Accedi al portale - Non fai parte della nostra community? Registrati è gratis!
GeoLIVE
4/11/2023 18:28 - Il rollout degli aggiornamenti relativi alla moderazione è ancora in corso, e durerà fino alle 22:30 di lunedi, ci potranno essere sporadici disservizi nel corso della giornata.


 
/ Forum / Altro / CONVEGNI E CONFERENZE / CONFERENZA: LA CRISI ECONOMICA AL RILANCIO DELLE P...
Forum

Parole da cercare:
Cerca su:

SEGUI ARGOMENTO

Autore CONFERENZA: LA CRISI ECONOMICA AL RILANCIO DELLE PROFESSIONI

geomikele

Iscritto il:
02 Gennaio 2007

Messaggi:
12

Località
Matera

 0 -  0 - Inviato: 21 Gennaio 2010 alle ore 10:15

RELAZIONE DELLA CONFERENZA DI BASILICATA DELLE PROFESSIONI TECNICHE
OGGETTO: DALLA CRISI ECONOMICA AL RILANCIO DELLE PROFESSIONI TECNICHE IN
BASILICATA
MOTEL PARK – POTENZA – 20 GENNAIO 2010
Il blocco degli investimenti, l’inerzia dei mercati e la scarsità delle risorse pubbliche, oltre ad alcuni interventi legislativi, stanno fortemente penalizzando le professioni intellettuali e tecniche e le modalità di svolgimento delle loro attività. Le condizioni nelle quali operano i professionisti, sono da sempre influenzate dalla situazione economica e politica che oggi, però, si presenta particolarmente complessa. E’ innegabile che la crisi stia danneggiando gravemente quasi tutte le categorie professionali e, in parecchi casi, stia compromettendo addirittura la sopravvivenza stessa dei professionisti più giovani e più deboli, come sta accadendo nella nostra Regione, ma non è l’unica causa. Nell’ultimo anno, si è registrato un’ulteriore flessione dell’occupazione (si stima che in Italia sono stati “ridotti” nel 2009 il 15% dei posti di lavoro negli studi professionali ed è frequente il fenomeno della riconversione o cambio lavoro per soggetti marginali) e dei ricavi (riduzione del 30% degli introiti e grandi ritardi nel pagamento delle parcelle). Le professioni non potendo contare su ammortizzatori sociali o misure di tutela straordinarie, attualmente si devono scontrare anche con “criticità” e problemi che sono strutturali e legati principalmente:
- Alle procedure di affidamento dei servizi di progettazione ed esecuzione delle opere nel settore pubblico -
Nelle procedure di affidamento di incarichi di progettazione, coordinamento della sicurezza, direzione dei lavori e collaudo, si sono riscontrati ribassi che hanno raggiunto punte di oltre il 70% con l’impossibilità da parte delle Stazioni Appaltanti di verificarne l’anomalia a causa della insufficienza di elementi oggettivi per il relativo riscontro. Gli elevati ribassi, causati anche dalla derogabilità dei minimi tariffari, sono indice della mancanza di lavoro che preoccupa le professioni tecniche. Sul fenomeno legato ai ribassi “selvaggi” si pone il problema della qualità del servizio offerto dal professionista con l’impossibilità, secondo l’attuale quadro normativo (cfr. legge “Bersani”) per gli Ordini professionali di intervenire per assicurare un adeguato controllo della prestazione professionale e calmierare allo stesso tempo i ribassi.
- Alla dignità della professione -
L’allarmante fenomeno dei ribassi “selvaggi” sta penalizzando in maniera drammatica soprattutto i giovani e i piccoli professionisti. Di qui la necessità di rivalutare e affermare la centralità della figura delle Professioni per dare risposte concrete ai problemi che assillano il comparto edilizio e non solo, investendo sulla formazione continua dei liberi professionisti, i quali potranno affrontare con maggiore professionalità le problematiche che attengono più specificatamente alla
sicurezza degli edifici, al contenimento dei consumi energetici, all’utilizzo delle fonti rinnovabili, al consolidamento e alla gestione del territorio.
- La riforma delle professioni -
La riforma delle professioni non è più rinviabile anche in relazione all’evoluzione dei mercati e della società. E’ in corso da troppo tempo un dibattito parlamentare su proposte di Legge di cui non sono chiari gli esiti. Di certo, a nostro avviso, una Riforma per essere efficace dovrebbe innanzitutto definire la netta distinzione fra attività d’impresa e le attività delle professioni intellettuali e tecniche, le competenze tra le singole categorie spesso in conflitto tra loro, nonché chiarire il ruolo dei liberi professionisti in relazione a quello dei dipendenti pubblici nell’interesse del cittadino che è, in definitiva, il soggetto destinatario della prestazione professionale. Nella riforma si dovrebbe porre, inoltre, un’attenzione particolare alla formazione professionale continua, al nuovo ruolo e a funzioni più moderne degli Ordini e dei Collegi professionali, che già oggi, autonomamente e senza alcun costo per la comunità, si sono in parte ristrutturati per adeguarsi e dare risposte coerenti alle nuove esigenze. Le rappresentanze delle professioni tecniche manifestano forte preoccupazione e vogliono lanciare segnali di allarme chiedendo maggiore attenzione alle istituzioni e all’opinione pubblica per la condizione e le grandi difficoltà che anche i professionisti stanno attraversando in questa delicata fase congiunturale. Purtroppo, gli effetti negativi dell’attuale fase economica sono stati amplificati e aggravati soprattutto per i professionisti che operano nel contesto di questa Regione dove si registra il più alto rapporto professionista tecnico per abitante e dove, per la cronica debolezza economica del committente privato, il mercato del lavoro è, da sempre, maggiormente legato alla committenza pubblica che, tendo presente l’attuale quadro normativo e il Codice degli Appalti (D. Lgs. 163/2006), ormai non “esternalizza” più gli incarichi e le prestazioni professionali. Si registra, soprattutto fra i giovani, una forte emigrazione per mancanza di opportunità di lavoro e per l’impossibilità di riuscire a conseguire redditi dignitosi. Tale fenomeno trova riscontro nell’aumento delle cancellazioni e dei trasferimenti (+20%) e allo stesso tempo nella diminuzione dei redditi percepiti dai professionisti che lavorano in Basilicata che sono molto più bassi che in altre regioni (dati desunti dalle rispettive Casse di Previdenza). D’altro canto, con l’attuale quadro normativo, le maggiori aspettative di lavoro con la committenza pubblica si stanno facendo sempre più esigue determinando, di fatto, l’emarginazione e la lenta espulsione da questo mercato dei Liberi Professionisti a vantaggio delle grandi società d’ingegneria e generando una distinzione ed una surrettizia competizione con i Colleghi dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Il ruolo dei professionisti dipendenti all’interno delle PP. AA. nella realizzazione delle opere pubbliche dovrebbe essere più proficuamente incentrato e orientato verso la
programmazione e il controllo, mentre le fasi del progetto, la direzione dei lavori e le altre attività tecniche dovrebbero essere affidate all’esterno. Inoltre, è stato dimostrato quanto sia sbagliato il criterio di aggiudicazione del prezzo più basso, a cui spesso corrisponde un’ insufficiente o quanto meno affrettata progettazione. Si suggerisce perciò alle Stazioni Appaltanti, per l’affidamento delle prestazioni professionali tecniche, il ricorso al criterio dell’offerta economicamente vantaggiosa, la quale prende in considerazione oltre al prezzo anche la capacità tecnica del professionista, assicurando così una reale ed effettiva concorrenza basata anche sulla qualità, il merito e il rispetto di regole condivise. Si ritiene infine necessaria, insieme alla rivisitazione della legislazione sui Lavori Pubblici la definizione di linee guida per l’affidamento esterno alle PP. AA. dei servizi di ingegneria e architettura, condivise dagli Ordini Professionali, recepite e applicate da tutte le Stazioni Appaltanti. Purtroppo, nonostante le numerose sollecitazioni che sono pervenute dal mondo delle Professioni, e dagli indicatori economici che segnalano che la crisi in atto stia colpendo in modo particolarmente rilevante anche gli studi professionali, il Governo e le Regioni, non hanno finora fatto nulla per rilanciare questo comparto che conta circa 2 milioni di iscritti in tutto il Paese. A questa situazione, si aggiunge, inoltre, un’insufficiente attenzione nei confronti dell’intero settore edilizio privato, la cui crisi, purtroppo, non potrà essere risolta dai provvedimenti eccezionali e straordinari di un “Piano Casa”, i cui contenuti già di portata ridotta, sono stati ulteriormente svuotati e ridotti dalla normativa regionale. Gli Ordini, i Collegi e le rappresentanze delle Professioni Tecniche sono consapevoli che il rischio di “povertà” per la gran massa dei professionisti (in particolare i giovani che costituiscono almeno il 50% dei nostri iscritti) è effettivamente reale. Lo Stato, dovrebbe, da una parte predisporre una normativa volta a portare all’esterno delle Pubbliche Amministrazioni le attività di progettazione e dall’altra adottare una mirata politica di estensione degli sgravi fiscali, di agevolazione nell’accesso al credito, di revisione degli studi di settore, non più adeguati ai presupposti su cui si basano. Occorre, quindi, attivare, attraverso un’efficace concertazione tra Governo, Regioni, Enti locali, imprese e professionisti, una serie di riforme, finalizzate a sostenere, non solo nel breve termine, i liberi professionisti. Diversamente, si assisterebbe ad una più diffusa chiusura degli studi professionali con conseguente aumento della disoccupazione. Le proposte che più dettagliatamente saranno esplicitate negli interventi a tema che seguiranno, attengono all’ individuazione di nuove procedure per l’affidamento dei servizi tecnici, con la definizione di linee guida per il conferimento di incarichi professionali, condivise e univoche su tutto il territorio nazionale; alla revisione dell’attuale normativa di riferimento; alla definizione delle competenze tra le diverse categorie professionali; al divieto assoluto per i dipendenti pubblici a tempo pieno di svolgere la libera professione. Se siamo tutti alla ricerca, come riteniamo sia giusto, della costruzione di un paese più equo, basato sulla competizione trasparente, in grado di utilizzare al meglio i saperi e il contributo di tutti, sia di chi è già nel mercato del lavoro, sia dei giovani che vi si affacciano ora, dobbiamo affermare con forza che il mondo delle professioni tecniche, alla pari con altri operatori economici, può contribuire alla ripresa economica ed al rilancio del Paese. Da qui, la necessità di denunciare all’opinione pubblica e alle forze politiche più responsabili le questioni che ostacolano, secondo noi, lo sviluppo e la crescita nel nostro Paese come nella nostra Regione. Per discutere di questi problemi e soprattutto per cercare di concordare iniziative comuni che possano sensibilizzare, per quanto possibile, chi governa, a cambiare questa situazione, abbiamo organizzato la “Prima Conferenza Regionale delle Professioni Tecniche” che vuole essere un momento di denuncia ma al contempo, ricerca di dialogo e di spinta per uscire dalla crisi e per attivare quel processo virtuoso che veda finalmente rilanciato il ruolo dei professionisti e delle professioni anche in Basilicata.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

 

Autore Risposta

larumi

Iscritto il:
01 Ottobre 2008

Messaggi:
167

Località
Brescia

 0 -  0 - Inviato: 21 Gennaio 2010 alle ore 17:03

Appena ho un attimo di tempo leggo il tutto.
Ciao 8O

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

uccellino

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
15 Ottobre 2008

Messaggi:
880

Località
.

 0 -  0 - Inviato: 22 Gennaio 2010 alle ore 08:57

Bello. A che serve? :|

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

einste

Iscritto il:
16 Febbraio 2007

Messaggi:
407

Località
Andria

 0 -  0 - Inviato: 25 Luglio 2010 alle ore 09:01

Tutti gli Ingegneri e Architetti stanno dando addosso ai Periti e Geometri,
vedono ridurre il loro lavoro finora prerogativa in fatto di calcolo in C.A.
Stanno facendo petizioni, non mi sembra che i nostri Ordini li contrastino, che dite se ci facciamo sentire pure noi ?

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

 

Parole da cercare:
Cerca su:


 
Ultime guide:
IN TEMA DI COSTRUZIONI SU SUOLO ALTRUI (di geoalfa del 07/05/2024 23:07:06)
Valore probatorio dati catastali SENTENZE (di geoalfa del 03/05/2024 18:58:31)
SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI (di geoalfa del 17/04/2024 08:07:41)
LOCALE DI SGOMBERO (C2) (di geoalfa del 11/04/2024 08:31:11)

 
Ricerca moderatori per il forum:

Nell'ottica di migliorare la qualità dei post e ridurre i "flame", cerchiamo volontari per moderare uno o più forum di GeoLIVE, se siete interessati consultate direttamente il seguente post:

Grazie


 
Convertitore da PDF a libretto DAT:

Servizio gratuito che abbiamo realizzato per estrarre il libretto presente nel PDF rilasciato da SISTER e salvarlo come semplice file DAT da importare direttamente su PREGEO.

 


 
SOLIDARIETA':

 Donare non aiuta...SALVA!

Visita il sito dell'AVIS (www.avis.it) per maggiori informazioni.


 
Il nostro visualizzatore delle mappe catastali:


 
Amici:

Dioptra

Sito dove poter scaricare SpyPRE III e OK_Pregeo

» Consulta l'elenco di tutti i nostri amici «

© 2003-2023 Ezio Milazzo e Antonino S. Cutri'
(Crediti)
HOME  |   FORUM  |   NEWS  |   EVENTI  |   FAQ  |   GLOSSARIO  |   GUIDE
RECENSIONI  |   NORMATIVA CATASTALE  |   ALTRE NORMATIVE  |   DOCUMENTI  |   DOWNLOADS
LINKS  |   BLOG
Chi siamo -  Contatti -  Informazioni legali -  Termini di utilizzo -  Proprietà intellettuale -  Privacy -  Informativa sui cookie