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Argomento: Frazionamento Area Urbana F/1
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totonno
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"EFFEGI" ha scritto:
Totonno il frazionamento di un'area urbana non è assolutamente una procedura anomala, anzi, non è così raro dover procedere a questo tipo di frazionamento. In passato si è ricorso al frazionamento al solo catasto fabbricati frazionando il lotto dell'area urbana (F1) soltanto nell'elaborato planimetrico, adesso non funziona più cosi almeno da oltre un decennio. Con l'elaborato planimetrico si possono staccare le aree urbane a patto che queste restino correlate sempre al lotto edificato, e quindi, edificate come bene comune non censibile a più unità ovvero a corte esclusiva di una singola unità immobiliare. Dato che l'area urbana, a differenza del BCNC rappresenta un bene autonomamente iscrivibile in catasto senza dover essere correlato ad altre UU.II. occorre rappresentare quest'area urbana direttamente nella mappa catastale. Quindi se occorre stralciare un'area urbana che deve restare tale occorre preliminarmente predisporre un Tipo di Frazionamento al Catasto Terreni, e poi, con il docfa si costituisce l'u.i.u. a destinazione Area Urbana (F1). Se invece l'Area Urbana deve essere costituita in origine con il tipo mappale basta creare un lotto (una particella) ben definita per poi censirla con il docfa al C.F. Saluti EFFEGI Se invece Giules avesse fatto una divisione per subalterni di quella area urbana con elaborato planimetrico, avrebbe semplificato di molto la pratica che invece è diventata difficile. Si vuole la semplificazione e quando c'è ce la complichiamo. Saluti
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bioffa69
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"totonno" ha scritto: "EFFEGI" ha scritto:
Totonno il frazionamento di un'area urbana non è assolutamente una procedura anomala, anzi, non è così raro dover procedere a questo tipo di frazionamento. In passato si è ricorso al frazionamento al solo catasto fabbricati frazionando il lotto dell'area urbana (F1) soltanto nell'elaborato planimetrico, adesso non funziona più cosi almeno da oltre un decennio. Con l'elaborato planimetrico si possono staccare le aree urbane a patto che queste restino correlate sempre al lotto edificato, e quindi, edificate come bene comune non censibile a più unità ovvero a corte esclusiva di una singola unità immobiliare. Dato che l'area urbana, a differenza del BCNC rappresenta un bene autonomamente iscrivibile in catasto senza dover essere correlato ad altre UU.II. occorre rappresentare quest'area urbana direttamente nella mappa catastale. Quindi se occorre stralciare un'area urbana che deve restare tale occorre preliminarmente predisporre un Tipo di Frazionamento al Catasto Terreni, e poi, con il docfa si costituisce l'u.i.u. a destinazione Area Urbana (F1). Se invece l'Area Urbana deve essere costituita in origine con il tipo mappale basta creare un lotto (una particella) ben definita per poi censirla con il docfa al C.F. Saluti EFFEGI Se invece Giules avesse fatto una divisione per subalterni di quella area urbana con elaborato planimetrico, avrebbe semplificato di molto la pratica che invece è diventata difficile. Si vuole la semplificazione e quando c'è ce la complichiamo. Saluti Se lo scopo è quello di vendere al di fuori del lotto è stato obbligato a procedere con il TF ai terreni. Saluti
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giules
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"bioffa69" ha scritto: "totonno" ha scritto: "EFFEGI" ha scritto:
Totonno il frazionamento di un'area urbana non è assolutamente una procedura anomala, anzi, non è così raro dover procedere a questo tipo di frazionamento. In passato si è ricorso al frazionamento al solo catasto fabbricati frazionando il lotto dell'area urbana (F1) soltanto nell'elaborato planimetrico, adesso non funziona più cosi almeno da oltre un decennio. Con l'elaborato planimetrico si possono staccare le aree urbane a patto che queste restino correlate sempre al lotto edificato, e quindi, edificate come bene comune non censibile a più unità ovvero a corte esclusiva di una singola unità immobiliare. Dato che l'area urbana, a differenza del BCNC rappresenta un bene autonomamente iscrivibile in catasto senza dover essere correlato ad altre UU.II. occorre rappresentare quest'area urbana direttamente nella mappa catastale. Quindi se occorre stralciare un'area urbana che deve restare tale occorre preliminarmente predisporre un Tipo di Frazionamento al Catasto Terreni, e poi, con il docfa si costituisce l'u.i.u. a destinazione Area Urbana (F1). Se invece l'Area Urbana deve essere costituita in origine con il tipo mappale basta creare un lotto (una particella) ben definita per poi censirla con il docfa al C.F. Saluti EFFEGI Se invece Giules avesse fatto una divisione per subalterni di quella area urbana con elaborato planimetrico, avrebbe semplificato di molto la pratica che invece è diventata difficile. Si vuole la semplificazione e quando c'è ce la complichiamo. Saluti Se lo scopo è quello di vendere al di fuori del lotto è stato obbligato a procedere con il TF ai terreni. Saluti Esatto, ho dovuto procedere anche al frazionamento ai terreni perchè si deve eseguire una vendita.
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totonno
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"giules" ha scritto:
Esatto, ho dovuto procedere anche al frazionamento ai terreni perchè si deve eseguire una vendita. Il frazionamento è obbligatorio quando comporta la modifica del lotto edificato, non perchè si deve eseguire una vendita. Saluti
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SIMBA4
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Salve giules, vai tranquillo se ti hanno approvato il frazionamento al catasto terreni è perchè è conforme alla normativa catastale, altrimenti i burocrati catastali non te lo avrebbero concesso. Dormi sogni tranquilli e sereni. cordiali saluti P.S. facci sapere l'esito del docfa approvato
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totonno
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Certo che Giules può dormire sogni tranquilli e sereni. Ci mancherebbe, non sarò mica io responsabile di notti insonni. Ho solo segnalato che poteva semplificare notevolmente lo procedura. Magari la prossima volta che fraziona un area urbana forse valuterà la possibilità di complicarsi meno la vita. Se non glielo dice nessuno però continuerà invece a fare frazionamenti all'infinito tutte le volte che c'è una vendita anche quando se ne potrebbe fare a meno. Oppure dobbiamo tenerci per noi, senza dirlo a nessuno quello che sappiamo per agevolare il lavoro di un collega ? Saluti
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EFFEGI
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"giules" ha scritto: "SIMBA4" ha scritto: Salve si c'è un modo come dice samsung, ma non ricordo la discussione per indicarla, comunque anche se si trova la soluzione di inserire due E.P. nella stessa pratica non so se il catasto accetterà. sono curioso come va a finire cordiali saluti Effettivamente sono riuscito a inserire due EP con due numeri diversi. Ho spedito il docfa, vediamo come risponderà il catasto. Vi terrò aggiornati Ciao giules potresti per favore illuminarmi? Io non ci riesco. Se inserisco due pagine e poi vado a modificare con il tasto modifica il numero della particella viene modificata la particella anche all'altra pagina di elaborato e di fatto la particella resta sempre unica anche se diversa dalla prima... Hai verificato se effettivamente il numero di particella è diverso tra i due elaborati? Saluti
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EFFEGI
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"totonno" ha scritto:
EFFEGI Se invece Giules avesse fatto una divisione per subalterni di quella area urbana con elaborato planimetrico, avrebbe semplificato di molto la pratica che invece è diventata difficile. Si vuole la semplificazione e quando c'è ce la complichiamo. Purtroppo la circolare 4T/2009 non ci permette di scegliere, ma ci obbliga a frazionare anche al catasto terreni. L'obbligo del frazionamento è riportato al punto 3.5 della circolare "modalità di dichiarazione delle aree urbane e dei lastrici solari", in particolare a pagina 8 ai paragrafi 2 e 3. A dire il vero a me non dispiace che si debba frazionare anche al catasto terreni (e non certo per fare un altro lavoro) ma perchè in caso di una futura riconfinazione dell'area urbana F1 la dividente sarà ben individuabile grazie al libretto delle misure allegato al tipo di frazionamento, cosa che non sarebbe possibile con l'elaborato planimetrico essendo lo stesso "quasi" uno sviluppo a vista schematizzante le varie delimitazioni delle uu.ii. Concordo che la semplificazione è una cosa buona e giusta, ma a volte semplificare troppo potrebbe comportare danni ben maggiori e, non solo per le areee urbane. "totonno" ha scritto:
Il frazionamento è obbligatorio quando comporta la modifica del lotto edificato, non perchè si deve eseguire una vendita. Concordo. Saluti
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totonno
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"EFFEGI" ha scritto:
Concordo che la semplificazione è una cosa buona e giusta, ma a volte semplificare troppo potrebbe comportare danni ben maggiori e, non solo per le areee urbane. No non c'è nessun danno. Docfa con suddivisione dell'area urbana in due subalterni con elaborato planimetrico e rizzati. Oltretutto ci si ritrova un elaborato planimetrico completo comprendente le due porzioni. Saluti
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EFFEGI
f.g.
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"totonno" ha scritto:
No non c'è nessun danno. Docfa con suddivisione dell'area urbana in due subalterni con elaborato planimetrico e rizzati. Oltretutto ci si ritrova un elaborato planimetrico completo comprendente le due porzioni. Saluti Dipende che intendiamo per danno.... io parlo di danni futuri eventuali naturalmente mica ho la sfera di cristallo Immagina di andare a riconfinare un lotto senza misure e con sole misure grafiche riportate ad capocchiam.... e le aree urbane sono situate nei centri abitati per cui il valore venale di queste aree può essere anche notevole. Poi purtroppo non siamo noi che possiamo decidere se farlo o meno il T.F. al catasto terreni, ma ce lo IMPONE la circolare 4T del 2009 come ho già detto pocanzi. P.S. Mamma mia oggi quanto ho scritto.... adesso mi fermo per una settimana
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bioffa69
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Come ho scritto sopra, il frazionamento ai terreni è obbligatrorio solo se si procede alla vendita al di fuori del lotto, come da chiarimenti operativi del 31/03/2010, prot. 17471. Dopo questa mia , giules, ha confermato che ha proceduto in questo modo perchè ha dovuto procedere alla vendita (si presume al di fuori del lotto, visto che rispondeva alla mia). Se confermato, il frazionamento solo all'urbano, non è possibile se si vuole compravendere al di fuori del lotto, e pertanto, visto le dichiarazioni da apporre nella stesura del DOCFA, in riferimenti alla compravendita al di fuori o all'interno del lotto, (almeno presso la mia Agenzia sono obbligaroie), il Notaio non potrebbe procedere alla vendita. Saluti
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totonno
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"bioffa69" ha scritto: Come ho scritto sopra, il frazionamento ai terreni è obbligatrorio solo se si procede alla vendita al di fuori del lotto, come da chiarimenti operativi del 31/03/2010, prot. 17471. Dopo questa mia , giules, ha confermato che ha proceduto in questo modo perchè ha dovuto procedere alla vendita (si presume al di fuori del lotto, visto che rispondeva alla mia). Se confermato, il frazionamento solo all'urbano, non è possibile se si vuole compravendere al di fuori del lotto, e pertanto, visto le dichiarazioni da apporre nella stesura del DOCFA, in riferimenti alla compravendita al di fuori o all'interno del lotto, (almeno presso la mia Agenzia sono obbligaroie), il Notaio non potrebbe procedere alla vendita. Saluti Concordo. Mi sento di suggerire quanto segue. Nei 2 docfa (se non c'era separazione fisica di lotti bastava un docfa senza TM) che vanno fatti uno per variazione in cui si riduce la consistenza del'originario lotto residuo e l'altro per nuova costituzione della derivata, vanno precisate in relazione le motivazioni del frazionamento e rispettate tutte le condizioni che hanno reso obbligatorio il frazionamento stesso al terreni che non può essere solo la condizione della vendita, ma anche quella della destinazione futura che si intende dare alle due porzioni che si accatastano provvisoriamente in categoria fittizia F1 per consentirne il trasferimento. So di un collega che gli hanno annullato un frazionamento per aver inserito nel lotto già edificato ed iscritto all'urbano, una linea di frazionamento solo per collegarla ai PF, senza riportare l'impegno a cedere l'area residua correlandola al lotto confinante. Saluti
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robertopi
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"samsung" ha scritto: "robertopi" ha scritto: Ci potresti dire come si fa? A me non risulta sia possibile, però ben venga se ci fosse un metodo. Non sono casi frequenti, anzi. Nel Vademecum del Friuli si trova la procedura estesa e ben comprensibile. Saluti. PS: E' un gran bel Vademecum, a pag 60 si trova la procedura. Quel Vademecum è il migliore (per certi versi in contrasto con quello della Lombardia) Grazie a Samsung e giules che hanno permesso di scoprire una nuova funzione del fetentissimo docfa. La procedura da seguire per inserire i due EP è semplice. 1) Inserire il primo EP e terminare 2)modificare EP, cambiare numero p.lla e andare avanti 3) nel campo particella CONTINUERETE A VEDERE IL PRIMO MAPPALE 4) inserire il secondo EP 5) Termina 6) sarete convinti che la cosa non sia riuscita, non demordete la schifezza di docfa vi stupirà 7) esportate il pdf 8) come d'incanto vedrete che il secondo EP magicamente avrà il numero corretto. 9) Mi domando ma è possibile lavorare così? In sostanza la procedura è una forzatura, non potevano prevedere un aggiungi EP? 10) saluti
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EFFEGI
f.g.
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"robertopi" ha scritto: "samsung" ha scritto: "robertopi" ha scritto: Ci potresti dire come si fa? A me non risulta sia possibile, però ben venga se ci fosse un metodo. Non sono casi frequenti, anzi. Nel Vademecum del Friuli si trova la procedura estesa e ben comprensibile. Saluti. PS: E' un gran bel Vademecum, a pag 60 si trova la procedura. Quel Vademecum è il migliore (per certi versi in contrasto con quello della Lombardia) Grazie a Samsung e giules che hanno permesso di scoprire una nuova funzione del fetentissimo docfa. La procedura da seguire per inserire i due EP è semplice. 1) Inserire il primo EP e terminare 2)modificare EP, cambiare numero p.lla e andare avanti 3) nel campo partice CONTINUERETE A VEDERE IL PRIMO MAPPALE 4) inserire il secondo EP 5) Termina 6) sarete convinti che la cosa non sia riuscita, non demordeta la schifezza di docfa vi stupirà 7) esportate il pdf 8) come d'incanto vedrete cheil secondo EP magicamente avrà il numero corretto. 9) Mi domando ma è possibile lavorare così? In sostanza la procedura è una forzatura, non potevano prevedere un aggiungi EP? 10) saluti Ottimo Robertopi... grazie, io non ci riuscivo
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robertopi
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e dire che prima di questo quesito già avevo provato decine di volte, ma vedendo sempre che il numero di p.lla non cambiava, chiudevo convinto che non si potess fare. saluti
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