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Individuazione in planimetria del centro e/o asse del muro comune confinante |

CESKO
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Può sembrare una banalità, ma io mi sono posto questo problema...... volendo rappresentare in planimetria la giusta metà e/o l'asse di un muro comune (confinante con altra unità immobiliare facente parte di un fabbricato appartenente ad altra ditta catastale) è giusto utilizzare la linea tratto e punto? (vedi foto allegata) Clicca sull'immagine per vederla intera ">[img]http://i64.tinypic.com/2pt5myx.jp... sinceramente non ho trovato alcun riferimento e/o circolare in merito, ad eccezione del punto 3.6 della Circolare n° 4/2009 - l’indicazione dei muri delimitanti gli ambienti, ivi compresi quelli perimetrali dell’unità immobiliare, anche se in comunione; ogni muro deve essere sempre delimitato da linee continue anche allo scopo di un corretto calcolo della superficie. ed anche NORME TECNICHE PER LA DETERMINAZIONE DELLA SUPERFICIE CATASTALE DELLE UNITÀ IMMOBILIARI A DESTINAZIONE ORDINARIA (GRUPPI R, P, T) - (Allegato C del D.M. 138/98) CRITERI GENERALI 1. Nella determinazione della superficie catastale delle unità immobiliari adestinazione ordinaria, i muri interni e quelli perimetrali vengono computati per intero fino a uno spessore di 50 cm., mentre i muri in comunione nella misura del 50 per cento fino a uno spessore massimo di 25 cm nel mio caso l'intero muro dello spessore di cm 50 è stato correttamente indicato in linea continua! Lascio a voi eventuali suggerimenti e/o approfondimenti sulla tematica saluti CESKO
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SIMBA4
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Ciao Francesco adesso vado di fretta, ma io non li rappresento come hai fatto tu. Buona serata, Stefano
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CESKO
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"SIMBA4" ha scritto: Ciao Francesco adesso vado di fretta, ma io non li rappresento come hai fatto tu. Buona serata, Stefano Grazie della risposta Stefano, comunque penso che non ci sia nulla di male nella rappresentazione dell'asse divisorio..... quello che mi preme è se esiste qualche riferimento normativo specifico in merito! saluti
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EALFIN
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La Circolare n° 4 del 29 ottobre 2009, punto 3.6, parla di obbligo indicazione dei muri con linea continua, anche quelli perimetrali e in comunione. Non parla invece di indicazione della linea di confine all'interno di un muro in comunione. Nello stesso punto parla che la planimetria non deve contenere indicazioni superflue. La Nota prot. 17471 del 31 marzo 2010 e in particolare nel suo allegato sono riportati esempi di planimetrie dove nei muri confinanti non è riportata alcuna linea a tratto e punto. L'unica linea a tratto e punto da riportare al centro dei muri confinanti la norma lo prevede solo per le porzioni unite di fatto. Anche nei vari vanedecum delle varie Agenzie Regionali sono riportati esempi di planimetrie dove detta linea di confine non compare mai. Ad avviso del sottoscritto detta linea di confine a tratto e punto, anche se forse non espressamente vietata dalla norma, debba essere considerata come informazione superflua da non indicare quindi in planimetria. Infatti fino a prova contraria il muro confinante si intende comune per metà e quindi a che serve indicare la linea centrale di confine? Per la superficie catastale? Se lo si indicasse per poter meglio individuare la superficie catastale, ciò dovrebbe valere anche per i muri esclusivi perimetrali di spessore superiore a 50 cm.
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samsung
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Cesco ti dico di più a sostegno dell'inutilità della tua rincorsa a precisioni non richieste che una circolare o nota, che adesso non ricordo, ma probabilmente qualcuno citerà più avanti, considera persino di "inventare" lo spessore dei muri confinanti quando non sia possibile rilevarli (per esempio perchè dovresti introdurti nella casa del vicino antipatico). Aggiungo per completezza che nel passato ho anch'io lasciato un semplice tratteggio sulle planimetrie (sia sulle mezzerie che sui 50 cm perimetrali) con lo scopo di meglio tracciare i poligoni e in qualche modo giustificarli. Adesso penso che qualsiasi informazione non obbligatoria sia da evitarsi, traccio sempre le linee tratteggiate per calcolare graficamente le superfici, ma poi le spengo sul loro layer specifico.
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CESKO
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"EALFIN" ha scritto: La Circolare n° 4 del 29 ottobre 2009, punto 3.6, parla di obbligo indicazione dei muri con linea continua, anche quelli perimetrali e in comunione. Non parla invece di indicazione della linea di confine all'interno di un muro in comunione. Nello stesso punto parla che la planimetria non deve contenere indicazioni superflue. La Nota prot. 17471 del 31 marzo 2010 e in particolare nel suo allegato sono riportati esempi di planimetrie dove nei muri confinanti non è riportata alcuna linea a tratto e punto. L'unica linea a tratto e punto da riportare al centro dei muri confinanti la norma lo prevede solo per le porzioni unite di fatto. Anche nei vari vanedecum delle varie Agenzie Regionali sono riportati esempi di planimetrie dove detta linea di confine non compare mai. Ad avviso del sottoscritto detta linea di confine a tratto e punto, anche se forse non espressamente vietata dalla norma, debba essere considerata come informazione superflua da non indicare quindi in planimetria. Infatti fino a prova contraria il muro confinante si intende comune per metà e quindi a che serve indicare la linea centrale di confine? Per la superficie catastale? Se lo si indicasse per poter meglio individuare la superficie catastale, ciò dovrebbe valere anche per i muri esclusivi perimetrali di spessore superiore a 50 cm. concordo..... anche se per "informazione superflua" non viene indicato esppressamente il non uso delle linee tratteggiate, puntinate etcc! per quanto riguarda la normativa catastale "il fatto ci può anche stare", ma per quanto riguarda le norme tecniche del disegno gli "assi di simmetria" da che mondo e mondo vanno rappresentati in linea tratto e punto Clicca sull'immagine per vederla intera ">[img]http://i64.tinypic.com/15qzr6d.jp... saluti
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EALFIN
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Io le avevo sempre riportate le linee tratto e punto al centro dei muri confinanti comuni ma dopo il 2009 o il 2010 (non ricordo il periodo preciso) il Catasto me li fece togliere respingendomi un Docfa telematico e non le indicai più nei Docfa successivi.
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CESKO
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Agro Nocerino Sarnese
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"EALFIN" ha scritto: Io le avevo sempre riportate le linee tratto e punto al centro dei muri confinanti comuni ma dopo il 2009 o il 2010 (non ricordo il periodo preciso) il Catasto me li fece togliere respingendomi un Docfa telematico e non le indicai più nei Docfa successivi. quindi la teoria non è sbagliata..... è la normativa catastale che si è evoluta! buona serata
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SIMBA4
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Salve adesso sono un po meno di fretta, io Francesco se devo rappresentare nelle planimetrie dei muri di confine disegno la parte di spettanza della mia u.i. (tutto in linea continua), cosi nessuno potrà mai contestarmi niente, e anche la compilazione dei poligoni sarà inequivocabile. Faccio un esempio, se ho un muro di confine di 40 cm, nella mia planimetria faccio un doppio segno in linea continua di 20 cm. Ciao e buon lavoro
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EALFIN
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Un doppio segno di linea continua di 20 cm. non è conforme alla norma perchè disegni un muro di spessore inferiore per metà rispetto allo spessore effettivo. Le norme (Circolari) parlano che quando lo spessore di un muro confinante non è rilevabile (perché non puoi accedere all'altra unità confinante, ecc.) devi citare nella relazione che lo spessore del muro è stato solo stimato. Io penso che a volte ci complichiamo la vita senza motivo. Riporta il muro comune per lo spessore effettivo e quando tracci i poligoni consideri solo metà muro. Naturalmente per la parte di fabbricato confinante il disegno deve far capire (con semplici accenni di muri perpendicolari al muro comune e che si innestano in esso, ecc.) che l'unità da accatastare confina con altra porzione di edificio e non con una corte, terrazzo, ecc. .
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