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Argomento: DOCFA DA C/6-C/2 A D/10
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bioffa69
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BRESCIA
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"eumacchia" ha scritto: Ciao Bioffa69...ho fatto leggere all'agronomo quanto mi hai scritto e preso visione della circolare 2/2012 allegato 1.Lui mi ha detto che ai fini fiscali hai ragione tu..potrei avere delle agevolazioni per quanto riguarda il pagamento delle tasse..ma il problema è che riconosciuto la ruralità per il mio fabbricato A2 rimane il problema che da un punto di vista "civile-urbanistico" non posso svolgerci l'attività di agriturismo in quanto non accatastato D10..i problemi ed i quesiti sono i medesimi che ho citato sul commento precedente.. Perchè il BURC non presenta la possibilità di effettuare cambi di categorie catastali? Volendo procedere con lo strumento della deroga comunale, quali sono gli impedimenti che non permettono la corretta esecuzione di cambio categoria catastale? E' mai possibile che un imprenditore agricolo che soddisfa tutti i requisti per poter iniziare la pratica agrituristica non può esercitare soltanto perchè non si può fare questo cambio categoria da A2 c2 c6 in D10? TI RINGRAZIO SENTITAMENTE se mi dedichi ancora un pò di attenzione. ciao Stefano, per quanto ha scritto mi sembra invece che il problema sia solo catastale, nel senso che l'unita' non e' censita come D/10. e mi sembra inoltre di capire che vorrebbe risolvere il problema censendo come D/10 attraverso il comune senza procedere alla pratica in catasto. ...cosa che evidentemente e' obbligatoria. Saluti
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SIMBA64
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Ciao fabio Restiamo in attesa di chiarimenti dal propositore del quesito, ammesso che sia fattibile il cambio catastale sarebbe comunque un'attività illeccita proprio perchè il comune gli ha già risposto in senso negativo. L'uso di un immobile o attività per essere in regola, lo sai benissimo anche tu, deve essere conforme alle norme urbanistiche e catastali, non c'è via di scampo e non si rende leggittimo la destinazione di un bene solo con il catasto. Saluti cordiali
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bioffa69
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BRESCIA
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certo, pero' guarda che eumacchia non parla affatto di problemi urbanistici, dice solo che non puo' svolgere l'attivita' perche' non censita in D/10 l'unita', percio' alla sua domanda non si puo' far altro che rispondere che deve procedere alla pratica in catasto, e non in comune come lui vorrebbe fare,...perche' mi sembra chiaro che il comune non e' la sede corretta per detta varizione. Saluti
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SIMBA64
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[quote="eumacchia"] Sono andato insieme al mio tecnico ( geometra) all'ufficio tecnico urbanistico del mio comune per chiedere informazioni per il cambio catastale e mi hanno detto che il BURC attuale non prevede cambi di categoria catastale. Il mio tecnico ha chiesto se si poteva adottare lo strumento della deroga. La risposta anche in questo caso è stata negativa ed io sinceramente non capisco i motivi. Fabio questo è quanto riporta eumacchia nel primo intervento, io capisco che è sicuramente un problema urbanistico, o forse sono andati in comune a chiedere la deroga catastale?? Su cosa poi?? Il catasto non porrà mai problemi sull'accatastamento in D10 basta che ci siano tutte le certificazioni e autodichiarazioni apposto, è il comune che pone il problema. Saluti cordiali
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eumacchia
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Buongiorno Fabio e Stefano. Mi scuso per essermi assentato a questo forum ma come vi ho detto sono in una situazione atipica. Vi ringrazio altresì per aver discusso sui miei quesiti e vi metto al corrente di ulteriori novità. Il Comune ( settore tecnico urbanistico) asserisce che il mio fabbricato ed il terreno insistono in una zona "Agricola" ( credo che si riferisca alla ZTO "E")..motivo per cui non possono essere applicate da un punto di vista urbanistico variazioni catastali... Il Catasto mi ha detto che non ci sono problemi per la variazione catastale poichè c'è una legge che dice che qualsiasi soggetto può richiedere la variazione catastale purchè vengono accertati i requisiti-benefici attinenti al suddetto cambio. Il problema secondo me è il COMUNE, quindi di tipo urbanistico..però mi sembra di capire che gli impedimenti che stanno adottando sono privi di qualsiasi fondamento giuridico..Perchè questa conclusione? Sia agli uffici della REGIONE che agli uffici DELL'AGENZIA DEL TERRITORIO mi hanno riferito che non esistono impedimenti normativi ( urbanistici) che vietano ad un imprenditore agricolo( proprietario di terreno e fabbricato. localizzati in ZTO " E" agricola) di poter richiedere la variazione in D10 perchè trattasi nella fattispecie di fabbricato strumentale per funzioni produttive connesse alle attività agricole. Posso chiedervi a questo punto le vostre considerazioni personali e professionali, alla luce di tutto questo? Grazie mille. Buona giornata .
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SIMBA64
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Salve Per rispondere al tuo quesito bisognerebbe essere esperto di materia urbanistica, e io non lo sono, chi ha redatto il PRG della zona dove hai il tuo problema credo l'abbia fatto con cognizione di causa, di solito è uno staff di persone che collaborano tutte assieme. La veccia ADT credo abbia poca influenza ai fini urbanistici nei confronti del Comune, cioè andare a chiedere al catastao su leggi urbanistiche ha scarsa rilevanza. Se ritieni che il Comune stia commettendo un abuso di potere ti devi muovere a livelli superiori con argomentazioni suffragate da leggi ben precise e mirate, e devi cominciare a porre i quesiti, agli enti interessati, in forma scritta. La forma verbale ha poco valore di fronte a terzi. Non saprei quale altro consiglio suggerirti. Saluti cordiali
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bioffa69
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BRESCIA
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"eumacchia" ha scritto: Buongiorno Fabio e Stefano. Mi scuso per essermi assentato a questo forum ma come vi ho detto sono in una situazione atipica. Vi ringrazio altresì per aver discusso sui miei quesiti e vi metto al corrente di ulteriori novità. Il Comune ( settore tecnico urbanistico) asserisce che il mio fabbricato ed il terreno insistono in una zona "Agricola" ( credo che si riferisca alla ZTO "E")..motivo per cui non possono essere applicate da un punto di vista urbanistico variazioni catastali... Il Catasto mi ha detto che non ci sono problemi per la variazione catastale poichè c'è una legge che dice che qualsiasi soggetto può richiedere la variazione catastale purchè vengono accertati i requisiti-benefici attinenti al suddetto cambio. Il problema secondo me è il COMUNE, quindi di tipo urbanistico..però mi sembra di capire che gli impedimenti che stanno adottando sono privi di qualsiasi fondamento giuridico..Perchè questa conclusione? Sia agli uffici della REGIONE che agli uffici DELL'AGENZIA DEL TERRITORIO mi hanno riferito che non esistono impedimenti normativi ( urbanistici) che vietano ad un imprenditore agricolo( proprietario di terreno e fabbricato. localizzati in ZTO " E" agricola) di poter richiedere la variazione in D10 perchè trattasi nella fattispecie di fabbricato strumentale per funzioni produttive connesse alle attività agricole. Posso chiedervi a questo punto le vostre considerazioni personali e professionali, alla luce di tutto questo? Grazie mille. Buona giornata . ma da quando il comune impedisce di procedere alle variazioni catastali?? io non capisco , la struttura e' gia' un agriturismo in comune??? se la risposta e' si, devi procedere alla variazione in catasto! se invece non puoi cambiare la destinazione in agriturismo non ha senso procedere alla variazione in catasto. mi sembra che tu confonda le due cose, e' evidente che tu puoi procedere alla variazione catastale ma mi sembra chiaro che tu posa farlo se davvero si tratta di agriturismo. Saluti
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anonimo_leccese
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Ma l'attività di agriturismo si svolge già nell'azienda ? ha già ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie atte a svolgere tale attività da parte del comune ? In caso affermativo non vedo proprio perchè il comune debba negare detta variazione catastale,..anzi se non è in categoria D10, non potrebbero esserci dei problemi a livello di agibilità ? Mi sembra strana la cosa, il comune prima autorizza ad attività agri-turistica e poi ne vieta il cambio di categoria catastale ? Mha,..inoltre, a latere, se è zona agricola, mi spiegate cosa ci fà una A2 in campagna ?? !!! fatti dare una copia delle norme ed articoli che ne vietano la variazione catastale, e poi cerca di postarle nel sito, così ce ne rendiamo conto meglio - Ciao
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SIMBA64
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Salve Segnalo solo una cosa, la mia ADE-Territorio su una verifica di pratica presentata con D10 agriturismo, mi chiede una serie di documenti integrativi fra i quali anche Copia del Piano agrituristico aziendale. Saluti cordiali
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eumacchia
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Salve a tutti.Grazie ancora per l'interesse mostrato.Cercherò di rispondere a tutti in quest'unico intervento..Il fabbricato A2 è in zona agricola perchè fu costruito 15 anni fa con l'indice agricolo e poi tramite il condono edilizio è stato sanato e condonato tutto..Chiaramente di pertinenza al fabbricato A2 ( civile abitazione 300 mq) c'è una parte C6 ( garage di 22 mq) e una parte C2( deposito di 200mq). IL fabbricato insiste su una particella di terreno di circa 2 ettari..Allo stato attuale sono imprenditore agricolo e svolgo tutt'ora l'attività agricola( ho già costituito e redatto il "FASCICOLO AZIENDALE"). La legge nazionale e di conseguenza quella regionale, vanno a disciplinare l'ATTIVITA' AGRITURISTICA come quella attività che può essere svolta solo dagli imprenditori agricoli e và limitatamente svolta in rapporto di connessione all'attività agricola che comunque deve essere sempre e comunque prevalente.Per motivi legati alla possibilità di aumentare il mio volume di affari,vorrei intraprendere questo tipo di attività.Come menzionato precedentemente non posso richiedere autorizzazioni,concessioni edilizia e presentare il relativo progetto con i locali da destinare a nuovi usi di destinazione con conseguente variazione catastale ( cucina,sala, servizi igienici,camere e altro) perchè al comune ritengono che non possono rilasciarmi nessuna autorizzazione perchè il fabbricato è nella zona territoriale omogenea "E" detta agricola, in quanto nel loro piano regolatore generale non sono previsti cambi di categoria catastale da A2 a D10.. Spero di essere stato chiaro.. La mia perplessità stà nel fatto che la legge regionale dice che ho tutti i requisiti oggettivi e soggettivi per poter intraprendere questo tipo di attività perchè trattasi sempre di attività agricola, però a livello comunale urbanistico viene esercitato un impedimento che a mio parere sembra esser privo di riferimenti normativi. Ad ogni modo seguirò il consiglio fornito gentilmente da Simba64 perchè è impensabile che in zona agricola non posso svolgere "attività agricola connessa" e per di più se il fabbricato era in una ZTO differente potevano sì rilasciarmi le autorizzazioni, però con conseguente contrasto alla normativa regionale che vieta questo tipo di attività in zone diversamente agricole..Concedetemi una riflessione che credo sia ampiamente condivisa..L'ignoranza e la presunzione se si sposano, generano situazioni raccapriccianti. SALUTI
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diddo83
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05 Settembre 2013 alle ore 11:01
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Perfugas
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Salve, chiedo nuovamente spiegazioni in merito ai messaggi iniziale di questa discussione aperta da mè, come già detto devo protocollare la richiesta di ruralità di due fabbricati ad uso strumentale (STALLA+MAGAZZINO) ed a uso abitativo, prima domanda ma è tutto fattibile?non sono scaduti i termini anche per richieste del genere? inoltre, essendo l'imprenditore agricolo non proprietario dei fondi e del fabbricato, dal modulo ho notato che la proprietaria deve registrare il contratto di comodato d'uso gratuito (essendo la moglie) per poter insierire i dati di registrazione, mi chiedo se la data di acquisizione dei requisiti di ruralità è quella del contratto oppure dall'inizio dell'attività agricola?grazie mille
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bioffa69
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"diddo83" ha scritto: Salve, chiedo nuovamente spiegazioni in merito ai messaggi iniziale di questa discussione aperta da mè, come già detto devo protocollare la richiesta di ruralità di due fabbricati ad uso strumentale (STALLA+MAGAZZINO) ed a uso abitativo, prima domanda ma è tutto fattibile?non sono scaduti i termini anche per richieste del genere? inoltre, essendo l'imprenditore agricolo non proprietario dei fondi e del fabbricato, dal modulo ho notato che la proprietaria deve registrare il contratto di comodato d'uso gratuito (essendo la moglie) per poter insierire i dati di registrazione, mi chiedo se la data di acquisizione dei requisiti di ruralità è quella del contratto oppure dall'inizio dell'attività agricola?grazie mille i requisiti li puoi far riconoscere anche adesso e l'allegato da compilare e' Allegato 1 alla circolare dell'Agenzia del Territorio n.2 del 7/8/2012, e' solo questo l'allegato corretto. Saluti
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diddo83
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05 Settembre 2013 alle ore 11:01
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Perfugas
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"bioffa69" ha scritto: "diddo83" ha scritto: Salve, chiedo nuovamente spiegazioni in merito ai messaggi iniziale di questa discussione aperta da mè, come già detto devo protocollare la richiesta di ruralità di due fabbricati ad uso strumentale (STALLA+MAGAZZINO) ed a uso abitativo, prima domanda ma è tutto fattibile?non sono scaduti i termini anche per richieste del genere? inoltre, essendo l'imprenditore agricolo non proprietario dei fondi e del fabbricato, dal modulo ho notato che la proprietaria deve registrare il contratto di comodato d'uso gratuito (essendo la moglie) per poter insierire i dati di registrazione, mi chiedo se la data di acquisizione dei requisiti di ruralità è quella del contratto oppure dall'inizio dell'attività agricola?grazie mille i requisiti li puoi far riconoscere anche adesso e l'allegato da compilare e' Allegato 1 alla circolare dell'Agenzia del Territorio n.2 del 7/8/2012, e' solo questo l'allegato corretto. Saluti Ti ringrazio, ma scusa la domanda, il contratto di comodato d'uso gratuito, essendo marito e moglie - affituario e proprietaria) è obbligatorio? o basta un contratto verbale? te lo chiedo perchè nel modulo mi chiede, in caso in cui il, l'imprenditore sia in affitto, gli estremi della registrazione
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