Ciao a tutti

Volevo esporvi quanto segue e sentire alcuni vostri pareri.

Nel preparae un FR, in un Comune dove non ho mai operato, mi sono letto le norme di attuazione del P.U.C. e... ho trovato scritto che non sono amessi frazionamenti in alcune zone omogenee (tipo C, D...), salvo non si tratti di frazionamenti sucessivi all'approvazione di un piano attuativo.

Non vi è nessuna indicazione di lotto minimo, quindi, se (come nel mio caso) si ha un'area di 3 ha e la si vuole dividere in due parti quasi uguali, ciò non è possibile per via di quanto sopra.

Non vi sembra eccessivo???

Pensate che quanto prescritto da queste norme di attuazione sia legale???

Grazie mille per i vostri eventuali commenti e consigli.

be se è per divisione ereditaria, sorvoli il problema non depositandolo.......
ma nel tuo caso........non saprei cosa dirti, visto che ci sono i presupposti per una lottizzazione abusiva(sempre secondo le norme di attuazione)

:? :? :?

Come sapiamo l'art.30 del D.P.R. 380/2001 dice:

"... nonché quando tale trasformazione venga predisposta attraverso il frazionamento e la vendita, o atti equivalenti, del terreno in lotti che, per le loro caratteristiche quali la dimensione in relazione alla natura del terreno e alla sua destinazione secondo gli strumenti urbanistici, il numero, l'ubicazione..."

Per come la leggo io, se da un'area di ha.3, vai a scorporare una porzione, anche solo, di mq.5000, non mi pare si possa palesare la lottizzazione abusiva; al contrario, se dalla stessa area ricavi 5 o più lotti, penso che potrebbe essere lecito pensare il contrario.

Non credete???

Ad'ogni modo, se il D.P.R. 380/2001, dice quanto sopra, il Comune, può a prescindere, non ammettere frazionamenti???

Grazie