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Autore identificazione locali comuni da trasferire in planimetrie vecchie

xifdo

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 0 -  0 - Inviato: 05 Dicembre 2013 alle ore 09:25

Buongiorno, mi trovo a dover redigere un DOCFA a seguito di una ristrutturazione di un immobile composto di 2 piani fuori e un piano sottostrada.

L’immobile composto da due appartamenti residenziali uno di proprietà di “padre X” e uno di “Figlia Y”.

Il problema sorge dal fatto che recuperando le planimetrie del 1970 in entrambe sia nell’ appartamento del padre che della figlia è individuato un locale “caldaia” al piano sottostrada , ad oggi la pratica comunale ha ricollocato il locale caldaia in un altro locale di nuova formazione, mentre la superficie dell’ex locale caldaia è stata inglobata in un nuovo locale lavanderia.



Qual è la procedura corretta per identificare l’ex locale caldaia al fine di poter essere trasferito per intero al “padre X”?

Bene comune censibille ?

Unità in corso di definizione con quote a metà tra padre e figlia ?

Grazie

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Autore Risposta

xifdo

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 0 -  0 - Inviato: 06 Dicembre 2013 alle ore 16:43

Ho cercato altri casi simili al mio, ma non ho capito la procedura corretta da intraprendere, a nessuno è capitato di avere in due planimetrie pre-1984 e dover identificare un locale comune a due unità immobiliari per poi essere ceduto ?

Quel locale caldaia presente in entrambe le planimetrie catastali deve diventare (non ho la più pallida idea di come) un unità immobiliare indipendente , presumo io debba dargli un intestazione ( metà figlia /metà padre). in che modo ?

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 06 Dicembre 2013 alle ore 17:15

"xifdo" ha scritto:
Unità in corso di definizione con quote a metà tra padre e figlia ?




Salve

Nel mio ufficio del territorio credo che accetterebbero quasi sicuramente la F4 (trattandosi appunto di una parte comune in attesa di trasferimento di diritti). Per le quote, nel caso non siano ben chiare, potresti anche indicare nel docfa quote provvisorie in attesa di perfezzionamento con atto pubblico, poi il notaio farà il resto.

Saluti cordiali

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xifdo

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19 Maggio 2009

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 0 -  0 - Inviato: 09 Dicembre 2013 alle ore 10:02

"SIMBA64" ha scritto:
"xifdo" ha scritto:
Unità in corso di definizione con quote a metà tra padre e figlia ?




Salve

Nel mio ufficio del territorio credo che accetterebbero quasi sicuramente la F4 (trattandosi appunto di una parte comune in attesa di trasferimento di diritti). Per le quote, nel caso non siano ben chiare, potresti anche indicare nel docfa quote provvisorie in attesa di perfezzionamento con atto pubblico, poi il notaio farà il resto.

Saluti cordiali



Salve Simba, mi potresti indicare in che modo riportare le quote? per quel che ne so io mediante pratica di "variazione" non è possibile indicare quote di proprietà , mentre con la pratica di nuovo accatastamento non posso sopprimere subalterni per crearne altri (giustamente) , quindi quale sarebbe la procedura corretta per assegnare le quote di proprietà al locale comune ?

Grazie

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 09 Dicembre 2013 alle ore 10:13

Salve

Devi rispondere a questa domanda, il locale comune è identificato catastalmente con un sub.?? Oppure no?? Io capisco di no, però è meglio un tuo chiarimento.

Saluti cordiali

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 09 Dicembre 2013 alle ore 11:05

"xifdo" ha scritto:
Buongiorno, mi trovo a dover redigere un DOCFA a seguito di una ristrutturazione di un immobile composto di 2 piani fuori e un piano sottostrada.

L’immobile composto da due appartamenti residenziali uno di proprietà di “padre X” e uno di “Figlia Y”.

Il problema sorge dal fatto che recuperando le planimetrie del 1970 in entrambe sia nell’ appartamento del padre che della figlia è individuato un locale “caldaia” al piano sottostrada , ad oggi la pratica comunale ha ricollocato il locale caldaia in un altro locale di nuova formazione, mentre la superficie dell’ex locale caldaia è stata inglobata in un nuovo locale lavanderia.



Qual è la procedura corretta per identificare l’ex locale caldaia al fine di poter essere trasferito per intero al “padre X”?

Bene comune censibille ?

Unità in corso di definizione con quote a metà tra padre e figlia ?

Grazie



Ciao, Xifdo.

Premesso che il caso non è dei più semplici e che necessita di un colloquio con un tecnico del catasto.

Detto ciò io lo presenterei come nuovo accatastamento unità afferente, categoria C2 e inserimento ditta con quote proporzionali alla consistenza delle unità immobiliari.

Va scritto tutto in relazione docfa. Che il locale, considerato ora deposito comune, ex caldaia è un bene comune che va trasferito in proprietà esclusiva ad una delle unità immobiliari come previsto da pratica edilizia numero.... del...... Contestualmente va dichiarato cin altro docfa, anche il nuovo locale dove viene inserito l'impianto caldaia comune, ma su quest'ultimo a me mancano gli elementi giuridici e catastali e di inserimento sul lotto generale edificato, per affrontare la giusta procedura catastale.

Saluti.

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 09 Dicembre 2013 alle ore 11:25

Sono d'accordo Antonio, non è un caso dei più semplici e nemmeno le varie agenzie concorderebbero su una procedura di presentazione univoca. Non dimentichiamo poi che bisognerà mettere le mani sulle planimetrie vecchie che attualmente riportano la parte comune.

Io resto in attesa della mia precedente domanda a xfido.

Saluti cordiali

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xifdo

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 0 -  0 - Inviato: 09 Dicembre 2013 alle ore 15:28

"SIMBA64" ha scritto:
Salve

Devi rispondere a questa domanda, il locale comune è identificato catastalmente con un sub.?? Oppure no?? Io capisco di no, però è meglio un tuo chiarimento.

Saluti cordiali

Innanzitutto grazie a totonno e simba per le risposte,no simba essendo le planimetria catastali del 1970 indicano in entrambi gli appartamenti di padre e figlia un locale "caldaia", non è un subalterno indipendente.

Adesso che controllo meglio anche la scala comune è indicata in entrambe le planimetrie , giustamente il tecnico di allora non essendoci ancora gli elaborati planimetrici, ha inserito le porzioni comuni in entrambe le planimetrie, dovendo occuparmi di questa pratica docfa che va a modificare l'intero organismo edilizio è un bel problema ridistribuire queste porzioni comuni.

Penso che dovrò andare in agenzia a concordare su come procedere visto che credo proprio si tratti di un "caso particolare".

Grazie a tutti

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 09 Dicembre 2013 alle ore 15:51

Salve
Bene, la procedura che ti suggerisco è questa:
-prima pratica docfa (variazione) per togliere la parte comune (caldaia nel sottoscala) dalla u.i. del Padre,

-seconda pratica docfa (variazione) per togliere la parte comune (caldaia nel sottoscala) dalla u.i. della figlia,

-terza pratica docfa (nuova costruzione), da concordare nella tua agenzia se costituire una F4 o C2 (poco importa perchè è una costituzione temporanea).

Secondo me le pratiche vanno spedite tutte assieme e la stessa mattinata, approvate le pratiche, atto notarile nel quale l'intera proprietà del F4 o C2 passa alla ditta che sai tu, ed infine ultimo docfa, mi sembra d'evere inteso, per accorpare questo F4/C2 ad altra unità immobiliare.

Magari c'è qualcuno che propone anche altre soluzioni.

Saluti cordiali e buone pratiche.

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