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Autore Frana il cantiere geometra salva due operai e muore sepolto sotto terra

anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 27 Maggio 2014 alle ore 19:21

Frana il cantiere sull'Aurelia a Roma: morto il geometra Dario Testani
geometra salva due operai e muore sepolto sotto terra

www.today.it/citta/morto-dario-testani-g...


Pur non conoscendolo, condoglianze alla sua famiglia

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Autore Risposta

geoalfa

(GURU)

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-

 0 -  0 - Inviato: 27 Maggio 2014 alle ore 19:45

Onore a Lui.

Che il Cielo lo accolga per il suo atto di eroismo.

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totonno
(GURU)
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Firenze

 0 -  0 - Inviato: 27 Maggio 2014 alle ore 21:17

CHE TRAGEDIA !

Sono sgomento.

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pozzilli

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Provincia di Isernia

 0 -  0 - Inviato: 28 Maggio 2014 alle ore 09:13

Non ci sono parole.
Che riposi in pace.

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Emanuele

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Castellamonte (TO)

 0 -  0 - Inviato: 28 Maggio 2014 alle ore 15:24

Sono allibito e disgustato dall'articolo riportato: "La procura di Roma, intanto, ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo. I pm procedono anche per violazione delle norme anti infortunistiche: infatti dai primi accertamenti è risultato che il geometra non aveva casco né scarpe protettive"

Ma di fronte alla morte di un uomo è possibile che l'unica cosa che interessi ai PM è se portava il casco in cantiere?

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uccellino

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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.

 0 -  0 - Inviato: 29 Maggio 2014 alle ore 10:15

Il sistema della sicurezza sul lavoro fa acqua da tutte le parti, andrebbe interamente riformato, così com'è è solo un affare per i produttori di softwares e di carta e non è solo un problema di mancanza di controlli o di dimensione dei cantieri: solo sull'A3, negli ultimi due mesi, abbiamo contato due morti ed un ferito grave. Dove stava l'ANAS? E l'Alta Sorveglianza come la fanno, salendo sulla sedia?

www.ilquotidianodellacalabria.it/news/cr...

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SIMBA964

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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in fede con DIO

 0 -  0 - Inviato: 29 Maggio 2014 alle ore 10:44

Salve



Pace all'anima del geom. morto sul lavoro.

Uccelino, come quasi sempre io e te siamo di idee diverse, rivedere il testo unico sulla sicurezza e successive circolari serve a ben poco.

La sicurezza sui luoghi di lavoro si costruise un pò alla volta e con la mentalità, io sono coordinatore da sempre, fin dalla prima L. 494, e ti dico che le normative sono più che sufficienti per evitare incidenti sul lavoro.

E' l'uomo di per se che non rispetta le regole e le norme in vigore.



Ciao e buona giornata

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uccellino

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15 Ottobre 2008

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880

Località
.

 0 -  0 - Inviato: 29 Maggio 2014 alle ore 10:55

Ah, adesso ho capito: la colpa è di quei testardi che si ostinano a morire mentre si costrusce la sicurezza, un pò alla volta. Che fretta c'è.

Statt' bbuon.

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SIMBA964

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20 Marzo 2014 alle ore 17:05

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in fede con DIO

 0 -  0 - Inviato: 29 Maggio 2014 alle ore 11:00

"uccellino" ha scritto:
Ah, adesso ho capito: la colpa è di quei testardi che si ostinano a morire mentre si costrusce la sicurezza, un pò alla volta. Che fretta c'è.

Statt' bbuon.





Salve

Ma tu hai mai fatto il coordinatore della sicurezza??

E' solo per capire se sei immerso nella materia.

Ciao

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cappe_46
cappe.46

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32032 FELTRE (BL)

 0 -  0 - Inviato: 29 Maggio 2014 alle ore 11:09

"Emanuele" ha scritto:
Sono allibito e disgustato dall'articolo riportato: "La procura di Roma, intanto, ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo. I pm procedono anche per violazione delle norme anti infortunistiche: infatti dai primi accertamenti è risultato che il geometra non aveva casco né scarpe protettive"

Ma di fronte alla morte di un uomo è possibile che l'unica cosa che interessi ai PM è se portava il casco in cantiere?





...non sono un esperto, ma a che cosa sarebbero serviti ?

Piuttosto servono e come quelle attrezzature a placche contrapposte di acciaio (non so come si chiamano) che si mettono negli scavi a sezione obbligata affinchè non crollino !

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SIMBA964

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in fede con DIO

 0 -  0 - Inviato: 29 Maggio 2014 alle ore 11:13

Quoto cappe 46

Si chiamano palancole, dico però che sia il casco che le scarpe sono al 99,99% sempre obbligatorie.

buona giornata

Saluti cordiali

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cappe_46
cappe.46

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32032 FELTRE (BL)

 0 -  0 - Inviato: 29 Maggio 2014 alle ore 11:23

"SIMBA964" ha scritto:
Quoto cappe 46

Si chiamano palancole, dico però che sia il casco che le scarpe sono al 99,99% sempre obbligatorie.

buona giornata

Saluti cordiali





..vabbè qui da noi le "palancole" sono delle tavole in acciaio ad incastro che richiedono una messa in opera lunga e laboriosa con attrezzature particolari.

Quelle che intendo io sono costituite da due rettangoli di acciaio contrapposti e legati fra di loro da altri elementi tipo pistoni, sempre in acciao, da mettere in opera in qualche minuto con un escavatore anche piccolo.

Per quanto riguarda l' "obbligatorietà" è quella che rovina il concetto di prevenzione che deve invece essere sentita come una necessità e non una mera applicazione di un coacervo di norme che, per l'amor di Dio è giusto esporre, ma ti fanno dimenticare il concetto.

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SIMBA964

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20 Marzo 2014 alle ore 17:05

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in fede con DIO

 0 -  0 - Inviato: 29 Maggio 2014 alle ore 11:34

"cappe_46" ha scritto:

Per quanto riguarda l' "obbligatorietà" è quella che rovina il concetto di prevenzione che deve invece essere sentita come una necessità e non una mera applicazione di un coacervo di norme che, per l'amor di Dio è giusto esporre, ma ti fanno dimenticare il concetto.



Salve

Questo è un concetto che mi piace tanto, infatti quando io vado in cantiere ai fini della sicurezza cerco di dialogare con le imprese e fargli capire che il rispetto delle norme e solo a suo vantaggio. Non cerco di farlo passare proprio come un obbligo, ma come una cosa normale.

Mi viene in mente l'ultimo corso di aggiornamento che una lezione vertiva proprio sulla tecnica di comunicazione con le imprese, perchè effettivamente è meglio dialogare con esse e non imporre come obbligo.

Saluti cordiali

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EFFEGI
f.g.

Iscritto il:
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Irpinia

 0 -  0 - Inviato: 29 Maggio 2014 alle ore 12:21

"uccellino" ha scritto:
Il sistema della sicurezza sul lavoro fa acqua da tutte le parti, andrebbe interamente riformato, così com'è è solo un affare per i produttori di softwares e di carta e non è solo un problema di mancanza di controlli o di dimensione dei cantieri...



"SIMBA964" ha scritto:
La sicurezza sui luoghi di lavoro si costruise un pò alla volta e con
la mentalità, io sono coordinatore da sempre, fin dalla prima L. 494, e ti dico che le normative sono più che sufficienti per evitare incidenti sul lavoro.
E' l'uomo di per se che non rispetta le regole e le norme in vigore.
Ciao e buona giornata



"cappe_46" ha scritto:

Per quanto riguarda l'obbligatorietà è quella che rovina il concetto di prevenzione che
deve invece essere sentita come una necessità e non una mera applicazione di un coacervo di norme che, per l'amor di Dio è giusto esporre, ma ti fanno dimenticare il concetto.



Ho riportato gli interventi di uccellino, SIMBA964 e cappe_46, in quanto ritengo che ognuno ha in parte ragione.

Quello che dice uccellino è in parte vero, poichè gli attuali Piani di Sicurezza (PSC), Piani Operativi di Sicurezza (POS), i DVR etc, etc, etc, vengono redatti nella stragrande maggioranza dei casi, senza tener conto delle reali condizioni del cantiere, ma soprattutto delle tecniche di lavorazione che si diversificano tra un'impresa ed un altro e che quasi mai sono uguali.

I PSC che vengono redatti dai software si compongono di centinai di pagine che forse neanche chi li redige li legge, figuriamoci le imprese o addirittura gli operai (con tutto il rispetto dovuto per questi ultimi).

SIMBA concordo in parte anche con te che le normative ci sono per cercare di evitare incidenti sul lavoro... ma ritengo che le devono far rispettare direttamente alle imprese e non ai coordinatori della sicurezza i quali per me non dovrebbero essere nominati dal committente bensì essere obbligatoriamente nominati dall'impresa con oneri e spese a suo carico (gli attuali coordinatori sono soltanto un ulteriore carico economico a spese del povero committente, contribuendo al rallentamento delle attività edilizie per la presenza di troppe figure professionali).

Ma allora come si potrebbe far rispettare le norme alle imprese senza l'intervento del coordinatore nominato dal committente?

Basta che la legge stabilisca che l'UNICO RESPONSABILE DEL CANTIERE E' IL TITOLARE DELL'IMPRESA e non anche il committente e il "povero" coordinatore della sicurezza che forse nel cantiere si reca si e no cinque sei volte, perchè la sua "parcella"! diventa sembre più bassa per contrastare la concorrenza, e, nella stragrande maggioranza dei casi si trova a che fare con impresa senza arte ne parte, con imprese che pur di aggiudicarsi l'appalto (privato e/o pubblico) fanno prezzi stracciati, ed il coordinatore poi cosa potrà fare con queste imprese? ritengo quasi nulla tranne che dimettersi.

Le imprese dovranno garantire trasparenza per quanto concerne la sicurezza tenendo un registro UNICO per tutti i cantieri nei quali verranno annotati tutti gli incidenti... e per le imprese che non rispettano la normativa pene e sanzioni severe... evitando che basti chiudere un impresa ed aprirne un'altro magari cambiando solo il nome.

Infine concordo anche con te cappe_46 che la sicurezza deve "essere sentita come una necessità e non una mera applicazione di un coacervo di norme che, per l'amor di Dio è giusto esporre, ma ti fanno dimenticare il concetto".

Anche io faccio il coordinatore dalla sicurezza fin dalla ex L. 494/96 e dico che comunque è una materia che se anche dai il massimo (nella preparazione del PSC e nei controlli in cantiere) non si potrà mai essere sicuri che non accada nulla.

Nella speranza che non accadano più incidenti nei luogi di lavoro, vi saluto cordialmente.

EFFEGI













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SIMBA964

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20 Marzo 2014 alle ore 17:05

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 0 -  0 - Inviato: 29 Maggio 2014 alle ore 15:22

"EFFEGI" ha scritto:


Quello che dice uccellino è in parte vero, poichè gli attuali Piani di Sicurezza (PSC), Piani Operativi di Sicurezza (POS), i DVR etc, etc, etc, vengono redatti nella stragrande maggioranza dei casi, senza tener conto delle reali condizioni del cantiere, ma soprattutto delle tecniche di lavorazione che si diversificano tra un'impresa ed un altro e che quasi mai sono uguali.
Quanto scrivi è arduo e presuntuoso, come fai a sapere che tutti i CSP redigono il PSC nella maniera che hai espresso tu??

Io personalmente prima di redigere un PSC mi studio la situazione, sia sul posto che con l'impresa principale, e poi durante il cantiere aggiorno il PSC.


I PSC che vengono redatti dai software si compongono di centinai di pagine che forse neanche chi li redige li legge, figuriamoci le imprese o addirittura gli operai (con tutto il rispetto dovuto per questi ultimi).

Anche quanto sopra è arduo, cioè secondo te il CSP non legge nemmeno quello che scrive, robe da matti.

SIMBA concordo in parte anche con te che le normative ci sono per cercare di evitare incidenti sul lavoro... ma ritengo che le devono far rispettare direttamente alle imprese e non ai coordinatori della sicurezza i quali per me non dovrebbero essere nominati dal committente bensì essere obbligatoriamente nominati dall'impresa con oneri e spese a suo carico (gli attuali coordinatori sono soltanto un ulteriore carico economico a spese del povero committente, contribuendo al rallentamento delle attività edilizie per la presenza di troppe figure professionali).

Neanche qua concordo, va bene come è la legge attuale, deve essere il committente che nomima le varie figure, l'opera è realizzata solo per lui, per cui a lui le nomine

Ma allora come si potrebbe far rispettare le norme alle imprese senza l'intervento del coordinatore nominato dal committente?

Basta che la legge stabilisca che l'UNICO RESPONSABILE DEL CANTIERE E' IL TITOLARE DELL'IMPRESA e non anche il committente e il "povero" coordinatore della sicurezza che forse nel cantiere si reca si e no cinque sei volte, perchè la sua "parcella"! diventa sembre più bassa per contrastare la concorrenza, e, nella stragrande maggioranza dei casi si trova a che fare con impresa senza arte ne parte, con imprese che pur di aggiudicarsi l'appalto (privato e/o pubblico) fanno prezzi stracciati, ed il coordinatore poi cosa potrà fare con queste imprese? ritengo quasi nulla tranne che dimettersi.

E tu vorresti farmi credere che il datore di lavoro (controllore di se stesso come vorresti fare tu) dovrebbe rispettare la sicurezza di ciò che fa lui stesso, non ci credo proprio a quello che hai scritto

Le imprese dovranno garantire trasparenza per quanto concerne la sicurezza tenendo un registro UNICO per tutti i cantieri nei quali verranno annotati tutti gli incidenti... e per le imprese che non rispettano la normativa pene e sanzioni severe... evitando che basti chiudere un impresa ed aprirne un'altro magari cambiando solo il nome.

Questo che hai scritto è sostanzialmente già normato


Infine concordo anche con te cappe_46 che la sicurezza deve "essere sentita come una necessità e non una mera applicazione di un coacervo di norme che, per l'amor di Dio è giusto esporre, ma ti fanno dimenticare il concetto".

Qui mi trovi d'accordo


Anche io faccio il coordinatore dalla sicurezza fin dalla ex L. 494/96 e dico che comunque è una materia che se anche dai il massimo (nella preparazione del PSC e nei controlli in cantiere) non si potrà mai essere sicuri che non accada nulla.

Qui sono d'accordo





Ciao e auguri di un dolce coordinamento

Stefano

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