Mi sembra che non sia bene ignorare o snobbare la proposta/richiesta di certificazioni che ha contagiato anche il nostro campo
www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/geo... anche perché la topografia è di per sé una materia a cavallo fra l'attività professionale e quella imprenditoriale, e nell'impresa la certificazione ha già fatto larga breccia.
Non sono un estimatore delle “certificazioni di qualità” che regolano minuziosamente i processi sottintendendo che i risultati vengano di conseguenza. Questo auspicio è considerato un principio, una sorta di dogma, tutt'altro che evidente ma proposto senza alcuna dimostrazione; e faccio notare che processi e algoritmi sono sinonimi. Sappiamo bene che un algoritmo corretto è condizione necessaria per un risultato corretto, ma sappiamo altrettanto bene che non è condizione sufficiente… Parimenti, definendo operatore un soggetto che controlla lo svolgimento dell'algoritmo, un operatore preparato è necessario, o forse soltanto utile, ma non è sufficiente: occorre chi il procedimento lo padroneggia, ossia è in grado di eseguirlo
e controllarlo autonomamente.
I Liberi Professionisti, in particolare quelli operanti in campo topografico ma non solo loro, hanno sempre considerato fondamentali le verifiche: procedimenti indipendenti che proprio per la loro indipendenza garantiscono i risultati quando questi rientrano in tolleranza.
La chiusura di una poligonale dà verifiche efficaci in quanto frutto di misure sovrabbondanti, e indipendenti; per contro chi per calcolare segmenti “a1” e “b1” che hanno per somma il lato “c1” proporzionale a “c” somma di “a” e “b”, verifichi il calcolo a1=a*c1/c eseguendo anche b1=b*c1/c ottiene una verifica illusoria in quanto i due calcoli non sono indipendenti.
Personalmente considero le verifiche, quelle vere, molto più efficaci delle certificazioni, perché lasciano la responsabilità al Professionista e non la “spalmano” su altri soggetti vieppiù sfuggenti in quanto passibili di trincerarsi dietro a parti di responsabilità altrui o al cattivo uso degli strumenti da loro prodotti. Capita di frequente di leggere, nelle pappardelle a corredo dei programmi, la negazione di responsabilità riguardo a risultati non corretti soprattutto se dovuti a impiego inappropriato, ma non solo.
Penso che la Libera Professione debba essere
assistita da strumenti sempre più efficienti, ma non debba divenire da essi
dipendente. Sarebbe una contraddizione.
Leonardo