Buonasera a tutti sono nuovo del forum, il cliente deve cedere l' appartamento (atto di compravendita), il problema è che dopo un sopralluogo la planimetria catastale non è conforme allo stato di fatto (il vecchio proprietario ha eseguito i lavori senza comunicazione al Comune), l'immobile è stato costruito nel 1994, quindi per regolarizzare la planimetria catastale come mi consigliate di procedere?

Vi ringrazio per le risposte

Sei nuovo, quindi ti spiego alcune regole del forum che comunque ti invito a leggere.

Prima di aprire un nuovo topic bisogan fare una ricerca per argomenti analoghi, tasto in alto a destra, una volta trovato l'argomento ti accodi.

Qualora non dovesse esistere un caso analogo al tuo, ma ti assicuro che in questo caso ce ne sono a iosa, apri un nuovo post.

Nell'aprire il post devi fare attenzione ad inserire un titolo preciso, dettagliato, specifico per il caso.

Quello generico che hai messo tu, non serve a nulla, e devi esser fortunato se qualcuno ti risponde.

Ok??

Bene, detto ciò, per vendere devi avere la corrispondenza, pertanto, devi redigere una variazione per diversa distribuzione degli spazi interni.

Non mi preoccuperei della mancata comunicazione al comune, poichè opere interne di scarsa iportanza. In ogni caso se vuoi sanare anche la parte amministrativa, dovrai fare un accertamento di conformità ovvero una scia a sanatoria.

Spero di esser stato esauriente.

Saluti

ok grazie per le dritte😄Quindi nella causale docfa come data di ultimazione lavori ne metto una a caso? Perchè non vorrei che scattasse una sanzione al cliente?

Quando si inserisce nel Docfa la data di ultimazione lavori (costruzione o variazione) anche il tecnico è responsabile in caso si accerti una data diversa. In caso di assenza di titoli edilizi sarebbe bene far autocertificare dal proprietario (autocertificazione da conservare nello studio) la data di ultimazione delle opere realizzate in assenza di un titolo abilitativo o comunque di un documento che comprovi l'esatta data di costruzione e/o variazione. Naturalmente qualora le opere siano state ultimate (e vi siano validi elementi per dimostrarlo anche senza documenti) da oltre 5 anni rispetto alla data di scadenza per la presentazione a suo tempo dell'accatastamento ovvero della variazione catastale, basta mettere una data più o meno prossima a quella di effettiva ultimazione lavori (anche perché una data leggermente diversa, in tal caso, non inciderà comunque sulle prescritte sanzioni).

[quote="EALFIN"]Quando si inserisce nel Docfa la data di ultimazione lavori (costruzione o variazione) anche il tecnico è responsabile in caso si accerti una data diversa. In caso di assenza di titoli edilizi sarebbe bene far autocertificare dal proprietario (autocertificazione da conservare nello studio) la data di ultimazione delle opere realizzate in assenza di un titolo abilitativo o comunque di un documento che comprovi l'esatta data di costruzione e/o variazione. Naturalmente qualora le opere siano state ultimate (e vi siano validi elementi per dimostrarlo anche senza documenti) da oltre 5 anni rispetto alla data di scadenza per la presentazione a suo tempo dell'accatastamento ovvero della variazione catastale, basta mettere una data più o meno prossima a quella di effettiva ultimazione lavori (anche perché una data leggermente diversa, in tal caso, non inciderà comunque sulle prescritte sanzioni).



Quindi se io mi faccio fare l'autocertificazione del proprietario della data di fine lavori e metto nel docfa una data tipo 18/02/2004 sono apposto ?

Puoi più semplicemente scrivere in relazione un qualcosa del tipo: data ultimazione non nota, la stessa è stata dihicarata/comunicata dal committente quale più probabile/possibile.

Cosi sei a posto.

Saluti

[quote="robertopi"]Puoi più semplicemente scrivere in relazione un qualcosa del tipo: data ultimazione non nota, la stessa è stata dihicarata/comunicata dal committente quale più probabile/possibile.

Cosi sei a posto.

Saluti



Però come data nella prima pagina di compilazione del Docfa metto data ultimazione lavori tipo 18/02/2004?

ma c'è il rischio di sanzione per il proprietario?

Le sanzioni dopo 5 anni si prescrivono.

saluti

Ciao

sottopongo un caso simile. Il tecnicno professionista ha inserito nella DOCSA i dati della rendita cosi come da Agenzia delle entrate. Peccato che il proprietrario sta contestando le nuove rendite (stanno facendo ricorso) per cui ha chiesto al professionista di fare delle modifiche alla DOCSA

qualcuno ha avuto casi simili? Grazie

Ciao gioriopassi

scusa non è chiaro se il proprietario ha fatto ricorso o pretende la correzione.

Delle due l'una: se ha fatto ricorso attenda la sentenza.

Se invece è solo una minaccia e pensa che la correzione del tecnico lo esoneri dal ricorso la questione è diversa.

Ciao Ealfin e Bruno90

io a prescindere dal problema della data della fine lavori, mi preoccupererei di più di quali lavori sono stati fatti e mi chiederei a quali problemi vanno incontro il proprietrio e il tecnico.

Mi spiego meglio se i lavori fatti prevedevano la presentazione di un Pdc/DIA mi chiederei: "il proprietario/tecnico quale rischio corrono? Possono scattare denunce al contrario da parte del catasto verso il comune? il comune metterà in moto denunce per illeciti edilizi?" (obbligatorio quando ne vengano a conoscenza)

Questa sarebbe la mia preoccupazione maggiore più che indicare una data sul docfa, che a questo punto può essere una qualsiasi antecedente di almeno 5 anni tanto l'illecito non solo è già stato compiuto e per di più senza alcuna autorizzazione.

Salve, non trovo il mio argomento e posto qui. Chiedo venia, potete aiutarmi.





Salve a tutti, pongo un problema molto complicato. Mia mamma ha ereditato da testamento universale un terreno passato per successione nell’80. Il terreno, a sua volta era stato ereditato da mia nonna da sua madre sempre con regolare testamento e successione. Preciso che il terreno fa parte di un’area appartenente totalmente alla mia bisnonna che ha poi diviso ai figli. Quindi dopo la successione mia mamma eredita questa porzione che ha una sua particella personale.

Fin qui tutto bene, fino a quando qualche anno fa per un probabile errore di registrazione da parte del catasto ( probabilmente in seguito ad altre successioni) la parte di mia mamma risulta divisa tra tutti i cugini per 1/8 e addirittura al posto di mia mamma risulta nuovamente mia nonna morte nell’80. Il catasto ha riconosciuto l’errore ed ha detto che provvederà a correggere dopo che gli inviamo i testamenti, la successione ( siamo in possesso di entrambi) ed una dichiarazione dei cugini che dichiarano che di fatto non sono proprietari del suddetto. Come faccio se uno di loro non vuole firmarlo?

Insomma,..un pò ottimista,..a parte che avreste dovuto inserire il quesito nella sezione "Successioni e volture" ed aprire un nuovo argomento,..qui difficilmente qualcuno le darà risposta-

Secondo la questione è talmente complicata e leggermente confusa che è una mission impossible darle una risposta esauriente e risolutiva-

Da quel che leggo però devo intendere che trattasi del classico caso di ritorno al futuro dovute ad allineamenti rettificativi presentati magari tra una voltura e l'altra, per cui il sistema capisce fischi per fiaschi e fa risultare anche altri titolari che non dovrebbero esserci.

Sta storia della dichiarazione dei cugini non l'ho capita, a mio modo di vedere, pur con pochissime informazioni, dovrebbe bastare un'istanza in bollo di rettifica dell'intestazione all'attualità -

Ultimo, ma non per importanza, le consiglio di rivolgersi ad un tecnico molto esperto in successioni e fargli vedere tutte le carte inerenti per poter sbrogliare la mattassa, che noi pur con tutta la buona volontà, non potremmo essere in grado di farlo a distanza su un forum -

Ci faccia sapere e buona fortuna -