusiva della sua unità; 5) mi accorgo che il fabbricato dalla parte dell'altro proprietario non è riportato in mappa nei limiti delle tolleranze o magari esiste un altro portico mai accatastato; 6) ebbene come tecnico ho l'obbligo di trattare nel tipo mappale tutto quello che possa riguardare l'intera particella 100 (comunque non potrei evitare ciò anche perchè come da disposizioni del 14 dicembre 2016 il tecnico che valida il tipo mappale deve fare un confronto con le orto foto ad alta risoluzione). Come faccio a risolvere il tutto? Devo necessariamente contattare tutti i possessori delle unità del fabbricato e/o, in caso di impedimento, predisporre la lettera di incarico. Se oltre a problemi di firme avrò problemi di accesso alla porzione del non cliente credo proprio che occorre avere un santo in paradiso per risolvere il problema.
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cico81
sandro
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SI il portico ricade su ente urbano ed è nella corte esclusiva di proprietà del mio cliente! Il tuo esempio è perfetto! In più il vicino di altra proprietà non è interessato a sistemare la cosa ma io che posso fare? L'elaborato planimetrico è corretto Non capisco perché mi rompono le scatole io posso sistemare le cose per cui sono incaricato! Ora stó provando a cercare il tipo mappare più vecchio a quello fatto da me. Se su questo tipo trovo la particella correttamente rapppresenta posso richiedere di sistemare il tutto? Se è si mi sistemano tutto è mi cancellano il mio nuovo portico inserito e dovrò reinserirlo? Ciao grazie per la tua risposta e scusami se mi sono spiegato male ma ho messo giù il tutto velocemente!
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EALFIN
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Il problema degli enti urbani è proprio questo. Bisogna controllare e misurare tutta la particella e non necessariamente la parte che interessa il Cliente. Se trovi il vecchio tipo e sta fatto bene generalmente non te lo correggono in mappa (a seguito di istanza) se è stato già approvato un altro tipo mappale successivo, quindi già introdotto in mappa. In un caso di mio cliente, due tipi precedenti fatti da altro tecnico, dopo aver misurato il tutto scopro che il primo tipo era stato fatto bene ma introdotto male di brutto in mappa dal Catasto (spostato di metà sagoma edificio). Il secondo tipo per ampliamento modesta entità, stesso tecnico, era stato redatto senza rettificare prima la posizione del fabbricato (il tecnico aveva dichiarato che la parte esistente era ben riportata in mappa, forse per evitare il rilievo con appoggio ai PPFF) e detto fabbricato era stato introdotto in mappa dal Catasto con misure differenti in riferimento alla parte oggetto di ampliamento. Ebbene con la rettifica presentata mi hanno solo corretto la sagoma da ultimo tipo altro tecnico ma la posizione del fabbricato era rimasta spostata rispetto ai confini della particella ovvero rispetto alla posizione in mappa. Con tipo a mia cura (ho dovuto fare frazionamento e mappale per altre esisgenze del cliente) ho rettificato la posizione del fabbricato e stralciato le aree urbane interessate da cessioni a terze parti. Nel tuo caso più che trovare il vecchio tipo mappale devi rifare un altro tipo mappale dove rettifichi tutta la sagoma dell'edificio. Se il non cliente non vuole firmare il tipo fai la lettera di incarico. Se il non cliente non ti permette di accedere alla sua porzione vedi se riesci a ricavare indirettamente (con precisione accettabile) le nuove linee del suo ampliamento da inserire in mappa.
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Salvatore_B.
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Juneau
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troppi ragionamenti. se il tuo ampliamento per il portico è fatto giusto, non hai obbligo di aggiustare la parte degli altri. non ti possono bloccare un docfa perché la parte degli altri in mappa è sbagliata. se l'ep è giusto e la mappa della parte degli altri è sbagliata, non ti possono bloccare il docfa. il 3/SPC non è mai sparito. si è evoluto nella forma, ma non è mai sparito.
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EALFIN
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non esiste la parte degli altri in un ente urbano composto da una sola particella con edificio condominiale graffato all'area scoperta. chi redige il tipo mappale per ampliamento conferma di fatto la conformita anche della parte di fabbricato già in mappa. Quindi ha l'obbligo di rendere conforme tutto il fabbricato in sede di tipo mappale.
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Salvatore_B.
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in linea generale, hai ragione, ma nella realtà io non tocco mai le cose degli altri, per le quali non ho incarico. se il tm per l'ampliamento è inserito giusto (giusto in modo relativo) non mi possono blocacre il portico. l'ufficio ha i documenti per rettificarsi le cose da sé, oppure può invitare i precedenti redattori a rettificarli. mi sono capitate cose simili, la mia risposta al tecnico catastale è stata: non tocco nulla, non modifico nulla degli altri, anche per non rischiare denunce (ti possono denunciare anche se aggiusti una cosa sbagliata). ed ho risolto. altro caso è quello che un cittadino qualunque chiede all'Ufficio di rettificare anche cose non sue. L'uffico verifica la propria documentazione e aggiusta. per portare a buon fine delle pratiche, molte volte ho fatto istanze di rettifiche senza dirlo agli interessati. ma le rettifiche le ho fatte fare all'Ufficio, non io con tipi o volture o etc.
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Salvatore_B.
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"EALFIN" ha scritto: non esiste la parte degli altri in un ente urbano composto da una sola particella con edificio condominiale graffato all'area scoperta. qui siamo nel caso che la proprietà dei suoli è determinata dall'elaborato planimetrico, cosa che in mappa non compare. l'area scoperta sulla quale si è costruito il portico non è in comune agli altri proprietari. il reoparto docfa deve dialogare con il reparto pregeo (cosa che ho visto spesso fare quando ci sono certe problematiche di rappresentazione grafica), non può bloccare il docfa. non può "costringere" cico81 a variare cose di altri. addirittura accollandosi spese e lavoro, e con il rischio di essere denunciato.
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Salvatore_B.
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non deve variare neanche l'EP che riguarda altri.
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cico81
sandro
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Si oggi invio il docfa con in relazione specificato che la mappa erratta è nei sub di altra proprietà rispetto alla mia, che non ho ricevuto incarico dagli stessi proprietari e che la mappa con la parte dei miei sub è correttamente rapppresentata com'è correttamente rappresentato l'elaborato planimetrico. Spero passi senza altre storie.
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Salvatore_B.
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EALFIN
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In virtù della Circolare 14 dicembre 2016 l'Ufficio Pregeo, dopo aver approvato il tipo di aggiornamento, deve eseguire un confronto cartografico con le orto foto e in caso di discordanza, deve procedere ad accertamento in sopralluogo della particella oggetto di proposta di aggiornamento. In tutti i richiami delle normative in materia di aggiornamento cartografico, ecc. non esiste alcun accenno a possibilità di deroghe specie nei casi di tipi mappali aventi per oggetto enti urbani condominiali per i quali si intende redigere il Pregeo solo relativamente alla parte di costruzione che interessa il nostro cliente. Certo vi sono vari casi complessi che a volte creano anche a noi tecnici non poche difficoltà. I ragionamenti dei miei post precedenti sono legati proprio al fatto che le norme in materia (Leggi anche Circolari) non sembrano lasciare spazio ad interpretazioni diverse. Mettiamo il caso che il fabbricato sia spostato sulla mappa. Che facciamo rettifichiamo la posizione della sola porzione di costruzione del cliente? Per fortuna non mi sono mai capitati casi in cui abbia avuto difficoltà a trattare l'intero fabbricato discordante in mappa. Anzi una volta mi è capitato ma il fratello del mio cliente, entrambi unici comproprietari, mi ha spalancato le porte dei cancelli del suo recinto con la mia promessa che non avrebbe cacciato un soldo in quanto avrebbe provveduto il fratello anche per lui. Certo se ti capita un vicino che nutre rancori con il cliente non resta altro che affidarti alla sorte ovvero alla fortuna di poter eseguire una misura dei vertici principali del fabbricato (per le rientranze delle pareti, ecc. ci si può avvalere delle linee 4 e 5 anche sulla base di misure ricavabili da grafici progettuali, elaborati planimetrici, ecc.).
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cico81
sandro
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Docfa approvato! Ho scritto in relazione che non avevo l'incarico dell'altra proprietà e che l'elaborato planimetrico era corretto così se pur discordante dalla mappa!
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