Suo messaggio pubblicato su Facebook l'11 agosto,

A voi i commenti, io il mio già l'ho fatto.

Massimo Bertolotti
LA PREVIDENZA ED ASSISTENZA DEI GEOMETRI

Cari colleghi,
Premesso che sono un semplice iscritto come voi, oggi rivesto il ruolo di presidente del nostro ente di previdenza e tra 3 anni, quando scadrà il mio mandato, tornerò ad essere un iscritto comune.
Il mio unico compito è di cercare di migliorare il più possibile la nostra previdenza ed assistenza assicurando innanzitutto un’adeguata sostenibilità nel lungo periodo.
Fatto questa premessa cerco di esporvi al meglio la questione contributiva e previdenziale della nostra Cassa.
• I CONTRIBUTI
Oggi versiamo 3 tipi di contributi:
- Maternità circa 8 euro, quindi molto trascurabile e non penso sia necessario dilungarsi.
- soggettivo nella misura del 15% del reddito prodotto, basti pensare che in gestione separata inps gli autonomi, ossia le professioni non regolamentate o prive di ente previdenziale, versano il 27,50%
- integrativo nella misura del 5% del volume d’affari, viene esposto in fattura e riversato all’ente quindi interamente pagato dal committente.
SISTEMA PREVIDENZIALE
Il nostro sistema previdenziale, come d’altronde tutti i sistemi moderni, oggi è per lo più contributivo e meno generoso del vecchio sistema retributivo il quale, molto spesso, restituiva pensioni più vantaggiose rispetto ai contributi versati e quindi insostenibile e squilibrato tra contributi e prestazioni.
In realtà il nostro sistema è passato al contributivo il 1 gennaio 2007 per l’anzianità (60 anni di età e 40 anni contributivi validi) e il 1 gennaio 2010 per la pensione di vecchia anticipata (67 anni di età e 35 anni contributivi).
Entrambe le pensioni vengono calcolate con il pro rata ossia per i periodi antecedenti al passaggio al contributivo con il sistema retributivo o reddituale e per i periodi precedenti con calcolo contributivo.
Il sistema retributivo è stato mantenuto solo con il requisito di vecchiaia pura (70 anni di età e 35 di contribuzione).
Inoltre è possibile accedere anche alla pensione contributiva con minimo 70 anni di età e 5 anni di anzianità contributiva.
In realtà anche la contribuzione di un solo mese non è mai persa poiché esistono strumenti pensionistici come la totalizzazione, il cumulo é la ricongiunzione che consentono di accumulare i contributi e i periodi previdenziali con altri enti previdenziali.
Quindi È UNA BUFALA dire che se non si hanno minimo 20 anni di contributi tutto il versato è perso.
Tutte le pensioni sono reversibili (ossia in caso di prematura morte rispetto l’attesa di vita la stessa va erogata a favore del coniuge o dei figli fino a 26 anni se studenti universitari) e possono anche essere indirette ossia richieste dal coniuge superstite o dai parenti in primo grado di parentela (figli) purché minorenni o studenti universitari in corso fino a 26 anni di età.
IL CONTRIBUTO SOGGETTIVO E LA PRESTAZIONE DERIVANTE
Il contributo soggettivo, versato nella misura del 15% del reddito prodotto, incrementa il montante contributivo di ogni singolo iscritto e si traduce, una volta raggiunto uno dei requisiti di accesso, nel suo futuro assegno pensionistico.
In altre parole, immaginiamo che ognuno di noi ha un salvadanaio personale all’interno dell’ente e che ogni anno lo alimenta con il proprio versamento (logicamente i versamenti sono rivalutati tempo per tempo). Al raggiungimento di uno dei requisiti di accesso alla pensione si rompe il salvadanaio e la somma accumulata (montante contributivo accumulato e rivalutato) viene distribuita per il periodo di attesa di vita così come rilevata dall’Istat.
Da questo si deduce che ognuno contribuisce alla sua futura pensione e la stessa è direttamente proporzionale ai versamenti effettuati.
Quindi diminuire il contributo soggettivo minimo di euro 3250 sarebbe non fare previdenza poiché nel cassetto previdenziale non si accumulerebbe un montante tale da rendere la prestazione adeguata.
Sui contributi minimi ci sarebbe molto da dire ma troppo complesso per scrivere le giuste motivazioni quindi vi invito a partecipare agli eventi che frequentemente organizzo con i collegi e i delegati in giro per l’Italia.
IL CONTRIBUTO INTEGRATIVO E IL WALFARE DI CATEGORIA
Il contributo integrativo, versato all’ente nella misura del 5% del volume d’affari prodotto (nel 2017 circa 175 milioni) come detto viene versato interamente dal committente e serve per la maggior parte per il Walfare di categoria
• pensioni d’invalidità;
• pensione d’inabilità;
• provvidenze straordinarie concesse agli iscritti che hanno una invalidità temporanea;
Altra BUFALA che spesso sento e che le provvidenze straordinarie non sono concesse a colleghi che fanno la chemio ecc ecc,
...per chi ha un evento morboso a prescindere dei giorni di fermo viene concessa una provvidenza straordinaria in base alla gravità della stessa patologia, almeno chè non si è iper morosi.
I giorni di fermo si applicano solo per chi cerca di ottenere provvidenze a discapito dell’intera categoria che paga i contributi (concetto complesso che merita approfondimento).
• contributi a sostegno dei collegi e degli iscritti colpiti da eventi calamitosi;
• polizza sanitaria integrativa contenente, tra l’altro, anche un rimborso mensile di 1600 € in caso di non autosufficienza;
• incentivi alla formazione con assegni pari al 50% del corso con limite massimo di 200€ per i giovani Gino a 35 anni di età;
• incentivi alla formazione con assegni pari al 50% del corso con limite massimo di 200€ per per tutti gli iscritti senza limite di età per i corsi di mantenimento delle specializzazioni (sicurezza, prevenzione incendio, amministratori di condominio, mediazione ecc ecc) e per alcuni corsi riconosciuti di maggior rilievo dal CNGeGL;
• polizza professionale gratuita per il primo anno ai nuovi iscritti;
• PEC gratuita
• incentivi ai neodiplomati che pagano per i primi 2 anni 1/4 e per i successivi 3 anni 1/2 pur vedendosi versato nel loro cassetto previdenziale l’intera contribuzione come se avessero versato per intero (CONTRIBUZIONE FIGURATIVA) e maggiormente si vedono riconosciuto INTERO ANNO contributivo a differenza di altri enti che, invece di fare previdenza fanno campagna elettorale, consentendo una contribuzione ridotta o in base al reddito prodotto ma poi riconoscendo nel cassetto previdenziale solo l’importo effettivamente versato;
Ancora peggio e contro ogni principio previdenziale riconoscendo solo la frazione di anno rapportata al versamento effettivo rispetto all’intero versamenti dovuto;
• forme agevolate di accesso al credito;
• fondo rotativo di 3 milioni messo a disposizione per anticipare le parcelle dei colleghi che lavorano per le pubbliche amministrazioni, previa convenzione con i collegi provinciali.
Inoltre, il contributo integrativo serve per sostenere i costi di gestione dell’ente e, in parte, per colmare il debito previdenziale accumulato grazie al vecchio sistema retributivo di quando la cassa era pubblica.
GLI INVESTIMENTI DELLA CASSA
Il risultato degli investimenti nell’anno 2017 è stato del 5,63% e non del 1% come continuo a leggere su diversi post da colleghi che leggendo parzialmente il bilancio criticano la gestione mobiliare della Cassa.
Purtroppo, l’attuale tassazione sulle plusvalenze maturate dagli investimenti mobiliari delle Casse di previdenza è al 26% al pari di un investitore speculativo e quindi, salvo diverse esigenze, conviene non realizzarle materialmente ma far crescere il patrimonio dell’ente. Quindi i bilanci devono saper essere letti nel complesso e non solo soffermarsi ai singoli capitoli.
La cassa geometri da quando ha iniziato ad investire il proprio patrimonio ha una media di rendimento annuo pari al 4%.
Tutti dati facilmente verificabili in qualsiasi momento e dai vari bilanci dell’ente.
Infine vi ricordò che la cassa è vigilata dal ministero del lavoro e dal ministero dell’economia e i bilanci della cassa, certificati dalla società di revisione, hanno il e parere favorevole espresso dal collegio sindacale. Inoltre è soggetta al controllo della COVIP, commissione bicamerale di controllo degli enti previdenziali, la corte dei conti ecc.

Vi aspetto tutti per confrontarci sulle varie questione e a partecipare agli eventi che frequentemente organizzo con i collegi e i delegati in giro per l’Italia.
Buone vacanze a tutti

Mah, non mi risultano tutti questi eventi e tanto meno la loro frequenza: sta di fatto che la CIPAG deve veramente intensificare l'informazione su questo argomento e gli Iscritti non devono iniziare ad occuparsene solo quando arrivano alle soglie della pensione (mea culpa). Per quanto all'intervento, esso contrasta alcune bufale ma si mantiene a pelo d'acqua, non dice nulla su certi artifici e cavilli da polizza assicurativa (cosa succede, ad esempio, se l'iscritto non rientra nel limite di reddito professionale) e si ferma all'oggi: nulla dice sulle prospettive della Cassa e, soprattutto su cosa succederà nel 2020 quando la CIPAG dovrà modificare e/o confermare (ma ne dubito) le regole attuali.

a proposito del contributo minimo del 15% di che? Anche con un misero reddito annuo di 1000 euro devi versare credo 4800 €. Adesso sono con la Gestione Separata Inps con il 27,50% però sul reddito reale, sul dichiarato. Quindi annata disastrosa, reddito € 1000, contributo previdenziale di 275 €...... E mi piacerebbe che un giorno venisse fuori un decreto governativo che abolisse le Casse dei vari ordini professionali ponendo fine a questi tanti piccoli ministeri economici con regole a se stanti, mantenimento di migliaia di soggetti fortunati a ricoprire chissà come quei posti, spese di rappresentanza folli (ho fatto parte anni fa come consigliere nel mio Collegio e ne ho visti di sprechi... per non parlare anche dei sigg. Delegati, ma va bhè lasciamo stare...).

Certo che il sig. presidente che tra tre anni tornerà ad essere un comune iscritto, dovrebbe anche dire che cifra troverà sul suo c/c visto lo stipendio annuo, vari emolumenti e gettoni di presenza accumulati... ho letto una documentazione della stessa Cassa del 2008 in cui vengono descritti gli emolumenti dovuti al presidente, al vice, ai vari componenti sindacale e delegati... roba da piangere per chi come me e tanti altri a volte non sa come arrivare a fine mese. Ultima considerazione: da quando sono uscita dai lacciuoli della Cassa e del Collegio non ho trovato nessuna differenza nello svolgimento della mia attuale professione di geometra senza timbro che magari non mi consente di avere il mio cliente diretto, ma collaborando con altri studi mi permette di offrire la mia esperienza maturata in tanti anni di lavoro e di portare a casa la pagnotta. Ne avrei tante da dire, ma preferisco salutarvi e finire in pace questa domenica.

Saluti Valeria

In tutti quegli enti vigilanti ...nessuno ha da dire o ridire su stipendi, emolumenti, gettoni, diarie, spese allegre ... autodeterminate (in conflitto di interessi??) dagli stessi che poi incassano ?!

Oltre a scivere il compito in classe ...il presidente collega potrebbe essere così gentile da spiegare perchè tanti soldi a chi ricopre cariche nazionali ?! e perchè qualche bel Re Sole "prende" più del Presidente USA ?!

amabili saluti

DUCHESSA