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RICONFINAZIONE CON UTILIZZO DI PUNTI D'APPOGGIO SU SOLO FOGLI LIMITROFI |

Ale2003
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06 Gennaio 2012
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Buongiorno a tutti e un ringraziamento a tutti coloro che vorranno esprimere un parere o consiglio al mio quesito. Devo procedere alla riconfinazione di linee derivanti dalla mappa d'impianto, con l'ausilio di una stazione totale. Il confine da ripristinare, si trova quasi al limite del foglio catastale, ma in ogni caso all'interno dello stesso foglio non vi è nessun punto d'appoggio presente nella mappa d'impianto, quali spigoli di fabbricato o comunque di certa materializzazione. Vi posso trovare, giusto qualche paletto di recinzione come triplice di confine, a cui per ovvi motivi non posso appoggiare il rilievo, ma solo collimarli per pura verifica. Mentre nel foglio limitrofo e ad una distanza dal confine in questione di circa m. 200 e m.400, ho la possibilità di appoggiarmi agli spigoli di un fabbricato e ad una recinzione cimiteriale ( entrambi da me utilizzati in precedenti rilievi e di cui sono certo della loro bontà ). Pensavo, pertanto, di procedere nel modo seguente : 1) Georeferenziazione della mappa raster d’impianto, con il metodo parametrico e prelievo delle coordinate dei punti d’appoggio e di confine da ogni singolo quadrante parametrico; 2) Considerare come punti d’appoggio tre spigoli del fabbricato e due spigoli della recinzione in muratura del cimitero, del foglio limitrofo, orientandomi ad un trigonometrico ( croce asse campanile ) distante circa Km 4; 3) Schema del rilievo : apertura a terra multipla o rototraslazione orientata. E’ corretto il mio modo di procedere? Puo’ essere corretto, secondo voi, prelevare le coordinate di punti fiduciali con att. 9 o inferiore per appoggiare il rilievo? Io penso di NO, in quanto, saranno pure corrette dal punto di vista analitico rispetto alla rete trigonometrica, ma non lo sono rispetto al contesto locale della mappa. Ho visto, comunque, che alcuni tecnici (con tanti anni di esperienza e particolarmente quotati nel mercato) ne fanno uso nelle operazioni di riconfinamento, oltre che consigliarti in tal senso ( magari si tratta pure di coordinate calcolate con lo Snellius Pothenot). Grazie a tutti
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
Iscritto il:
30 Agosto 2003
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Castel del Rio
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Sì, il modo di procedere che ti proponi mi sembra corretto. Così come trovo corretto diffidare di punti di attendibilità 9; punti molto utili per la formazione di nuovi confini, ma insidiosi per la ricostruzione di confini grafici in quanto altrettanto slegati dalla realtà locale quanto lo sono i trigonometrici e un po' meno precisi di questi. Poiché hai menzionato, giustamente, le materializzazioni di triplici di confine nello stesso foglio delle linee cercate, sottolineo l'importanza di "collezionarne" un buon numero proprio per verifica; come hai già spiegato. Più alto è il loro numero e più completa la loro disposizione all'intorno del confine cercato, meglio potranno servire allo scopo. Portando il concetto all'estremo, se potessi rilevare tutte le materializzazioni delle linee d'impianto del foglio, meno una, per quanto imperfette siano quelle disponibili, sulla loro scorta potrei fare la miglior ricostruzione possibile di quella mancante! Naturalmente ti prego di considerare questa teorizzazione come molto, molto lontana dalla pratica! Ma serve per ribadire l'importanza di non scardinare tutta le realtà immediatamente circostante al confine perduto, soltanto per la soddisfazione di riferirsi a spigoli ben materializzati, ma molto lontani e avulsi dal contesto locale. Buon lavoro Leonardo
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Ale2003
Iscritto il:
06 Gennaio 2012
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"Leo" ha scritto: Sì, il modo di procedere che ti proponi mi sembra corretto. Così come trovo corretto diffidare di punti di attendibilità 9; punti molto utili per la formazione di nuovi confini, ma insidiosi per la ricostruzione di confini grafici in quanto altrettanto slegati dalla realtà locale quanto lo sono i trigonometrici e un po' meno precisi di questi. Poiché hai menzionato, giustamente, le materializzazioni di triplici di confine nello stesso foglio delle linee cercate, sottolineo l'importanza di "collezionarne" un buon numero proprio per verifica; come hai già spiegato. Più alto è il loro numero e più completa la loro disposizione all'intorno del confine cercato, meglio potranno servire allo scopo. Portando il concetto all'estremo, se potessi rilevare tutte le materializzazioni delle linee d'impianto del foglio, meno una, per quanto imperfette siano quelle disponibili, sulla loro scorta potrei fare la miglior ricostruzione possibile di quella mancante! Naturalmente ti prego di considerare questa teorizzazione come molto, molto lontana dalla pratica! Ma serve per ribadire l'importanza di non scardinare tutta le realtà immediatamente circostante al confine perduto, soltanto per la soddisfazione di riferirsi a spigoli ben materializzati, ma molto lontani e avulsi dal contesto locale. Buon lavoro Leonardo La ringrazio tantissimo geometra Gualandi per aver risposto al quesito e avermi dato i necessari consigli e conferme per meglio operare. Complimenti, inoltre, a Lei e il geom. Cinelli e geom. Rossi per aver finalmente dato dei riferimenti e metodi per svolgere le perizie di riconfinazioni nel modo piu' professionale possibile. Saluti cordiali
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