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Argomento: Riconfinamento particella di impianto senza alcun punto di appoggio

Autore Risposta

georox

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 0 -  0 - Inviato: 10 Maggio 2014 alle ore 18:30

Leo,

da quanto dici, deduco che, più che affidarsi ai pesi, il caso si potrebbe prestare all'adozione della variante "vincolata" della rototraslazione, un calcolo che, in determinate condizioni (come potrebbero essere quelle in questione) "vincola" (cioè mantiene fisso) il punto prescelto, in questo caso il trigonometrico vicino.

Lorenzo,

ma dell'idea di sviscerare tutto a Teramo ?

Ciao,

Gianni

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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30 Agosto 2003

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Castel del Rio

 0 -  0 - Inviato: 10 Maggio 2014 alle ore 19:23

Sì, si presterebbe alla rototraslazione vincolata nell'orientamento sui trigonometrici lontani. Ma la disquisizione riguardava la rototraslazione sui soli trigonometrici, che quindi perderebbe di significato rototraslando... soltanto su un punto per orientarsi sugli altri!

Quindi parlando dei soli trigo direi che tutte le possibilità equivalgono praticamente all'apertura a terra; che nel caso di punto vicino trigonometrico (e verificato) mi sembra meno blasfema di quanto si possa supporre.

Naturalmente incrementare i punti intorno al confine, anche se con valenze diverse (e quindi diversi pesi) consentirebbe di incrementare l'affidabilità complessiva e aprirebbe la strada alla molteplicità di procedimenti.

Quanto a parlarne a Teramo, è una bellissima idea; ma prima di "uppare" Lorenzo, lasciagli il tempo di leggere le mail. Forse lui (a ben ventitrè anni) sta passando un sabato più frizzante del mio (e del tuo?) e non ha ancora letto il tuo precedente!

Leo

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Lorenzo.geom

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22 Ottobre 2012 alle ore 16:03

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 0 -  0 - Inviato: 11 Maggio 2014 alle ore 01:18

Buonasera a tutti, rispondo in ordine cronologico

"Georox" ha scritto:
Ho io una bella idea, Lorenzo.
Visto che sei di l'Aquila e quindi non distantissimo da Teramo, dove il 30 Maggio noi (io, Leo e Carlo) terremo il corso "Casi pratici di riconfinazioni", perché non ci mandi in privato la documentazione a formazione@riconfinazioni.it così noi ce lo studiamo e lo presentiamo a Teramo?
"Georox" ha scritto:
Probabilmente quando hai scritto questo tuo ultimo post non avevi ancora letto il mio ultimo qui sopra nel quale, alla fine, ti proponevo di sottoporci il caso privatamente per discuterlo al corso di Teramo del 30 Maggio.
Per il software, come forse saprai, io sono l'autore del programma di georeferenziazione di cui al filmato che aveva postato anonimo_leccese. Ai corsi sul territorio, come Teramo, lo propongo ad un prezzo scontatissimo, ma vista la tua giovane età e la tua grande "buona volontà" potrei fare uno sforzo ulteriore.

Innanzitutto ti chiedo scusa per essermi sfuggito questo tuo invito che accetto con estremo piacere, quando mi ricapita un'opportunità simile! Grazie mille. Fammi soltanto sapere tutto il materiale di cui hai bisogno e dei relativi formati. In secundis, ti ringrazio anche per questa splendida agevolazione che non mi lascerò scappare ( se potessi espormi il prezzo del software privatamente questo è il mio indirizzo : lorenzo.geom@gmail.com ). Siete davvero persone squisite oltre che eccellenti professionisti!

"Leo" ha scritto:
Vengo poi rapidamente alle domande, ma per quella inerente il tentativo di tracciare le coordinate cartografiche rilasciate dal Catasto, devo prima capire di quali coordinate parli... Comunque dovrebbero essere quelle d'impianto; altrimenti non avresti alcuna correlazione con le linee che stai cercando di ricostruire! Quindi l'unico vantaggio che posso vedere nella ricerca di altri punti corrispondenti fra mappa e terreno, lo vedo nel ricorso alla mappa originale (e non alle coordinate rilasciate dal Catasto) perché dicevi che le copie a disposizione sono da cattive a pessime. Ammesso che l'originale sia disponibile e ben conservato, puoi ricorrere a fotocopie di quello pagando il relativo costo al Catasto.

Chiedo scusa per non essere stato più chiaro, intendo coordinate cartografiche desunte con planimetro digitale dalla mappa di impianto. Vorrei fare una domanda: da voi consentono l'accesso e addirittura la fotocopia della mappa originale? quì ne richiediamo l'acquisizione allo sportello del Catasto (ce le fanno segnare con penna rossa su un estratto di mappa) ed il tecnico addetto le fornisce dopo circa una settimana. Ho provato a chiedere una volta se fosse stato possibile osservare una cartografia originale per esperienza personale e mi hanno quasi maltrattato. Mah, non riesco a capire... Oltretutto se teoricamente non dovrei disporre delle scansioni delle mappe di impianto, come potrei poi agevolmente riconoscere sull'estratto quelli che sono i punti di impianto, per di più con una certa fretta viste le file chilometriche agli sportelli? Forse devo ancora impratichirmi.

"Leo" ha scritto:
La seconda domanda, inerente il software per georeferenziazioni e riconfinazione, anche se non la poni a Gianni Rossi per non chiedere all'oste com'è il suo vino, ponendola a me ti stai rivolgendo al cameriere! Anche se non sono "uomo Tecnobit", la pluriennale collaborazione di consulenza a Gianni e la particolare attenzione proprio a questi temi, fanno sì che io, se non sviluppo un calcolo per i fatti miei adoperi sempre i programmi della Tecnobit con piena soddisfazione!
Leonardo
P.S.: a volte i camerieri, dietro corresponsione di lauta mancia, forniscono informazioni contrarie all'interesse dell'Oste. Ma non lo fanno in pubblico!
E saresti poi sicuro che non si tratti di informazioni "sponsorizzate" dall'Oste concorrente?


Più seriamente, vista la "passione" che metti in questo lavoro, come hai ben motivato parlando della situazione professionale, condivido l'opportunità di dotarti di software specifico. Per valutarne l'efficacia puoi fare qualche prova con le apposite versioni che alcune SH mettono a disposizione: le altre dovranno correrti dietro un po'; altrimenti perderanno un'occasione.

Quì devo di nuovo le scuse a georox per la pessima gaffe. Dal video postato di anonimo_leccese non avevo capito che si trattasse del software sviluppato da Gianni Rossi, solo ed esclusivamente per questa ragione ho chiesto a Leo se potesse consigliarmene uno anche lui. Adesso non ho alcun dubbio sulla scelta, ho fatto confusione
A questo punto approfitto anche per chiedere se del software in questione è disponibile il demo!

Pensavo questa sera a una considerazione abbastanza interessante (credo):

Ho l'abitudine, quando esco a fare un sopralluogo per impostare un riconfinamento, di chiedere più informazioni possibili a tutte le persone del posto. Quello che mi è tornato in mente è che tutti mi raccontavano delle vecchie azioni rdi riconfinamento avvenute negli ultimi 10/15 anni. Tutti parlavano di questo tecnico con questo "strano arnese che fa le foto" (anche detto stazione totale ), che appunto guardava prima sulle montagne di Campo felice (trig, "La Quartora), poi sul colle Monteluco (Trig. "Antenna di Roio") poi sulla montagna di Tornimparte (Trig. "La Piaggia") e poi su questo edificio (il trigonometrico in questione). Avrete capito che trattavasi sempre della stessa apertura a terra singola (proprio per la mancanza di appoggi), quello che anche io ho provato a fare, soltanto che forse loro non hanno voluto approfondire troppo ed hanno picchettato. La mia considerazione è: io sto cercando il modo più corretto di ripristinare le dividenti, ma se queste risultassero di molto traslate rispetto a quelle esistenti, proprio perchè affette dallo stesso errore, cosa potrei fare? Se c'è un errore sull'intera zona derivante dallo stesso metodo di calcolo delle coordinate, non avrei poi fatto un lavoro inutile secondo voi? alcune particelle sono recintate da più di 20 anni (problema noto di codice civile), alcune hanno edifici al loro interno (quindi metteremmo in discussione anche problemi urbanistici). Il problema è che a Sud, Est ed Ovest di questa zona c'è il bosco, quindi nessuno dei proprietari agli estremi di questa zona, appunto, poteva accorgersi di eventuali errori non avendo riferimenti. Cosa ne pensate?

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georox

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 0 -  0 - Inviato: 12 Maggio 2014 alle ore 12:42

Ciao Lorenzo,

"Lorenzo.geom" ha scritto:
Innanzitutto ti chiedo scusa per essermi sfuggito questo tuo invito che accetto con estremo piacere, quando mi ricapita un'opportunità simile! Grazie mille. Fammi soltanto sapere tutto il materiale di cui hai bisogno e dei relativi formati.

Vai sulla nostra pagina eventi e clicca sul programma del corso di Teramo, poi su questo clicca su "indicazioni previste" nel riquadro verde in alto a destra (che parla del webinar introduttivo). Si apirà una pagina che elenca i dati che ci servono. Ma è solo indicativa, puoi aggiungere tutto quello che ritieni utile per farci riprodurre il caso.

"Lorenzo.geom" ha scritto:
In secundis, ti ringrazio anche per questa splendida agevolazione che non mi lascerò scappare ( se potessi espormi il prezzo del software privatamente questo è il mio indirizzo : lorenzo.geom@gmail.com ).

Non preoccuparti per il prezzo, prova il software (vedi sotto), poi se ti soddisfa e vieni a Teramo, ti farò un sconto enorme.

"Lorenzo.geom" ha scritto:
A questo punto approfitto anche per chiedere se del software in questione è disponibile il demo!

Ci mancherebbe che non fosse disponibile il demo. C'è sia il demo che una serie di filmati che illustrano le varie tecniche (ti avverto che la cadenza è quella di un contadino Veneto quale sono io

Trovi tutto andando sul sito www.tecnobit.info, seleziona l'opzione Topografia e Catasto | Mappe (e poi anche Riconfinazioni) dal menu in alto a sinistra e, dalla pagina del prodotto che si apre, trovi sia il bottone per scaricare il demo che il link "Guarda i filmati".

Se hai qualche difficoltà, scrivimi privatamente a g.rossi@tecnobitmail.com.

A presto,

Gianni Rossi

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Lorenzo.geom

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L'Aquila (AQ)

 0 -  0 - Inviato: 13 Maggio 2014 alle ore 20:32

Buonasera Georox,

ho scaricati i demo e guardato i filmati che sono veramente significativi sia per l'introduzione al programma sia soprattutto per la spiegazione dei concetti base ad un neofita come me. Ho intenzione di acquistare sia Geocat sia Georem. E vista la tua disponibilità e bontà ti disturberò brevemente in privato per avere un piccolo chiarimento. Grazie mille ;)

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simonep

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 0 -  0 - Inviato: 03 Luglio 2014 alle ore 12:27

Scusatemi l'ignoranza in materia come faccio a capire se una dividente è d'impianto altra alla presenza di un numero basso nel foglio ?

Com'e la procedura in catasto per vedere il foglio d'impianto?

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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Castel del Rio

 0 -  0 - Inviato: 03 Luglio 2014 alle ore 15:04

Non mi risulta un metodo "garantito" per capire se una dividente è d'impianto, altro che una completa indagine storica. Ma in ordine di rilevanza si possono riconoscere diversi indizi:

- un numero basso su una delle particelle delimitate dalla linea cercata è un indizio;
- due numeri bassi da ambedue le parti della linea è un indizio più robusto;
- il confronto della mappa d'impianto con l'attuale (mediante occhio tecnico ragionevolmente esperto) è un indizio piuttosto buono.

Questi indizi si rafforzano se la mappa vigente deriva direttamente dall'impianto; mentre dove ha subito diversi passaggi evolutivi-involutivi (e in particolare la trasformazione da un Sistema di Riferimento a un altro) restano quello che sono: indizi più o meno buoni.

L'indagine più completa, su fogli parecchio "vissuti", implica anche la ricerca di eventuali frazionamenti che potrebbero aver creato striscioline poi compravendute e accorpate al mappale dell'acquirente. I fogli di recente urbanizzazione ne sono pieni.

La procedura per vedere il foglio d'impianto è, teoricamente, quella normale di visura, previo accertamento dell'orario in cui i fogli sono disponibili. Nelle province in cui è stata fatta la scansione, può essere più semplice procurarsi questa. Forse. Ma ci sono Uffici che tendono a rifiutare la visura di queste mappe con diverse motivazioni (scuse) indipendentemente dall'orario. In tali casi proverei con la diplomazia, prima di passare a maniere più rudi.

Prima di fasciarsi il capo, chiedere informazioni all'Ufficio locale.

Buon lavoro

Leonardo

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