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Autore Divisione di Fabbricato Censito al CEU con requisito di ruralia' che genera due sub, uno che conserv

Stefano_78

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23 Ottobre 2017 alle ore 18:25

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 0 -  0 - Inviato: 23 Ottobre 2017 alle ore 18:40

Buonasera, sono nuovo del forum e novello con le pratiche di accatastamento.
Sono alle prese con un Docfa per la seguente situazione:
Fabbricato (A3) iscritto al CEU con requisito di ruralità formante una unica unità immobiliare (sub 2). Sullo stesso vengono effettuati lavori di ampliamento e divisione che generano due unità immobiliari (sub 4 (A3) e sub 5 (A3)). Il sub 5 continua ad avere il requisito di ruralità, mentre il sub 4 non possiede nessun requisito.
Ho fatto un Docfa Variazione "Planimetrica" - "Ampliamento, Divisione" e in tipologia documento ho inserito Dichiarazione Fabbricato rurale DM 26/7/2012, inserendo in Relazione Tecnica che la ruralità e richiesta esclusivamente per il sub 5, in quanto facente capo allo stesso soggetto intestatario del sub 2. Il Dofa mi viene respinto con la seguente motivazione: Il sub 4 non e' collegato alla richiesta di ruralita': deve essere trattato con docfa separato. Chi mi può aiutare indirizzandomi su come procedere? Grazie e buona serata.

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Autore Risposta

geogradi

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 0 -  0 - Inviato: 23 Ottobre 2017 alle ore 18:53

te lo hanno sospeso perchè generalmente la tipologia dovrebbe essere uguale per tutte le unità.

La nuova procedura, sembrerebbe che con unico docfa ti permetta di fare più modelli D (devo provare) ma a te cosa cambia? cioè, se fai due procedure al posto di una? Una in ordinaria e l'altra in DM26/07/2012?

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 23 Ottobre 2017 alle ore 19:01

Il consiglio che ti dò, visto che non sei obbligato come per i fabbricati rurali, da censire dal C.T. al C.F. , a dichiarare la perdita di ruralità e visto che i fabbricati abitativi non hanno alcun vantaggio di natura fiscale, a dichiarare entrambi con dichiarazione ordinaria e senza richiedere il riconoscimento dei requisiti di ruralità nemmeno all'appartamento che li possiede detti requisiti. Se invece li vuoi lo stesso richiedere i requisiti di ruralità, la via più breve è che dopo non averli richiesti detti requisiti, il giorno dopo (o lo stesso giorno se si è in tempo) di approvazione del Docfa invi la richiesta di ruralità per raccomandata A.R. , con Pec se l'invio lo fa il possessore, consegnandola a mano se ci si reca al Catasto di persona, ecc. , il tutto con decorrenza il giorno stesso dell'approvazione del Docfa approvato. In tal caso l'appartamento rurale non perderà nemmeno un giorno di ruralità.

Un paio di anni fa avevo un edificio principale composto da una sola abitazione ed avevo un corpo accessorio, ad uso cantina, annessa all'edificio per abitazione in termini catastali (una volta si poteva fare, oggi no, cioè quello di censire tutt'uno con l'appartamento e come cantine, i locali non comunicanti con l'abitazione).

L'edificio principale, dopo l'originario accatastamento, ha subìto dei crolli dei tramezzi, sprofondamenti del massetto, vistose crepe ai muri, ecc. per cui il proprietario ha rimosso i tramezzi e pavimenti per eliminare i pericoli.

La cantina di fatto è stata poi adibita a deposito di prodotti dell'attività agricola e/o delle scorte (il proprietario risiede in altro comune della Provincia abbastanza distante da quello in cui vi ricade il lotto edificato in oggetto e dove lo stesso proprietario possiede alcuni ettari di terreno).

Ho presentato una variazione catastale per FRAZ. CON CAMBIO DI DESTINAZ. creando un magazzino (cantina) ed un'unità collabente (ex abitazione). Il giorno dopo spedii la richiesta di ruralità per la Cantina con decorrenza il giorno stesso dell'approvazione del Docfa.

Nel mio caso però (a differenza di te) l'abitazione con cantina esistente, frazionata successivamente, non aveva originariamente l'annotazione di ruralità.

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Stefano_78

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23 Ottobre 2017 alle ore 18:25

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 0 -  0 - Inviato: 23 Ottobre 2017 alle ore 21:51

"geogradi" ha scritto:
te lo hanno sospeso perchè generalmente la tipologia dovrebbe essere uguale per tutte le unità.

La nuova procedura, sembrerebbe che con unico docfa ti permetta di fare più modelli D (devo provare) ma a te cosa cambia? cioè, se fai due procedure al posto di una? Una in ordinaria e l'altra in DM26/07/2012?



Grazie geogradi. A me non cambia nulla, ma non riesco a capire come procedere. Devo fare due Docfa, ma come procedo? Ho una unità in soppressione e due in costituzione. Come elaborò il primo docfa e come il secondo? Che planimetrie allego al primo e quali al secondo. È la prima volta che ho questa situazione e non so come muovermi. Ti ringrazio anticipatamente.

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Stefano_78

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23 Ottobre 2017 alle ore 18:25

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 0 -  0 - Inviato: 23 Ottobre 2017 alle ore 21:58

"EALFIN" ha scritto:
Il consiglio che ti dò, visto che non sei obbligato come per i fabbricati rurali, da censire dal C.T. al C.F. , a dichiarare la perdita di ruralità e visto che i fabbricati abitativi non hanno alcun vantaggio di natura fiscale, a dichiarare entrambi con dichiarazione ordinaria e senza richiedere il riconoscimento dei requisiti di ruralità nemmeno all'appartamento che li possiede detti requisiti. Se invece li vuoi lo stesso richiedere i requisiti di ruralità, la via più breve è che dopo non averli richiesti detti requisiti, il giorno dopo (o lo stesso giorno se si è in tempo) di approvazione del Docfa invi la richiesta di ruralità per raccomandata A.R. , con Pec se l'invio lo fa il possessore, consegnandola a mano se ci si reca al Catasto di persona, ecc. , il tutto con decorrenza il giorno stesso dell'approvazione del Docfa approvato. In tal caso l'appartamento rurale non perderà nemmeno un giorno di ruralità.

Un paio di anni fa avevo un edificio principale composto da una sola abitazione ed avevo un corpo accessorio, ad uso cantina, annessa all'edificio per abitazione in termini catastali (una volta si poteva fare, oggi no, cioè quello di censire tutt'uno con l'appartamento e come cantine, i locali non comunicanti con l'abitazione).

L'edificio principale, dopo l'originario accatastamento, ha subìto dei crolli dei tramezzi, sprofondamenti del massetto, vistose crepe ai muri, ecc. per cui il proprietario ha rimosso i tramezzi e pavimenti per eliminare i pericoli.

La cantina di fatto è stata poi adibita a deposito di prodotti dell'attività agricola e/o delle scorte (il proprietario risiede in altro comune della Provincia abbastanza distante da quello in cui vi ricade il lotto edificato in oggetto e dove lo stesso proprietario possiede alcuni ettari di terreno).

Ho presentato una variazione catastale per FRAZ. CON CAMBIO DI DESTINAZ. creando un magazzino (cantina) ed un'unità collabente (ex abitazione). Il giorno dopo spedii la richiesta di ruralità per la Cantina con decorrenza il giorno stesso dell'approvazione del Docfa.



Grazie EALFIN, avevo pensato a questo soluzione, ma se il sub originario aveva il requisito di ruralità, non devo prima fare la comunicazione di perdita dello stesso entra 30 giorni e poi procedere con un accatastamento ordinario? O i lavori di ampliamento e successiva divisione portano automaticamente alla perdita del requisito originario. Ho cercato documenti o altre informazioni ufficiali utili, ma non sono riuscito a trovare nulla. Grazie.

Nel mio caso però (a differenza di te) l'abitazione con cantina esistente, frazionata successivamente, non aveva originariamente l'annotazione di ruralità.

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 23 Ottobre 2017 alle ore 22:52

Aggiungo che per di più il tuo appartamento che stai trattando ha già perso la ruralità da tempo a meno che la divisione ovvero la fine dei lavori risalga a meno di un mese fa.

Nel tuo caso, quindi, dovresti pagare il ravvedimento operoso credo per tutti e due gli appartamenti anche se uno dei due conserva la ruralità, il tutto perchè, ruralità o meno non hai eseguito comunque la divisione entro 30 giorni.

Non pagherai sanzioni solo se dichiari una data di fine lavori entro i famosi 30 giorni.

Vedi tu se è il caso di rischiare.

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geogradi

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 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2017 alle ore 18:44

secondo me se fai come dice Ealfin fai prima.

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