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Classamento in seguito a demolizioni pareti interne |

Arch.claudio
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30 Giugno 2019 alle ore 19:04
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Buonasera a tutti, In seguito ad una successione ho regolarizzato un appartamento con colazione in sanatoria. Negli anni si è provveduto alla demolizione della parete divisoria tra cucina e soggiorno, andando così a ridurre il numero dei vani, da 3,5 a 2,5. ( Anche se iliclassamento automatico mi ripropone 3,5 vani). Si tratta di un A3 classe 5. Il proprietario ha intenzione di vendere (per questo motivo ha regolarizzato l appartamento). l'Agenzia delle entrate accetterebbe un ridimensionamento della rendita (il classamento automatico Docfa mi ripropone 3,5 vani)? E nei confronti del proprietario che sta vendendo è più opportuna un dimensionamento della rendita o meglio che applico il classamento automatico a 3,5 vani?
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bioffa69
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BRESCIA
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Il calcolo della consistenza lo devi fare tu, considerando i vani, le eccedenze e l'aumento di eprcentuale per le pertinenze esclusive e comuni. Il classamento automatico non tiene in considerazione le eccedenze ne tanto meno l'aumento di prcentuale per le pertinenze esclusive e comuni, pertanto , in linea di massima ciò che calcola il programma è il minimo della consistenza. Il fatto che cucina e soggiorno siano stati uniti non fa diminuire necessariamente la consistenza di un vano, perchè il vano venuto a crearsi potrebbe avere consistenza di 2 vani o anche più. Detto questo, se la consistenza , per la diversa distribuzione degli spazi interni diminuisce, è evidente che l'Agenzia l'accetti, se è la realtà, non può fare altro, per quanto dici comunque non mi sembra il tuo caso. Saluti
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mellantone
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quanti mq catastali e' l'uiu? io lascierei la consistenza com'e' se l'automatico calcola 3,5 di solito lo fa tenendo conto della superficie catastale diviso la sup. del vano medio.
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Arch.claudio
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"mellantone" ha scritto: quanti mq catastali e' l'uiu? io lascierei la consistenza com'e' se l'automatico calcola 3,5 di solito lo fa tenendo conto della superficie catastale diviso la sup. del vano medio. l’appartamento è di 53 mq. Prima dei lavori era di 3,5 vani. Ora, ho fatto i calcoli compreso di eccedenze ecc, vengono 2,5 vani. Il problema che mi pomgo è: ammettendo che l’agenzia me lo convalidi, ai fini della vendita può essere dannoso al cliente una dimuzione della rendita? Ho pensato altrimenti di aumentare la classe, portando L appartamento da a3 5 classe a a3 6-7 classe.
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mellantone
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in effetti se la superficie catastale e' 53 mq 3,5 vani mi sembrano troppi..
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Arch.claudio
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Quindi mi consigliate di riportare il numero effettivi dei vani (2,5 vani) ma aumentare la classe così da avere la stessa rendita? Difficilmente al catasto vorranno una riduzione della rendita, così come il cliente In fase di vendita.
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totonno
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Per il classamento vale sempre il principio del confronto con unità immobiliari simili e dell'ordinarietà dei beni presente negli usi e consuetudini della zona. Cosa è un " appartamento con colazione" ? Non ci si può cenare o dormire ? Saluti
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Arch.claudio
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30 Giugno 2019 alle ore 19:04
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"totonno" ha scritto: Per il classamento vale sempre il principio del confronto con unità immobiliari simili e dell'ordinarietà dei beni presente negli usi e consuetudini della zona. Cosa è un "appartamento con colazione" ? Non ci si può cenare o dormire ? Saluti quindi ai fini della vendita non importa una riduzione della rendita mi state confermando
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totonno
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"Arch.claudio" ha scritto: "totonno" ha scritto: Per il classamento vale sempre il principio del confronto con unità immobiliari simili e dell'ordinarietà dei beni presente negli usi e consuetudini della zona. Cosa è un "appartamento con colazione" ? Non ci si può cenare o dormire ? Saluti quindi ai fini della vendita non importa una riduzione della rendita mi state confermando Se è ben giustificata da elementi attendibili, no, la riduzione può essere tranquillamente recepita e registrata agli atti. L'ufficio comunque può sempre accertare la rendita proposta e modificarla. Nel caso succedesse richiederebbe la differenza di imposte pagate nell'atto di compravendita. Saluti Saluti
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mellantone
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diciamo che il rischio c'e' ... nel caso la rendita venga collaudata dal catasto si pagherebbero le differenze di imposta a carico dell'acquirente, io lo renderei noto al compratore prima di avere noie, in effetti abbassare il valore di una uiu perche' si demolisce un tavolato e' un po' dubbio ... ma finche' la legge si basa sui vani catastali puo' succedere anche a livello estimativo mi sembra una boiata.
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totonno
(GURU)
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"mellantone" ha scritto: diciamo che il rischio c'e' ... nel caso la rendita venga collaudata dal catasto si pagherebbero le differenze di imposta a carico dell'acquirente, io lo renderei noto al compratore prima di avere noie, in effetti abbassare il valore di una uiu perche' si demolisce un tavolato e' un po' dubbio ... ma finche' la legge si basa sui vani catastali puo' succedere anche a livello estimativo mi sembra una boiata. Anche se confermi la rendita il rischio ce l'hai sempre, non c'è certezza che l'ufficio intervenga ad aumentare qualsiasi rendita venga proposta. Le certezze le devi trovare te tecnico nella stima con la quale determini la rendita. Non hai fatto un bel lavoro al cliente se sovrastimi la rendita per paura dell'accertamento. Vi ricordo che il tecnico non ha alcuna responsabilità nell'accertamento dell'ufficio di una rendita da egli stesso determinata e proposta. L'ufficio fa le sue valutazioni ed è nei compiti dell'amministrazione confermare o meno la rendita che è proposta proprio per questo. Saluti
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bioffa69
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BRESCIA
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Se hai cosi tanti dubbi sul calcolo della consistenza, allega la pianta. Saluti
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