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Geometria da verificare |

samsung
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MI trovo con questo dubbio. Ho un terreno Ente urbano, con inserito il sedime del fabbricato con geometria da verificare, (anno di costruzione 1966). Ovviamente il sedime è sballato sia nelle dimensioni che nella posizione. La corte che circonda la palazzina è comune ai due appartamenti, così viene definita sull'atto di acquisto, ma visti i tempi di presentazione (anni '60) non è censito alcun bcnc. Adesso devo frazionare l'area in due subalterni per destinarle a corti esclusive. La domanda riguarda la questione della Geometria da Verificare, in fase di presentazione dell'EP, con un fabbricato visibilmente diverso da quello rappresentato in mappa, potrebbero rifiutarlo per richiedere il TM ? Vi ringrazio anticipatamente per le cortesi risposte.
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Risposta |

geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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07 Novembre 2006
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it
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Ciao Samsung Perché non proponi alle parti di fare un Tipo a rettifica per le geometrie che non corrispondono? Credo sarebbe la soluzione migliore. Cordialmente Carlo Cinelli
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geoalfa
(GURU)
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02 Dicembre 2005
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Caso che già è stato risolto con un intervento diretto presso un caposervizio, con tanto di documentazione comprovante la mia tesi, che grosso modo è la stessa di samsung ! Con la rasterizzazione dei fogli di mappa in visura e non quelli di impianto, avevano alterato la mappa, poi con l'introduzione del frazionamento tutto è andato a p... !! Con la mia pazienza che è sempre meno sommata a quella del funzionario cosciente e capace, abbiamo ripristinato la mappa d'impianto sulla quale poi abbiamo inserito le dividenti che l'hanno modificata. Risultato: ho potuto inserire il nuovo lavoro senza difficoltà! Provare per credere! saluti Gianni detto geoalfa
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SIMBA4
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28 Agosto 2015 alle ore 16:02
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Salve prima di procedere come prospettato da Carlo, direi di affrontare la problematica con l'eventuale soluzione di Gianni. Non è chiara però l'entità della diversità della geometria. Saluti cordiali
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samsung
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29 Ottobre 2005
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Vi ringrazio per gli interventi. In effetti ci sono due zone del perimetro della particella che non combaciano perfettamente con le recinzioni in essere dotate in alcuni punti anche degli originali termini messi in opera dal confinatore. Una zona è un evidente errore di disegno, il disegnatore catastale ha confuso un vertice con un altro vicino. L'altro invece è uno svarione del confinatore probabilmente per un errore di lettura o trascrizione dell'angolo orizzontale. (Frazionamento con tacheometro e stadia - 1964). Il fatto che sulla planimetria descrittiva del rilievo celerimetrico questo svarione analitico non compare (la strada confinante nella sua rappresentazione grafica procede con la sua curva regolare come nella realtà, senza che la particella vi si incunei prepotentemente e senza ragione alcuna come risulta invece dalla restituzione delle coordinate calcolate) può permettere al Catasto di apportare le due correzioni sorvolado sull'errore di calcolo ? Se il catasto operasse questa modifica dando la precedenza alla grafica rispetto ai calcoli non ci sarebbe bisogno di nessuna rettifica. C'è un secondo problema che si riferisce al fatto che il fabbricato inserito nella particella è di quelli col # cancelletto, quindi inserito "casualmente" dal Catasto senza misure. Ora, dovendo censire il giardino che è comune a due unità immobiliari, ma non esiste nell'archivio censuario, creando 2 unità F/1 con EP. Se i clienti non volessero spendere i soldi di un TM avrei un EP a colpo d'occhio diverso dalla mappa. Posto che sarebbe meglio eseguire un TM, nel caso mi si chiedesse di soprassedere per ragioni economiche, può il Catasto rifiutarmi quell'EP diverso dalla mappa ?
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SIMBA4
Iscritto il:
28 Agosto 2015 alle ore 16:02
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Veneto - Adria città Etrusca
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Samsung per comprendere l'entità delle discordanze ci vorrebbe una mappa catastale con sovrapposto lo stato di fatto, rispondendo seccamente alla dimanda direi che il catasto è autorizzato a rifiutarti la pratica docfa proprio per la questione dell'E.P. differente dalla mappa. Considera anche che un Fr solo ai fabbricati prevede comunque un E.P. con misure ben precise che dovrebbero (uso il condizionale) rispecchiare la realtà e la mappa. Voglio dire che se anche passasse la pratica docfa, senza toccare preventivamente niente in mappa ai terreni, potrebbero insorgere problematiche future, del tipo misure non ben definite sui confini o fabbricati. Ciao e buona serata
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EALFIN
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Un solo caso mi era capitato diversi anni fa con le pareti del fabbricato che coincidevano, su tre lati, con le linee continue della particella catastale e la quarta parete, posta al centro della particella, era stata riportata d'ufficio sulla mappa con una linea tratteggiata, peraltro spostata di qualche metro. Avevo eseguito un tipo mappale nuova normativa pur in presenza di unità immobiliari (nel fabbricato) già accatastate a partire dal 1967 (quindi il tipo mappale spettava redigerlo all'Ufficio). Avevo confermato il numero di particella della mappa catastale identica a quella delle unità immobiliari. Avevo quindi costituito i B.C.N.C. subito dopo l'approvazione del tipo mappale.
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samsung
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"EALFIN" ha scritto: Un solo caso mi era capitato ... pur in presenza di unità immobiliari (nel fabbricato) già accatastate a partire dal 1967 (quindi il tipo mappale spettava redigerlo all'Ufficio) .... Avevo quindi costituito i B.C.N.C. subito dopo l'approvazione del tipo mappale. Grazie della testimonianza. Anch'io sono dell'opinione che sarebbe meglio fare la pratica comprensiva del TM, tuttavia pare che un condomino stia facendosi fare una consulenza da un ing. amico di famiglia. Vorrei evitare di apparire voglioso di ingigantire il lavoro dando per obbligatorio un documento che poi l'ing. dimostrerà facoltativo, oppure dare io per facoltativo il TM quando poi il catasto mi rifiuterà il docfa e mi toccherà cambiare versione.
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samsung
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"SIMBA4" ha scritto:
Voglio dire che se anche passasse la pratica docfa, senza toccare preventivamente niente in mappa ai terreni, potrebbero insorgere problematiche future, del tipo misure non ben definite sui confini o fabbricati. Ciao Simba, su questo punto però qualche dubbio mi viene, perchè un approccio di questo tipo sostanzialmente vorrebbe dire riconfinare sempre ogni volta che trattiamo una particella con giardino o comunque area scoperta. Siccome questo non vale per il Catasto Terreni (possiamo frazionare o inserire in mappa fabbricati senza obbligatoriamente riconfinare) non penso possa valere per il Catasto Fabbricati (mi sto riferendo ai rapporti con terzi confinanti, non con le due parti che stanno per dividersi). Cioè, la questione che la mappa deve essere pressochè uguale all'EP, e così pure la rappresentazione del giardino al 200, mi sembra più un elemento "terrorista" introdotto pian piano col metodo Junker. Non fraintendetemi, non sto dicendo che bisogna essere pressapochisti o peggio menefreghisti, ma agire secondo questa logica significherebbe coinvolgere sistematicamente i clienti in riconfinazioni molto spesso inpraticabili per mancanza di contraddittorio. Senza contare che poi neppure il contraddittorio mette una pietra tombale sulla vicenda del confine rideterminato (ma qua si esagera e mi taccio). Non vi pare, almeno un pochino ce l'ho ragione ?
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John_Pippero
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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20 Novembre 2014 alle ore 18:17
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Peccato non si faccia mai neanche un cenno sulla presenza o meno dei titoli di provenienza che sono la parte più importante da verificare, perchè riguardano la consistenza e la formalità di quel bene che si trasferisce e si pubblica così come descritto e che si identifica graficamente nei documenti presentati al catasto terreni e urbano e numericamente nella banca dati al terreni e al fabbricati. Soprattutto per questo il catasto è sempre restio a modificare la mappa quando i titoli di acquisizione poi non corrispondono più, si rischia di fare un casino che poi si dice sempre che la colpa è del catasto.. Saluti
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SIMBA4
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28 Agosto 2015 alle ore 16:02
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"samsung" ha scritto:
Non vi pare, almeno un pochino ce l'ho ragione ? Ciao certo che hai un pochino di ragione, però di fronte ad una causa civile che ha per oggetto un Fr fatto ai fabbricati e con misure incongruenti, la tua ragione corre dei grossi rischi. Comunque non voglio andare fuori tema, perchè il tuo quesito era diverso, riconfermo quanto ti ho già detto prima, il catasto potrebbe rifiutare la pratica docfa. Saluti cordiali
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