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Autore Calcolo rendita fotovoltaico

andrix14

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 0 -  0 - Inviato: 07 Novembre 2014 alle ore 12:10

Ciao. Premetto che ho cercato più volte nel forum e secondo le circolari.

Si tratta di determinare quando accatastare o meno un impianto fotovoltaico, e leggo che per alcuni casi le voci sono discordanti specie per impianti superiori ai 3 kw e con incremento rendita inferiore al 15%.

Ho letto sul forum stesso che in caso di impianto con incr. rendita inferiore al 15% della rendita casa si deve procedere alla variazione catastale ma senza incrementare la rendita (con aumento classe). Altri pareri sentiti e letti concordano invece nel non procedere a nessun tipo di variazione. Ho qualche dubbio di interpretazione quindi sulla circolare 36/20113.

Comunque ecco il caso : abitazione A7 con rendita circa 800 € ed impianto da 5.60 kw costato nel 2010 circa 30000 iva inclusa.

Ho trovato una formula per determinarla : costo impianto x 0.75 x 0.50 x 0.02 . Nel mio caso circa 230 €.

Il 15% casa è quindi = 120 €. Il fotovoltaico comporta un incremento. Tutto dipende dalla formula. E' corretta? E' questo il metoto per determinare la redditività di un impianto?

grazie

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Autore Risposta

geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 08 Novembre 2014 alle ore 10:45

Nella tua ricerca, forse è carente l'oggetto del questo, perchè:

www.google.it/cse?cx=partner-pub-5056827...

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andrix14

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 0 -  0 - Inviato: 08 Novembre 2014 alle ore 11:43

grazie. girando intorno alle ricerche ho trovato questo file della regione Trentino (che potrebbe fornire informazioni)

www.stsolari.it/foto/doc/linee%20guida%2...

Per chiedere un vostro parere, un confronto: potrebbe essere corretto come ho impostato il calcolo della rendita del fotovoltaico per determinare se sup. o inf. al 15% di quella della casa?

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 10 Novembre 2014 alle ore 19:24

Penso di non aver compreso il tuo quesito speciqa l'ultima fra.

nel frattempo leggiti questo link:

www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/doc...

spero che in qualche modo ti possa essere utile.

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andrix14

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 0 -  0 - Inviato: 11 Novembre 2014 alle ore 14:18

ti ringrazio per la collaborazione. ho provato a leggere sommariamente tutte le discussioni ma non appartengono al mio caso, in quanto da me si tratta di abitazione civile A7 con impianto domestico (senza vendita di energia) sulla copertura.

Non devo procedere con l'individuazione autonoma. Devo solo stabilire se con le mie caratteristiche e il costo dell'impianto, calcolando la "rendita" catastale dei pannelli, supero o non supero il 15% della rendita della casa stessa. (secondo la formula della rivalutazione rispetto l'epoca 88-89 ecc)

Parlando con altri colleghi e cercando nella rete ho percepito che c'è molta confusione in materia, persino ponendo il quesito all'Agenzia stessa.

Per il momento ringrazio ancora.

Ciao

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 11 Novembre 2014 alle ore 16:31

OK!

l'argomento lo vedi ampiamente dibattuto qui dove al quesito eccellente di Referente, si risponde con puntualità impeccabile specialmente Topogeo !

www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/doc...

Secondo me è un pò difficile che in una uiu A/7 la rendita catastale venga aumentata del 15% con il solo apporto di un impianto fotovoltaico di potenza inferiore a 3 Kw (chilowatt) .

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 11 Novembre 2014 alle ore 17:02

Mi sono perso.

La potenza dell'impianto è inferiore a 3 oppure è 5.60 Kw ?

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 11 Novembre 2014 alle ore 17:31

Onde evitare che si inneschi una burla su questo argomento, che di burle non ne ha bisogno.

Anche se non ce n'era bisogno, perchè correttamente ripostato nelle discussioni citate, oltre che nelle GUIDE e nelle NORMATIVE a disposizione su questo sito, riporto testualmente:

La circolare 31892 del 22/06/12

"... In particolare, non sussiste alcun obbligo di dichiarazione al catasto, qualora sia soddisfatto almeno uno dei seguenti requisiti:

• la potenza nominale dell'impianto fotovoltaico non è superiore a 3 chilowatt;

• la potenza nominale complessiva, espressa in chilowatt non è superiore a tre volte il numero delle unità immobiliari le cui parti comuni sono servite dall'impianto, indipendentemente dalla circostanza che sia installato al suolo ovvero, sia architettonicamente o parzialmente integrato ad immobili già censiti al catasto edilizio urbano;

• per le installazioni ubicate al suolo, il volume individuato dall'intera area destinata all'intervento (comprensiva, quindi, degli spazi liberi che dividono i pannelli fotovoltaici) e dall'altezza relativa all'asse orizzontale mediano dei pannelli stessi, è inferiore a 150 m, in coerenza con il limite volumetrico stabilito all'art. 3, comma 3, lettera e) del decreto ministeriale 2 gennaio 1998, n. 28.

L'obbligo della dichiarazione in catasto, quando ne ricorrono i presupposti, resta in carico ai titolari dei diritti reali
sull'immobile.

All'uopo pare utile rammentare che il soggetto obbligato, in base ai principi generali stabiliti
dall'ordinamento, può incaricare dell'adempimento altri soggetti, mediante specifica delega redatta nelle forme di legge ;

in tale circostanza, la dichiarazione è sottoscritta, per la proprietà, dal soggetto delegato".

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 11 Novembre 2014 alle ore 18:16

Da Circolare AdT n.31892 del 22/06/2012


2. Le installazioni fotovoltaiche per le quali sussiste l'obbligo di accatastamento.

(OBBLIGO O MENO DI ACCATASTARE AUTONOMAMENTE L'IMPIANTO)

Con riferimento alle installazioni fotovoltaiche architettonicamente integrate o parzialmente integrate (definite ali 'art. 2 del decreto del M inistro dello sviluppo economico del 19 febbraio 2007, emanato di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare) ed a quelle realizzate su aree di pertinenza, comuni o esclusive, di fabbricati o unità immobiliari censiti al catasto edilizio urbano, si precisa che, in coerenza con i principi generali esposti nella citata risoluzione n. 3 del 2008, non sussiste l'obbligo di accatastamento come unità immobiliari autonome, in quanto possono assimilarsi agli impianti di pertinenza degli immobili.

(OBBLIGO DI AGGIORNARE LA RENDITA CATASTALE DELL'IMMOBILE ASSERVITO DALL'IMPIANTO)

In proposito, si chiarisce che è necessario procedere, con dichiarazione di variazione da parte del soggetto interessato, alla rideterminazione della rendita catastale dell'unità immobiliare a cui l'impianto risulta integrato, allorquando lo stesso ne incrementa il valore capitale (o la relativa redditività ordinaria) di una percentuale pari al 15% o superiore, in accordo alla prassi estimativa adottata dall'amministrazione catastale. In tal senso, l'Agenzia del Territorio ha dato istruzioni con circolare n. 10 del 4 agosto 2005, nell'ambito dell'applicazione dell'art. l, comma 336, della legge 30 dicembre 2004, n. 311.

Di contro, non hanno autonoma rilevanza catastale, e costituiscono sempliCi pertinenze delle unità immobiliari, le porzioni di immobili ospitanti gli impianti di produzione di energia di modesta entità in termini dimensionali e di potenza, quali, ad esempio, quelli destinati prevalentemente ai consumi domestici delle abitazioni.

...

In questi termini a mio parere, difficilmente il solo impianto fotovoltaico incide sulla rendita, considerato il forte investimento attuato, per una percentuale superiore al 15% a meno che non venga lo stesso intero immobile interessato da una serie di opere di ristrutturazione.

Saluti.

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SIMBA964

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in fede con DIO

 0 -  0 - Inviato: 11 Novembre 2014 alle ore 18:36

Salve



Qualcuno ha un procedimento matematico corretto per calcolare quel 15% di cui parla la circolare??

Ovviamente spiegato con un esempio ben preciso.

Saluti cordiali

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robertopi

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 0 -  0 - Inviato: 11 Novembre 2014 alle ore 19:01

forse può essere d'aiuto questa discussione

www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/doc...

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 11 Novembre 2014 alle ore 21:51

Vediamo anche la circolare AdT n.10 del 4 agosto 2005. Per non farci mancare nulla

.......

g) sintesi dei dati accertati dai quali discende l’incoerenza della rendita iscritta negli atti catastali:
g1) uiu non dichiarate in catasto ed afferenti a fabbricati urbani già noti;
g2) uiu con diversa destinazione d’uso derivante da interventi edilizi;
g3) uiu con destinazione d’uso autorizzata ma non coerente in catasto;
g4) uiu con forte incremento di valore e redditività dovuto a ristrutturazione;
g5) uiu con forte incremento di valore e redditività dovuto a manutenzione straordinaria;
g6) uiu variate nella consistenza catastale;
g7) uiu variate nelle caratteristiche tipologiche, distributive e/o impiantistiche;
g8) uiu sottoposte a restauro e/o risanamento conservativo;
g9) uiu non dichiarate in catasto afferenti a fabbricati di nuova costruzione;....

......

Le tipologie di cui ai punti g4), g5), g7) e g8) hanno rilevanza nel solo caso in cui l’effettuazione degli interventi abbia comportato un incremento del valore di mercato immobiliare e della relativa redditività superiore al 15 % (cfr. comma 1, lettera a dell’articolo 2 del Provvedimento direttoriale in esame) rispetto a quelli posseduti dalla medesima uiu nelle condizioni originarie, precedenti l’intervento edilizio.

......

Tutto sta a stimare questo 15% e non è per niente facile!

Dovremo fare un rapporto tra il valore di costo dell'impianto con quello dell'intera UIU, otterremmo una percentuale che dovrà essere confrontata con quel 15%.

Certo è che se l'impianto mi diminuisce i costi di gestione avrò una maggiore redditività. Su questo ho qualche perplessità.

Saluti.

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andrix14

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 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2014 alle ore 18:18

"geoalfa" ha scritto:
Onde evitare che si inneschi una burla su questo argomento, che di burle non ne ha bisogno.

Anche se non ce n'era bisogno, perchè correttamente ripostato nelle discussioni citate, oltre che nelle GUIDE e nelle NORMATIVE a disposizione su questo sito, riporto testualmente:

La circolare 31892 del 22/06/12

"... In particolare, non sussiste alcun obbligo di dichiarazione al catasto, qualora sia soddisfatto almeno uno dei seguenti requisiti:

• la potenza nominale dell'impianto fotovoltaico non è superiore a 3 chilowatt;

• la potenza nominale complessiva, espressa in chilowatt non è superiore a tre volte il numero delle unità immobiliari le cui parti comuni sono servite dall'impianto, indipendentemente dalla circostanza che sia installato al suolo ovvero, sia architettonicamente o parzialmente integrato ad immobili già censiti al catasto edilizio urbano;

• per le installazioni ubicate al suolo, il volume individuato dall'intera area destinata all'intervento (comprensiva, quindi, degli spazi liberi che dividono i pannelli fotovoltaici) e dall'altezza relativa all'asse orizzontale mediano dei pannelli stessi, è inferiore a 150 m, in coerenza con il limite volumetrico stabilito all'art. 3, comma 3, lettera e) del decreto ministeriale 2 gennaio 1998, n. 28.

L'obbligo della dichiarazione in catasto, quando ne ricorrono i presupposti, resta in carico ai titolari dei diritti reali
sull'immobile.

All'uopo pare utile rammentare che il soggetto obbligato, in base ai principi generali stabiliti
dall'ordinamento, può incaricare dell'adempimento altri soggetti, mediante specifica delega redatta nelle forme di legge ;

in tale circostanza, la dichiarazione è sottoscritta, per la proprietà, dal soggetto delegato".



Il mio caso come accennato nel primo messaggio non rientra nel limite dei 3 Kw, altrimenti non scrivevo conoscendo anche io la circolare. Avendo una potenza di 5.60 kW devo appunto stabilire con formula matematica quanto sia la rendita del solo fotovoltaico da confrontare con il 15% della rendita della casa (da come l'ho intesa io).

Quindi se ho rendita casa di 1000 €, il suo 15% è 150 €. Ipotizzando che con le formule che ho allegato sopra, ricavo una rendita fotovoltaico di 200 € allora dovrò procedere con l'aumento di una classe oppure se il comune non ha classi successive, con l'aumento di 0,5 - 1 vano...

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 12 Novembre 2014 alle ore 18:27

Nella corretta risposta di robertopi si fa riferimento a impianto privato fotovoltaioco che serve a più UIU, che condivido e, per pratiche già portate a compimento con successo, dopo ampio dibattimento con i tecnici catastali, si è convenuto di considerare la potenza installata e ripartita fra le varie uiu nel loro insieme!

E dirò di più: come al solito c'è qualche ufficio che fa repubblichetta a sé e se ne fregano delle norme della direzione centrale e delle modalità in essere neglia ltri uffici Privinciali!

saluti

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