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Autore Accatastamento tetto condominiale

BRUNELLA

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19 Aprile 2025 alle ore 17:06

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 0 -  0 - Inviato: 19 Aprile 2025 alle ore 17:27

Buonasera, desidero sapere se e come si può procedere in un condominio per accatastare separatamente il SOLO TETTO. Grazie mille.

Preciso che il condominio è già esistente. Per confusioni/errori notarili precedenti, ad oggi la proprietà del tetto è oggetto di discussioni relativamente alla proprietà. TUTTI i condomini concordiamo sul redigere un atto notarile, poi regolarmente registrato, con il quale si dichiara che il tetto è proprietà comune a tutti. Per fare questo però il notaio chiede che il tetto, per poterlo citare specificatamente nell'atto, sia accatastato separatamente. Purtroppo i tecnici interpellati per l'accatastamento non sanno come procedere, ritenendo anomala la richiesta.

Grazie di nuovo.

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Autore Risposta

CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 20 Aprile 2025 alle ore 12:03

Buongiorno, in teoria ed in pratica se il tetto/sottotetto è comune a tutti i condomini, non occorre il successivo atto notarile per l'intestazione ma basta solo la pratica di accatastamento.

saluti

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BRUNELLA

Iscritto il:
19 Aprile 2025 alle ore 17:06

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 0 -  0 - Inviato: 20 Aprile 2025 alle ore 18:39

Grazie mille, però, come ho precisato sopra, a causa di errori/confusioni nei rogiti dei condomini (nel rogito di due condomini - acquirenti all'asta - il tetto risulta comune a tutti, in altri risulta essere di proprietà di un condomino che ne aveva tenuto per sè il diritto di proprietà - cosa che poteva fare essendo a suo tempo lui l'originario proprietario dell'intero stabile - ma che successivamente è fallito e i suoi due appartamenti rimasti sono stati messi all'asta (quelli in cui risulta proprietà comune). In tale occasione il perito del tribunale non ha considerato il tetto di proprietà esclusiva della persona fallita, ricomprendendolo tra le parti comuni a tutto il condominio.) A suo tempo abbiamo segnalato la cosa al tribunale, prima che l'asta si concludesse, ma siamo stati ignorati. Dopo varie peripezie, siamo stati consigliati da un avvocato presidente di una associazione di condomini, visto che TUTTI gli attuali condomini concordano e sono disposti, di redigere un regolamento di condominio in cui tutti riconosciamo il tetto come proprietà comune, firmarlo davanti al notaio, il quale espleterà tutte le registrazioni immobiliari necessarie affinché, anche in caso di successive vendite, il tetto risulti regolarmente bene comune a tutti. Per fare questo atto il notaio richiede che il tetto sia accatastato.

La cosa è pasticciata, ma proprio per questo desideriamo fortemente sistemarla. Grazie ancora

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CESKO

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07 Novembre 2006

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 22 Aprile 2025 alle ore 11:14

Ripeto, non occorre recarsi dal Notaio (al momento), ma ricostruire la situazione partendo esclusivamente da tutti i titoli di provenienza di ogni singolo condomino e contestualmente attribuire la proporzionale quota di possesso a loro spettante relativa al tetto comune.

La norma è chiara (trattasi di quote provvisorie da definire con atto legale reso pubblico).

saluti

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 22 Aprile 2025 alle ore 11:21

"BRUNELLA" ha scritto:
Grazie mille, però, come ho precisato sopra, a causa di errori/confusioni nei rogiti dei condomini (nel rogito di due condomini - acquirenti all'asta - il tetto risulta comune a tutti, in altri risulta essere di proprietà di un condomino che ne aveva tenuto per sè il diritto di proprietà - cosa che poteva fare essendo a suo tempo lui l'originario proprietario dell'intero stabile - ma che successivamente è fallito e i suoi due appartamenti rimasti sono stati messi all'asta (quelli in cui risulta proprietà comune). In tale occasione il perito del tribunale non ha considerato il tetto di proprietà esclusiva della persona fallita, ricomprendendolo tra le parti comuni a tutto il condominio.) A suo tempo abbiamo segnalato la cosa al tribunale, prima che l'asta si concludesse, ma siamo stati ignorati. Dopo varie peripezie, siamo stati consigliati da un avvocato presidente di una associazione di condomini, visto che TUTTI gli attuali condomini concordano e sono disposti, di redigere un regolamento di condominio in cui tutti riconosciamo il tetto come proprietà comune, firmarlo davanti al notaio, il quale espleterà tutte le registrazioni immobiliari necessarie affinché, anche in caso di successive vendite, il tetto risulti regolarmente bene comune a tutti. Per fare questo atto il notaio richiede che il tetto sia accatastato.

La cosa è pasticciata, ma proprio per questo desideriamo fortemente sistemarla. Grazie ancora





Per come la descrivi, non mi sembra molto pasticciata, dici:

1- che il prop di tutto l'immobile, si era tenuto detto sottotetto, pertanto escludendolo da tutte le altre uiu.

2- che l'unità a cui era stato legato il sottotetto, è stata divisa in due uiu (che poi sono andate all'asta), e il sottotetto, che era esclusivo dell'uiu originaria, è stato attribuito, comune alle due uiu derivate.



Pertanto il sottotetto, è comune solo alle due uiu andate all'asta.



Quale altro elemento, ti fa dire che sia comune a tutte le uiu?

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CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 22 Aprile 2025 alle ore 11:34

"bioffa69" ha scritto:
Per come la descrivi, non mi sembra molto pasticciata, dici:

1- che il prop di tutto l'immobile, si era tenuto detto sottotetto, pertanto escludendolo da tutte le altre uiu.

2- che l'unità a cui era stato legato il sottotetto, è stata divisa in due uiu (che poi sono andate all'asta), e il sottotetto, che era esclusivo dell'uiu originaria, è stato attribuito, comune alle due uiu derivate.



Pertanto il sottotetto, è comune solo alle due uiu andate all'asta.



Quale altro elemento, ti fa dire che sia comune a tutte le uiu?



ESATTO

poi eventualmente, il tutto verrà sistemato a livello notarile (ma ai fini del censimento della U.I., non dovrebbero esserci problemi).

saluti

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BRUNELLA

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19 Aprile 2025 alle ore 17:06

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 0 -  0 - Inviato: 22 Aprile 2025 alle ore 14:06

Grazie a tutti, il pasticcio originario sta nel fatto che l'ex proprietario signor XY, in occasione delle prime vendite, aveva tenuto PER SE STESSO la proprietà del tetto; (nei tre rogiti di cui uno mio) c'è scritto proprio che "XY ha tenuto PER SE' il diritto di proprietà per poter essere poi libero di sopraelevare", non è precisata l'attribuzione del tetto a questo o a quell'altro appartamento. Non so perché e per come (se per errore o altro) i periti dell'assegnazione all'asta dei due appartamenti che erano ancora di XY nel momento del mio acquisto, abbiano assegnato i due appartamenti con tutte le parti comuni previste dal codice civile, senza citare nulla del tetto che, a quel punto, è stato considerato parte comune a TUTTI. Ma, alla luce di approfondimenti "legali e tecnici" risultano sia l'inconcruenza con i primi tre rogiti (di cui uno mio), sia l'interpretazione che il TETTO a tutt'oggi sia ancora di proprietà di XY...... Per risolvere tutto questo VERO PASTICCIO (facciamo causa al perito del tribulale????!!!!!! direi di no...........) sembra che :

- XY con atto notarile rinunci al diritto di proprietà di cui al mio (e nostri),

- in tal modo automaticamente la proprietà passerebbe a TUTTI i condomini, i quali sottoscriverebbero un regolamento (con atto notarile) in cui il tetto è proprietà comune a tutti (ovviamente citando l'atto di rinuncia di XY).

E' proprio per redigere i due atti suddetti che il notaio chiede che il tetto sia accatastato. Come fare se il tetto è una parte comune non censibile? Non troviamo indicazioni in merito e anche al catasto..........

Grazie ancora una volta. Buona giornata a tutti

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 23 Aprile 2025 alle ore 11:21

"BRUNELLA" ha scritto:
Grazie a tutti, il pasticcio originario sta nel fatto che l'ex proprietario signor XY, in occasione delle prime vendite, aveva tenuto PER SE STESSO la proprietà del tetto; (nei tre rogiti di cui uno mio) c'è scritto proprio che "XY ha tenuto PER SE' il diritto di proprietà per poter essere poi libero di sopraelevare", non è precisata l'attribuzione del tetto a questo o a quell'altro appartamento. Non so perché e per come (se per errore o altro) i periti dell'assegnazione all'asta dei due appartamenti che erano ancora di XY nel momento del mio acquisto, abbiano assegnato i due appartamenti con tutte le parti comuni previste dal codice civile, senza citare nulla del tetto che, a quel punto, è stato considerato parte comune a TUTTI. Ma, alla luce di approfondimenti "legali e tecnici" risultano sia l'inconcruenza con i primi tre rogiti (di cui uno mio), sia l'interpretazione che il TETTO a tutt'oggi sia ancora di proprietà di XY...... Per risolvere tutto questo VERO PASTICCIO (facciamo causa al perito del tribulale????!!!!!! direi di no...........) sembra che :

- XY con atto notarile rinunci al diritto di proprietà di cui al mio (e nostri),

- in tal modo automaticamente la proprietà passerebbe a TUTTI i condomini, i quali sottoscriverebbero un regolamento (con atto notarile) in cui il tetto è proprietà comune a tutti (ovviamente citando l'atto di rinuncia di XY).

E' proprio per redigere i due atti suddetti che il notaio chiede che il tetto sia accatastato. Come fare se il tetto è una parte comune non censibile? Non troviamo indicazioni in merito e anche al catasto..........

Grazie ancora una volta. Buona giornata a tutti





Mah, a mio avviso valgono le date dei rogiti.



Se l'ex prop. ha venduto, tenendosi il sottotetto (che a questo punto penso, non rappressentato nelle schede), per esempio nel 2000, per cui di fatto comune alle uiu che lui ha tenuto, quando poi le ha divise, gli atti successivi, quando citano l'articolo 1117 c.c., non comprendono quel sottotetto, perchè esclusivo delle uiu dell'ex prop., e non comuni al condominio, se una cosa è mia, tu nel tuo atto , citando l'articolo, non diventi proprietaria della mia prop. esclusiva, ci mancherebbe.



Comunque devi dare incarico ad un tecnico, che studierà tutte le carte, magari consultando anche un avvocato.



Io la vedo, come sopra ti ho descritto, pertanto, vista la necessità di denunciare il sottotetto, sempre non sia già rappresentato sulle scchede, il tecnico incaricato, denuncierà il sottotetto come deposito, come unità immobiliare, non come bcnc, (perchè di fatto non le è, è solo di chi ne ha la prop., come da atti dell'ex prop dell'intero immobile), in carico all'ex proprietario, allegando copia rogito e utilizzando la causale RECUPERO SITUAZIONE PREGRESSA, non vedo altre possibilità.



Il sottotetto diventerà un deposito, intestato all'ex prop..



Saluti



P.S. Aggiungo, dò per scontato che il sottotetto non sia rappresentato, che le abitazioni all'asta, non sono diventate prop. dl sottotetto, perchè non rappresentato.

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BRUNELLA

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 0 -  0 - Inviato: 23 Aprile 2025 alle ore 14:34

Di nuovo grazie per la sua cortese pazienza.

Saluti.

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CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 23 Aprile 2025 alle ore 17:23

"BRUNELLA" ha scritto:
Di nuovo grazie per la sua cortese pazienza.

Saluti.



Eviti gli Avvocatucci ed i Notai desiderosi di quattrini e si affidi ad un buon tecnico (preferibilmente Geometra) che ama veramente il suo lavoro.

saluti

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BRUNELLA

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19 Aprile 2025 alle ore 17:06

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 0 -  0 - Inviato: 23 Aprile 2025 alle ore 17:33

Sì, grazie. Questo è già stato fatto. Il geometra incaricato si è anche recato al catasto per avere consiglio in merito, ma nessuno ha saputo dargli indicazioni circa l'accatastamento del tetto (con falde, non lastrico solare). Se fosse lastrico solare sarebbe F5, ma il nostro caso trattasi semplicemente il solo tetto a falde.

Saluti.

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CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 23 Aprile 2025 alle ore 17:39

"BRUNELLA" ha scritto:
Il geometra incaricato si è anche recato al catasto per avere consiglio in merito



Ma a fare cosa? una passeggiata......!

La norma è chiara, bisogna inserire nella pratica Docfa gli Estremi dei Titoli giustificativi dell'intestazione al catasto!


** Nonn occorro ulteriori commenti**

il collega "bioffa69" è stato più che chiaro e coinciso in merito alla sua problematica.


cambi tecnico, è un consiglio.

saluti

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