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rappresentazione grafica pareti/armadio uffici |

ale81
Iscritto il:
28 Aprile 2006
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Bulåggna (Bologna)
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Ciao a tutti, avrei un dubbio che mi "tormenta": :? :? Come bisogna rappresentare in planimetria le pareti/armadio che dividono internamente gli uffici open-space? Sono 45cm e a volte, sono doppie 45+45... Secondo voi dovrei rappresentare solo le lineee esterne, grosse (sezionate)-come se fossero muri normali e basta o c'è un altro metodo? grazie
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Risposta |

apnea
Iscritto il:
19 Febbraio 2007
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56
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caspita.... questo argomento sembra interessante... premetto che sono agli inizi. In effetti non avevo mai pensato a come poter accatastare un ufficio open-space. E pensandoci bene mi sorgono anche dei dubbi se si debba o meno inserire questa sorta di pareti divisorie. O meglio, il mio dubbio sta nel fatto che tali pareti sono ovviamente "mobili", quindi, se il proprietario un giorno volesse modificare la disposizione di queste "pareti" dovrebbe essere libero di farlo. ad esempio rendere un ambiente più grande a discapito di un altro. Mi sembra che questo possa rientrare nei suoi diritti..... ma che fa? Dovrebbe presentare un nuovo accatastamento? Speriamo che qualcuno risponda a questo topic, sono curioso di conoscere la soluzione Ciao
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ale81
Iscritto il:
28 Aprile 2006
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Bulåggna (Bologna)
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Chi mi sa dare una dritta? grazie
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CGM
Iscritto il:
28 Febbraio 2006
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Io le paereti/armadio le ho sempre rappresentate, nelle categorie D, a linea semplice (sottile) senza particolari accorgimenti. Detto questo vorrei fare la seguente considerazione: è vero, come dice apnea che possono essere sempre spostate, ma è anche vero che per avere una rendita si deve fare una stima su delle superfici lorde, quindi la loro posizione potrebbe risultare non rilevante (addirittura superflua). Per gli uffici in A/10 (anche se non mi è capitato ancora) per contro, non le indicherei comunque in quanto, utilizzando i vani per calcolare la rendita, secondo me è meglio raffigurare l'ufficio (o stanza) intero ed eventualmente calcolarne l'eccedenza rispetto al vano massimo, piuttosto che frazionare in più stanze creando un numero di vani non "veritiero" rispetto alla struttura della singola unità immobiliare. Saluti.
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ale81
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28 Aprile 2006
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Bulåggna (Bologna)
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"CGM" ha scritto: Io le paereti/armadio le ho sempre rappresentate, nelle categorie D, a linea semplice (sottile) senza particolari accorgimenti. Detto questo vorrei fare la seguente considerazione: è vero, come dice apnea che possono essere sempre spostate, ma è anche vero che per avere una rendita si deve fare una stima su delle superfici lorde, quindi la loro posizione potrebbe risultare non rilevante (addirittura superflua). Per gli uffici in A/10 (anche se non mi è capitato ancora) per contro, non le indicherei comunque in quanto, utilizzando i vani per calcolare la rendita, secondo me è meglio raffigurare l'ufficio (o stanza) intero ed eventualmente calcolarne l'eccedenza rispetto al vano massimo, piuttosto che frazionare in più stanze creando un numero di vani non "veritiero" rispetto alla struttura della singola unità immobiliare. Saluti. Ma come fai poi a far coincidere la planimetria con lo stato di fatto urbanistico (DIA o Permesso di Costruire) al fine dell'agibilità?
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