Riconfinamento da un post depennato Le dritte sono
3 fondamentali principi cardine :
1) Per eseguire una corretta riconfinazione bisogna effettuare il procedimento a ritroso che è stato seguito all'atto della confinazione.
2) La precisione della riconfinazione è direttamente proporzionale alla precisione con cui il confine è stato costituito
all'atto della confinazione.
3) Nella riconfinazione è prioritaria la correttezza del metodo rispetto alla correttezza della procedura topografica, nel senso che una procedura topografica corretta ma che segue un metodo scorretto fornisce risultati peggiori di una procedura topografica meno rigorosa ma che applica un metodo corretto.
Per tradurre tutto questo in termini concreti e cercare quindi di dare una risposta alla domanda:
1) Verifica della genesi delle linee da riconfinare. Devi cioè verificare se le linee che devi riconfinare sono state generate (confinazione) direttamente sulla mappa d'impianto oppure successivamente.
* a) Linee generate all'impianto. In questo caso ti devi riferire esclusivamente alla mappa d'impianto per riprodurle.
Per fare questo, devi procurarti la mappa in formato raster (PNG, JPG, ecc., molte Province dispongono già delle mappe raster, altrimenti puoi scansionarti tu la fotocopia dell'impianto, se te la fanno fare).
Poi devi georeferenziare e rettificare la mappa raster (cioè devi portarla alle sue coordinate cartografiche e correggere la deformazione che la mappa ha subìto negli anni).
Per fare questo esistono diverse tecniche e alcuni software specifici che le applicano (io, tanto per metterci un po' di sano "interesse privato in atti di ufficio" sono l'autore di uno di questi software).
Fatto ciò, reperisci dalla mappa d'impianto le coordinate di due ordini di punti:
- I) punti di inquadramento, cioè punti presenti sulla mappa e che hai ritrovato in campagna con sufficiente certezza circa la loro corrispondenza (buona materializzazione, esempio classico gli spigoli di fabbricato);
- II) punti dei confini da ricostruire, cioè proprio le linee che devi riconfinare.
Poi devi eseguire il rilievo (non ha importanza se con tecnologia GPS o tradizionale) avendo cura, come accennato, di rilevare un certo numero di punti di inquadramento (presenti sia in mappa che sul posto), più ne trovi e meglio è.
A questo punto devi riportare (sovrapporre) la mappa al rilievo, ma non devi farlo con leggerezza, cioè come fanno tanti che sovrappongono le due entità sul CAD come "meglio gli torna".
Ci sono dei metodi matematici rigorosi e ben noti in letteratura topografica, come la rototraslazione ai minimi quadrati, l'apertura a terra multipla ed altri.
Anche in questo caso ti conviene affidarti a dei software di comprovata validità (ogni riferimento al mio software è del tutto... volontario
.
Una volta che hai sovrapposto la mappa al rilievo, ricavi le misure per tracciare sul posto il confine cercato.
* b) Linee generate successivamente all'impianto.
Se le linee da riconfinare sono state introdotte successivamente all'impianto, allora devi ritrovare gli atti catastali di aggiornamento che le hanno partorite (frazionamenti) e devi, come nel caso a) sovrapporre questi frazionamenti con il tuo rilievo in modo da ricavare le osservazioni per il tracciamento.
In questo caso, tuttavia, potrai trovarti di fronte a due diverse situazioni:
- I) l'atto di aggiornamento non è autonomamente ricostruibile:
è il caso classico dei frazionamenti precedenti al Pregeo (circ. 2/88) in cui gli allineamenti partivano spesso da punti non più accertabili (cigli strada, termini non più presenti, ecc.).
In questo caso dovrai partire sempre dalla mappa d'impianto e "montare" sulla stessa questi frazionamenti (che potrebbero essere anche più d'uno in epoche diverse).
Fatto questo ricadi nel caso a) precedente, sovrapponi il "sistema mappa" (inteso come mappa d'impianto più i frazionamenti ricostruitici sopra) al rilievo e ricavi i dati di tracciamento.
- II) l'atto di aggiornamento è invece autonomamente ricostruibile:
è il caso dei frazionamenti presentati con Pregeo per i quali ti sarà sufficiente reperire il libretto Pregeo (il Catasto lo rilascia).
In questo caso, infatti, il libretto Pregeo contiene tutte le misurazioni e puoi quindi sovrapporlo direttamente al tuo rilievo (sempre mediante rototraslazione ai minimi quadrati) per ricavare il tracciamento.
Gianni Rossi
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