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DOCFA demolizione totale con 2 subalterni |

Michele_78
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20 Giugno 2022 alle ore 10:10
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Buongiorno a tutti, vi ringrazio per l'ospitalità. Premetto che pregeo e docfa non è il mio pane quotidiano ma... mi son trovato costretto. Chiedo venia se da qualche parte c'è già l'argomento ma.... non lo trovo proprio. Ho solo trovato questo caso: www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/doc... Ma non ha ottenuto risposta. Quindi riesumo esplicando il mio caso che è simile a quello sopra descritto. Fabbricato in pietrame malta crollato Categoria C/2 con due subalterni appartenenti a proprietari diversi. Ho provveduto a presentare un TM per demolizione totale mantenendo lo stesso numero (approvato). Ora mi trovo a madare aventi la pratica Docfa ma non vorre fare cavolate. La procedura che ho applicato è stata la seguente: - Variazione QUADRO B - Metto i riferimenti del tipo mappale - Unità in soppressione 1, Unità in costituzione 1, unità derivate 1 in categoria F - Causale .... Plaimetria per demolizione totale QUADRO U - sopprimo i due subalterni - Costituisco la nuova uiu mettendo F1 e assegnando sup da precedente TM RELAZIONE DEMOLIZIONE TOTALE EDIFICIO PERICOLANTE SENZA RICOSTRUZIONE. Quindi procedo al controllo formale che mi risponde che è corretto" e stampo il documento. La domanda è..... dato che il fabbricato era diviso inPT con proprietario Tizioe P1 con proprietario Caio, il sedime di fabbricato demolito torna ad essere di proprietà di entrambe senza divisione? Dato che in maniera automatica mi è stato "approvato" suppongo che non vada nemmeno rappresentato graficamente in quanto la particella corrisponde al sedime del fabbricato. Ho preferito essere più dettagliato possibile per non generare equivoci. Vorrei fare le cose correttamente. Vi ringrazio per l'aiuto che mi potrete dare. Nel contempo sto cercado di contattatre i tecnici all' Ade... Comunque sia..... sono in ballo e ballerò..... e vi fornirò aggiornamenti e la soluzione riscontrata affinchè possa dare una mano ai Colleghi nella mia stessa situazione. Buona Giornata
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bioffa69
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La resede rimanente dalla demolizione, va intestata ad entrambi i propiretari, e devi predisporre l'elaborato planimetrico, visto che costituisci l'area urbana. Saluti
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Michele_78
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20 Giugno 2022 alle ore 10:10
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Ti ringrazio infinitamente per la celere risposta. Quindi quando Creo la F1 non metto nessun subalterno ma andrà a pescare i dati del TM giusto?
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bioffa69
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BRESCIA
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No, se, per esempio , il tuo mappale 100, aveva due sub. 100/1, prop. Tizio, e 100/2 caio, , verifica l'elenco subalterni del mappale, se il sub. libero è il 3, la tua area urbana sarà 100/3, se tu che devi dare il "nome", alla nuova unità immobiliare. Saluti
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Michele_78
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20 Giugno 2022 alle ore 10:10
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Ti super ringrazio ...per la pazienza. Ma in che modo assegno i subalterni? mi spiego meglio.... se prima era pt e p1 ora... il sub 3 corrisponde a? il sub 4 corrisponde a? se assegno, per ipotesi, 8mq a testa..... vuol dire che c'è stata una divisione. Cosa che non c'è. La mia perplessità è proprio questa. E' Corretto "rifondere" la proprietà come se non ci fosse divisione di proprietà? in caso affermativo..... come procedere correttamente? Altrimenti... qual'è la diritta via? Grazie.
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CESKO
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non era meglio passare al CT l'area di sedime del fabbricato demolito con qualità "area fabbricato demolito"? saluti
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Michele_78
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si... avevo fatto il tuo stesso pensiero Cesko. Ma Pregeo non me lo accettava. Vuole per forza 282.
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CESKO
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"Michele_78" ha scritto: si... avevo fatto il tuo stesso pensiero Cesko. Ma Pregeo non me lo accettava. Vuole per forza 282. e cosa centra...... la variazione di qualità và fatta successivamente all'approvazione dell'Atto di Aggiornamento, mediante la presentazione del Mod. 26! poi perchè hai confermato lo stesso identificativo catastale? non era meglio attribuirene uno nuovo? non credi....
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bioffa69
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"Michele_78" ha scritto: Ti super ringrazio ...per la pazienza. Ma in che modo assegno i subalterni? mi spiego meglio.... se prima era pt e p1 ora... il sub 3 corrisponde a? il sub 4 corrisponde a? se assegno, per ipotesi, 8mq a testa..... vuol dire che c'è stata una divisione. Cosa che non c'è. La mia perplessità è proprio questa. E' Corretto "rifondere" la proprietà come se non ci fosse divisione di proprietà? in caso affermativo..... come procedere correttamente? Altrimenti... qual'è la diritta via? Grazie. Diciamo che ormai le cose sono così, per cui tu sopprimi le tue due uiu e costituisci un'unica area urbana, la resede residua dopo la demolizione. ex PRIMO DOCFA VARIAZIONE PROP. TIZIO Sopprimi fg.10 mapp. 100 sub.1 SECONDO DOCFA VARIAZIONE PROP. CAIO Sopprimi fg. 10 map.100 sub. 2 TERZO DOCFA NUOVA COSTRUZIONE U.AFF Derivata da demolizione di fabbricato Costituisci fg.10 map.100 sub. 3 area urbana, e la intesti ad entrambi. Non puoi attribuire una parte ciascuno, perchè le due unità erano sovrapposte, per cui nessuno è prop. di una porzione, ma rimangono entrambi proprietari x 1/2 dell'intero resede. Saluti
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Michele_78
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Mi affido alla tua esperienza.... Come hai letto sopra... non è il mio pane quotidiano. Quindi... posso ancora cambiare con questo mod. 26 e passare da 282 a 271? Cosa comporti il cambio numero o il mantenimento dello stesso, non ne ho proprio idea. Saresti così gentile da illuminarmi? Il problema Docfa mi rimane comunque. Oppure mettendo 271 si risolve tutto e non serve nemmeno il docfa? Se così fosse... faccio immediatamente. Grazie
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Michele_78
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Grazie per le info Super preziose. Appena ho conferma che la procedura è andata a buon fine vi informo. Molto Gentile bioffa69.
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CESKO
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"Michele_78" ha scritto: Appena ho conferma che la procedura è andata a buon fine vi informo. perchè non sei convinto della procedura da te adottata? hai abbandonato l'idea del Mod. 26? saluti
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CESKO
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"Burbe" ha scritto: Ma gli edifici in F2 collabenti cosa sono ? Non sarebbe questo il caso ? Per me in questo caso è sufficiente fare due docfa, mantenere le due unità con la giusta intestazione di diritto e inserirli in categoria F2. Anche perchè una volta demoliti se sono edifici ex rurali in zona agricola non si ricostruiscono più e si è perso quella volumetria edificatoria per il recupero urbanistico dell'edificio. Anche perchè un EDIFICIO PERICOLANTE non è un EDIFICIO DEMOLITO TOTALMENTE. in effetti il quesito iniziale non è molto chiaro! se il fabbricatoè stato raso al suolo è impensabile che lo stesso possa essere censito in cat. F/2, anche perchè l'autore (apparentemente non molto esperto in materia) ha già redatto il TM, procedendo alla demolizione totale del fabbricato (così mi è sembrato di capire) e contestualmente riconfermando lo stesso identificativo catastale (non si sà il perchè). saluti
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Michele_78
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"CESKO" ha scritto: "Burbe" ha scritto: Ma gli edifici in F2 collabenti cosa sono ? Non sarebbe questo il caso ? Per me in questo caso è sufficiente fare due docfa, mantenere le due unità con la giusta intestazione di diritto e inserirli in categoria F2. Anche perchè una volta demoliti se sono edifici ex rurali in zona agricola non si ricostruiscono più e si è perso quella volumetria edificatoria per il recupero urbanistico dell'edificio. Anche perchè un EDIFICIO PERICOLANTE non è un EDIFICIO DEMOLITO TOTALMENTE. in effetti il quesito iniziale non è molto chiaro! se il fabbricatoè stato raso al suolo è impensabile che lo stesso possa essere censito in cat. F/2, anche perchè l'autore (apparentemente non molto esperto in materia) ha già redatto il TM, procedendo alla demolizione totale del fabbricato (così mi è sembrato di capire) e contestualmente riconfermando lo stesso identificativo catastale (non si sà il perchè). saluti Allora faccio Lumi. E chiedo perdono per l'inesattezza. L'edificio in questione era un ex rurale, porato come c2 e, dopo gli eventi metereologici, materiale deteriorato precdenti piccoli cedimenti.... il tetto ha deciso di cedere e così anche parte della muratura. Quindi, onde evitare di creare danno a chi frequenta il luogo per rilassarsi, si è preferito demolire tutto. NON INTERESSA RICOSTRUIRE Questo quanto.
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