L'Elaborato Planimetrico, secondo la norma ovvero la prassi (Circolari, ecc.), va ripresentato sempre se già esiste in atti.
Siccome l'esatta rappresentazione grafica non prevede cambio di subalterno è chiaro che l'E.P. del piano interessato, qualora già presente in atti, va ripresentato esattamente così come si trova ora agli atti catastali (salvo procedere ad eventuali modifiche dovute ad errori presenti nel suddetto E.P. già in atti oppure salvo aggiungere le linee di confine di ogni sub, ovvero del sub oggetto di variazione, sulla base delle vigenti normative).
Circa la planimetria catastale, che è una cosa seria per cui anche 10 cm. in più o in meno in lunghezza o in larghezza può determinare una differente rendita se non redatta correttamente, è consigliabile anzi obbligatorio redigerla sulla base delle misure realmente prese in loco dal tecnico redattore, anche se la planimetria da sostituire potrebbe apparire in linea generale conforme allo stato di fatto.
Io dico quello che faccio sempre in casi simili:
- prendo sempre le misure dettagliate dell'unità immobiliare oggetto di accatastamento e della sua esatta posizione rispetto al fabbricato intero;
- prendo sempre le misure dettagliate del perimetro del fabbricato e della sua posizione rispetto ai confini;
- prendo sempre le misure dettagliate delle parti comuni, specie quelle relative al piano interessato (androne, corridoio, vano scala, ecc. comuni).
Insomma faccio sempre in modo che i grafici che firmo digitalmente per l'invio e che chiunque possa in tempi successivi richiederne copia, possano essere il più fedele possibili allo stato reale.
Anche se, purtroppo, mi capita spesso di ridefinire completamente grafici di E.P. e/o planimetrie redatte con approssimazione da tecnici in precedenza, tale da agevolare il lavoro a tecnici successivi che intervengono per altre operazioni catastali (soprattutto per conto di altri possessori diversi dai miei clienti).
Della serie a volte, purtroppo, agevolo il lavoro a colleghi che mi succedono nelle operazioni catastali successive riferite allo stesso edificio e/o unità.