Salve a tutti, mi trovo alle prese con il proprietario di un immobile precedentemente accatastato in questo modo. PIANO SEMINTERRATO : 2 locali classificati C/2 ciascuno, PIANO PRIMO : abitazione principale A/3.
Il proprietario vorrebbe aggiustare tali destinazioni per ridurre i costi dell'IMU.
in effetti uno dei due locali C/2 potrebbe a mio avviso essere inglobato come altro vano dell'abitazione sovrastante. in realtà più di un vano perchè il locale è di 80 mq. nel tempo da magazzino si è trasformato in una comune stanza utilizzata soprattutto nei periodi estivi. O conviene farla diventare una unità abitativa (monovano) a tutti gli effetti per la presenza di un bagnetto di servizio? avete altre alternative ?

Ciao, io penso che:

1) se l'unità edilizia (3 u.i.u) è così stata accatastata è perchè in Comune esistono gli atti autorizzativi che l'hanno portata alla situazione attuale. Quindi prima di variare il catasto occorrerà variare la situazione in Comune (es. pratica edilizia).

2) le variazioni (in generale) vanno fatte a seguito di reali modifiche avvenute o da realizzare (fisiche, destinazione ecc.), non per rendere felice il committente. Siamo responsabili di ciò che facciamo.

3) nel tuo caso poi, prima di valutare una pratica catastale farei tutte le valutazioni del caso:

-presa visione dell'attuale imu e DI COME VENGONO, SE LO SONO, CONSIDERATE LE PERTINENZE, se sono pertinenze i due c/2 (dovrebbe essere però considerato solo un c/2 e non entrambi)

- calcolo teorico (se lo si sa fare altrimenti ci sono le associazioni di categoria che lo fanno) di nuova imu a seguito della variazione che si intenderebbe fare (non è detto che l'imu diminuisca, di sicuro aumenta di 1/4 di vano l'abitazione o forse anche d più se il conteggio precedente dei vani era arrotondato per difetto) e le rendite sui c/2 sono basse...da verificare!

se il c/2 di 80 mq lo fai "diventare" un'abitazione allora si che t aumenta l'imu!!!! diventa una seconda casa!