Salve,

torno sull'argomento con un nuovo quesito.

Se in un appartamento che si acquista c'è qualche piccola difformità (per esempio, un tramezzo abbattuto) e il venditore effettua una DOCFA e una CILA prima di vendere, il discorso è chiuso (con il pagamento di un'eventuale sanzione da parte del venditore) o ci potranno essere ricadute successive sui nuovi proprietari?

Grazie,
M.

Basta non far pagare una sanzione magari non dovuta al venditore. Non è che io avrei voglia di spendere 1000 euro di CIL solo per stare tranquillo e magari non dovevo perchè la difformità non è un abuso.

Saluti.

Hai ragione, ma qual'è l'alternativa? Richiedere un attestato di conformità catastale da parte di un tecnico abilitato?

Se il tecnico lo redige ok, altrimenti si richiede la CILA?

Non è così.

Devi chiamare un tecnico che verifichi la regolarità urbanistica, edilizia e catastale dell'immobile E che collabori con il Notaio per aiutarlo a redigere l'atto.

saluti

L'appartamento è stato costruito, in periferia, prima del 1967 e, quindi, non era richiesta licenza edilizia.

Qui il problema sta nella dichiarazione di conformità catastale, da inserire nell'atto, in quanto ci sarebbero lievi difformità (tipo una porta o un tramezzo spostato)!