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Autore Docfa diversa distribuzione spazi interni

technobi

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 0 -  0 - Inviato: 11 Marzo 2024 alle ore 18:35

Devo predisporre e presentare un Docfa su un immobile (oggetto di lavori edili assentiti con CILA) comportanti una diversa distribuzione degli spazi interni.

Desidererei sapere se opero correttamente in particolare nella predisposizione del Docfa devo:

1) flaggare il campo "Variazione".

2) Indicare tra le opzioni in Planimetrica "g) diversa distribuzione degli spazi interni".

3) Indicare: Nulla in Unità in Soppressione; SI In unità in variazione; Nulla in Unità in Costituzione.



Altresi ho proceduto alla realizzazione al cad della planimetria dell'immobile prendendo come unità di misura 1 unità disegno = 1 metro, esempio una linea lunga 7,05 metri risulta 7.05

Ho inserito il disegno in un cartiglio polilinea primo spigolo sx in basso (0,00; 0,00) per scala 1:200 (dim. x = 39,00 ; y = 47,00).

Se ho capito bene, le planimetrie degli immobili urbani a destinaziona abitativa devono avere, per essere accettati al catasto, solo la scala 1:200.

Conservo questo file (planimetria e cartiglio estensione dxf) e al momento di associare la planimetria vettoriale con il tasto Sfoglia la importo scegliendo la scala 1:200 il software dovrebbe, così operando, calcolare correttamente le superfici con il metodo dei poligoni (fermo restante la rappresentazione planimetrica al cad con unità di misura 1 unità disegno = 1 metro.



Grazie anticipatamente a tutti.

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Autore Risposta

agri78

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 0 -  0 - Inviato: 11 Marzo 2024 alle ore 19:36

Salve,

Esatta la causale e unità in variazione

Per quanto riguarda la planimetria, a seconda delle dimensioni, io la presento anche in scala 1:100

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technobi

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 0 -  0 - Inviato: 11 Marzo 2024 alle ore 21:21

Ciao Agri, qua da noi (siamo vicini Palermo) vogliono solo planimetrie a scala 1:200.

Pertanto mi confermi, nel caso di specie, che non essendoci Unità Sopressa non devo indicare il nuovo sub. (primo sub utile e disponibile dell'intero palazzo in condominio cui l'immobile oggetto di variazione catastale fa parte) in quando rimane quello originario nel caso di aggiornamento Docfa per diversa distribuzione degli ambienti interni?

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agri78

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02 Gennaio 2012

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Capo d'Orlando (ME) -

 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2024 alle ore 05:58

Buongiorno,

non sapevo fossimo conterranei..me ne compiaccio.

Dunque, trattandosi di una variazione per diversa distribuzione interna, come già avevi indicato tu, l'immobile viene solo variato, per cui se non sopprimi non devi costituire nulla.. quindi ti riconfermo che il sub rimane lo stesso.

Per quanto riguarda le planimetrie, ordinariamente si presentano in scala 1:200, ma per immobili di ridotte dimensioni è consentita anche la scala 1:100 se non addirittura 1:50, per meglio rendere visibile la rappresentazione dei particolari.

Nel mio post precedente, e qui ho specificato meglio, ho fatto riferimento alla scala di rappresentazione per dirimere la tua incertezza..nel senso che non è obbligatorio l'uso dell' 1:200 pena il respingimento della pratica, men che meno per la particolare destinazione abitativa

poi scusami, non ho capito cosa fai operativamente per allegare al docfa la planimetria alla giusta scala di rappresentazione..cioè, mi chiedo, non usi i modelli dxf docfa nei vari formati a3 o a4 alle varie scale?

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Frank64

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Gravina in Puglia

 0 -  0 - Inviato: 15 Marzo 2024 alle ore 17:28

E' tutto perfetto continua cosi.

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technobi

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 0 -  0 - Inviato: 15 Aprile 2024 alle ore 19:31

Grazie a tutti per il contributo.

Ci sono alcune novità. Ora, in corso di lavori eseguiti al 65% (giusta CILA presentata illo tempore) il cliente vorrebbe anche collocare nel balcone di retroprospetto (che non prospetta su pubbliche vie o piazze, ecc) una veranda. Per la pratica Docfa 4.0 come devo comportarmi al termine dei lavori?

Prima effettuo la Variazione planimetrica per diversa distribuzione interna e dopo (diciamo 15-30 gg.) faccio collocare la veranda nel retroprospetto del balcone e presento un'altra variazione planimetrica per ampliamento (determinato dalla realizzazione della veranda sul balcone di retroprospetto)?

Oppure posso presentare un'unica variazione planimetrica per diversa distribuzione interna e per ampliamento (veranda sul balcone)?

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rubino
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 0 -  0 - Inviato: 16 Aprile 2024 alle ore 06:43

"technobi" ha scritto:
Grazie a tutti per il contributo.

Ci sono alcune novità. Ora, in corso di lavori eseguiti al 65% (giusta CILA presentata illo tempore) il cliente vorrebbe anche collocare nel balcone di retroprospetto (che non prospetta su pubbliche vie o piazze, ecc) una veranda. Per la pratica Docfa 4.0 come devo comportarmi al termine dei lavori?

Prima effettuo la Variazione planimetrica per diversa distribuzione interna e dopo (diciamo 15-30 gg.) faccio collocare la veranda nel retroprospetto del balcone e presento un'altra variazione planimetrica per ampliamento (determinato dalla realizzazione della veranda sul balcone di retroprospetto)?

Oppure posso presentare un'unica variazione planimetrica per diversa distribuzione interna e per ampliamento (veranda sul balcone)?



Buongiorno. È questione di tempi e di sanzioni, se chiudi i lavori della cila devi indicare questa data nel docfa e andrai in sanzione se presenti la variazione dopo un mese, la veranda la devi trattare con un PDC perché è un ampliamento con aumento di cubatura, se fai in tempo in capo al mese della cila a montare la veranda ecc. puoi fare una sola variazione con causali AMP e VSI; più tranquillo sarebbe sospendere i lavori della cila, chiedere il titolo per la veranda, montarla, riaprire i lavori cila, chiudetli entrambi nella stessa data e così puoi fare un solo Docfa con una sola data corrispondente ai passaggi comunali ed al catasto.

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technobi

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 0 -  0 - Inviato: 16 Aprile 2024 alle ore 07:12

Mi sono spiegato male. Prima finisco i lavori già assentiti con CILA e completo la variazione catastale per diversa distribuzione interna. Dopo 15-30 giorni faccio collocare la veranda nel retroprospetto e (ri) presento una seconda variazione catastale per ampliamento includendo la veranda. Sapresti dirmi l'importo della sanzione per tardiva presentazione di variazione catastale oltre i trenta giorni dalla dichiarazione di fine lavori? Il fine lavori, segue il collaudo anche degli impianti (idrico, termico, elettrico, ecc) presenti nell'immobile.... al limite posso spostarlo di sei / dodici mesi per avere più tempo per il completamento catastale?

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rubino
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 0 -  0 - Inviato: 16 Aprile 2024 alle ore 09:21

"technobi" ha scritto:
Mi sono spiegato male. Prima finisco i lavori già assentiti con CILA e completo la variazione catastale per diversa distribuzione interna. Dopo 15-30 giorni faccio collocare la veranda nel retroprospetto e (ri) presento una seconda variazione catastale per ampliamento includendo la veranda. Sapresti dirmi l'importo della sanzione per tardiva presentazione di variazione catastale oltre i trenta giorni dalla dichiarazione di fine lavori? Il fine lavori, segue il collaudo anche degli impianti (idrico, termico, elettrico, ecc) presenti nell:immobile.... al limite posso spostarlo di sei / dodici mesi peravere più tempo per il catastale?



Il minimo edittale è di 380 euro. La chiusura del balcone con la veranda necessita del titolo edilizio, la cila è ancora in corso ma riguarda altro, parallelamente alla conclusione dei lavori chiedi il PDC per la veranda, se la monti senza titolo fai un abuso edilizio in superficie e volume che non è il caso di autodenunciare nella seconda variazione catastale se non hai il titolo edilizio.

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technobi

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 0 -  0 - Inviato: 16 Aprile 2024 alle ore 09:46

Sono in Sicilia, da noi per chiudere un balcone di retroprospetto (non prospiciente con strada e spazi pubblici) con veranda senza variazione della destinazione di uso del balcone (per capirci nella veranda non si collocherà una cucina, bensì un tavolo con 4 sedie ed un armadio ripostiglio per scope, secchi, stracci, ecc) non serve il PDC bensì si procede, mediante pratica da presentare allo sportello telematico edilizia, ai sensi dell'art. 20 Legge Regione Sicilia n° 4 del 16.04.2023.



Quindi mi consigli:

Terminare le opere assentite dalla CILA originaria e presentare la variazione catastale per "diversa distribuzione degli ambienti interni" con fine lavori. Successivamente passati 10/15 gg. presentare altra pratica edilizia, ai sensi dell'art. 20 Legge Regione Sicilia n° 4 del 16.04.2023 per la collocazione della veranda nel balcone interno di retroprospetto, presentando al termine ed entro i trenta giorni dal secondo e successivo fine lavori altra variazione catastale per "ampliamento".

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st-topos

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 0 -  0 - Inviato: 16 Aprile 2024 alle ore 16:13

Scusate è edilizia libera!!!!!!

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rubino
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 0 -  0 - Inviato: 16 Aprile 2024 alle ore 16:15

"st-topos" ha scritto:
Scusate è edilizia libera!!!!!!



Dipende. La chiusura di un balcone con un infissi e vetri, cioè la classica veranda, non è edilizia libera. Le VEPA (verande panoramiche amovibili) ci rientrano ma non sono la stessa cosa, per esempio:

Rif.: www.facileristrutturare.it/news/normativ...

In base alla definizione data da Assvepa (Associazione italiana vetrate a risparmio energetico), per Vepa si intende “un sistema di chiusure trasparenti per la riduzione delle dispersioni termiche e il risparmio energetico, per la protezione, messa in sicurezza e fruizione di verande e balconi inutilizzati“. La caratteristica principale di queste strutture è quella di essere amovibili: questa è la condizione fondamentale per poterle far ricadere nell’edilizia libera poiché si tratta di lastre di vetro che chiudono la parte frontale del balcone, dal piano fino alla soletta del piano superiore, ma, essendo fatte a pannello, possono scorrere l’una sull’altra per poter essere impacchettate e, quindi, rimosse facilmente per la protezione, messa in sicurezza e fruizione di verande e balconi inutilizzati.


Il forumista ha scritto "veranda" generica, lo sa lui come sarà e si comporterà di conseguenza.

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st-topos

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 1 -  0 - Inviato: 16 Aprile 2024 alle ore 17:37

Lascia stare siti come facile ristrutturare e pensa da professionista.

Poco fa' mi è arrivata una pubblicità di un "tuo" collega geometra che pubblicizzava l'esecuzione di pratiche catastali a prezzi di saldo, a cui io non chiederei mai un consiglio.

Idem, non aggiornerei mai le mie conoscenza leggendo facile ristrutturare.

chiaro cosa voglio dire!!!!!!

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rubino
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 0 -  0 - Inviato: 16 Aprile 2024 alle ore 18:35

"st-topos" ha scritto:
Lascia stare siti come facile ristrutturare e pensa da professionista.

Poco fa' mi è arrivata una pubblicità di un "tuo" collega geometra che pubblicizzava l'esecuzione di pratiche catastali a prezzi di saldo, a cui io non chiederei mai un consiglio.

Idem, non aggiornerei mai le mie conoscenza leggendo facile ristrutturare.

chiaro cosa voglio dire!!!!!!



Ancora una volta hai avuto torto, confuta quello che c'è scritto con riferimenti precisi e non con tue illazioni, altrimenti taci e non scrivere fesserie.

Il resto te lo faccio dire come segue:

www.youtube.com/watch?v=T11w9FOV0QA

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st-topos

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 0 -  0 - Inviato: 16 Aprile 2024 alle ore 18:49

Con te si ritorna sempre al punto di partenza.

Leggi e non capisci quello che c'è scritto: "....Prima di questo emendamento, la legge italiana non si era mai espressa su questa materia e si andava a interpretazioni diverse: in alcuni comuni si potevano installare, per altri era necessaria un’autorizzazione che il più delle volte veniva negata...."

Tu da professionista come lo commenti.........Nel 1985 in italia sai quante mifgliaia di verande furono condonate?????? Sai quante migliaia di pratiche sono ancora in attesa di una risposta????

Secondo il tuo bignani "facile ristrutturare" sono tutti fessi quelli che avevano condonato visto che la legge "....non si era mai espressa.....". La Legge come scrive il tuo mentore si era espressa e anche ripetutamente. La realizzazione della veranda è un abuso edilizio tipologia 1 della L. 47/85.

Già tu portavi al pascolo le tue caprette

Ultimamente qualche amministrazione locale ha consentito qualcosa ma questo è un'altra storia.

Cancella e/o rettifica la strz che hai scritto, ignori anche questo argomento.

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