Buongiorno a tutti colleghi,

dopo aver cercato su Google, nel forum e aver letto diverse discussioni, mi resta ancora un dubbio da risolvere.

Ho un ampliamento da dichiarare (pratica autorizz. condono 1986) su un fabbricato strumentale (ricovero attrezzi+tettoia) attualmente censito come C/2.

Si tratta dunque di Docfa in variazione con causale "ampliamento" su fabbricato strumentale avente già requisiti di ruralità.


Le mie domande sono:

1) Quale tipologia di documento sarebbe quella appropriata?

2) Quali documenti dovrei dunque allegare al pdf del docfa da inviare?



Sono giunto alla conclusione che sono automaticamente escluse le seguenti tipologie:

Dichiarazione resa ai sensi dell'art. 1, comma 336, L n. 311/04

Dichiarazione resa ai sensi dell'art. 1, comma 340, L n. 311/04

Stralcio da categoria E - art. 2, comma 40, DL n. 262/06

Dichiarazione resa ai sensi dell'art. 1 comma 22, L. n. 208/2015



E sono invece indeciso fra le seguenti:

Dichiarazione ordinaria

Dichiarazione resa ai sensi dell'art. 13 comma 14 ter del DL 201/2011

Dichiarazione fabbricato rurale DM 26/07/2012



Ho anche seguito le indicazioni di questo post ma come ripeto, ho ancora questa perplessità.

www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/doc...


Grazie in anticipo a chiunque risponda.

Mirco

Dopo aver visionato ulteriori siti online, guide e regolamenti sono giunto alla conclusione che debba procedere per "Dichiarazione fabbricato rurale DM 26/07/2012", inoltre a seguito dell'ampliamento, il ricovero attrezzi, passando da 150mq a 250mq deve subire un cambio di destinazione d'uso da c/2 a d/10.



Procederò dunque con:

Docfa in variazione di tipologia "Dichiarazione fabbricato rurale DM 26/07/2012" con causale "ampliamento e cambio di destinaz.".

Allegherò inoltre al docfa la documentazione necessaria relativa all'impresa ovvero l'autocertificazione "fabbricati rurali strumentali ad uso non abitativo".

A questo punto chiedo solamente conferma delle mie intenzioni.

Grazie in anticipo,

Mirco

Credo che sia la procedura giusta. Tieni in mente che la data di ultimazione lavori non deve essere superiore a 30 giorni altrimenti......ravvedimento operoso.

Ti ringrazio per la risposta, comunque si tratta di condono perciò metterei come data di ultimazione lavori quella attuale come già mi é capitato in passato, oppure quella nel 1986 (se non erro dopo tot anni non é piu sanzionabile). Mi é sorto poi un altro dubbio: potrei cambiare la destinazione avendo quindi un solo D/10? Nella particella ci sono altri fabbricati come stalle, fienili ecc... E costituendo questo D/10 avrei difficoltà nella compilazione del quadro H per la valutazione della rendita, ad esempio nell'inserimento della superficie suolo libero dovrei inserire tutto il terreno del lotto?

Grazie ancora, non appena avrò risolto e posteró l'esito finale.

Se è un condono devi mettere la data di ultimazione lavori risultante nella domanda di condono. Se metti una data diversa ma comunque non passibile di sanzioni (chi te lo viene a contestare) comunque si tratta sempre di dichiarazione non veritiera dichiarata in Docfa.

Certo l'anomalia è che in passato è stata richiesta la ruralità di un magazzino il quale aveva subito già un ampliamento a seguito di precedente condono, ovvero è stata richiesta la ruralità per una unità strumentale non conforme allo stato di fatto (al momento della richiesta).

Circa il D/10 con unico Docfa ho trattato ovvero costituito più unità rurali di cui un solo D/10 e vari C/2, C/6 con annotazioni di ruralità.

Circa l'area da stimare per i D/10, a parte quella di sedime da considerare interamente, per l'eventuale B.C.N.C. in genere considero la superficie ottenuta dividendo la superficie scoperta totale per il numero delle unità presenti nel lotto (intendo la somma di D/10, C/2, C/6, ecc.). Esempio ho un B.C.N.C. di mq. 500. Ho un D/10, due C/2 e due C/6. Come superficie metto l'area coperta del D/10 e (500/5) 100 mq. di corte comune