Buongiorno! Vi è mai capitato che l'AdT vi chieda telefonicamente di rettificare un docfa approvato 11 mesi fa (quindi non ancora validato) in quanto è stato sbagliato il saggio di fruttuosità e loro non possono correggerlo d'ufficio?

Le due vie oggi sono:

1) Docfa rettificativo pagando di nuovo i diritti e la sanzione per tardivo accatastamento (oltre il mese)

2) Non faccio nulla...... che succede?

Basterebbe fere un'istanza all'Ufficio chiedendo la rettifica, cosi avrebbero la motivazione per correggere il Docfa.

Saluti

Purtroppo ho già proposto verbalmente la soluzione dell'istanza ma mi è stata subito scartata. Quello che non mi convice è questa "informalità" (telefonata) con cui mi si richiede di rettificare il docfa.. dietro "minaccia" di porre una postilla in visura e in planimitria recante "planimetria non conforme" oppure che la AdT proceda con sopralluoghi e variazioni catastali coattivi con oneri e spese a carico del cliente.

ma perchè preoccuparsi di un eventuale sopralluogo ??

se hai gfatto correttamente il tuo lavoro che facciano pure ......

No, purtroppo il saggio che ho indicato nel docfa presentato ed approvato è sbagliato. Per la categora E il saggio è il 3% io ho indicato il 2%

Anzitutto il catasto non approva quello che si presente con il Docfa, tu resti sempre il responsabile dell'errore. Se commetto un errore, a prescindere dalla forma con cui mi viene comunicato, io provvederei alla rettifica, non vorrei fare brutta figura con il cliente. Questo è quello che penso io, naturalmente possono esserci punti di vista differenti.

Saluti

L'ufficio ha il potere per rettificare la rendita anche solo variando il saggio di fruttuosità, non vedo per quale motivo tu debba ripresentare il docfa. La circlare 6/12 diciamo che adotta in via definitiva, vista la giurisprudenza costante, il 2% per le D e 3% per le E. Ma a mio avviso questo non basta per chiederti di ripresntare il docfa, la tua è una rendita proposta è l'ufficio che la deve validare o rettificare.

Quindi proceda con l'accertamento e lo notifichi al proprietario, potresti anche avere validi motiviper adottare un saggio diverso.

Saluti

Io sono d'accordo con geco e geco.

Ho solo da ringraziare se mi viene comunicato con una veloce telefonata il loro punto di vista.

Ovviamente sarò alla fine io a decidere il da farsi, valutando, e prevedendo se farò una bella figura o una figura di merda con il committente.

Che è più bello ritrovarsi all'insaputa una lettera, sbagliata per quanto possa essere, o una nota di quel genere in visura?

Preferisco sapere anzitempo cosa può succedere. Quindi un grazie a chi mi telefona (ecco il mio nr. 001-0000002).

Sicuramente l'Ufficio ha il timore che in caso di notifica di rendita rettificata, la stessa potrebbe essere oggetto di ricorso per trascorso termini di rettifica. L'Ufficio dovrebbe peró sapere che per gli errori formali non vi sono termini di scadenza e questo è suffragato da varie sentenze di cassazione, quindi bene farebbe l'Ufficio a rettificare riportando il saggio al 3%.

Questa peró è una disquisizione che il buon senso eviterebbe per entrambi le parti.

Saluti.

Grazie Geco e grazie Robertopi.

Quindi secondo voi ci sono le condizioni perchè l'Adt rettifichi d'ufficio secondo quanto disposto dall'art 3 comma 4 DM 701/1994.

È infondata la "minaccia" di procedere secondo art. 1, comma 277 legge 244/2007 ovvero "gli uffici provinciali dell'Agenzia del territorio, qualora rilevino la mancata presentazione degli atti di aggiornamento catastale da parte dei soggetti obbligati, ne richiedono la presentazione ai soggetti titolari. Nel caso in cui questi ultimi non ottemperino entro il termine di novanta giorni dalla data di ricevimento della suddetta richiesta, gli uffici dell'Agenzia del territorio provvedono d'ufficio, attraverso la redazione dei relativi atti di aggiornamento, con applicazione, a carico dei soggetti inadempienti, degli oneri stabiliti in attuazione del comma 339 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311."

L'articolo da te citato parla di " .... mancata presentazione" e non è il tuo caso.

Consideriamo l'ipotesi che tu non sia d'accordo sul tasso del 3%, nel caso l'Ufficio rettifichi, tu potresti opporre ricorso, nel caso lo facessi tu, ti sarebbe preclusa qualsiasi azione.

Saluti.

come scrive geco, quell'articolo non c'entra nulla, spero non ti abbiano detto che devi ripresentare il docfa in virtù del citato articolo. Detto questo, ci sono due strade che puoi percorrere, la prima e fregartene, quindi aspettare la notifica dell'accertamento; la seconda è scrivere all'ufficio sottoliineando che non e dovuta una nuova presentazione, questa soluzione la però non la considererei per ora, in quanto tu non hai nessuna comunicazione formale.

Infine, riguardo ai tempi di accertamento ti segnalo che il dm 701/94 sancisce 12 mesi, ma si è visto. ormai, dal alcune sentenze anche di cassazione, che tale termine non è perentorio.

Inoltre, l'ufficio può avvalersi dell'istituto dell'autotuela per rivedere la rendita, che ovviamente deve essere notificata nei modi di legge e quindi avere la possiblità di ricorrere.

saluti

Sono un po' in ritardo ma volevo aggiornarvi che la pratica si è conclusa con la rettifica d'ufficio come da voi pronosticato. L'iniziale pretesa fatta dall'ufficio (richiesta di rettifica da parte mia) si è dimostrate infondata e a tutt'oggi non ne capisco il motivo. Grazie.