Buongiorno a tutti,

sono una principiante alle prese con i primi accatastamenti per variazioni interne.
Oggi mi hanno rifiutato un docfa per un motivo per alcuni banale ma, siccome non posso permettermi un ulteriore rifiuto, vorrei essere certa della prassi da seguire.

Trattasi di appartamento con solaio, quest'ultimo quasi sicuramente è stato disegnato erroneamente nella vecchia planimetria catastale in quanto risulta più piccolo rispetto a come è attualmente, per chiarirmi meglio sembra che abbia inglobato una parte del corridoio comune dei solai (cosa strana in quanto quella parte di corridoio non portava da nessuna parte e a seguito di sopralluogo non mi sembrava proprio che fosse stata fatta una modifica alla muratura) ora...cosa scrivo in relazione tecnica? LA PRESENTE RAPPRESENTAZIONE PLANIMETRICA E' CONFORME ALLO STATO DEI LUOGHI oppure MIGLIORE IDENTIFICAZIONE GRAFICA PER RAPPRESENTAZIONE SOLAIO modifiche comunque ininfluenti sulla consistenza catastale.

GRAZIE INFINITE scusate la banalità ma sul serio è uno dei primi docfa e sto studiando.

Ciao Chicca.

Con quale motivazione ti hanno rifiutato il docfa?

Saluti

Ciao Chicca,

cosa intendi per "appartamento con solaio" ?

i.imgur.com/mYUJxjw.jpg

praticamente mi hanno detto che la porzione di solaio inglobato era un corridoio comune e di controllare sull'atto notarile se il notaio si è accorto della difformità e di riportare i dati dell'atto...ovviamente non s'è accorto di nulla quindi il tecnico mi ha detto di ridisegnare il solaio com'era precedentemente nel vecchio docfa ( mi chiedo....sto dichiarando il falso perchè a tutti gli effetti il solaio è più grande)...ora che faccio??? La dicitura "corretta rappresentazione grafica" non è sufficiente.

Non è che con questa spiegazione che ci dai soddisfi pienamente!

La volontà del venditore qual'è ? quella di vendere tutta la soffitta o sottotetto ( solaio è una definizione non da tecnico!)

La volontà dell'acquirente qual'è ? quella di acquistare tutta la soffitta ?

Ma chi ha sbagliato il notaio? o le parti che non sono state chiare e non sono state attente alla lettura del rogito, prima di firmarlo?

Comunque sia, prima di produrre modifiche ( onde non aggravare la situazione, approfondirei meglio tutta l'operazione).

Devi scrivere in relazione perchè tu consideri il solaio non a comune citando l'atto di acquisto. Ma se nell'atto si fa riferimento alla planimetria catastale con il corridoio comune, va corretto l'atto. Oppure semplicemente il corridoio è veramente a comune. Tu non puoi impossessarti del solaio modificando semplicemente la planimetria, perchè non puoi modificare i diritti su quella parte comune.

Saluti

Allora....vedo di chiarirmi: il mio cliente compra un appartamento che, a seguito di rogito intende ristrutturare...demolendo un Semplice muro divisorio, rifacendo il bagno e altra poca roba. fa una cial al comune di milano. A seguito della fine dei lavori decide di aggiornare giustamente il catasto e qua ci accorgiamo che il solaio è più grande rispetto a quello disegnato in planimetria allegata al rogito....cosa di cui il notaio, probabilmente in buona fede non ha tenuto conto avendo chiesto solo al proprietario se l'appartamento fosse conforme alla piantina catastale. Fatto sta che il solaio Ora comprende una parte che nella vecchia planimetria apparteneva al condominio, ers corridoio comune....e ovviamente non è sua e non potrebbe appropriarsene se non per usucapione e quelle balle li....!! Se il notaio avesse scritto nell'atto questa difformità a me sarebbe bastato riportare gli estremi dell'atto di rogito ma haimè non l'ha fatto!! Ora io non posso accatastarlo com'è effettivamente. ...ma mi scoccia parecchio accatastare a mio nome qualcosa che nella realtà non è così (come mi ha suggerito ol tecnico del catasto). Che facciooo??? Correggere l'atto comporta costi aggiuntivi per il cliente e vorrebbe evitarlo. Appena posso allego immagini x capirsi meglio. Grazie mille

Come causale io direi più che "esatta rappresentazione grafica" trattasi di "ampliamento e diversa distribuzione degli spazi interni". Visto che esiste il problema in merito alla titolarità (solaio appartenente ad area condominiale) l'unica soluzione è predisporre la pratica Docfa con l'inserimento della RIS1.

Saluti

"" Fatto sta che il solaio Ora comprende una parte che nella vecchia planimetria apparteneva al condominio, ex corridoio comune.... e ovviamente non è sua e non potrebbe appropriarsene ""

Non ritengo fare una cosa gradita al cliente se gli propongo di mettere in atto qualsiasi sotterfugio!


Il corridoio, ora inglobato nella soffitta ristrutturata nella soffitta o sottotetto, è di proprietà di tutto il condominio o parte di esso che ne usufruiva.


La soluzione migliore, fra le altre, è quella di rivolgersi al notaio ( anche lui ha la sua parte di colpa - ma ora parliamo d'altro! - ) far sì che sia lui a proporre un atto di rettifica, coinvolgendo il condominio o per esso l'amministratore, per regolarizzare la posizione!


Non concordo con Francesco perchè è l'unica soluzione che potrebbe innescare una miccia a scoppio ritardato!


E dopoo sì che saranno dolori!

come dice geoalfa...non si Può. ...non è di.sua proprietà

forse non hai letto la mia risposta.... ti ho suggerito l'inserimento della RIS1, così il Docfa viene accettato

saluti

Ma Francesco, non è che gli dai un buon consiglio!

Sì il DocFa potrebbe essere approvato con riserva!

Ma la proprietà la cambia solo una sentenza oppure un rogito notarile!

su questo sono pienamente d'accordo con te, in quanto la restante porzione di solaio appartiene al condominio....

la mia domanda e che quando è stata presentata la CILA con allegato il titolo di proprietà e planimetria catastale, il Comune che cavolo ha esaminato????

ciao Gianni

Cesko, è da tempo che il Comune non rilascia più autorizzazioni per questo tipo di interventi. È il proprietario che autodichiara. Saluti.