Buongiorno

presentato pratica DOCFA per mancanza planimetria di una piccola abitazione.

Non accettata per:

01. DICHIARE NEL QUADRO D CON CHE TITOLO E PER CONTO DI CHI IL DICHIARANTE FIRMA (nello specifico è in corso la successione per morte della madre del dichiarante e nel quadro D era stato specificato che la dichiarante era figlia ed erede)

02. Errata rappresentazione dell'esposizione grafica: METTERE LA DESTINAZIONE D'USO DELLA UIU.

Cosa vuol dire? La planimetria è correttamente poligonata e riporta la destinazione dei vari vani (bagno, camera, cucina soggiorno) forse è dovuto alla mancata indicazione "ripostiglio" del piccolo sottoscala?

Come correggere i due punti?

Grazie

PS scusate scarsa esperienza ma per poter correggere occorre rinviare nuovamente tutto da sister? ma per le 50 euro già versate come procedere quando chiede pagamento?

Grazie ancora

Fabrizio

Ciao,

per quanto riguarda il punto 1, mi è capitata una cosa simile tempo fà, ho allegato la copia della successione; questo perchè all'agenzia delle entrate non risultava ancora la nuova intestazione della proprietà ed a quanto pare specificarlo nella relazione non è stato sufficiente.



Per il punto 2, molto probabilmente come hai scritto, prova ad inserire la destinazione del sottoscala, magari gli va bene dopo



Saluti

Grazie

ma per trasmettere con sister integrazioni debbo ripagare 50 euro come un nuovo DOFA o cosa?

Grazie ancora

Quando le pratiche vengo rigettate, i 50€, non vengono prelevati, pertanto li pagherai adesso nel presentare la nuova pratica.



Saluti

Devi inserire nome e cognome di chi firma e per conto di chi firma ed a quale titolo. Non serve allegare la successione che ancora evidentemente non è stata registrata al momento dell'invio del docfa per stessa ammissiopne di parte.








La destinazione d'uso dei locali accessori e parti comuni è obbligatoria nella redazione delle planimetrie. Ma in questo caso ti viene richiesto la specifica della destinazione d'uso dell'intera UIU.





Ti consiglio di chiedere ad un collega. Almeno, la prima volta, per non rischiare di fare danni.



Saluti