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Argomento: riduzione categoria catastale

Autore Risposta

bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2013 alle ore 13:53

"tony240588" ha scritto:
Ma è obbligatorio rivolgersi ad una commissione tributaria per poter variare il classamento di un immobile?

O basta semplicemente che il tecnico che esamina la pratica docfa verifica la presenza di costruzioni a4 o a3 nella zona e considerate le caratteristiche dell'immobile approva la pratica?





col docfa non si puo' declassare niente, il tecnico respinge semplicemente la pratica.

Prima di procedere con la commissione tributaria potresti provare con istanza in autotutela, io l'ho fatto solo una volta e dopo sopralluogo dell'Agenzia e' avvenuto il declassamento, nel mio caso da A8 ad A7.



Saluti

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robeci

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Toscana

 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2013 alle ore 14:06

quando uno si rivolge alla giustizia, in questo caso Commissione Tributaria, dovrebbe avere la certezza di una sentenza equa e fondata su dati certi, e non "salvo buon fine"

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2013 alle ore 16:04

"robeci" ha scritto:
quando uno si rivolge alla giustizia, in questo caso Commissione Tributaria, dovrebbe avere la certezza di una sentenza equa e fondata su dati certi, e non "salvo buon fine"





Salve

E' vero dovrebbe essere come dici tu, ma se fosse vero che un ricorso è basato su dati certi andrebbero tutti a buon fine, il che non è.

Poi un ricorso si propone, ed il fatto chè è una proposta non vuol dire che automaticamente venga accettato.

Saluti

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tony240588
tony88

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 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2013 alle ore 16:25

"bioffa69" ha scritto:
"tony240588" ha scritto:
Ma è obbligatorio rivolgersi ad una commissione tributaria per poter variare il classamento di un immobile?

O basta semplicemente che il tecnico che esamina la pratica docfa verifica la presenza di costruzioni a4 o a3 nella zona e considerate le caratteristiche dell'immobile approva la pratica?





col docfa non si puo' declassare niente, il tecnico respinge semplicemente la pratica.

Prima di procedere con la commissione tributaria potresti provare con istanza in autotutela, io l'ho fatto solo una volta e dopo sopralluogo dell'Agenzia e' avvenuto il declassamento, nel mio caso da A8 ad A7.



Saluti



Quello che non mi è chiaro è il riferimento normativo che esclude la possibilità di un cambio di destinazione da A2 a A3 piuttosto che da A2 a C2/C6/F2/C1 ecc..

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2013 alle ore 16:34

"tony240588" ha scritto:
"bioffa69" ha scritto:
"tony240588" ha scritto:
Ma è obbligatorio rivolgersi ad una commissione tributaria per poter variare il classamento di un immobile?

O basta semplicemente che il tecnico che esamina la pratica docfa verifica la presenza di costruzioni a4 o a3 nella zona e considerate le caratteristiche dell'immobile approva la pratica?





col docfa non si puo' declassare niente, il tecnico respinge semplicemente la pratica.

Prima di procedere con la commissione tributaria potresti provare con istanza in autotutela, io l'ho fatto solo una volta e dopo sopralluogo dell'Agenzia e' avvenuto il declassamento, nel mio caso da A8 ad A7.



Saluti



Quello che non mi è chiaro è il riferimento normativo che esclude la possibilità di un cambio di destinazione da A2 a A3 piuttosto che da A2 a C2/C6/F2/C1 ecc..



Salve

Il riferimento normativo potrebbero essere un po tutte le circolari che hanno accompagnato l'uscita e l'entrata in vigore delle varie versioni di DOCFA.

Il docfa si presenta per varie motivazioni, ma esclusivamente per declassamento non mi risulta.

Saluti

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bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2013 alle ore 16:37

"tony240588" ha scritto:
"bioffa69" ha scritto:
"tony240588" ha scritto:
Ma è obbligatorio rivolgersi ad una commissione tributaria per poter variare il classamento di un immobile?

O basta semplicemente che il tecnico che esamina la pratica docfa verifica la presenza di costruzioni a4 o a3 nella zona e considerate le caratteristiche dell'immobile approva la pratica?





col docfa non si puo' declassare niente, il tecnico respinge semplicemente la pratica.

Prima di procedere con la commissione tributaria potresti provare con istanza in autotutela, io l'ho fatto solo una volta e dopo sopralluogo dell'Agenzia e' avvenuto il declassamento, nel mio caso da A8 ad A7.



Saluti



Quello che non mi è chiaro è il riferimento normativo che esclude la possibilità di un cambio di destinazione da A2 a A3 piuttosto che da A2 a C2/C6/F2/C1 ecc..





il cambio destinazione , cambia appunto la destinazione , percio' per esempio da abitazione a deposito, da abitazione ufficio ecc.ecc. e' evidente che un'abitazione (A2) che diventa abitazione (A3) non puo' essere un cambio di destinazione, in quanto rimane abitazione.

..il classamento che esiste adesso o e' stato determinato dall'ufficio o e' stato proposto da un tecnico e confermato dall'ufficio, a mio avviso e' palese che un terzo tecnico che interviene non puo' declassare l'unita', puoi procedere con l'istanza in autotutela e poi alla commissione tributaria.

...se invece l'unita' e' collabente , allora si che puoi denunciarla tale, alleghi la dichiarazione del comune e procedi col docfa.

Saluti

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tony240588
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 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2013 alle ore 16:41

"SIMBA64" ha scritto:
"tony240588" ha scritto:
"bioffa69" ha scritto:
"tony240588" ha scritto:
Ma è obbligatorio rivolgersi ad una commissione tributaria per poter variare il classamento di un immobile?

O basta semplicemente che il tecnico che esamina la pratica docfa verifica la presenza di costruzioni a4 o a3 nella zona e considerate le caratteristiche dell'immobile approva la pratica?





col docfa non si puo' declassare niente, il tecnico respinge semplicemente la pratica.

Prima di procedere con la commissione tributaria potresti provare con istanza in autotutela, io l'ho fatto solo una volta e dopo sopralluogo dell'Agenzia e' avvenuto il declassamento, nel mio caso da A8 ad A7.



Saluti



Quello che non mi è chiaro è il riferimento normativo che esclude la possibilità di un cambio di destinazione da A2 a A3 piuttosto che da A2 a C2/C6/F2/C1 ecc..



Salve

Il riferimento normativo potrebbero essere un po tutte le circolari che hanno accompagnato l'uscita e l'entrata in vigore delle varie versioni di DOCFA.

Il docfa si presenta per varie motivazioni, ma esclusivamente per declassamento non mi risulta.

Saluti



Il declassamento non è sicuramente previsto da nessuna parte, ma il cambio di destinazione d'uso si, per cui se io posso variare un immobile ad esempio da A2 a F2 (variazione che non solo riduce la rendita ma addirittura la azzera) non ho trovato nessuna circolare che vieta il cambio da A2 ad A3..

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bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2013 alle ore 16:49

"bioffa69" ha scritto:
"tony240588" ha scritto:
"bioffa69" ha scritto:
"tony240588" ha scritto:
Ma è obbligatorio rivolgersi ad una commissione tributaria per poter variare il classamento di un immobile?

O basta semplicemente che il tecnico che esamina la pratica docfa verifica la presenza di costruzioni a4 o a3 nella zona e considerate le caratteristiche dell'immobile approva la pratica?





col docfa non si puo' declassare niente, il tecnico respinge semplicemente la pratica.

Prima di procedere con la commissione tributaria potresti provare con istanza in autotutela, io l'ho fatto solo una volta e dopo sopralluogo dell'Agenzia e' avvenuto il declassamento, nel mio caso da A8 ad A7.



Saluti



Quello che non mi è chiaro è il riferimento normativo che esclude la possibilità di un cambio di destinazione da A2 a A3 piuttosto che da A2 a C2/C6/F2/C1 ecc..





il cambio destinazione , cambia appunto la destinazione , percio' per esempio da abitazione a deposito, da abitazione ufficio ecc.ecc. e' evidente che un'abitazione (A2) che diventa abitazione (A3) non puo' essere un cambio di destinazione, in quanto rimane abitazione.

..il classamento che esiste adesso o e' stato determinato dall'ufficio o e' stato proposto da un tecnico e confermato dall'ufficio, a mio avviso e' palese che un terzo tecnico che interviene non puo' declassare l'unita', puoi procedere con l'istanza in autotutela e poi alla commissione tributaria.

...se invece l'unita' e' collabente , allora si che puoi denunciarla tale, alleghi la dichiarazione del comune e procedi col docfa.

Saluti





un'abitazione che resta abitazione NON HA CAMBIATO DESTINAZIONE, non capisco come faccia a sfuggirti, non si tratta di cambio di destinazione ma di declassamento!!

Saluti

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tony240588
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 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2013 alle ore 16:57

Ma se la variazione da A3 ad A2 è fattibile con ristrutturazione, perchè la stessa non può essere effettuata all'inverso (A2-A3) con causale "ALTRE" e specificando in relazione le sopravvenute caratteristiche che comportano tale variazione?

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2013 alle ore 17:08

"tony240588" ha scritto:
salve a tutti,

il mio quesito è questo:

nel 2008 un immobile abitativo sito in zona agricola viene censito in cat. a2 classe 2.

Ora lo stesso immobile, da un attento sopralluogo è in condizioni pessime, non abitato ed in assenza di allaccio alla reti tecnologiche;

E' possibile attribuirgli una categoria e classe più bassa con un docfa per cdu (sapendo che le riduzioni di rendita non sono ben viste all'ADT)?

Oppure è consigliabile ottenere il certificato di inagibilità direttamente in comune e variarlo in unita' collabente?

Grazie a chi vorrà rispondere

Saluti e buon lavoro





..questo e' quello che dici, percio' se nel 2008 era un a/2 (l'ufficio ha validato cio' che e' stato proposto e dichiarato dalla parte, te lo ricordo), poco importa che non sia abitato, anzi penso che per gli immobili sfitti l'aliquota imu sia anche maggiore, e poco importa che non ci siano gli allacci, basta farli, ma se io a casa mia disdico i contratti in essere a tuo avviso cambia la categoria'? no non cambia!



le pessime condizioni che dici al massimo possono influire sulla classe dell'abitazione, ma non sulla categoria, a meno che sia sbagliata!!

un ufficio in pessime condizioni non diventa un deposito rimane con la stessa destinazione, un negozio in pessime condizioni resta un negozio, cosi' come un'abitazione civile resta un'abitazione civile.

se la denuncia precedente e' sbagliata allora puoi procedere in autotutela MA NON PUOI DECLASSARE LA TUA UNITA' CON UN DOCFA.

Penso di essermi spiegato Saluti

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tony240588
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 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2013 alle ore 17:08

"bioffa69" ha scritto:
"bioffa69" ha scritto:
"tony240588" ha scritto:
"bioffa69" ha scritto:
"tony240588" ha scritto:
Ma è obbligatorio rivolgersi ad una commissione tributaria per poter variare il classamento di un immobile?

O basta semplicemente che il tecnico che esamina la pratica docfa verifica la presenza di costruzioni a4 o a3 nella zona e considerate le caratteristiche dell'immobile approva la pratica?





col docfa non si puo' declassare niente, il tecnico respinge semplicemente la pratica.

Prima di procedere con la commissione tributaria potresti provare con istanza in autotutela, io l'ho fatto solo una volta e dopo sopralluogo dell'Agenzia e' avvenuto il declassamento, nel mio caso da A8 ad A7.



Saluti



Quello che non mi è chiaro è il riferimento normativo che esclude la possibilità di un cambio di destinazione da A2 a A3 piuttosto che da A2 a C2/C6/F2/C1 ecc..




il cambio destinazione , cambia appunto la destinazione , percio' per esempio da abitazione a deposito, da abitazione ufficio ecc.ecc. e' evidente che un'abitazione (A2) che diventa abitazione (A3) non puo' essere un cambio di destinazione, in quanto rimane abitazione.

..il classamento che esiste adesso o e' stato determinato dall'ufficio o e' stato proposto da un tecnico e confermato dall'ufficio, a mio avviso e' palese che un terzo tecnico che interviene non puo' declassare l'unita', puoi procedere con l'istanza in autotutela e poi alla commissione tributaria.

...se invece l'unita' e' collabente , allora si che puoi denunciarla tale, alleghi la dichiarazione del comune e procedi col docfa.

Saluti





un'abitazione che resta abitazione NON HA CAMBIATO DESTINAZIONE, non capisco come faccia a sfuggirti, non si tratta di cambio di destinazione ma di declassamento!!

Saluti



A parte il fatto che a mio modo di vedere la destinazione d'uso viene cambiata in quanto si parla di destinazione d'uso "catastale" non generale, infatti nel modello 1NB - parte 2, alla voce "destinazione d'uso" non è consentito inserire solo "abitazione", ma si effettua la distinzione tra abitazione di tipo civile, economica ecc...motivo per cui dal punto di vista catastale sono considerate destinazioni d'uso differenti, altrimenti nulla vietava di evitare le varie categorie ma inserire un numero maggiore di classi di rendita, ma questo è solo il mio punto di vista..

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tony240588
tony88

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 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2013 alle ore 17:13

"bioffa69" ha scritto:
"tony240588" ha scritto:
salve a tutti,

il mio quesito è questo:

nel 2008 un immobile abitativo sito in zona agricola viene censito in cat. a2 classe 2.

Ora lo stesso immobile, da un attento sopralluogo è in condizioni pessime, non abitato ed in assenza di allaccio alla reti tecnologiche;

E' possibile attribuirgli una categoria e classe più bassa con un docfa per cdu (sapendo che le riduzioni di rendita non sono ben viste all'ADT)?

Oppure è consigliabile ottenere il certificato di inagibilità direttamente in comune e variarlo in unita' collabente?

Grazie a chi vorrà rispondere

Saluti e buon lavoro





..questo e' quello che dici, percio' se nel 2008 era un a/2 (l'ufficio ha validato cio' che e' stato proposto e dichiarato dalla parte, te lo ricordo), poco importa che non sia abitato, anzi penso che per gli immobili sfitti l'aliquota imu sia anche maggiore, e poco importa che non ci siano gli allacci, basta farli, ma se io a casa mia disdico i contratti in essere a tuo avviso cambia la categoria'? no non cambia!



le pessime condizioni che dici al massimo possono influire sulla classe dell'abitazione, ma non sulla categoria, a meno che sia sbagliata!!

un ufficio in pessime condizioni non diventa un deposito rimane con la stessa destinazione, un negozio in pessime condizioni resta un negozio, cosi' come un'abitazione civile resta un'abitazione civile.

se la denuncia precedente e' sbagliata allora puoi procedere in autotutela MA NON PUOI DECLASSARE LA TUA UNITA' CON UN DOCFA.

Penso di essermi spiegato Saluti



Ti sei spiegato benissimo, forse non sono stato abbastanza chiaro io, omettendo il fatto che colui che ha censito il fabbricato in A2 classe 2 è un tecnico di mia conoscenza, che erroneamente ha utilizzato la funzione di classamento automatico, quell'immobile non ha mai avuto le caratteristiche di un a2!

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MARIUS83

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 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2013 alle ore 17:17

Salve a tutti, leggevo con interesse il post e ho provato a documentarmi ma non ho trovato alcuna legge/circolare o altro che mi vieti il declassamento, e cioè: se mi si consente di variare la categoria da A3 a A2 allo stesso modo non ho trovato nulla che mi vieti di variare la categoria da A2 a A3. Naturalmente presentando tutta la documentazione integrativa che l'AdT voglia richiedere.

Faccio due esempi particolari su i quali vorrei il vostro parere.

1) Un appartamento ha i paviementi interni in marmo di carrara, copertura con travi di ginepro, rivestimenti in granito bocciardato ecc... l'acquista un'altra persona e sostituisce il pavimento con piastelle in finto cotto di 4 cottura, la copertura la fa in travetti e pignatte, elimina le finiture in granito ecc...

Perchè non può richiedere un declassamento? dove sta scritto?

2) Un collega sbaglia (accettando il classamento automatico, sbagliando nel digitare ecc..) l'attribuzione della categoria e ad una casa in campagna realizzata in blocchetti, con copertura in travi di ferro e tavelloni ecc... attribuisce (magari perchè ha messo, sempre erroneamente, l'orto di 1000 mq come corte della casa) una cateoria di A7.

Il proprietario viene da me e mi dice di voler variare la categoria perchè il precedente tecnico ha sbagliato. Dove sta scritto che non posso farlo? e che non può farlo?

Grazie delle risposte.

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2013 alle ore 17:27

"MARIUS83" ha scritto:
Salve a tutti, leggevo con interesse il post e ho provato a documentarmi ma non ho trovato alcuna legge/circolare o altro che mi vieti il declassamento, e cioè: se mi si consente di variare la categoria da A3 a A2 allo stesso modo non ho trovato nulla che mi vieti di variare la categoria da A2 a A3. Naturalmente presentando tutta la documentazione integrativa che l'AdT voglia richiedere.

Faccio due esempi particolari su i quali vorrei il vostro parere.

1) Un appartamento ha i paviementi interni in marmo di carrara, copertura con travi di ginepro, rivestimenti in granito bocciardato ecc... l'acquista un'altra persona e sostituisce il pavimento con piastelle in finto cotto di 4 cottura, la copertura la fa in travetti e pignatte, elimina le finiture in granito ecc...

Perchè non può richiedere un declassamento? dove sta scritto?

2) Un collega sbaglia (accettando il classamento automatico, sbagliando nel digitare ecc..) l'attribuzione della categoria e ad una casa in campagna realizzata in blocchetti, con copertura in travi di ferro e tavelloni ecc... attribuisce (magari perchè ha messo, sempre erroneamente, l'orto di 1000 mq come corte della casa) una cateoria di A7.

Il proprietario viene da me e mi dice di voler variare la categoria perchè il precedente tecnico ha sbagliato. Dove sta scritto che non posso farlo? e che non può farlo?

Grazie delle risposte.





Salve

Sta scritto e previsto nella procedura docfa stessa, forse c'è una causale con scritto declassamento?

Se non hanno previsto questa causale, automaticamente vuol dire che il declassamento segue un'altro iter, cioè quello che è stato spiegato negli interventi precedenti.

Quando inseriranno questa causale, solo allora potrà essere usata.
Saluti

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MARIUS83

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 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2013 alle ore 17:37

Saprai meglio di me che nella procedura DOCFA esiste la causale ALTRE dove posso indicare la causale specifica per il caso in oggetto. Non capisco perchè non mi sia consentita la causale ALTRE - DECLASSAMENTO - . Faccio presente che per la Legge italiana vige il principio che se una cosa non è vietata si può fare, e non che se una cosa non espressamente indicata risulta in automatico vietata (salvo specifici casi in cui è sottolineato questo modo di procedere). Una persona ha il dovere di pagare il giusto ma ha anche il dirtto di pagare il giusto. Se si dimostra - perchè la situazione reale è quella - che un fabbricato non ha più le caratteristiche di un A2 ma ora ha le caratteristiche di un A3 non riesco a capire perchè non si possa variare.

Grazie della risposta.

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