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Autore Docfa con CILA Sanatoria senza opere

PaisFreaky

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 0 -  0 - Inviato: 28 Settembre 2023 alle ore 16:44

Ciao a tutti,

Sto presentando una CILA Sanatoria senza opere, ovviamente legata ad una futura vendita, il cliente vuole anche che il catasto sia aggiornato e allineato alle modifiche. Siccome la data di fine lavori che inserisco nei moduli della CILA è di diversi anni fa (1971) mi sorgono diversi dubbi:

1. Ho impostato il docfa come una variazione planimetrica con diversa distribuzione interna (sopprimo il sub e divido anche la cantina) che data indico come esecuzione dell'intervento?

2. Presento prima il docfa o la CILA?

Ho specificato tutto in relazione tecnica sul docfa ma non vorrei incappare in sanzioni o annullamenti che farebbero trascinare tutto in avanti, perdendo tempo.

A qualcuno è mai capitato un caso del genere?

Grazie

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Autore Risposta

bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 28 Settembre 2023 alle ore 17:36

Devi mettere la data che hai dichiarato in Comune per la fine lavori, per cui 1971.



Le sanzioni sono prescritte, il Comune comunque, se la rendita aumenta, e se è dovuto l'IMU, farà pagare la differenza di quanto versato, per gli ultimi 5 anni.



La causale, visto che stralci la cantina, sarà VSI e DIVISIONE.



Saluti

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PaisFreaky

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 0 -  0 - Inviato: 28 Settembre 2023 alle ore 17:39

Grazie mille per la risposta, quindi posso presentare il Docfa e poi la CILA compresa di protocollo dell'aggiornamento catastale?

La consistenza non cambia e nemmeno la rendita sono due cavolatine grafiche che non incidono, quindi non credo ci saranno differenze sull'IMU nel caso per quello ci penserà la proprietà.

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CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 1 -  0 - Inviato: 28 Settembre 2023 alle ore 19:24

"PaisFreaky" ha scritto:
Grazie mille per la risposta, quindi posso presentare il Docfa e poi la CILA compresa di protocollo dell'aggiornamento catastale?

La consistenza non cambia e nemmeno la rendita sono due cavolatine grafiche che non incidono, quindi non credo ci saranno differenze sull'IMU nel caso per quello ci penserà la proprietà.



se è una CILA in sanatoria (per la quale sarà versata la sanzione pecuniaria di Euro 1.000), è normale che va aggiornata preventivamente la situazione catastale e di conseguenza presenti la CILA in Comune.

saluti

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 28 Settembre 2023 alle ore 19:26

Considera che opere interne eseguite prima del 1985 non sono soggette a sanatoria ai sensi dell'art. 48 legge 47/85. Sembra che nei giovani tecnici questa legge sia sconosciuta. Far pagare 1000 euro non dovute per una sanatoria non richiesta non è un gran piacere. Lo sa il cliente?

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CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 28 Settembre 2023 alle ore 20:20

"Latemar" ha scritto:
Considera che opere interne eseguite prima del 1985 non sono soggette a sanatoria ai sensi dell'art. 48 legge 47/85. Sembra che nei giovani tecnici questa legge sia sconosciuta. Far pagare 1000 euro non dovute per una sanatoria non richiesta non è un gran piacere. Lo sa il cliente?



va sempre verificata la data in cui sono stati effettivamente eseguiti i lavori, il giovane tecnico secondo me a sparato una data a caso (1971), come fa ad esserne sicuro....? per sentito dire?

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 28 Settembre 2023 alle ore 21:20

Quindi mi dici che se non sa quando sono stati fatti i lavori il tizio deve fare la sanatoria? Che data ci mette di esecuzione dei lavori? Una a casaccio?

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PaisFreaky

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 0 -  0 - Inviato: 29 Settembre 2023 alle ore 08:19

Ciao,

grazie a tutti per la calorosa partecipazione.

Il giovane tecnico (non più tanto giovane) ha deciso di procedere con la sanatoria dopo incontro con i tecnici dell'ufficio edilizia del comune di competenza. Si immagina che le difformità siano state in realtà eseguite in fase di costruzione e siano frutto del mancato deposito di variante a fine lavori. La sanzione è ridotta al 516 euro. Delle date sono abbastanza sicuro.

Il mio unico dubbio erano i tempi di deposito del docfa in ogni caso.

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EFFEGI
f.g.

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Irpinia

 1 -  0 - Inviato: 29 Settembre 2023 alle ore 09:08

"PaisFreaky" ha scritto:
Ciao,

grazie a tutti per la calorosa partecipazione.

Il giovane tecnico (non più tanto giovane) ha deciso di procedere con la sanatoria dopo incontro con i tecnici dell'ufficio edilizia del comune di competenza. Si immagina che le difformità siano state in realtà eseguite in fase di costruzione e siano frutto del mancato deposito di variante a fine lavori. La sanzione è ridotta al 516 euro. Delle date sono abbastanza sicuro.

Il mio unico dubbio erano i tempi di deposito del docfa in ogni caso.



Soluzione corretta e che condivido.

Per il docfa la norma obbliga alla presentazione della variazione catastale entro i 30 gg dalla fine lavori (o da quando l'immobile è divenuto servibile per l'utilizzo cui è destinato), per cui dato che sono passati oltre i 5 anni le sanzioni sono ormai prescritte.

Buona giornata.

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 29 Settembre 2023 alle ore 10:22

"PaisFreaky" ha scritto:
Ciao,

grazie a tutti per la calorosa partecipazione.

Il giovane tecnico (non più tanto giovane) ha deciso di procedere con la sanatoria dopo incontro con i tecnici dell'ufficio edilizia del comune di competenza. Si immagina che le difformità siano state in realtà eseguite in fase di costruzione e siano frutto del mancato deposito di variante a fine lavori. La sanzione è ridotta al 516 euro. Delle date sono abbastanza sicuro.

Il mio unico dubbio erano i tempi di deposito del docfa in ogni caso.



Denunciare abusi che non lo sono è una decisione completamente sbagliata. La faccenda è gestita da chi non conosce le norme.

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PaisFreaky

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 1 -  0 - Inviato: 29 Settembre 2023 alle ore 11:07

"Latemar" ha scritto:

Denunciare abusi che non lo sono è una decisione completamente sbagliata. La faccenda è gestita da chi non conosce le norme.



Scusami ma se sono presenti difformità rispetto al titolo edilizio (es. non realizzazione di una tramezza che divideva cucina e soggiorno) come si fa a non sanare se la proprietà vuole vendere l'alloggio? è sua la responsabilità della conformità edilizia senza contare che il notaio chiederà una RTI e quindi il tecnico dovrebbe dichiarare il falso per permettere di rogitare?

Non avevo dubbi sul dover procedere o meno con il sanare le difformità ma solo sulle tempistiche di presentazione dell'aggiornamento catastale.

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 29 Settembre 2023 alle ore 12:51

"PaisFreaky" ha scritto:
"Latemar" ha scritto:

Denunciare abusi che non lo sono è una decisione completamente sbagliata. La faccenda è gestita da chi non conosce le norme.



Scusami ma se sono presenti difformità rispetto al titolo edilizio (es. non realizzazione di una tramezza che divideva cucina e soggiorno) come si fa a non sanare se la proprietà vuole vendere l'alloggio? è sua la responsabilità della conformità edilizia senza contare che il notaio chiederà una RTI e quindi il tecnico dovrebbe dichiarare il falso per permettere di rogitare?

Non avevo dubbi sul dover procedere o meno con il sanare le difformità ma solo sulle tempistiche di presentazione dell'aggiornamento catastale.



Ci sono difformità che non richiedono sanatoria.

Le tue sono opere interne ante 85, se è vero quello che scrivi, rientrano nell'art.48 della Legge 47/85, pertanto il bene è regolarmente commerciabile senza buttare via soldi dalla finestra.

Per fare una RTI ci vuole un tecnico conoscitore delle norme edilizie, altrimenti è pericoloso.

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CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 29 Settembre 2023 alle ore 14:10

"PaisFreaky" ha scritto:
La sanzione è ridotta al 516 euro.



ma questo importo (Euro 516 - sanzione minima) è relativo alla SCIA in sanatoria, non alla CILA in sanatoria il cui importo è e rimane di Euro 1.000!

Forse ti sarai confuso

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