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Riconfinamento - CTU |

studiotopo
Ing. Oliveri
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:cry: 8O Salve a tutti. Faccio una premessa, altrimenti non si capisce il concetto. Sono stato incaricato dai miei clienti, per accertare uno sconfinamento da parte del confinante a danno dei miei clienti. Premetto che trattasi di dividenti derivate da frazionamento ante 2/88 (anti Pregeo). Ho effettuato il rilievo con stazione totale di tutti i picchetti presenti sul posto (particelle limitrofe), che corrispondono esattamente ai confini accertati e confermati dai rispettivi proprietari. Non ho trovato i punti (origine ed allineamento) utilizzati per il frazionamento ante 2/88, in quanto, alcuni punti corrispondevano in mappa con l’asse di un canale ed altri con il ciglio stradale (ora strada ampliata). Procedendo con la sovrapposizione fisica (con software) del rilievo effettuato con la mappa (mappa d’impianto con ricostruzione frazionamento), i confini rilevati corrispondono esattamente con i confini riportati nella mappa ricostruita (ovviamente non corrispondono nella mappa Wegis). A questo punto, ho potuto constatare l’effettivo sconfinamento e calcolarne la superficie (premetto che, la superficie oggetto di sconfinamento 850 mq circa, è sempre stata in possesso dai miei clienti per oltre 30 anni). Dopo una serie di trattative con il confinante (tramite Avvocati e CTP), non si mettono d’accordo ed iniziano la causa. Il Giudice di Pace nomina un CTU (Ing. Tizio). Il CTU non avendo la strumentazione e non essendo pratico, si appoggia ad uno studio del Geom. Caio (giovanissimo, però con uno strumento motorizzato). Il Geom. Caio esegue il rilievo topografico, appoggiandosi ai punti fiduciali (due nello stesso foglio di mappa ed un altro in altro foglio confinante). Io, in fase di rilievo, ho detto al Geom. Caio ed al CTU, che non può utilizzare i punti fiduciali (coordinate) come punti di appoggio e non può utilizzare la mappa Wegis, ma deve limitarsi a ricostruire le dividenti in base al frazionamento allegato all’atto di compravendita. Il Geom. Caio, mi risponde, che l’unico documento ufficiale per effettuare i riconfinamenti, è la mappa Wegis (secondo lui molto precisa) ed i punti fiduciali (coordinate). Ho ritirato copia della C.T.U. depositata in Cancelleria, avendo come risultato finale, che i miei clienti hanno occupato abusivamente circa 650 mq di terreno dei confinati. In conclusione, il Geom. Caio spiega il suo operato in una relazione allegandola alla CTU, che per procedere al riconfinamento della linea di confine delle due particelle oggetto di causa, ha applicato il metodo catastale, utilizzando il punto fiduciale (ricadente nell’altro foglio di mappa) come origine ed un punto fiduciale nello stesso foglio di mappa come punto di orientamento, ed ottenendo così, uno scarto medio di 0.785 m ed uno scarto max di 1.224 m. Concludendo, che lo scarto max è inferiore a quello previsto dall’U.T.E. che come da normativa catastale, è pari a 3.00 m e pertanto il rilievo è attendibile. Alla luce di quanto esposto, dovrò relazionare e cercare di far capire al Giudice, che quanto ha scritto il CTU ed il Geom. Caio, non potrà mai essere considerato, in quanto, la CTU è stata svolta da un operatore scolastico (bidello) in servizio presso l’Istituto Superiore di Astrologia (c….. che cadono dalle stelle). Grazie a tutti per qualsiasi commento e suggerimento. Mi scuso se sono stato troppo lungo nel descrivere. Buon lavoro.
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jema
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"studiotopo" ha scritto: Faccio una premessa, altrimenti non si capisce il concetto. Sono stato incaricato dai miei clienti, per accertare uno sconfinamento da parte del confinante a danno dei miei clienti. Premetto che trattasi di dividenti derivate da frazionamento ante 2/88 (anti Pregeo). Ho effettuato il rilievo con stazione totale di tutti i picchetti presenti sul posto (particelle limitrofe), che corrispondono esattamente ai confini accertati e confermati dai rispettivi proprietari. Non ho trovato i punti (origine ed allineamento) utilizzati per il frazionamento ante 2/88, in quanto, alcuni punti corrispondevano in mappa con l’asse di un canale ed altri con il ciglio stradale (ora strada ampliata). Procedendo con la sovrapposizione fisica (con software) del rilievo effettuato con la mappa (mappa d’impianto con ricostruzione frazionamento), i confini rilevati corrispondono esattamente con i confini riportati nella mappa ricostruita (ovviamente non corrispondono nella mappa Wegis). A questo punto, ho potuto constatare l’effettivo sconfinamento e calcolarne la superficie (premetto che, la superficie oggetto di sconfinamento 850 mq circa, è sempre stata in possesso dai miei clienti per oltre 30 anni). Dopo una serie di trattative con il confinante (tramite Avvocati e CTP), non si mettono d’accordo ed iniziano la causa. Il Giudice di Pace nomina un CTU (Ing. Tizio). Il CTU non avendo la strumentazione e non essendo pratico, si appoggia ad uno studio del Geom. Caio (giovanissimo, però con uno strumento motorizzato). Il Geom. Caio esegue il rilievo topografico, appoggiandosi ai punti fiduciali (due nello stesso foglio di mappa ed un altro in altro foglio confinante). Io, in fase di rilievo, ho detto al Geom. Caio ed al CTU, che non può utilizzare i punti fiduciali (coordinate) come punti di appoggio e non può utilizzare la mappa Wegis, ma deve limitarsi a ricostruire le dividenti in base al frazionamento allegato all’atto di compravendita. Il Geom. Caio, mi risponde, che l’unico documento ufficiale per effettuare i riconfinamenti, è la mappa Wegis (secondo lui molto precisa) ed i punti fiduciali (coordinate). Ho ritirato copia della C.T.U. depositata in Cancelleria, avendo come risultato finale, che i miei clienti hanno occupato abusivamente circa 650 mq di terreno dei confinati. In conclusione, il Geom. Caio spiega il suo operato in una relazione allegandola alla CTU, che per procedere al riconfinamento della linea di confine delle due particelle oggetto di causa, ha applicato il metodo catastale, utilizzando il punto fiduciale (ricadente nell’altro foglio di mappa) come origine ed un punto fiduciale nello stesso foglio di mappa come punto di orientamento, ed ottenendo così, uno scarto medio di 0.785 m ed uno scarto max di 1.224 m. Concludendo, che lo scarto max è inferiore a quello previsto dall’U.T.E. che come da normativa catastale, è pari a 3.00 m e pertanto il rilievo è attendibile. Alla luce di quanto esposto, dovrò relazionare e cercare di far capire al Giudice, che quanto ha scritto il CTU ed il Geom. Caio, non potrà mai essere considerato, in quanto, la CTU è stata svolta da un operatore scolastico (bidello) in servizio presso l’Istituto Superiore di Astrologia (c….. che cadono dalle stelle). Grazie a tutti per qualsiasi commento e suggerimento. Mi scuso se sono stato troppo lungo nel descrivere. Considerato che oramai il dado è stato tratto, avendo Tizio depositato la CTU, l'unico consiglio che posso darti è quello di elencare in maniera dettagliata tutte le "sviste" dell'esperto che è stato nominato dal Tribunale, in modo che non vi sia dubbio alcuno sulle procedure da seguire e su quelle da evitare in maniera categorica. Auguri per la causa. 8)
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robertopi
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NAPOLI
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Ma interpreto male o la ctu in termini di superficie è più favorevole ai tuoi clienti, rispetto a quella che tu hai rilevato? In ogni caso il concetto sostenuto dal CTU è erroneo ed i risultati si vedono. Certo che se vuoi intervenire, devi relazionare bene facendo capire al giudice il motivo per il quale il metodo che il ctu ha adottato non è corretto, citando testi, sentenze e regole topografiche. saluti
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gaetano59
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"studiotopo" ha scritto:
.......Il Geom. Caio, mi risponde, che l’unico documento ufficiale per effettuare i riconfinamenti, è la mappa Wegis (secondo lui molto precisa) ed i punti fiduciali (coordinate). In fondo non sei messo così male, :lol: pensa che a me mi capita di essere CTP in una causa civile di accertamento dei confini, (fraz. ante pregeo) dove il CTU ha fatto la sua relazione appoggiando il suo rilievo a due fabbricati non di impianto, messi in mappa alla meno peggio, con tipi degli del 1980, per giunta posizionati entrambi sul medesimo lato della zona da riconfinare a circa 250 mt. e distanti tra loro circa 100 mt. L'altro CTP ha contestato la perizia del CTU perchè secondo lui il rilievo deve essere appoggiato ai punti fiduciali "con le coordinate prese dall'archivio ufficiale del catasto" e così ha fatto la sua relazione. Quando gli ho detto che mi sono montato tre tipi di frazionamento successivi partendo dalla mappa di impianto per arrivare alla linea da riconfinare, e che ho fatto una poligonale di 1900 mt. appoggiata a fabbricati di impianto, ho avuto la netta senzazione che non capivano di cosa parlavo. Saluti
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geocinel
Carlo Cinelli
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Caro StudioTopo Datti da fare. Io non la vedo così nera. Quando i tecnici, mi riferisco al CTU e al coadiutore, fanno errori così grossolani non dovrebbe essere nemmeno tanto difficile smontarli. Riferimenti normativi, prassi, metodologie di lavoro e di calcolo, genesi delle mappe ecc.. Tutti questi elementi devono smontare le teorie astruse del CTU e suo coadiutore. E' più dura quando gli errori sono fini, maldestri e in malafede. Forza, datti da fare. Cordialmente Carlo Cinelli P.S. Ovviamente nella tua relazione fai riferimento anche al confine di fatto che è lì da trenta anni e che, se ben materializzato, dovrebbe invalidare tutto il resto.
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studiotopo
Ing. Oliveri
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Salve a tutti. Grazie a tutti per il sostegno morale. Non ho dubbi nel relazionare e spiegare al Giudice il procedimento giusto da fare. Si deve vedere poi il risultato finale, in quanto trattasi di un procedimento penale e non civile. Grazie.
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geocinel
Carlo Cinelli
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"studiotopo" ha scritto:
..............Si deve vedere poi il risultato finale, in quanto trattasi di un procedimento penale e non civile. Grazie. Per quale motivo è penale? Già quando avevi parlato di Giudice di Pace mi era parso strano. Cordialmente Carlo Cinelli
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studiotopo
Ing. Oliveri
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Salve. Trattasi di procedimento penale, perchè i miei clienti hanno querelato i confinanti, per diversi motivi tra cui lo sconfinamento.
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geocinel
Carlo Cinelli
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"studiotopo" ha scritto: Salve. Trattasi di procedimento penale, perchè i miei clienti hanno querelato i confinanti, per diversi motivi tra cui lo sconfinamento. Mi ricordo dalle tue parti, quando venni per il convegno di Catanzaro, l'Avvocato, simpaticissimo, invitava i tecnici a non alterare i propri clienti per non esasperare gli animi già focosi. Raccontava anche una barzelletta (si fa per dire) di un signore che non avendo "accettato" (voce del verbo accettare) il confine, aveva "accettato" (con l'accetta) il confinante. L'aveva, per fortuna, preso alla spalla perché il confinante si era scansato. Lui aveva mirato alla testa. In galera aveva detto "alla prossima mirerò con più precisione". Azz. Poi sentimmo anche altre storie di morti sempre per confini. Quindi capisco che sia penale. Probabilmente ci saranno minacce e mani alzate. Per fortuna da noi sono un pò più sportivi. Cordialmente Carlo Cinelli
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jema
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"geocinel" ha scritto: Per fortuna da noi sono un pò più sportivi. Nel senso che sono allenati per il tiro al cinghiale. :lol: :lol: :lol: Ciao Carlo
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studiotopo
Ing. Oliveri
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"geocinel" ha scritto: "studiotopo" ha scritto: Salve. Trattasi di procedimento penale, perchè i miei clienti hanno querelato i confinanti, per diversi motivi tra cui lo sconfinamento. Mi ricordo dalle tue parti, quando venni per il convegno di Catanzaro, l'Avvocato, simpaticissimo, invitava i tecnici a non alterare i propri clienti per non esasperare gli animi già focosi. Raccontava anche una barzelletta (si fa per dire) di un signore che non avendo "accettato" (voce del verbo accettare) il confine, aveva "accettato" (con l'accetta) il confinante. L'aveva, per fortuna, preso alla spalla perché il confinante si era scansato. Lui aveva mirato alla testa. In galera aveva detto "alla prossima mirerò con più precisione". Azz. Poi sentimmo anche altre storie di morti sempre per confini. Quindi capisco che sia penale. Probabilmente ci saranno minacce e mani alzate. Per fortuna da noi sono un pò più sportivi. Cordialmente Carlo Cinelli Salve. Hai centrato l'obiettivo. Sono stato minacciato ben 4 volte dal confinante, l'ultima volta mi ha detto "te la farò pagare" davanti al CTU, ad ai legali delle parti. Che faccio, proseguo con la mia perizia o mi ritiro?.
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geocinel
Carlo Cinelli
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"studiotopo" ha scritto:
Salve. Hai centrato l'obiettivo. Sono stato minacciato ben 4 volte dal confinante, l'ultima volta mi ha detto "te la farò pagare" davanti al CTU, ad ai legali delle parti. Che faccio, proseguo con la mia perizia o mi ritiro?. Bella domanda. Io per indole non mi ritiro mai. Però è anche vero che non ho mai vissuto delle situazioni così estreme. Difficili sì ma mai estreme. Quindi tocca a te. L'unica cosa che ti posso dire è che la paura è umana, ma se fai vedere che ce l'hai può essere anche peggio. Ciao Carlo
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studiotopo
Ing. Oliveri
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"geocinel" ha scritto: [quote="studiotopo"] Bella domanda. Io per indole non mi ritiro mai. Però è anche vero che non ho mai vissuto delle situazioni così estreme. Difficili sì ma mai estreme. Quindi tocca a te. L'unica cosa che ti posso dire è che la paura è umana, ma se fai vedere che ce l'hai può essere anche peggio. Ciao Carlo Non mi sono mai tirato in dietro e non ho paura. Ho solo una famiglia da mantenere con 4 figli.
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geocinel
Carlo Cinelli
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"studiotopo" ha scritto: Non mi sono mai tirato in dietro e non ho paura. Ho solo una famiglia da mantenere con 4 figli. Hai tutta la mia solidarietà e ti ripeto: è una decisione solo tua. E qualunque sia è rispettabile. Ciao Carlo
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robertopi
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NAPOLI
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Diciamo che se il confinante è uno di quelli che ti può fare il costume di cemento e buttarti a mare, oppure potrebbe usarti come armatura di qualche plinto, allora non c'è dubbio, ritirati!! Se invece è uno quaquarquà, prosegui. Se poi tu sei uno tosto vallo a denunciare immediatamente (per quello che serve) e quando vai ai soprroalluoghi dotati di mazzola o di un ottimo e restistente bastone. In bocca al lupo
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