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GeoLIVE
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Autore Tipo Particellare per correggere la superficie di un Mappale

geoalfa
(GURU)

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02 Dicembre 2005

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11937

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-

Inviato: 03 Maggio 2014 alle ore 11:54

domanda:

Devo redigere un tipo particellare per correggere la superficie di un mappale...

non conosco la procedura con pregeo ....

da:
www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pre...

risposta:

In riga 9 inserisci PA.
Il tipo particellare (circ. 2/88 e dpr 650/72) si riconduce per modalità di trattamento al Tipo Frazionamento.
Se non hai superfici fuori tolleranza devi usare un libretto ordinario con riga 6:
6|TIPO PARTICELLARE PER CONFERMA TOPOGRAFICA OVVERO PER MIGLIORE PRECISAZIONE DI SUPERFICIE|
le geometrie andranno con linee NC e non avrai proposta di aggiornamento.
In caso contrario (superfici fuori tolleranza) dovrai redigere il db per doppia dimostrazione e eseguire la proposta di aggiornamento.
(la riga 6 CONFERMA, in questo caso, non va utilizzata).

domanda:

In che cosa consiste il db per doppia dimostrazione?

risposta:
Rif.to: Circolare 5/89
" Verificata l'accettabilità delle anomalie riscontrate sulla forma si dovrà procedere alla verifica delle superfici (superficie rilevata e superficie in atti catastali) controllando che la loro differenza sia contenuta entro il limite di tolleranza, che viene qui definita sulla base dei criteri stabiliti dal codice civile; (art. 1538) pari ad 1/20 della superficie in atti.
Differenze di superficie che rientrano in tale richiedono un'unica dimostrazione su elaborato mod. 51FTP, nel quale le superfici indicate sono quelle rilevate, come già espresso nella circ. 11/'88.
Per le differenze di superficie che eccedono 1/20 della superficie nominale occorre eseguire la doppia dimostrazione sia grafica (mod. 51) sia delle superfici (mod. 51FTP) così come previsto dal D.P.R.650/72."
Poi, Rif.to: Circolare 2/2006 :
- Particolari modalità di predisposizione dell’atto di aggiornamento
Nelle more della già pianificata implementazione della specifica funzionalità della procedura informatica, la predisposizione della “doppia dimostrazione” nel modello censuario del Tipo Frazionamento, nei casi in cui si rendesse necessaria, può essere eseguita all’interno della Relazione Tecnica ovvero adottando i modelli tradizionali. Nulla altro è innovato rispetto all’attuale quadro normativo per quanto attiene la predisposizione della Relazione Tecnica.
Preciso che quanto sopra si riferisce solo al confronto tra sup. nominale e sup. reale.
Queste norme non si applicano in caso di differenze tra sup. nominale e sup. cartografica.
In caso di frazionamento tutto quanto sopra alla fine si riduce a questo:
- se la differenza è superiore alla tolleranza prevista va redatta la doppia dimostrazione, quindi nel modello censuario si predispone il frazionamento con le superfici nominali (quelle reali se fuori tolleranza non si possono introdurre in atti) e nella relazione tecnica si predispone (si scrive semplicemnte in colonna) uno schema uguale al censuario ma con le superfici reali.
Nel caso di tipo particellare, essendo lo scopo proprio quello di delimitare univocamente il lotto e determinarne quindi la superficie reale credo che i due schemi censuari vadano invertiti (quindi in relazione quello con le superfici nominali e viceversa).

domanda:
DEVO FRAZIONERE UN LOTTO CHE HA UNA SUPERFICIE NOMINALE di 980 mq, io ho rilevato l'intero lotto riscontrando una superficie di 1202 mq ovviamente non il tolleranza.
In catasto mi hanno detto di fare una doppia dimostrazione con l'ausiliario... e mettere la voce DD ma io non l'ho nel mio PreGeo .. come posso fare ?

domanda:

devo frazionare in due p.lle da 388 mq una p.lla madre di 193 mq. e stò fermo al palo!

Solo, non aggiungiamo altro che non sia "Doppia Dimostrazione" e "Tipo Particellare", che ho già scoperchiato l'inferno per trovare altre strade...

domanda:

dovendo fare un tipo particellare di ente urbano con cui si varia la superficie da sn a sr (entro 5%) quale schema censuario (TM o AUS) va utilizzato con pregeo10 ?

risposta:
Il Tipo Particellare va redatto in modalità PreGeo9 (PA);

Si utilizza il Modello Censuario Ausiliario e si cambia sempre il numero a prescindere se la SR è o non è in tolleranza;
se la SR è in tolleranza la si deve impostare direttamente nella costituita;
in ambedue i casi si redige la Proposta di aggiornamento.
se la SR è fuori tolleranza, si compila sempre l'Ausiliario impostando la SN e nella colonna Annotazione si indica la sigla "RE" seguita dal valore della SR.

Nota:

RE si traduce in "Superficie Reale =

****
geobax; ale81; numero; ioberton1; iviarco; it9gvo; robeci; pippotex;
***************************************************************
Da:
www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pri...


domanda:

Il lotto è formato da alcune particelle con diverse qualità e classi (INCOLT PROD, INCOLT STER, SEMIN ARBOR); esse corrispondono come superficie in visure a quelle registarte dell'atto di compravendita.

Il problema sta nel fatto che graficamente la particella è più grande anche se la superficie reale sui luoghi corrisponde a quella del titolo di proprietà.
Pertanto un annetto fa si è redatto un TF per stralciare la parte di particella in più, ma il collega non ha provveduto a far "quadrare" le superfici in visura del mio lotto interessato che adesso risultano parecchio inferiori a quelle reali.
Accertato il fatto che lo scarto supera il ventesimo di superficie, cercavo info su come effettuare il tipo particellare:

- se occorre rilievo topografico allacciato ai PF, [/size]- se l'intero lotto deve essere NC per il calcolo della SR, - se occorre portare ad unica qualità e classe, - se la superficie finale che andrà messa nelle note porterà problemi, - se essa non dovesse corrispondere precisa a quella nel titolo di proprietà.

risposta:

Il tipo particellare è stato istituito con dpr.650/72 e viene utilizzato per definire lotti oggetto di vendita "a misura".

Nel tuo caso puoi utilizzarlo per ridefinire i contorni del lotto e la relativa superficie reale, a condizione che:

1) le p.lle che vuoi accorpare abbiano stessa qualità e classe e siano intestate alla medesima ditta;
2) i confini del lotto siano stabilmente materializzati e univocamente determinati.

Per quanto riguarda la metodologia essa è la medesima dei tipi di frazionamento, quindi valgono le stesse norme.
Infine la sup.reale del lotto potrà anche differire da quella del titolo di acquisto poichè sicuramente sarà stata acquistata "a corpo" e non "a misura".

Poni particolare attenzione al punto 2

Dubbi:


1 - si deve fare la proposta di aggiornamento?

2 - serve l'estratto di mappa?

Dubbi:

Anche io ho questa impressione leggendo il DPR 650, ed è per questo che credo che non serva nemmeno l'estratto, però non ne ho mai fatti e sarei curioso di sapere com'è esattamente la storia...

Se, dopo che l'hai finito e ritirato, posti 2 righe chiarendomi questi dubbi te ne sarò grato.

risposta:

Almeno in questo caso, trattandosi di accorpamento di più mappali in unico lotto serve sicuramente la proposta di aggiornamento sia per la fusione stessa che per il susseguente cambio di identificativo.

La Circ.2/88 al par.7 - elaborati tecnici di aggiornamento - precisa gli elaborati da redigere in sede di frazionamento, mappale e particellare, per i quali in ogni caso era prevista la redazione del mod.51 compilato in tutte le sue parti.

Pertanto se ne deduce che l'estratto di mappa serve in ogni caso.
Ritengo infine che trattandosi di variazione di consistenza (calcolo sup.reale) in ogni caso per il tipo particellare debba essere predisposta la proposta di aggiornamento con linee nere e cambio di identificativo.

Dubbi:

E questo è un passaggio sul quale rifletterei più a fondo.

Il dubbio se un tipo particellare possa modificare la mappa coinvolgendo le particelle limitrofe per me era e resta grande.
Anzi, direi che un solo contorno nero non può modificare la mappa in alcun modo.
Inoltre credo che se la differenza di superficie è maggiore di 1/20 non si proceda a nessuna variazione censuaria ma solo ad una annotazione.

risposta:

1) Il tipo particellare non modifica in alcun modo la mappa.

Come detto la rappresentazione del contorno viene eseguita con linee nere.

Lo scopo è solo quello di calcolare l'effettiva superficie del lotto.

2) La lettura delle circolare relative al trattamento delle discordanze di superficie (vedi 5/89) evidenzia casi riferibili solo a frazionanamenti e tipi mappali, escludendo il tipo particellare.

Infatti la circ.2/88 al par. 7 evidenzia che:
"In particolare i contorni delle particelle interessate dal tipo di aggiornamento dovranno essere oggetto di misurazione nei casi previsti dalla presente circolare; qualora tale operazione risulti impossibile, il professionista ne dovrà fare esplicita menzione nella relazione tecnica in appresso descritta. In caso di discordanza eccedente la tolleranza catastale fra la superficie calcolata e quella in atti deve essere dimostrata, nella relazione tecnica, la corrispondenza fra lo stato di fatto e lo stato di diritto sulla base di elementi che giustifichino tale variazione, integrando le osservazioni metriche riportate nel libretto delle misure con ulteriori osservazioni condotte a particolari topocartografici significativi, limitrofi all'oggetto del rilievo.

Qualora risulti impossibile rintracciare la causa della variazione di consistenza riscontrata dovrà essere redatto tipo particellare affinché l'Ufficio compia le dovute operazioni di verifica e di eventuale rettifica."

E' evidente quindi che:
il tipo particellare ha anche la funzione di ripristinare le corrette superfici dei lotti rilevati, in deroga alle tolleranze previste.

3) per quanto riguarda il cambio di identificativo cito testualmente dalla circ.2/92:

"A parziale modifica delle norme impartite con la citata circolare, si dispone che le particelle trattate in qualsiasi atto di aggiornamento assumeranno nuovo identificativo catastale ogni qualvolta una delle particelle interessate varierà la propria forma o destinazione (frazionamento, fusione, variazione di coltura ecc.)".

Di fatto in caso di particellare la p.lla non varia di forma in mappa e mantiene la medesima destinazione.

Il ricalcolo della sua superficie presuppone comunque un cambio della sua forma "reale".

E' da stabilire se la casistica citata è applicabile o meno.

Ritengo che l'identificativo debba comunque cambiare e di conseguenza si debba predisporre la proposta.

risposta:

Tornando dall'Agenzia del Territorio della mia provincia, vi trasmetto ciò che mi hanno riferito e i vari passi da effettuare per il mio caso:

1. Tutte le particelle interessate devono essere intestate alla stessa ditta e devono avere stessa qualità e classe (chiaro questo punto, devo presentare un DocTe);

2. Riunire in un'unica particella tutte quelle esistenti, tramite istanza all'Agenzia del Territorio competente che provvederà alla fusione;

3. A riguardo il Tipo Particellare mi hanno confermato che i confini del lotto dovranno essere materializzati e univocamente determinati, ma mi hanno consigliato di informarmi con qualche funzionario a Roma poichè hanno dubbi sulla procedura della doppia dimostrazione con PreGeo e precisamente:

il programma nel DB censuario non accetta lo scarto superiore a 1/20 e quindi dovrei inserirlo nella relazione tecnica e soprattutto poichè PreGeo considera il Tipo particellare come un TF avrei problemi nel DB censuario nell'inserire Originale e Variata solamente poichè nei TF occorre necessariamente almeno una particella costituita;
Se nel mio Tipo non occorre nessuna fusione penso non occorre nemmeno proposta di aggiornamento, ma non mi è tanto chiaro qualche passaggio, pensavo io di poter fare insieme fusione e particellare con PreGeo per poter risolvere il tutto...

risposta:

Se cambi identificativo hai originale, soppressa e costituita, quindi dovrebbe girare.

Per quanto riguarda la fusione delle p.lle non vedo la necessità di un'istanza visto che puoi farla tu direttamente nell'ausiliario o direttamente nel 51ftp con la formazione dei lotti.

Nel caso di particellare inoltre credo che la procedura corretta sia di fare tutto con l'ausiliario in modo da avere in visura l'annotazione "nota di variazione n....." anzichè "tipo di frazionamento n......" che non c'entra nulla.

risposta:

Sono stato all'Agenzia del Territorio dove si è arrivati, alla seguente conclusione:

Dopo aver individuato sui luoghi il contorno, presento direttamente un tipo particellare dove vado a fare una fusione di tutte le particelle interessate (senza DocTe) e assegno alla particella costituita la qualità e classe maggiore tra quelle originarie.

Tramite modello ausiliario predispongo il tipo in modo che tra le annotazioni risulti la superficie reale visto che lo scarto è superiore a 1/20.
Infine successivamente presento il DocTe per assegnare esatta qualità e classe, molto probabilmente tramite verifica straordinaria che prevede pagamento di un versamento e sopralluogo da parte di un funzionario dell'Adt.
Quando verrà approvato farò sapere se la procedura è accettata anche dal sistema, saluti.

domanda:
devo presentare un particellare con lo scopo di rettificare la superficie di una particella ma se la superficie è fuori tolleranza la stessa non verrà inserita in atti e in visura rimarrebbe comunque la vecchia superficie con la sola annotazione SR.
Ora mi chiedo allora a cosa serve fare il particellare????
questa regola non vale solo per i frazionamenti?

risposta:

La regola vale comunque.
Il tipo particellare non serve a rettificare la superficie di una particella, ma viene utilizzato per determinare la superficie reale di un lotto destinata ad essere compravenduto "a misura" e non " a corpo".

Quindi a prescindere di quanto riportato in visura se esiste tipo particellare la superficie di riferimento è quella riportata nell'elaborato ai soli fini della vendita.

Per le rettifiche bisogna utilizzare i consueti canali, tipo istanze e quant'altro.


*******************************

folle22; numero; fabio2586; antalb83;
*******************************

Da:
www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pri...

domanda:

iseriti tutti i dati, fatta la proposta di aggiornamento, quando mi trovo a passare alla predisposizione mi da gli esiti positivi ma mi dice che non risulta approvabile!!

....
basta inserire subito dopo la riga 9 una riga 6 con scritto CONFERMA !

ho provato e funziona!
ma la VERA domanda è :

è corretta come procedura e l'ADT accetta questo tipo?? grazie in anticipo

risposta:

Aggiungendo la riga 6 con scritto "CONFERMA" subito dopo la riga 9.

***************************
lelegeo; leonardo; Berry; geoalfa.

Ultimo aggiornamento: 03 Maggio 2014 alle ore 12:25
 
 

 

 

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