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geocinel
Carlo Cinelli
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"kemplen" ha scritto: ...........Il mio apporto a questo topic termina qui.......... geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: kemplen81@gmail.com Mi dispiace Cordialmente Carlo Cinelli
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geocinel
Carlo Cinelli
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"geocinel" ha scritto: Roberto mi ha restituito or ora le ultime verifiche fatte con vari software che lui possiede e di cui si dichiara che l'algoritmo usato è la rototraslazione ai minimi quadrati. Vi spiego a grandi linee come abbiamo proceduto con la sperimentazione. Ho utilizzato un mio vecchio libretto delle misure composto di 4 stazioni celerimetriche, con 4 Punti Fiduciali e una cinquantina di punti di dettaglio. Nella prima elaborazione ho fatto girare in Pregeo il libretto così com'era verificando che le coordinate polari desumibili dalla grafica del DXF prodotto erano modificate, rispetto alle polari del libretto delle misure, della sola riduzione al Livello del Mare. Nella seconda elaborazione ho fatto girare in Pregeo il libretto modificando le codifiche dei 4 Punti Fiduciali in una serie di Punti 1001-1002-1003-1004. Con l'accortezza di andare a mettere in linea 8 le coordinate della Taf dei Punti Fiduciali corrispondenti indicando che sono Punto Planimetrico - Punto Utente - Punto Ausiliario. L'elaborazione ha restituito gli stessi scarti e le stesse coordinate cartesiane calcolate dei punti rototraslati. A questo punto volevamo verificare quale tipo di Rototraslazione effettuava Pregeo se baricentrica o a i minimi quadrati. Visto che mai nessuno ha detto quale e chiamando il tutto nel Programma come Rototraslazione Automatica. Abbiamo fatto girare il libretto con i punti codificati da 1001 a 1004 negli altri software che dichiarano l'algoritmo ai minimi quadrati e le risultanze, sia il coefficiente di variazione di scala sia le coordinate rototraslate, sono identiche. Pertanto PREGEO posiziona il RILIEVO effettuando una rototraslazione ai minimi quadrati di tipo rigido rispetto ai punti di appoggio indicati. Stiamo parlando della VERSIONE ATTUALE. Pregeo offre anche un'altra chicca che magari ai più è sfuggita. Nella tendina di sinistra c'è una possibilità di variare la rototraslazione da automatica a vincolata e orientata immettendo un punto origine e un punto orientamento. L'unico problema è che non c'è una uscita in CAD. Solo e soltanto riprendendo il file da un Programma esterno, anche Free come VIGEO, si può estrarre la pagina grafica. Conclusioni: Con le dovute accortezze del caso direi che non è peregrino poter effettuare ricostruzioni di linee di mappa utilizzando questo programma. Cordialmente Carlo Cinelli Ripartiamo da qui. Sono ben accette osservazioni da tutti. in particolare da chi avesse svolto altre sperimentazioni. Cordialmente
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geocinel
Carlo Cinelli
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"Francesco2015" ha scritto: "geocinel" ha scritto: "Francesco2015" ha scritto: PS: comunque anche il tuo topic su Pregeo può essere devastante se non si capisce l'intenzione che avete... Caro Francesco Me la spieghi meglio che non l'ho capita. Perché dovrebbe essere devastante? L'intenzione che avete CHI di fare COSA? Grazie Cordialmente Carlo Cinelli Qualcuno potrebbe capire che basta Pregeo per riconfinare e poi iniziare a eseguire operazioni magari con la TAF... Francesco Io sto molto attento a quello che scrivo e, se ci fai caso, ho specificato molto nettamente che si parlava di ricostruzioni di linee dalla mappa (ovviamente di Impianto). La sperimentazione infatti è stata eseguita inserendo in linea 8 le coordinate dei punti prelevati sulla mappa e verificando il comportamento del programma, anche in relazioni ad altri software. Quindi credo che il mio messaggio non sia equivocabile. E ricordiamoci anche quel principio di Baden Powell che più volte riporto: la formazione non deve avere l'obiettivo di istruire ma di educare a fare con la propria testa. Io non ho la pretesa e l'esigenza di insegnare niente a nessuno. Soprattutto su come si fanno le cose. Ho solo condiviso e illustrato un'esperienza. Poi ognuno ne trarrà quello che ne vuol trarre. Ciao Carlo È qui dunque lo scopo più importante della formazione scout: educare. Non istruire, si badi bene, ma educare; cioè spingere il ragazzo ad apprendere da sé, di sua spontanea volontà, ciò che gli serve per formarsi una propria personalità. Baden Powell
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tonin
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melfi
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Salve buongiorno con riferimento al riconfinamento procedura pregeo, nei successivi atti di aggiornamento catastale le differente individuazione di precedenti dividenti per oltre mt 2,50 determina una particella aperta (mancato frazionamento dell'originale) o l'adattamento in fase di proposta di aggiornamento chiude ogni possibile discussione circa la rettifica (ripetizione) dell'atto di aggiornamento successivo. La volontà è chiara ma i dati numerici non vanno nella stessa direzione come iterpretare e definire in base alla volontà od in base ai dati numerici? in attesa vostre valutazioni saluti ed auguri buon Natale
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uccellino
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Da quando è morto Federico II, a Melfi non si capisce niente. Secondo me, servirebbe qualche chiarimento sul problema. Auguri.
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carlocinelli
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Caro Tonin Mi unisco al messaggio di uccellino chiedendoti un po' più di chiarezza nell'esposizione della problematica. Grazie Carlo Cinelli
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tonin
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melfi
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"uccellino" ha scritto: Da quando è morto Federico II, a Melfi non si capisce niente. Secondo me, servirebbe qualche chiarimento sul problema. Auguri. scusatemi pensavo fosse più semplice ma l'aver ricordato Federico II mi ha fatto enorme piacere, la storia di Melfi non è finita lì. gli atti di aggiornamento catastale individuano le dividenti che andiamo a ritracciare e che in fase di riconfinamento, a mio parere, devono essere riproposte, come faccio, integralmente in base ai dati definiti dall'originario tecnico incaricato che occorre e devono essere ripristinate salvo poi a verificare la presenza di errori, anche marchiani, da interpretare e possibilmente contestualizzare. Del tutto restano pur sempre i numeri perchè di quelli stiamo parlando. Le conseguenze possono essere solo i numeri, quando l'atto di aggiornamento riferisce ad attività interne all'appezzamento che si va a ridefinire, ma più spesso definisce lotti da attribuire a distinti soggetti. se la dividente sulla mappa con orienta e stira la adatti ad essa non così é per i numeri, dati certi, e preciso: la dividente da me tracciata non chiude sulla dividente definita con una precedentemente tracciata pure con la procedura trattata dal programma pregeo. La differenza è superiore a mt 2,00, ed anche al valore indicato come "errore di distorsione della mappa", valore che ritengo non sia da considerare per questa casistica. Non tracciando l'intera dividente non definiscono le due previste entità? Il tipo a rettifica è previsto per errori a dati acquisiti per i Punti fiduciali non per errori sulle dividenti per cui devo redigere un nuovo tipo di aggiornamento catastale e tracciare l'intera dividente e quindi anche altro rogito per precisare e confermare quanto già attribuito? Ha valore la mappa definita a nostro piacere con orienta e stira ad interpretare la volontà di chicchessia o i numeri che definiscono una diversa realtà sono da considerare in casi come questo? Grazie per l’attenzione saluti ed i migliori Auguri.
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uccellino
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Si sta tracciando una linea post circ. 2/88 che non chiude su altra linea successiva creata pure come da "nuova procedura", ho capito bene?
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tonin
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"uccellino" ha scritto: Si sta tracciando una linea post circ. 2/88 che non chiude su altra linea successiva creata pure come da "nuova procedura", ho capito bene? precisamente.
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uccellino
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I rilievi hanno punti in comune riportati nei libretti?
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carlocinelli
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Auguri anche a te, Tonin. Mi sembra di aver capito quanto riportato da Uccellino. Tu hai ritracciato la linea di mappa in base ai dati numerici del secondo Tipo di aggiornamento post circolare 2/88 e ti sei reso conto ricostruendo anche l'altro sul quale doveva appoggiarsi (sempre da atto di aggiornamento post circolare 2/88) che la prima linea non va ad intersecare la seconda per oltre 2 metri. Che fare? Bisogna ricorrere ad un nuovo atto di aggiornamento? Se si quale visto che quello a rettifica corregge solo le misurate sui fiduciali? E a valle sarebbe opportuno fare un atto notarile di identificazione catastale? Questo un po' il sunto della tua richiesta, mi sembra di aver capito. Io personalmente credo che gli scenari che proponi siano un po' eccessivi anche se la differenza è importante. Anche in ragione del fatto che non si costituirebbero catastalmente nuove particelle dal prolungamento per oltre due metri della seconda linea a intersecare la prima. Non è corrispondente al vero che gli atti a rettifica correggono solo le misurate sui fiduciali. Correggono anche altre cose. Di certo non la geometria delle particelle relative a un frazionamento. Verifica la Circolare 1/2012 se potrebbe fare al caso tuo l'utilizzo di questa procedura. Cordialmente Carlo Cinelli
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uccellino
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Nel testo iniziale Tonino scrive: cosa prevale, il numero che porta l'estremo della dividente a non coincidere con l'altra linea, mantenendolo due metri dentro l'originaria, oppure l'intenzione che essa dovesse finire lì? Ragioniamo: se parliassimo dello stesso rilievo, della medesima elaborazione dei dati con risultati omologhi e della stessa identica procedura di inserimento in mappa direi che il numero prevale tuttavia questo si verifica raramente, ad esempio quando si ripropone lo stesso libretto nella stessa fase di vigenza della procedura di elaborazione e di aggiornamento cartografico tuttavia, quando questi elementi di "conformità tecnica" mancano non può che entrate in ballo la ragione e quindi la condizione di base che la linea è dritta e che dovesse finire lì, avvalorando il concetto più volte espresso dal Geom. Cinelli che più conta il buon senso e la capacità del Geometra di pensare piuttosto che i numeri (per non parlare del software).
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tonin
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melfi
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"uccellino" ha scritto: Nel testo iniziale Tonino scrive: cosa prevale, il numero che porta l'estremo della dividente a non coincidere con l'altra linea, mantenendolo due metri dentro l'originaria, oppure l'intenzione che essa dovesse finire lì? Ragioniamo: se parliassimo dello stesso rilievo, della medesima elaborazione dei dati con risultati omologhi e della stessa identica procedura di inserimento in mappa direi che il numero prevale tuttavia questo si verifica raramente, ad esempio quando si ripropone lo stesso libretto nella stessa fase di vigenza della procedura di elaborazione e di aggiornamento cartografico tuttavia, quando questi elementi di "conformità tecnica" mancano non può che entrate in ballo la ragione e quindi la condizione di base che la linea è dritta e che dovesse finire lì, avvalorando il concetto più volte espresso dal Geom. Cinelli che più conta il buon senso e la capacità del Geometra di pensare piuttosto che i numeri (per non parlare del software). purtroppo stessi punti fiduciali ed anche letture ad un fabbricato all'inyterno del lotto l'errore nel determinare la dividente con squadro ed allinemanto con un valore diverso per dimensione che ho citato e la mancata chiusura sulla predenete delineta dividente non ha (avrebbe) definito le due particelle derivate. spero aver chiarito ogni dubbio se vogliamo aggiungere i collaboratori o ti fidi e questi sono i risultati o fai tutto da te, quasi impossibile. non so se condividete ultimo pensiero. saluti
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carlocinelli
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Tonin Se il secondo atto è tuo puoi rettificarlo senza modificare la geometria delle particelle. Vedi Circolare 1 del 2012. C'è riportata tutta la procedura che devi seguire. Cordialmente Carlo Cinelli
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tonin
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sicuramente andrò a verificare, cordialmente saluto e ringrazio tutti. auguri per il nuovo anno Tonin
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